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Messaggi - niko

#2566
Tematiche Filosofiche / Caso e necessità.
11 Febbraio 2022, 13:22:26 PM
Citazione di: iano il 11 Febbraio 2022, 10:33:00 AM
@Niko.
È singolare che tu proponi come definizione di infinito ciò  che storicamente viene presentato  come prova della sua inesistenza, prova che solo  quel genio di Cantor è riuscito a confutare allargando i nostri orizzonti mentali. Così praticamente hai stravolto la storia ponendo la fine all'inizio.
Mi chiedo quindi chi , oltre a te , abbia assunto la definizione di infinito che tu presenti come quella ufficiale, cosa che a me non risulta.


È comunque una definizione interessante, ma essendo contro intuitiva appunto, a chi può essere venuta l'idea di assumerla, se non era proprio necessario?
Quantomeno occorrerebbe dimostrare che essa sia equivalente a quella tradizionale da cui là si può fare derivare.
Non si possono scambiare in genere le tesi con le ipotesi senza poi assumersi l'onore di dimostrare che ipotesi e tesi siano un modo diverso di dire la stessa cosa.
Intuitivamente a me sembra che lo siano, però non ne sono sicuro.
Sembra che a te piaccia complicare, e so' di cosa parlo, le cose, piuttosto che no.
Come se il tuo scopo non fosse ridurre a banalità l'iniziale stupore, ma al contrario di alimentarlo senza fine..
La mia però non vuole essere una critica sterile, ne' tantomeno personale, perché questo atteggiamento è tanto diffuso che meriterebbe di essere indagato, e io stesso appunto sono il primo a sapere di cosa parlo.
Non è che rischiamo di essere dipendenti dalla adrenalina prodotta dallo stupore, che poi Viator non ci riesce a dormire?


Oddio, che un insieme infinito possa essere messo in corrispondenza biunivoca con un suo sottoinsieme proprio e' la prima cosa che ti esce se metti "infinito" su Wikipedia, la mia definizione e' corretta e l'ho messa in forma numerica solo perche' senno' detta solo a parole poteva sembrare qualcosa di astruso e non lo e', a me l'hanno spiegata al liceo e ancora me la ricordo, e siccome questa e' la caratteristica comune di tutti gli insiemi infiniti, mi sorprenderei che non ne fosse anche la definizione piu' semplice, e la (ridondante) dimostrazione che i numeri naturali sono infiniti segue semplicemente, ridondante perche' a livello di senso comune gia' lo sanno tutti, che lo sono, quindi se uno lo chiede, chiede strumenti logici e formali per definire meglio quello che gia' sa, non certo sorprese complicate...


Comunque le tue fonti quali sono?



#2567
Tematiche Culturali e Sociali / Decadenza
11 Febbraio 2022, 13:03:01 PM

Proprio Nietzsche dimostra che il valore di non avere dei valori non e' l'indifferenza, ma e' la molto piu' diffusa condizione di chi, per eccesso di antagonismo o di imitazione, vive solo dei valori degli altri.

La condizione degli agnelli che ok, non vogliono (oppure, che e' lo stesso, vogliono...) essere i falchi e lo belano a chiare lettere, ma, di loro, di autonomamente esprimibile, non vogliono essere niente.

Una struttura c'e' sempre, quindi la presunta "assenza" dei valori, si risolve sempre nella non proprieta' personale o nella non attualita' temporale di questi valori che diventa a sua volta oggetto di desiderio e quindi valore: non puo' essere pensata come assoluta.

Tanto che dovremmo arrivare a chiederci come davvero funzioni e avvenga, nell'animale umano, la rivolta non tanto a questo o quel singolo valore, ma al valore di avere dei valori, al valore dell'autodeterminazione in se'. A chiederci come il debole possa diventare, nel contesto sociale, forte, pur restando al contempo se stesso e quindi debole; e non come il debole possa diventare il forte in assoluto, il che fuor di retorica gia' lo sappiamo: ammazzando il forte e sostituendolo.
(Ma non basta rovesciare specularmente, per essere indipendenti. Esiste una priorita' cronologica e logica del positivo, da cui non ci si puo' liberare se non, forse, accettandola, per cui una trasvalutazione non equivale a una svalutazione, o a una inversione, dei valori.)

