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Messaggi - InVerno

#2551
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
16 Febbraio 2021, 16:52:55 PM
*Appendice*Contrabbandare Dio.

E' una tattica retorica molto fastidiosa, e di cui  Dostoevskij è chiaramente maestro (non saprei se pioniere o perfezionatore) che prevede un inizio del ragionamento molto razionale e condivisibile, che anche un materialista riuscirebbe a condividere, che evolve cercando di distogliere la tua attenzione, o meglio di raccimolare il tuo consenso attraverso affermazioni sempre perfettamente razionali, sperando che all'ultimo momento, quando il tuo livello di attenzione si è abbassato sufficienza perchè sembri concordare su ogni punto, arrivi finalmente il momento di "contrabbandare Dio".
Lo faceva, e lo fa ancora il mio miglior amico, persona molto devota. Ogni volta che gli raccontavo un mio problema personale, egli cominciava a rispondermi con analisi molto condivisibili, riguardo alla mia persona, le mie abitudini, le mie tendenze, sempre tenendo lontano qualsiasi inflessione trascendentale, incassava le mie conferme una dopo l'altra, e poi dopo una decina di colpi andati a segno, provava a contrabbandare Dio, sperando che siccome avevo già annuito dieci volte, l'avrei fatto anche l'undicesima; mentre la mia guardia si era abbassata perchè sentivo di parlare con una persona che mi comprendeva e di cui potevo fidarmi, usciva fuori un argomento completamente avulso. Lo trovo onestamente un giochetto basso, e anche un certo tradimento intellettuale, che una volta smascherato rende chiaro che le intenzioni originarie del contrabbandatore, non erano tanto quelle di aiutarti o di offrirti qualcosa, ma una subdola tecnica di manipolazione finita smascherata. Così nella lettura di  Dostoevskij capita, di immedesimarsi, di sentirsi parte della narrazione, dei drammi, e delle angherie, e di essere d'accordo con il punto di vista dell'autore, seppur spesso trasparente, con i suoi aggettivi, con le sua angolazioni..  tutto fa pensare ad una comunione di intenti.. quando ad un certo punto arriva il Gesù di contrabbando.
Curiosamente, ho trovato che Nabokov scrisse pressochè la stessa cosa, citando "Non mi piace questo trucco che i suoi personaggi hanno di 'peccare per trovare la  via verso Gesù' o, come ha detto più chiaramente l'autore russo Ivan Bunin, 'il suo infilare Gesù dappertutto'". Esattamente, i personaggi di  Dostoevskij peccano non per rispettare sé stessi, ma precisamente per preparare il momento dove l'autore potrà contrabbandare Gesù al meglio. E' una brutta sensazione, per questo ho detto "annamo proprio bbene" se questo libro è il libro del senza Dio tutto è permesso. Con veramente poco orgoglio e anzi un pò di imbarazzo perciò concludo: i contrabbandieri Karamazov,  sono stati bloccati alla dogana per controlli: dentro la valigia, bibbie, rosari e incensi vari.. Arrestati.
#2552
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
16 Febbraio 2021, 11:54:01 AM
Ho finito, finalmente, la lettura dei Fratelli Karamazov che mi portavo dietro da natale. Mi pare chiaro quanto sia pleonastico farne una recensione nella sezione adibita qui sul sito, vorrei invece addentrarmi in qualcosa di più faceto, e che sicuramente si tingerà di tinte di grottesco, ovvero una stroncatura , e già si capisce dove sia l'origine di queste tinte, perchè è sempre ridicolo quanto patetico, quando un signor nessuno si mette a far le pulci ai giganti. Veramente non so da dove iniziare.. Da ciò che apprezzo forse? Le sinossi, dei lavori di Dostoevskij sono davvero geniali, preso lo scheletro narrativo epurato di tutta la carne, uno non può che ammirarne l'intensità filosofica e la capacità drammatica, tanto che ogni volta che ne leggo rimango colpito da una delusione cocente, perchè mi aspetterei che da soggetti del genere di venir travolto.. e invece. Sarò maligno, ma il fatto che a quel tempo gli scrittori venissero pagati a numero di pagine, che Fedor fosse pieno di debiti, e che a quanto so ci fosse sopratutto nel mondo russo l'equazione "libro lungo = libro profondo", devo aver giocato un ruolo fondamentale nella stesura di molti capitoli e di molti dialoghi. Non dovrebbe essere possibile, secondo me, elidere (o "saltare") un capitolo intero di un libro e poter continuare come nulla fosse, ma l'impressione è precipuamente quella, ovvero la presenza costante di diluizione. E mentre magari i capitoli "saltabili" sono pochi, i dialoghi a volte veramente si protraggono veramente in terre di nessuno. Quanto più godibili sono invece alcune storie brevi, alcune parentesi chiuse, all'interno dei lavori, per esempio il "Grande inquisitore", quello si era un soggetto che avrebbe goduto di un espansione (senza esagerare eh!) che a uno viene da chiedersi perchè siano chiuse e disperse in questi giganteschi contenitori, quando avrebbero brillato di luce propria altrove. L'impressione tralaltro che mi sono fatto, è che mentre per un occidentale "russofilo" criticare Dostoevskij è praticamente impossibile, i russi di loro sembrano essere molto meno propensi all'incenso, lo trattano come una "cosa di casa" senza troppo provincialismo, ed è opinione non tanto rara sentir dire che "scrive male", eccezione forse sarebbe quella di Hemingway che pare disse "Come può un uomo scrivere così male, così spaventosamente male,  e comunicarti delle sensazioni così profonde?". Ne nasce un problema di traduzione, secondo alcuni Dostoevskij ne guadagna in traduzione, perchè il traduttore cuce e aggiusta gli spigoli, liscia il pelo e stira le asperità, ma ancora questo è problema nel senso che arriva poi la questione di tradurre "lo stile unico" dello scrittore. Mah, devo essermi imbattuto in una "buona traduzione", perchè mi è toccato più volte rileggere per capire il senso di ciò che era scritto. Mi ha lasciato altresì perplesso l'essermi finalmente imbatutto nell'origine del famoso meme "senza Dio tutto è permesso", e chiudere la lettura con un sonoro quanto italico "embè?". Embè sarebbe questa l'opera che lo imprime indelebile? Già mi sovviene la signora romana di un altro meme, che mi dice "annamo bene, propprio bbene". Tornando per un attimo a tessere lodi, perchè, se non lo si fosse capito, questo delirio non ha né capo, né coda, né struttura, la maniera in cui Dostoevskij costruisce la psiche dei personaggi ha seriamente dell'incredibile, le sfacettature psicologiche che trasudano dai dialoghi sono seriamente tra le più delicate quanto spietate che mi sia capitato di imbattermi.. tuttavia, appartengono a personaggi cartonati, così ideali da essere quasi infantili, spesso incapaci di evoluzione, ma solo di reiterare sé stessi ..Ho capito il "romanzo filosofico", ma la profondità che viene raggiunta dai personaggi, non è pareggiata da una loro capacità di esistere, e dall'essere tremendamente piccoli. Sono come dei bicchieri, nei quali perdersi, profondi chilometri, ma pur sempre bicchieri. Non che sia un problema unico dello scrittore russo, ma davanti a cotanto spessore psicologico, viene quasi l'acquolina, e poi si rimane profondamente delusi. Il peggior problema di Dostoevskij, è che non sopporto la sua presenza, la sua persona, che trasuda dalle pagine..il suo carattere, le sue idee, quello che io ho inteso leggendo, mi è estremamente repulsivo, non lo compatisco, non lo comprendo, non provo fratellanza alcuna. Dostoevskij è per me l'equivalente di quelle persone che non riescono a smettere di immaginare di torturare piccoli gattini, e allo stesso tempo non ne hanno mai ferito uno, o anzi, sono proprietari di una casa di cura per animali.. ma non smettono di immaginarli torturati. Il fatto che poi tutto questo venga elevato a livello filosofico, a visione del mondo, mi lascia semplicemente una cosa da dire a Fedor : "ma sei proprio sicuro, proprio proprio, che questi non erano tutti problemi tuoi, e gli altri invece se la passano un pò meglio? Ragionaci.." alla prossima.
#2553
Tematiche Filosofiche / Perché amare la Natura?
16 Febbraio 2021, 10:55:01 AM
Citazione di: Kobayashi il 15 Febbraio 2021, 09:32:46 AM

