Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Ipazia

#2551
Da materialista ho poco da dire in una discussione sul sommo vate della metafisica idealista. Lascio che a dibattere siano coloro che pensano che bastino le idee per cambiare il mondo. E mi pare che anche gli idealisti del forum partecipino poco. Forse sono materialisti pure loro, a loro insaputa.

Io la penso come quel filosofo milanese morto qualche anno fa: Un'idea un concetto un'idea finché resta un'idea è soltanto un'astrazione.Se potessi mangiare un'idea, avrei fatto la mia rivoluzione...
#2552
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
04 Marzo 2023, 15:20:45 PM
Concordo anch'io con la metafora di tradizione comunista del bambino e dell'acqua sporca. La scienza è  il bambino, la $cienza è l'acqua sporca. Perfetto, ma purtroppo la realtà non è sillogistica ed ha pure ragione Jacopus a sospettare che sia difficile capire fino a che punto è l'acqua o il bambino ad essere sporchi.

A margine accoglierei pure l'assist di phil e aggiungerei: l'acqua sporca dove la buttiamo, esiste un depuratore per la $cienza ? Non concordo invece sul fatto che i mercanti possano aver licenza di uccidere il bambino in nome della $cienza (bioetica).

I cristiani la fanno facile: fuori i mercanti dal tempio. Concordo, ma al momento attuale sono i mercanti ad aver cacciato i sacerdoti dal tempio della scienza, e la verità che passa il convento è quella dei mercanti.

Ha ragione pure il real-positivista phil ad affermare che senza mercanti non si fa neppure scienza, ma da comunista reale replico che la verità è materia troppo delicata per lasciarla gestire ai mercanti ed auspico, come i cristiani, il ritorno dei sacerdoti nel tempio della scienza.

Sacerdoti liberi, non la razza di schiavi che passa sotto il nome pomposo di "comunità scientifica".

Concordo con la riflessione di koba (attualità dialettica come motore della filosofia) ma lascio sia il citato a rispondere.

P.S.: come esiste scienza e $cienza, esiste pure antiscienza e anti$cienza.
#2553
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
03 Marzo 2023, 22:32:46 PM
Difficile verificare studi con una sperimentazione in atto, su cavie inconsapevoli cacciate velocemente sotto il tappeto dell'omertà sanitaria in caso di eventi avversi. Non dico di diffidare di tutto, ma di scegliere oculatamente il proprio sciamano. Che non è quello che ha inoculato tossina spike. Malgrado la persecuzione, personale sanitario che non si è sottomesso alla dittatura covidemica è presente ovunque e lavora perchè sia fatta verità sui danni da covidemia, si mettano a punto le cure riabilitative per i danneggiati, si prevengano le "morti improvvise" spike-dipendenti, e soprattutto, la medicina si risollevi da questo baratro scientifico e morale.
#2554
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
03 Marzo 2023, 21:15:37 PM
I fisici si sono presi la gatta da pelare scientifica meno addomesticabile. I chimici se la passano meglio perchè la loro materia e confortevolmente materica. I biologi sono immersi fino al collo nell'immanenza che non permette digressioni metafisiche.

La mia verità, mutuata dalla chimica, è immanente ed in quanto tale non mi scandalizza la ricerca di una sua oggettività; il benzene è cancerogeno: una verità oggettiva faticosamente imposta a fabbricanti e utilizzatori di quella sostanza, che remarono contro fino ai corruttibilissimi palazzi dell'OMS. Appena lasci perdere la metafisica, la verità oggettiva emerge con estrema innocenza e quindi non condivido il dissenso di iano e penso che l'articolista intendesse questo genere di verità oggettiva, non quella dei metafisici.
#2555
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
03 Marzo 2023, 20:02:47 PM
Citazione di: InVerno il 03 Marzo 2023, 19:33:57 PMSo che non si dovrebbe giudicare un libro dalla copertina, proverbialmente, ma c'è gente che ci lavora alle copertine e sono una forma artistica dimenticata. Non posso non notare lo stile esistenziale della copertina, dove il protagonista oltre ad essere uscito dalla sua  struttura gerarchica simboleggiata dal camice, entra in un mondo parallelo attraverso una porta nei suoi castelli tra le nuvole. Un capolavoro artistico se chiedete a me, io sono in estasi come davanti ad un Michelangelo.
Non è una porta parallela. E' un futuro sfocato, che ha perso anche l'ultimo nume. Ma si va avanti lo stesso, ciascuno col suo camice addosso, spogliato di ogni ingannevole status sacrale.
#2556
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
03 Marzo 2023, 19:53:15 PM
Citazione di: Pensarbene il 03 Marzo 2023, 19:18:48 PMForse vi sembrerà strano,ma io ripeto la mia idea:l'essere umano è magico-religioso per natura.
Ha vissuto per duecentomila anni coltivando magia naturale e sciamanesimo,fumando e mangiando cose non propriamente ...alimentari,con un cervello in cui si sono formati i recettori del cannabinolo,una biochimica endorfinica continua e diffusa e aree cerebrali mistiche.
Quindi,qualsiasi cosa pensino,dicano,
scrivano credano gli esseri umani,ha un aspetto magico/religioso,fideistico,credente,che lo si voglia o no.
Naturalmente,questa natura appare mediata e diffusa,
discreta e allusiva,ma il discorso non cambia:non c'è credente più credente di un ateo militante nei confronti del suo ateismo.
Scienza e scienziati non fanno eccezione,la natura umana è quella che è!
A me questo piace,non ci trovo niente di male:una specie siffatta ha la possibilità di mediare, integrare,
perfino fondere,se vuole,opposti e contrari,superare la schizo-tradizione,il manicheismo intellettuale in favore di una interezza mai vista prima sulla terra!