Cosi' capiremmo pure il senso profondo della decadenza, che e' il valore dell'essere determinati ed eteronormati dal passato (luogo dell'inattuale, del trasparente alla coscienza e dell'immodificabile).
Passato che e' pur sempre un Altro, soprattutto quando gli altri reali in carne ed ossa sono cosi' rapiti dal desiderio di contrapporsi e imitarsi l'un l'altro che, agli occhi l'uno dell'altro, non risultano piu' ne' contrapponibili ne' imitabili.




#2568
Tematiche Filosofiche / Caso e necessità.
11 Febbraio 2022, 09:56:47 AM
Citazione di: paolo il 10 Febbraio 2022, 04:51:57 AM
Come già detto, di tanto in tanto tento qualche spiritosaggine, con un pizzico di autoironia   e ironia.  E' un fatto di temperamento ma anche il tentativo di stabilire un ponticello tra noi atomi persi nel caos. Non trovo riscontro, e non siete certo obbligati a corrispondermi. Tra un po' smetto.

Ho evocato Cantor perché ritengo che possa esserci utile  ma la discussione è un po' partita per la tangente allontanandoci dal "quibus". A me va benissimo ma non tutti potrebbero essere interessati. Ditemi voi.

Adaniele22
Senza nulla togliere al resto in cui non mi intrigo, secondo me alla gazzella è sufficiente il primo incontro per categorizzare il leone e tenerlo d'occhio.
Alla gazzella non basta il primo incontro  per  categorizzare,  così come non basta un solo lancio di pallina per parlare di Caso e Necessità.


A bobmax
Cantor è il tentativo di sistemare il modo di "pensare" di uomini animali e fili d'erba, sassi esclusi.
Se a bobmax  Cantor non piace,  Bobmax non  "pensa",  quindi bobmax è un sasso.

A Iano
Preciso allora la mia risposta.  È lecito assegnare lo stesso grado di realtà  ad insiemi ed elementi se sono intercambiabili. In un insieme di insiemi gli insiemi sono elementi..
Il punto è tra gli elementi ( a1, a2, .......an )  ed  il corrispondente insieme A.  Io sarei di avviso diverso dal tuo:  ciascun elemento  a  è  più "tosto" di A.    Se poniamo  ( A,  B, C,....) = Pinco,  allora Pinco è ancora più "moscio" di A rispetto a ciascun a.
Detto in soldoni : maggiore il grado di astrazione, minore la solidità.
Ma questi sono discorsi filosofici dei quali a Cantor non frega alcunché.

Le operazioni fra numeri sono fondamentali rispetto ai numeri stessi, ed è da quelle operazioni che nascono i numeri.
Credo tu volessi scrivere "Le operazioni fra insiemi..."  Tra corrispondenza biunivoca  e numero la via non è poi così tortuosa.  La teoria degli insiemi è pre-matematica.

Cantor ci ha insegnato come operare con gli infiniti, ma non si tratta, per quel che ho potuto personalmente elaborare una questione chiusa e finita.
Cantor ci aiuta senz'altro nel finito.  Quanto all'infinito non ci ho capito molto, ma la cosa mi intriga.  Ho provato a chiedere in giro se l'insieme dei numeri naturali è considerato infinito per postulato o per dimostrazione. Le risposte non mi hanno convinto.

Se per la matematica ciò che conta non è più la realtà dei suoi enti, ma solo se con essi ci si possa operare, allora ciò che conta nella realtà non è l'esistenza degli oggetti in se', ma che con essi ci si possa operare.
Ho impiegato qualche secondo per capire che le due realtà di cui sopra sono di specie diversa.  La seconda realtà andrebbe , in realtà(??) ,  sostituita  con  " in effetti".  (Scusa l'intreccio, ho tentato un calembour ).  Niente  di male, capita a noi filosofi.  Ma ecco dimostrato che siamo meno attenti dei matematici.
 
.....l'inattesa efficacia della matematica nel descrivere la realtà .
E' una cosa che sorprende tutti,  matematici in primis.  I filosofi cercano di venirne a capo, ma altro non so.
Abbiamo in comune una sia pure elementare conoscenza di matematica.  Non male.