Curioso ma sintomatico della tristezza del nostro tempo che per convincere di un argomento ovvio fin dalle prime civiltà superiori, ovvero che senza armonia con la natura non ci può essere per gli uomini alcuna vera felicità, si debba ricorrere all'argomento dell'egoismo e dell'utilitarismo...
Anche qualche bagliore di intelligenza, per essere credibile, deve essere ridimensionato all'uso strumentale del bene "natura" per gli effetti positivi del proprio benessere, perché appunto non c'è nient'altro, solo la ricerca del proprio confort (almeno tra le masse, tutta un'altra storia per i pensatori, loro sì nobilissimi e spiritualissimi, che delle masse hanno questa visione...).
Non ho capito se il tra parentesi dice già quello che vorrei dirti, o lo fa in modo ironico, in ogni caso ciò che ho espresso esula dalle mie personali opinioni, ma risponde alla domanda: perchè è così comune avere un opinione positiva del concetto chiamato "natura"? E' come se dicessi che la maggior parte delle persone pensano Dio come ad un assicurazione sulla vita, da pagare con il sacrificio del proprio senso critico e da riscuotere dopo la morte (o con cedole da staccare già in vita, con qualche miracolo cura-malanni). Non è la mia opinione sul soggetto "Dio", ma è la mia opinione sul perchè è una credenza diffusa e molto popolare, e succedeva già prima che la società cadesse in questo vortice mercificatorio, le persone usano il proprio utile per verificare la bontà delle idee, questo si, dalla notte dei tempi.
#2554
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
15 Febbraio 2021, 10:59:52 AM
Volevo smetterla con Elon, giuro, ma apparentemente è come la gramigna, più ne togli più ne ritrovi, e infatti ieri mi ritrovo questo articolo..
https://www.corriere.it/tecnologia/21_febbraio_10/milano-roma-30-minuti-promessa-hyperloop-arriva-italia-d188379e-6be0-11eb-8932-bc0ccdbe2303.shtml
La domanda a monte che uno si vorrebbe porre in questo caso, è deontologica, ovvero: possibile che il primo giornale italiano per vendite, invece che chiamare un fisico, o un esperto di trasporti, intervisti il signor Paolo Barletta, volto fotogienico del marchio "Chiara Ferragni"?
Non ho voglia di andare a criticare l'ennesima "Elonata", se la priorità è fare Puttemburgo-Cicago in due minuti e per farlo siamo disposti a fare il sottovuoto in un tubo di quel diametro e per quella distanza, facciamolo, in barba a qualsiasi spesa kw\m2. Se ne fossimo capaci, potremmo applicare la stessa tecnologia per creare energia infinita (non spiego come, presenterò il brevetto dopo l'ok della Ferragni) che sarebbe anche molto più utile, ma finchè si tratta di rendering, tutto è possibile. Il problema vero delle "Elonate" è quello che al dì là dell'assurdità totale delle sue idee, c'è una folta folla di tecno-allocchi (e il fatto che venga menzionato Leonardo, con gli obbligati rimandi al novello ministro della transizione ecologica) che davvero pensano di farla franca con queste assurde "belinate" si dice da me. La serietà sulla fattibilità e sui costi, viene davvero trascurata in favore di non si sa cosa. Perlomeno ogni tanto si trovano sprazzi di serietà, anche giornalistica :
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/02/13/bosco-verticale-si-fa-presto-a-dire-sostenibile-le-mie-domande-sui-costi-ambientali-dei-grattacieli/6094643/
#2555
Tematiche Filosofiche / Perché amare la Natura?
15 Febbraio 2021, 08:02:29 AM
Citazione di: Alexander il 15 Febbraio 2021, 00:45:15 AM
Buonasera Niko