Questo vale solo in sede metafisica. Nella pratica, meglio trovare lo sciamano che sa, che quello che non sa e fa danni. O peggio ancora: quello che sa e fa danni per un suo tornaconto.
#2557
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
03 Marzo 2023, 19:36:59 PM
Citazione di: bobmax il 03 Marzo 2023, 18:15:44 PMTuttavia è pure superstizione il considerare gli scienziati una sorta di moderni stregoni, dediti ad ingannarci.Questa idea nasce a mio parere dalla impossibilità del singolo di verificare la bontà o meno delle soluzioni scientifiche.

Unita alla sfiducia verso il prossimo, al cinismo che ne consegue, al sentirsi in balìa del potere di altri. Perché sapere è potere.

Ma non può essere certo una eterna teoria del complotto, fondata su queste frustrazioni, ad aiutare.

Occorre favorire il più possibile la democrazia del conoscere. In modo che tanti addetti ai lavori possano  accedere alle informazioni e verificarle.

Infatti più che con apprendisti stregoni oggi abbiamo a che fare con affaristi stregoni, che spacciano la loro merce per quello che non è, nascondendo i danni che fa. La testimonianza di Lorenzo Tomatis, che lavorava nella ricerca medica e non era certo un complottista, è cristallina.

Il meccanismo sociale è questo:



Il potere non è un fantomatico Joker, ma un coacervo di interessi economici e politici per i quali siamo soltanto mezzi di valorizzazione del capitale o di conservazione di privilegi. Ben venga la democrazia del sapere, ma oggi non siamo messi meglio che ai tempi dei sillabi papali e le "oche dalle uova d'oro" sanno in stragrande maggioranza da che parte stare e come amministrare la loro catena d'oro. Questo vale anche per il medico di base che ti ordina il farmaco, nella stragrande maggioranza dei casi. E per il chirurgo che ti deve operare. In generale, se sei figlio di un dio minore, ovvero il 99 e rotti per cento dell'umanità, l'unica ricetta salvavita è "io speriamo che me la cavo". Personalmente ho optato per una vita salutista con farmacodipendenza tendente a zero. Ma mi rendo conto che non tutti hanno la mia salute e quindi vada per la medicina, ma con estrema cautela nella scelta dello sciamano.

#2558
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
03 Marzo 2023, 17:50:50 PM
Citazione di: Claudia K il 03 Marzo 2023, 13:46:58 PMSe un suo congiunto ha un infarto...chiama il  118 o il solito sciamano di Capitol Hill ?

Se è un infarto spike istantaneo vanno bene, ovvero male, entrambi.

Un approfondimento su quello che vi hanno iniettato:

https://www.nicolaporro.it/atlanticoquotidiano/quotidiano/politica/miocarditi-da-vaccini-anti-covid-e-morti-improvvise-cosa-dicono-gli-studi-piu-recenti/
#2559
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
03 Marzo 2023, 17:31:25 PM
C'è tanto più bisogno di credere in qualcosa quanto più qualcosa sia poco credibile. Tertulliano lo ha inciso sulla pietra: credo quia absurdum. Brutti tempi per una scienza che ha più bisogno di credenti che di liberi ricercatori.