Ho provato ad usare come voi il pulsante  "Citazione" ma ho trovato conferma della mia pochezza.  Mi date una mano?


Si puo' dimostrare abbastanza semplicemente che l'insieme dei numeri naturali e' infinito poiche' un insieme e' infinito se e solo se puo' essere posto in corrispondenza biunivoca con un suo sottoinsieme proprio, quindi, visto che non c'e' alcun problema a far corrispondere, per esempio, ad ogni numero naturale un altro numero naturale pari, (1-2, 2-4, 3-6, 4-8,...) e i numeri pari sono un sottoinsieme proprio dei numeri naturali, i numeri naturali sono infiniti.


L'infinito non si puo' contare, ma inizia laddove non e' piu' contraddittorio che alcune delle parti della cosa che ci chiediamo se sia infinita o no siano altrettanto numerose, o estese, del tutto. Questo mette in crisi la distinzione aristotelica tra infinito potenziale e infinito attuale; l'infinito ha a che fare con la "composizione interna" della "cosa" esaminata, quindi non puo' essere una pura potenzialita' derivante dal gioco del porre e trascendere un limite a qualcosa, ne' un attributo predicabile del semplice inarticolato, l'infinito e' relazione attuale, e' cio' che ha per confine il nulla.



#2569
Attualità / Re:DENUNCIA QUERELA CONTRO IL GOVERNO
10 Febbraio 2022, 23:51:12 PM
Citazione di: InVerno il 10 Febbraio 2022, 19:43:28 PM
Citazione di: niko il 09 Febbraio 2022, 23:49:17 PM

A parte capire che fai un po' il profeta di sventura il resto del tuo intervento non l'ho capito, svacco la discussione se ti dico che non ti ho capito?


Sarei posapiano perche' mi stupisco della direzione orrenda che sta prendendo la societa'?


I non posapiano secondo te sono solo quelli che non si stupiscono piu' di niente?


Se secondo te dopo il green pass presto ci sara' addirittura di peggio, (prendiamolo pure per buono, che rischiamo il disastro economico) perche' non cominciare a ribellarsi qui e ora proprio a partire dal green pass? Dobbiamo aspettare passivamente il peggio che secondo te verra' dopo, per cominciare a fare una rivolta vera? E perche'?


Dici che ci sono gia' state simili limitazioni alla liberta' e io non dovrei stupirmi, io direi che a parte l'immiserimento crescente dovuto al logorarsi delle condizioni di vita e di lavoro che va avanti da decenni, e la distruzione della scuola, della cultura e di un dibattito mediatico anche solo vagamente libero con il berlusconismo e anche dopo con l'era PD,  non c'e' stata nessuna limitazione della liberta' paragonabile a quella attuale nella storia recente in Italia,  a parte forse la stretta securitaria dopo l'undici settembre e la repressione del movimento no Global...
Quello che sto dicendo, senza voler essere inutilmente criptico ma senza neanche voler fare lo "spiegone", è che la pandemia non era un "se" ma un "quando", e si sapeva, così come si sapeva che la risposta sarebbe stata di questo tipo, perchè tutto il resto dell'apparato sanitario si muove su questi binari. La mia posizione idealistica è sempre stata quella di nessun obbligo, non l'ho mai sostenuta semplicemente perchè sapevo non avrebbe avuto alcun successo, e ciò che si poteva portare a casa era al massimo una mediazione, se gli obblighi fossero diventati troppo stringenti, almeno salvare la dignità di quelli che venivano bastonati..e infatti ultimamente avvoco per mollare la presa, ma c'era gente che parlava di nazismo quando si chiedeva la mascherina, quelli mi han quasi fatto passare la voglia sai? Poi si son riciclati come novelli costituzionalisti e guerrieri scozzesi.. e vabbè, un grazie all'anonimato internettiano e della piazza.