Il problema è il "perché dobbiamo amarla?". Che è la domanda che pongo. Non sono costretto ad amare o odiare una persona, posso farlo o non farlo, ma la pressione sociale e culturale sul "dover amare" la natura si fa via via più forte. "Amare la natura" è l'autentico feticcio della nostra nuova era green. Vi invito pertanto ad un semplice esperimento per verificare se quello che dico è falso. Invitate a cena tutti i vostri amici (quando sarà finita la pandemia) e intavolate una discussione su Dio, sulla politica, sullo sport, ecc. Vedrete subito che criticare, anche pesantemente, questi soggetti non procurerà tensione, anzi, sarà motivi di indicibili offese, sfottò, battute, allegria,ecc. Poi provate a dire che non amate la natura e che anzi la trovate orrenda e verificate voi stessi la resistenza psicologica e l'indottrinamento subito dai vostri commensali.  Nella migliore delle ipotesi vi guarderanno strano o penseranno che sicuramente li state prendendo in giro. Come non ami la natura? Tutti amano la natura! Non sarai per caso un pò depresso?  C'è l'estratto naturale di wuchaseng!
Se invece dico che non amo Flavia, o Giulia, o Mauro (che sarebbero pure "esseri naturali") nessuno trova da ridire, né pensa che io sia "suonato" o disturbato. Nemmeno se dico che li odio o che mi sono semplicemente indifferenti. Ma non toccateci la natura (in senso astratto)! Perché non possiamo, liberamente, dire che non l'amiamo, non l'odiamo e che ci è indifferente? Tu stesso, velatamente, sembri dire: "uhm, ci deve essere qualche problema personale". io invece rivendico la libertà di dire che la natura di solito mi lascia indifferente, ma spesso mi disgusta esteticamente ed anche eticamente (eticamente perché il mio senso di giustizia, del tutto umano, pare  a me ben superiore di quello inesistente della natura).
Devo aggiungere che per me l'essere umano non è del tutto naturale. Lo è in parte, ma in parte, per fortuna, non più del tutto ormai. E' un ibrido. Qualcosa solo in parte naturale e in parte capace di portare in giudizio la natura stessa.
Al di là dell'ideologia e del conformismo, che persiste ampiamente anche nell'epoca postmoderna, e per la quale la natura offre un'alternativa rigida, tanto quanto i meccanismi biologici, alle arbitrarie narrative antropogeniche duttili agli interessi della maggioranza, c'è un elemento esperienziale che convince intuitivamente e che catalizza considerazioni etiche. Coordinare e sincronizzare la propria vita prendendendo a riferimento dei meccanismi "naturali", ha dei vantaggi immediati sulla psiche e il corpo, chiunque ad un certo punto lo sperimenta, anche solo per gioco, e la maggior parte ne conviene che la natura deve essere intrisecamente buona, perchè molto egoisticamente, capirla o coordinarsi con essa porta a vantaggi personali. Se a questo lato pratico e utilitaristico, aggiungi una spolverata di filosofia, si tratta di una pillola molto facile da deglutire, anche se questo non significa che poi effettivamente le persone ne traggano le debite conseguenze, rimane una posizione semplice, utile, e socialmente aggregante.
#2556
Tematiche Filosofiche / Re:Perché amare la Natura?
13 Febbraio 2021, 08:35:23 AM
La bellezza e il senso di stupore davanti alla magnificienza del paesaggio, è una cosa seria, che ha a che fare con la nascita del senso del mistico, nei culti proto-indoeuropee, ma presumibilmente di sapiens ..è presumibilmente la prima fonte del thauma, al quale sapiens si è genuflesso e per servire  il quale è nata la società agricolo\sedentaria, non come derivato per eccesso di "opulenza" come i marxisti si ostinano ancora a sostenere, ma come causa prima. E' per evoluzione di quell'ammirazione che l'uomo si è fermato a guardare, prima il paesaggio, poi sé stesso, come estensione del tutto.  Amore, quando predicato di natura, è iponimo di sentimenti più complessi, tempo perso - secondo me - stare a discettare se dev'essere timore, reverenza, rispetto, sono tutte sezioni dell'insieme, è qui che la filosofia anzichè chiarezza porta nubi, nell'ossessione parascientifica di sezionare continuamente. Natura è un iperonimo, un archetipo lessicale antico, che ben si accompagna con altri di suo pari, quando viene citato "Deus sive natura", la bilancia torna almeno apparentemente in equilibrio, l'equazione è riuscita,ma non è l'unica, quello è solo un meme. Strano poi , che quelli che si riempono la bocca di "amore per la natura" di solito non vi vivono, ma la visitano, la studiano, la fotografano, in definitiva la oggettificano, allontandonala dal soggetto, sé stessi. Strano? no.
#2557
Mai parlare della pederastia a soggetto femminile, anzi, farsi una sonora risata di scherno verso l'oggetto di essa che la denuncia, come accade quando le insegnanti molestano i propri studenti, ma che sono questi piccoli augelli non gaudenti, omossessuali? E' indubbio che sia un fenomeno molto più raro per le mediane preferenze sessuali, ma nel patriarcato le donne riscuotono ancora ampi bonus accumulati ai tempi della della donna-angelo. E quanti angeli, anzi angeli-pesce, aveva Twain nel suo harem messicano, anzi Acquario, età massima quindici... ma l'autore non era morto? Barthes, se sei vivo batti un colpo!
#2558
Citazione di: davintro il 09 Febbraio 2021, 18:04:20 PM