#2560
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
03 Marzo 2023, 16:56:59 PM
Citazione di: Pensarbene il 03 Marzo 2023, 12:19:08 PMIo vedo una confusione tra credere/fede e fidarsi/fiducia
Allora,io mi fido del medico non perché credo in lui o nella scienza,ma perché la sua laurea e la sua esperienza professionale significano competenza .
Detto questo,io vedo un'altra cosa: la gente ama credere,confonde credo/credere/fede con competenza/fiducia e quindi,fa una confusione del diavolo.
Io ho scritto nel mio post che il cervello umano è preposto e assuefatto a ciò che è mistico,illuminante,dopante,endorfinizzante,euforizzante.
Per questo ama credere e confonde le cose come ho spiegato prima!

Io non la vedo. Si crede in ciò di cui si ha fiducia. Il bambino crede al genitore finchè ha fiducia in lui. Credo e Fede sono parenti stretti. La competenza è certificata da un curriculum formativo, ma nulla esclude che quel curriculum non sia adeguato e che, se adeguato, vi siano motivi alieni per cui la persona di cui mi fido agisca contro i miei interessi, a tutela dei suoi.

Nel caso della covidemia io credo che gli operatori sanitari abbiano peccato in massa di ignoranza, dimostrata anche nei primi fallimentari interventi curativi, e di meschino interesse facendosi esecutori di trattamenti sanitari di cui non si sapeva nulla relativamente alla loro pericolosità ed efficacia, riducendo a cavie di interessi economici la popolazione sottoposta a tale manipolazione.

Ancora più grave avere istituzionalmente (ordine dei medici) ostacolato ogni tentativo di fare chiarezza scientifica e libera ricerca rispetto all'epidemia in atto, fino all'interdizione dalla professione.

Che fiducia può mai suscitare un tale comportamento da parte di personale "competente" ?

@phil

Stranamente a "credere nella scienza" sono sempre quelli che credono nei "commercianti di farmaci". Mentre, anche persone con tutti i quarti di nobiltà curricolare ci "credono" meno, vogliono vedere le carte, e se non gliele danno (segreto militare: ovvio per le armi biologiche !) cominciano a dubitare sulla scientificità dell'ambaradan, ripristinando la fiducia, i più corrotti, a seguito di visione di "altre" carte. Ma in tal caso bisognerebbe distinguere tra fiducia e fiducia, competenza e competenza. E si torna alla base.
#2561
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
03 Marzo 2023, 16:13:27 PM
Citazione di: daniele22 il 03 Marzo 2023, 15:32:18 PMCredere nella scienza corrisponde in ultima analisi a credere nell'ignoranza. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Molto meglio il mezzo pieno: La scienza è sapiente. Rispetto a noi di quaggiù ... per certo ne sa molte di più. Questo riferimento al bicchiere è una prima osservazione che mi sentivo di fare. ...

...Una premessa: quando andai in India ricordo che feci l'antitifica. L'anno scorso dissi al medico che mi fidavo di lui e del suo discernimento in merito ai farmaci, ma che non mi fidavo della scienza medica. Mi guardò tra il compiaciuto ed il sospettoso. Il discorso di Phil, visto pure che piace a due persone, non sta proprio in piedi per i motivi sopra esposti. Lo scienziato sperimenta. Cosa sperimenta e dove sperimenta? ... non è che lo scienziato bari, o meglio, là dove non vi siano motivi di ostinato prestigio, di stipendio o di mazzette ci saranno certamente motivi politici. Tutto qui

Purtroppo anche il bicchiere mezzo pieno è sospetto per i motivi che concludono il tuo post e che vale la pena di approfondire. Lo scienziato è perennemente sospeso tra scienza e $cienza. Questo rende lo scienziato, nella stessa persona, uno $cienziato. Nella mia disciplina: un enantiomero, levogiro o destrogiro a seconda delle situazioni che determinano la "inversione". Per la sua sopravvivenza professionale la mano destra non deve sapere quello che fa la mano sinistra e poichè la legge universale dell'universo antropologico è: "money makes the world go round", finisce che la $ prende sempre il sopravvento sulla s.

Ancor più oggi in cui la s richiede tanti $ per la ricerca e l'accreditamento.