L'intero arco delle teorie del complotto intorno alla pandemia poggiano sulla falsa premessa che stiamo vedendo un evento eccezionale che abbisogna di spiegazioni eccezionali per essere razionalizzato.. eppure qualcuno l'ha presa in anticipo e ci ha guadagnato sopra, pure avvisando urbi et orbi che sarebbe successo, ma inascoltato, perchè tutti facevano aperitivo, e i "profeti di sventura" (l'OMS!), che noia quelli! Non era forse uno dei grandi argomenti novax, puntare il dito contro Bill Gates sostenendo che il suo sapere prima del tempo, provava il fatto che tutto fosse architettato a tavolino? Ebbene, io sarò un profeta di sventura, ma Billy al momento è uno dei più grandi proprietari terrieri americani, investimento peculiare per il re del digitale, forse perchè la prossima crisi non è un "se", ma un "quando". Uno può anche sostenere che questa  asimmetria informativa è generata a tavolino,a me pare proprio di no, mi pare di vedere molto bene che anzichè preparsi per ciò che è venturo, gli "sveglioni" di oggi passino il tempo, come dici tu, a "posarla piano", magari piagnucolando il greenpass come l'avvento del nazismo. E in futuro mi divertirò a ricordare: non c'è niente di eccezionale, le spiegazioni eccezionali sono una inutile moltiplicazione degli enti.
Le teorie escapistiche le posso già vedere ora, tu no? Certo, le bollette stanno aumentando artificialmente, perchè le corporations si vogliono mangiare i piccoli imprenditori, e Bill lo sapeva già! Consolati, la prossima volta secondo me starai in maggioranza, perchè non basterà siringarsi, magari troverete qualche kulako da massacrare per punirlo del lusso di avere un tetto sopra la testa, e i soliti noti la faranno franca come sempre.


Io non ho mai detto che la pandemia e' un complotto, tra te che alludi a qualcosa del genere e viator che quota allegramente testi di altri utenti e afferma che sono miei, state facendo un po' un casino...


Comunque, tu parlando di artificio versus "natura" riguardo ad un evento puramente economico, come l'aumento delle bollette, o anche socio-economico, come l'avvento e la gestione della pandemia, dimostri di non aver capito un tubo di come funziona il capitalismo, perche' secondo il tuo discorso e' solo il complotto, o al limite solo il flusso alterato delle informazioni, a poter generare/causare nella contingenza storica  l'artificio (falso!) e il complotto non esiste (vero!), dunque per te l'artificio stesso non esiste e  l'attuale assetto della societa' e' una "natura", o meglio una seconda natura (falsissimo!); non hai capito che l'artificio/eccezione in cui siamo immersi e' a monte e prescinde completamente dai complotti, che, tanto se affermati, quanto se negati, gli restano tangenziali e inessenziali.


Sei in quello che Marx chiamerebbe il feticismo della merce, tanto che per te rileva sapere se una bolletta aumenta o no a seguito di un complotto, e non vedi piu' l'artificialita' del fatto dell'aumento in se'. La relazione naturale che si instaura tra cose, tra merci, non e' altro che il velo (foglia di fico) che nasconde la relazione artificiale che sussiste tra persone. Ogni grido di rabbia di chi sara' rovinato dall'aumento esponenziale delle bollette e' vero, e' la relazione neutra tra cose che apparentemente giustifica quell'aumento, ad essere falsa.


Con queste premesse, non c'e' niente da discutere, tanto piu' che per te molto pudicamente e prosaicamente una cosa si sostiene in base alle sue concrete  possibilita' di "successo" e si deve sempre cercare  un compromesso (preventivo?!) col potere finanche nell'esprimerci laddove ci e' ancora concesso di esprimerci, come dire, sei Adamo immerso nella natura selvaggia e nemmeno ne vuoi godere i piccoli vantaggi...


a questo punto io spero solo di poter arrivare nel posto giusto al momento giusto col mio gruppetto di facinorosi per poter linciare direttamente i soliti noti (sognare non costa niente), per la gioia, se non tua, quantomeno dei poveri kulachi, che se la nostra ira cambia bersaglio si salvano il culo.


Cassandre a parte, resta comunque da chiedersi come altro mai ci si potrebbe "preparare" ai pur terribili mali del futuro se non affrontando i mali del presente, nazi-pass compreso.