Il punto debole della prova, invece, trovo sia, l'utilizzo di categorie etiche, "maggiore" in Anselmo, "positive" in Godel, (per quanto riguarda Godel sto valutando a partire dalla formula citata da Eutidemo, non avendo letto direttamente il matematico in questione), all'interno di un discorso che dovrebbe porsi in un'ottica unicamente e rigorosamente teoretica. L'idea che l'esistenza di un ente sia implicata nella sua "grandezza" o "positività", è giudizio morale, cioè ponibile in modo soggettivo e arbitrario, ma non ha un fondamento oggettivo che ne garantisca la razionalità. Ciò sulla base della non deducibilità dei giudizi di valore, soggettivi, da quelli di fatto, oggettivi. Tuttavia penso che questo sia un limite superabile riformulando la terminologia in modo più teoretico e moralmente neutro, senza gettar via il bambino con l'acqua sporca, senza eliminare il punto corretto di dover sempre assumere un dato coscienziale, non immediatamente posto come fatto oggettivo, l'idea di Dio come punto di partenza per ogni tentativo di argomentare sulla questione dell'esistenza.
Non è per "sfidarti", ma potresti provare a riformulare come suggerisci? Io non ho provato, ma ho come l'impressione che non sia per niente semplice.
#2559
Percorsi ed Esperienze / Re:La Grotta
10 Febbraio 2021, 14:44:18 PM
Citazione di: Ipazia il 10 Febbraio 2021, 09:48:37 AM
Io capisco il furore di InVerno contro gli aspetti emergenti di una creatività consumistica che non conosce limiti. E lo condivido pure. Ogni nuova trovata non fa altro che confermare la mia sensazione di un delirio crescente nell'accumulazione capitalistica. Ma limitarsi al delirio edonistico e ignorare i ben più sostanziosi deliri della riduzione dell'umano a merce che si può mandare al macero attraverso altre merci "usa mentre getto", o immaginarie, sommamente predatorie, come la finanza, di consistenza economica ed etica infinitamente superiore, significa limitarsi al dito e non vedere la luna.