Che la medicina sia l'epicentro della corruzione scientifica non deve stupire: la salute è il business più importante dell'umanità e nessuna crisi economica lo può scalfire. Prima dello scandalo covidemico ve ne fu un altro importante, relativo alla ricerca sull'eziologia del cancro, con la meretrice OMS sezione IARC, sempre in primo piano. Lo racconta il ricercatore oncologo Lorenzo Tomatis in questa opera autobiografica:



"Quando mi sono lasciato comprare? Quando ho capito che la ricerca è al servizio del potere e che il ricercatore è un'oca che produce uova d'oro e che quell' oro andava tutto sulla tavola di chi comanda"
#2562
Tematiche Filosofiche / Credere nella Scienza
03 Marzo 2023, 08:21:03 AM
"Una delle cose più cretine in assoluto che si sentono dire di questi tempi è "Io credo nella scienza". Se la scienza fosse una questione di credo si chiamerebbe religione. Invece si tratta di mettere sempre in discussione, di dubitare e di verificare che dietro a un'ipotetica causa non ci sia un bel giro di soldi".

https://www.byoblu.com/2021/12/18/perche-credere-nella-scienza-e-antiscientifico/

La covidemia rappresenta un esempio magistrale di cortocircuito logico tra scienza e $cienza, menzogna e verità, cattiva fede e buona, la quale ultima rimanda alla citazione di Marx, sulla via dell'inferno lastricata di buone intenzioni.

Ci siamo ancora dentro, ma già le mirabolanti promesse della "scienza" covidemica hanno sommato una quota di bufale sbufalate da rendere gli affaristi stregoni meritevoli di un legittimo sospetto sul loro operato. Se ciò non accade non è questione scientifica, ma metafisica: la fede nella Scienza.

Divenuta appunto una religione, il vitello d'oro della modernità; l'Anticristo della superstizione scientista, che con raffinata tecnica rna messaggera ha alterato fin nel suo dna la natura genetica veritativa della scienza.

Un Anticristo così sfacciatamente blasfemo e corrotto da aver spalancato la via verso la morte del dio della modernità che aveva affossato il Dio di Abramo: la Scienza.
#2563
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
02 Marzo 2023, 20:42:50 PM
Se arrivavano a Kiev l'Ucraina avrebbe dovuto trattare la resa e la carneficina sarebbe finita,  come finì in Yugoslavia. Magari con vigilanza Onu sui nuovi confini, come in Libano. Una trattativa è pur sempre meglio di una guerra. Si riprendeva pure l'economia e il commercio con l'Europa di cui avrebbero beneficiato pure gli ucraini come dopo gli accordi di Minsk.

Alla Nato sarebbe passata la voglia di finanziare rivoluzioni arancione e guerre siriane, che sarebbe stata la novità più positiva di una rapida vittoria russa.
#2564
Citazione di: Phil il 02 Marzo 2023, 12:41:29 PMDi fatto già accade qualcosa di simile con le persone: dopo un po' di frequentazione (anche solo tramite lettura) l'altro diventa tendenzialmente prevedibile, "inquadrato", riconoscibile; almeno in gran parte dei casi, al punto che quando ci stupisce con un "fuori-programma", talvolta ci chiediamo se sia farina del suo sacco o se "si senta bene" o "sia successo qualcosa".

E' la "centratura" di cui ad altra discussione. Ovviamente ciascuno è centrato su ciò che, poco ma meglio tanto, ha. Vale anche per le macchine e per chi le "indottrina".
#2565
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
02 Marzo 2023, 18:40:54 PM
Citazione di: Freedom il 02 Marzo 2023, 14:27:56 PMParagonare una guerra come quella attuale a ciò che è successo dal 2014 all'anno scorso significa perdere il senso delle proporzioni.

E' chiaro che non giustifico anzi condanno aspramente quanto occorso alle minoranze russofone nell'ultimo decennio. Ma se l'unica risposta che si riesce a mettere in campo è l'invasione dell'Ucraina, peraltro, a tutt'oggi largamente inefficace io credo che non si stia guardando la cosa dalla giusta angolatura.

Francamente non penso di avere il potere di persuasione di convincere gli altri di quanto appena espresso anche perché hanno avuto un anno intero per pensarci sopra. E quando una convinzione viene interiorizzata è fatica d'Ercole cambiarla.

Certo non posso fare a meno di pensare che questi fatti mi ricordano l'intervento di Milosevic a tutela delle minoranze serbe nei Balcani.

Purtroppo, spesso, è così che nascono le guerre. Il problema è che non si sa (quasi) mai come farle cessare.

Se ripensi a come è iniziata la prima guerra mondiale ... Laddove vi sono potenzialità di conflitti etnici ci vuole meno che niente ad appiccare il fuoco, generalmente sbagliando di grosso sugli esiti sperati dell'innesco. L'irresponsabilità del regime ucraino di fronte ai suoi stessi cittadini è evidente, lasciando che l'innesco divampasse per tanti anni senza uno straccio di piano B di pacificazione, convinti che la Russia avrebbe abbozzato per sempre. Posso concordare che la reazione dei russi sia stata eccessiva (col senno di poi dovevano limitarsi alle aree già presidiate sotto copertura). Ma se fossero arrivati a Kiev ?