E a proposito di cose per cui non ci sono le premesse, Perche' il nazismo possa essere il male assoluto, il male assoluto dovrebbe prima esistere, quindi fate tutti un po' meno levate di scudi, che non gli ho detto niente di che' , al governo (annamo bbene...) col maggior consenso degli ultimi cinquant'anni.
#2570
Attualità / Re:DENUNCIA QUERELA CONTRO IL GOVERNO
09 Febbraio 2022, 23:49:17 PM
Citazione di: InVerno il 09 Febbraio 2022, 17:41:24 PM
Citazione di: niko il 09 Febbraio 2022, 14:16:23 PM
Dopo di me che sono non vaccinato, la discriminazione in quanto pericolo indiretto che sottrae risorse ai virtuosi potrebbe toccare a chi fuma, a chi beve, a chi e' obeso, a chi non aderisce agli screening per venti tumori diversi, a chi non stipula un' assicurazione privata pur avendone la possibilita', a chi non ha l'airbag laterale e uno smartphone che gli misura i battiti del cuore e la crescita dei peli sul culo.
Non ho risposto al tuo post precedente perchè ci sono altri topic molto generici sul coronavirus ancora attivi senza andare a inquinare questo che è orientato alla denuncia ai tribunali (nazisti?). Però dopo aver letto questo ed altro devo per forza fare un osservazione, pure molto semplice. Nonostante l'utilizzo di termini smodati possa autoconvincerti del contrario, in realtà, a me pare che tu sia effettivamente un "posapiano". Le iperboli specifiche sui "peli del culo" non sono sufficienti a mascherare il fatto che tu appari sorpreso di questa situazione e direzione che evidentemente la società sta prendendo da parecchio tempo, ed in realtà secondo me la stai posando piano, almeno io mi aspetto tranquillamente che nei prossimi anni le limitazioni alla libertà saranno molto più severe del greenpass, e per ragioni che sono comprensibili e perciò prevedibili già ora. Perciò, smettila di posarla piano, e dicci qualcosa di forte, magari senza snaturare l'indirizzo di topic esistenti e\o giudicare chi partecipa alle discussioni.


A parte capire che fai un po' il profeta di sventura il resto del tuo intervento non l'ho capito, svacco la discussione se ti dico che non ti ho capito?


Sarei posapiano perche' mi stupisco della direzione orrenda che sta prendendo la societa'?


I non posapiano secondo te sono solo quelli che non si stupiscono piu' di niente?


Se secondo te dopo il green pass presto ci sara' addirittura di peggio, (prendiamolo pure per buono, che rischiamo il disastro economico) perche' non cominciare a ribellarsi qui e ora proprio a partire dal green pass? Dobbiamo aspettare passivamente il peggio che secondo te verra' dopo, per cominciare a fare una rivolta vera? E perche'?


Dici che ci sono gia' state simili limitazioni alla liberta' e io non dovrei stupirmi, io direi che a parte l'immiserimento crescente dovuto al logorarsi delle condizioni di vita e di lavoro che va avanti da decenni, e la distruzione della scuola, della cultura e di un dibattito mediatico anche solo vagamente libero con il berlusconismo e anche dopo con l'era PD,  non c'e' stata nessuna limitazione della liberta' paragonabile a quella attuale nella storia recente in Italia,  a parte forse la stretta securitaria dopo l'undici settembre e la repressione del movimento no Global...


voglio dire, prima degli ultimi due anni conoscevamo la diminuzione della liberta' di pensare e di agire intrinseca all'aumento ubiquitario di ignoranza, precarieta'  e poverta', insomma una diminuzione di liberta' sociale a parita' di liberta' civile e politica, oggi invece vediamo una vera e propria diminuzione della liberta' anche civile e politica a seguito di leggi liberticide, strategia della tensione e sopravvalutazione di una emergenza, non mi pare la stessa cosa, una certa rottura di continuita' c'e', per chi la sa vedere.


Il pestaggio nelle carceri che e' andato in diretta TV a seguito delle rivolte carcerarie contro le limitazioni carcerarie antipandemia e' stato qualcosa di allucinante per dire, e per una cosa del genere con decine di picchiatori di stato organizzati a freddo e ripresi in diretta con ovvie responsabilita' della direzione del carcere e della catena di comando fino ai livelli piu' alti non si e' dimesso nessuno di importante e nessuno ne parla piu', quasi che anche far fuggire la notizia è mandarla in diretta TV con nessuna conseguenza o quasi fosse stata una prova di forza dello stato contro il suo stesso popolo, un modo per terrorizzare anche chi dal carcere era fuori, ed era al carcere sociale nella citta' militarizzazione e ospedalizzata, neanche di questo mi posso stupire?