C'è una razionalità (capitalistica) pure nella merce più idiota: si chiama profitto ed è il motore di tutto l'ambaradan. Finchè non usciremo dall'universo bacato della merce e torneremo all'universo saggio dell'uso lo scandalo si perpetuerà e le novità non faranno altro che confermarlo. E c'è pure una razionalità più sottile, subliminale, nella merce più idiota: aumentare l'idiozia umana che a sua volta sarà garante della perpetuazione dell'idiozia del modello di civiltà capitalistico.
Beh io avevo premesso che l'avrei "presa bassa", in fin dei conti che cosa c'è di meglio che addentrarsi nelle perversioni e vederne gli avvitamenti semantici?
Strano comunque, che declini in questa maniera la questione, conoscendo il tuo retroterra, avrei pensato che come me (perchè è un mio vecchio cavallo di battaglia) avresti suggerito di sondare la differenza tra proprietà e possesso. Si può pos-sedere una sedia sola, ma in proprietà se ne possono avere milioni.


#2560
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
09 Febbraio 2021, 08:07:42 AM
Per tentare di allacciare i vostri commenti rispondo: Viator, non tutto il progresso è fuffa per i consumatori turlupinati, la domanda di mercato non è il solo vettore, il progresso nella tecnologia militare per esempio, che poi viene riadattato ad usi civili, generalmente non ha niente a che fare con la paccottiglia perchè risponde a domande concrete: le guerre si vincono o si perdono, i soldati vivono o muoiono e i generali non vanno in visibilio per un led che gli dice se le scarpe sono allacciate o slacciate. E' quando le tecnlogie smettono di rispondere a domande concrete, ed entrano nel vortice utilitaristico-edonistico del mercato, che cominciano a trasformarsi in pattume.