La vita senza la liberta' non vale niente, e la miseria gia' di suo toglie la liberta' anche senza bisogno di strette liberticide specificamente giuridiche, ma le rivoluzioni le fanno gli impoveriti, non i poveri, e' ora che gli impoveriti smettano di essere posapiano, ma per farlo bisogna uscire da ogni etica e ogni logica del sacrificio, i sacrifici li facessero i Maya, e gli aztechi.




#2571
Attualità / DENUNCIA QUERELA CONTRO IL GOVERNO
09 Febbraio 2022, 14:16:23 PM
Citazione di: atomista non pentito il 08 Febbraio 2022, 10:58:56 AM
Dopo essermi , alcuni post sopra , "beccato" del "posapiano connivente con i poteri forti" perché non amo le volgarita' (tipo sproloquiare di nazismo ) dico ancora una cosa a questi "pseudorivoluzionaridenoartri" ....... ma i numeri siete in grado di leggerli o no ?   Ah certo i numeri sono "taroccati", mi scordavo. State sereni.




I numeri non c'entrano niente: perche' esiste ancora il green pass in un contesto in cui il novanta per cento della popolazione del paese e' o vaccinata o guarita?


Si puo' rispondere in due modi, nel modo nazista o nel modo buciardo:


Se si risponde: perche' il non vaccinato e' maggiormente pericoloso per gli altri, si e' buciardi, perche' semplicemente questo non e' vero.


Se si si risponde: perche' il non vaccinato e' maggiormente pericoliso per se stesso si e' nazisti, perche' l'affermazione in se' potrebbe anche essere vera, ma perche' cio' che viene affermato sia ragione sufficiente per giustificiare una misura punitiva, estorsiva e discriminatoria come il green pass si fa riferimento al PRESUNTO dovere del singolo di mantenersi forzatamente in salute nel presente per far risparmiare in futuro risorse sanitarie allo stato che lo ospita, dovere che non esiste e non puo' esistere in nessuna democrazia liberale.
Io non manco a nessun dovere se espongo solo me stesso e non altri a un rischio futuro, e quindi non sono passibile di nessuna punizione. E non poter lavorare e prendere una metro e', una punizione, perche' distrugge la dignita' umana, al di la' di quello che potrebbe essere qualsiasi multa di pochi euro che viene fatta agli ultracinquantenni che non si vaccinano.


Quindi a questo punto voglio sapere se un politico come Sileri,  che mi dice che, in quanto non vaccinato: "mi rendera' la vita difficile", perche' sono "un pericolo per gli italiani" (ma non sono italiano anch'io? ) Intende, delle due l'una, che si arroga il diritto di discriminarmi e rendermi la vita difficile  perche' secondo lui sono un pericolo DIRETTO per gli altri italiani, cioe' sono maggiormente infettante a parita' di altre condizioni perche' non vaccinato, e allora e' un buciardo, perche' dice cose non vere allo stato attuale della scienza, o se egli intende invece che sono un pericolo INDIRETTO, perche' le risorse che potrebbero servire a curare me se prendessi il covid in forma grave potrebbero servire a curare qualcun altro piu' vituoso di me, che avesse preso ogni precauzione anche facendo il vaccino e si fosse infettato lo stesso, ebbene, se intende questo e' un nazista, un eversore, perche' mi attribuisce falsamente doveri che attualmente  non esistono nell'ordinamento e se esistessero sovvertirebbero l'ordinamento: in particolare il dovere di mantenermi in salute secondo uno protocollo predefinito a breve e medio termine per far risparmiare personale e mezzi allo stato.


Dopo di me che sono non vaccinato, la discriminazione in quanto pericolo indiretto che sottrae risorse ai virtuosi potrebbe toccare a chi fuma, a chi beve, a chi e' obeso, a chi non aderisce agli screening per venti tumori diversi, a chi non stipula un' assicurazione privata pur avendone la possibilita', a chi non ha l'airbag laterale e uno smartphone che gli misura i battiti del cuore e la crescita dei peli sul culo. La quantita' di risorse sanitarie disponibili che potrebbero in un futuro essere oggetto di contesa per chi ancora non lo avesse capito non e' fissa, ma dipende da quanto aumenta la popolazione e da quanto in relazione si investe sulla pubblica sanita'.


Quindi, se il green pass non si basa sul nazismo, abbiate tutti il coraggio di dire che si basa sulla bucia, sulla menzogna.


Che Sileri non e' uno stronzo, e' solo disinformato.


Io non sono posapiano e nessuno mi ci fara' diventare.



#2572
Tematiche Spirituali / Re:La via di liberazione
09 Febbraio 2022, 10:59:49 AM
Citazione di: daniele22 il 08 Febbraio 2022, 09:40:18 AM
Citazione di: niko il 04 Febbraio 2022, 12:54:42 PM
Citazione di: ricercatore il 01 Febbraio 2022, 11:11:57 AM
Citazione di: bobmax il 01 Febbraio 2022, 10:28:49 AM
Niente è inutile.

Nemmeno la sofferenza.
Neppure l'orrore più assurdo.

Supporre che nella vita vi sia qualcosa di inutile, che potrebbe cioè non esserci perché senza scopo, rende vana la ricerca spirituale.

"inutile" è la parola che viene da usare dopo che capisci (o credi di aver capito) determinate cose.
ma, effettivamente non è inutile, forse l'opposto: è stato "utile" per farmi capire, "utile" per farmi rendere conto, "utile" per spingermi al cambiamento.


La sofferenza non serve solo di lezione per imparare a non soffrire piu' o a soffrire di meno, e' anche cio' che fa apprezzare il bene e la gioia in quanto suoi opposti complementari ineliminabili, come ogni estremita' destra di qualcosa ha sempre un'estremita' sinistra: senza possibilita' di soffrire non ci sarebbe nemmeno felicita', o meglio non ci sarebbe piu' quella consapevolezza di essere felici che rende piena la felicita', conspevolezza che si acquisisce solo avendo sofferto.

Quindi e' vero che la sofferenza passata e' irreversibile a causa dell'inaccessibilita' del passato alla tecnica e alla volonta' di trasformazione dell'oggetto in generale, ma e' anche vero che l'uomo, se potesse, ben volentieri "translerebbe" tutta la possibile sofferenza del suo mondo nel passato, al ben condivisibile scopo di non averne piu' nel presente e nel futuro.
Dunque la sofferenza irreversibile perche' passata e' anche la sofferenza collocata nella dimensione temporale in cui l'uomo, potendo scegliere, collocherebbe la sua sofferenza, paradossalmente proprio al fine di renderla reversibile.

Questo e' un possibile modo di vedere la liberazione, insomma il desiderio umano di "raggiungere" il paradiso, nell'utopia storica o nel dopo-morte, e' il desiderio di una perennita' di gioia da un certo punto in poi e non di un'eternita' temporale di gioia, quindi e' gia' un modo piu' realistico e piu' "accettante" da parte dell'uomo di fare i conti con la propria sofferenza, rispetto al sottostante, e per certi versi  alternativo, desiderio "brutale" di volerla eliminare del tutto, anche dal passato e quindi dalla memoria.

Insomma, voler essere "senza memoria di sofferenza", in un'eterna primavera, e quindi in condizioni di godere di una gioia concepibile pienamente come eterna e non solo come perenne, oppure voler essere  portatori di una "memoria della sofferenza" che pero' non infici e non rovini la gioia, voler essere in un'estate della liberazione, sono due atteggiamenti psicologici solo apparentemente simili, ma in realta' sottilmente differenti.

E nel passaggio tra l'uno e l'altro di questi atteggiamenti si consuma il passaggio da un pensiero della decadenza, in cui proprio perche' il male e' posto come esistente e irreversibile, di logica conseguenza,  il passato e' visto come migliore del futuro, a un pensiero dell'eskaton e delle cose ultime, in cui il futuro e' posto come migliore del passato, perche', proprio nell'irreversibilita' temporale del male si  vuole vedere la possibilita' del suo tramonto e della sua irriproducibilita', la sua possibilita' di essere un punto, o meglio un tratto, esteso ma finito, divisivo del tempo stesso.