Esempio semplice potrebbe essere, sempre picconando l'eco-mariuolo americano, la sua altra avventura ovvero quella di SpaceX. La compagnia si arroga e si bulla di aver "brevettato" l'atteraggio in verticale dei razzi, che permetterebbe il riutilizzo degli stessi, e l'apertura delle frontiere di un nuovo tipo di mezzo di trasporto per consumatori: il razzo. https://www.youtube.com/watch?v=zqE-ultsWt0

Peccato che esiste internet, anche se gli ammiratori di Munsk evidentemente non lo sanno usare (insieme alle più semplici calcolatrici, tra l'altro),e si può facilmente scoprire che suddetta tecnologia non solo stata pionerizzata negli anni '60 con alcuni prototipi dalla NASA, sottopressione e abbondantemente finanziata  per vincere la corsa lunare, ma che era già stata perfezionata nel '93 (https://www.youtube.com/watch?v=wv9n9Casp1o)La NASA ovviamente aveva brevettato questa tecnologia per l'esplorazione spaziale e la comunicazione con le stazioni orbitali, non certo per trasportare dei deficienti che devono fare Londra-Taiwan in venti minuti perchè hanno il "business meeting" .

Stride, ma nemmeno tanto, che l'eco-profeta suggerisca di bruciare tonnellate su tonnellate su tonnellate di combustibili fossili, solamente perchè i businessman  (che presumibilmente saranno gli unici a potersi permettere il biglietto) non riescono ad adattarsi alle teleconferenze, non conoscono le sveglie, la mail, e nemmeno il senso di autoconservazione, perchè ce ne vuole molto poco per mettere il proprio culo su un razzo perchè "ho fretta", come dimostra l'ultimo test di spaceX.
https://www.theguardian.com/science/2021/feb/02/spacex-starship-rocket-test-flight-explodes-elon-musk

Stride? Stride, stride.. come il fatto che il razzo (secondo il rendering di Elon) parta da un centinaio di metri da una città, e che per essere raggiunto richieda l'utilizzo di una barca, il mezzo di locomozione più lento disponibile, stride come il fatto che non vengano considederate nei tempi tutte le operazioni di imbarco e sicurezza necessarie ad un razzo..Questo è ciò che succede quando una tecnologia militare finisce in mano ad una persona con molti soldi, a cui piacciono i rendering in 3d, e fuma molte canne.Fortunatamente in questo caso, le possibilità che questa roba abbia successo commercialmente sono talmente poche, che l'unico sperpero è quello dei test.
#2561
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
08 Febbraio 2021, 16:26:21 PM
Il valore di mercato e i test di gravidanza

Questo ragionamento potrebbe essere preso molto, molto, molto alla larga, con concetti altisonanti e termini economici, cosa che non intendo fare, lasciando il divertimento a chi vorrà, io la gioco bassa. Il mio incipit è semplicemente questo: sono anni che vedo presunte "invenzioni" esistere ed essere commercializzate, per il semplice fatto che vi è domanda di esse, in realtà si tratta del nulla assoluto che attraverso sapiente marketing viene spacciato per qualcosa di utile, di necessario, un progresso tecnologico, di cui non esiste alcuna domanda o necessità reale, se non quella creata attraverso il marketing. Le batterie di Elon sono un esempio non del tutto congruente, per quanto non ci sia nulla di rivoluzionario, si possono individuare delle qualità innovative.. io parlo proprio di spazzatura.
Pensando e ripensandoci, ho pensato che uno degli esempi più lampanti di ciò potrebbe essere rappresentato dai testi di gravidanza elettronici. Il fatto che vi sia uno schermo, può indurre a pensare che il meccanismo per cui operano sia qualche futuristico sistema di analisi delle deiezioni liquide integrato in chissà quale laboratorio portatile, e sicuramente chi li produce vuole dare esattamente questa sensazione. In realtà è un sensore ottico che "legge" il colore dello stesso identico tester analogico, e attraverso un controller e una batteria fornisce la lettura sullo schermo LCD. In pratica è un aggeggio che vede un colore su un tornasole e scrive il nome del colore sullo schermo.


Avendo fiducia che i daltonici possono essere aiutati da persone che riconoscono propriamente i colori, e che l'unica funzione reale di questo aggeggio sia quello di aiutare una coppia di daltonici che abitano isolati in Antartide, vorrei chiedere, è giusto che questa schifezza venga prodotta, solamente perchè c'è domanda di esso? Completare la valutazione, sapendo che ci sono zone in Cina, uno dei pochi paesi nei quali è ancora economico estrarre i minerali rari  necessari a produrre quella paccottiglia, che sono rese inabitabili dalle suddette attività di estrazione, che l'estrazione di questi minerali è collegata con altissimi livelli di mortalità per via delle subumane condizioni di lavoro e la tossicità di queste sostanze, e che si tratta di un oggetto con una vita media bassissima, se non "usa e getta", nessuna possibilità economica di riciclo, e che anche il ciclo di assemblaggio di queste boiate e il costo risultante come "competitivo" con i test analogici, è dato solamente dalla possibilità di sfruttare lavoratori cinesi con reti anti-suicidio.

E' giusto che solamente perchè c'è domanda di questo amenicolo, esso venga prodotto?
#2562
Presentazione nuovi iscritti / Re:Mi presento
08 Febbraio 2021, 10:33:31 AM

Benvenuto,

Anche il mio primo libro di approccio all'argomento fù Storia della filosofia di Russel, lo trovai usato e consumato (la rilegatura era saltata) nella biblioteca di casa, anche se non ho mai capito chi lo abbia ridotto in quelle condizioni, visto che in famiglia nessuno pare avere nozione di quanto vi è scritto. Forse è uno di quei libri che come si suol dire "si legge da solo". Non penso di avere gli strumenti conoscitivi adatti per valutarne il contenuto, sono piuttosto ignorante in storia della filosofia, ma ho sempre avuto il sospetto che vi fosse un certo bias sopratutto verso gli autori più moderni. Comunque è stata un ottima introduzione che mi ha permesso di orientarmi meglio nella storia della filosofia, e scegliere gli autori che mi pareva  avrei gradito maggiormente approfondire. Non c'è da preoccuparsi riguardo alle cose ovvie, non ne esistono, o per meglio dire, pare che il cruccio degli aspiranti filosofi sia quello di non dare nulla per scontato. Congratulazioni e stima per la scelta di intraprendere un percorso del genere, mi auguro che il tempo tra le nostre pagine virtuali sia proficuo e stimolante. A rivederci..
#2563
Tematiche Filosofiche / L'Uno
07 Febbraio 2021, 18:00:01 PM
L'Uno è perduto nel Trauma della Nascita, è impossibile da concretizzarsi perchè è nel Passato, è somma di tutte le cose esperite nella Placenta, è impossibile da definire perchè è un Territorio mnemonico senza confini linguistici, è rievocato dall'amato come anticipazione e proiezione dell'esperienza di un altro Feto prodotto dall'unione sessuale, che a sua volta è un altra proiezione dell'unione fetale, non è una forzatura chiamarlo "Bene" perchè è l'idelebile Nord della nostra navigazione vitale. Forzatura è pensare che sia da qualche altra parte, fuori dalla nostra Testa.

8)
#2564
Tematiche Filosofiche / Sulla comunità
07 Febbraio 2021, 10:35:02 AM
Benvenuto e grazie per aver condiviso con noi le tue riflessioni.
Penso di interpretare il pensiero di molti, se non la maggioranza, dicendoti apertis verbis che forse hai scelto le pagine sbagliate, tra le mille, da sottoporci, perchè presuppongono la conoscenza di una saga fantasy, che non so quanti conoscono se non altro nel livello di dettaglio che tu sembri possedere, ho provato a sfogliare wikipedia ma è stato di nessun aiuto. Se non ci aiuti a capire cosa stai dicendo, ho paura i nostri commenti non potranno che risultare tangenti alla questione che vuoi affrontare..
#2565
Citazione di: anthonyi il 05 Febbraio 2021, 20:19:54 PM
Io parlo di populismo e non sono populista, per me il populismo è un pericolo per la nostra società perché corrode la fiducia nelle istituzioni, solletica l'orgoglio degli ignoranti che trovano una strada più facile per sentirsi superiori a quelli che sanno, invece di studiare e imparare, imparano ad offendere ed annichilire la competenza di quelli che sanno. Non so se tu sia populista, comunque il concetto che hai espresso sicuramente lo è, dire che l'antipopulismo è populista annichilisce ogni ragionamento.
Nel frattempo che mettiamo un altra spunta sulle predizioni del club di Roma, aspettiamo di sapere per cosa passeranno alla storia quelli che parlano di "crescita", se per populisti, oppure peggio. Travaglio nel frattempo è così arrabbiato che pubblica pure articoli interessanti: https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/02/06/la-tirannia-del-merito-nel-libro-di-michael-sandel-tutti-gli-inganni-e-i-pericoli-della-meritocrazia/6051207/