L'iperuranio platonico e' un modo dietro il mondo teoricamente eterno, ma di fatto collocato nel passato, perche' comunica con il presente tramite la reminiscenza e tramite una dinamica di memoria e oblio, induce chi crede in esso a credere che il passato sia migliore del presente e che un futuro desiderabile coincida con un ritorno al passato, soprattutto come dimensione temporale del teoreticamente contemplabile e quindi del noto; il paradiso cristiano e' anche, e' un mondo dietro il mondo teoricamente eterno, ma di fatto collocato nel futuro, quantomeno perche' e' concepito per essere un luogo di gioia perenne e non di gioia eterna, non esclude a priori la memoria del male, realizza il bene come possibilita' della liberta', e quindi concede al concetto di un "futuro desiderabile" quel briciolo di indeterminatezza che consente ancora di identificarlo come un "vero" futuro.

Per concludere, anche se non si ammette che la sofferenza sia utile in quanto costitutiva del desiderio del bene, rimane il fatto che essa e' costitutiva del desiderio del divenire: chi soffre vuole liberarsi dalla sua sofferenza ad ogni costo e con ogni mezzo, e spesso anche, in un mondo competitivo,  a scapito degli altri, ovvero se pure nella sua sofferenza chi soffre non invoca il bene come possibilita' etica o esistenziale, comunque invoca il divenire in quanto tale e il flusso del tempo come non ripetizione dell'identico.

Quindi la sofferenza, rispetto alla domanda sulla sua utilita' o meno, puo' essere vista sostanzialmente in tre modi:

da una prospettiva di Intellettualismo etico come cio' che non serve a niente se non, al limite, di lezione, per evitarla in futuro, come cio' che, semplicemente, insegna qualcosa a caro prezzo.

da una prospettiva piu' stoica come cio' che fa desiderare e concepire razionalmente il bene e ne e' contraltare necessario, insomma come una possibile memoria storica e una possibile consapevolezza non agente, e quindi non colpevole, del male,

E infine, da una prospettiva evoluzionistico-nichilista come cio' che fa desiderare, se non il bene morale, quantomeno sicuramente il divenire, la fortuna e l'aguzzarsi dell'ingegno del vivente  in quanto tale, la non fissazione su un impossibile desiderio di staticita' e conservazione, che e' consona alla totalita' e al ritmo di un mondo diveniente.


Ciao niko, non so quanto giovane sei, ma se tu non fossi giovane saresti un volgare mentitore. L'ultima volta che ci siamo parlati, ti avevo dipinto come uno scientista, ma è evidente che sei invece uno scientista umanista. Ti ricordo pure che quando ti ho invitato a rispondere alla domanda che ponevo nel post nr.31 (tematiche filosofiche-La verità questa sconosciuta etc."), tu hai in realtà risposto solo al mio post scriptum. Resta quindi in sospeso la domanda filosofica. Naturalmente si può continuare pure da questo punto in cui ci troviamo ora.
Tutto il tuo discorso porta avanti la tua mentalità scientista, la quale non offrirebbe una via di liberazione tramite il passato, bensì ne offrirebbe una potenziale rivolgendosi al futuro.
Bisogna quindi vedere chi (e qui mi riferisco al fatto che sei giovane) gestirebbe le informazioni che ci hanno portato alla potenziale grande conquista della scienza.
C'è una lancia però che io spezzo a favore della storia. Poiché sarebbe svelando il graal della conoscenza a livello filosofico che tu otterresti in un sol colpo quello che desideri dalla scienza di domani




Io parlavo dell'utilita' o meno della sofferenza, e volevo osservare come la sofferenza non serve solo di lezione, proprio perche' ci sono modi possibili di concepire la liberazione nei quali la memoria della sofferenza e della morte e' strutturalmente intrinseca e non accidentale, non solo un incidente di percorso.


Se si volessero definire meglio da un punto di vista storico e filosofico questi modi possibili della liberazione in cui la sofferenza e' ben piu' di una semplice lezione, ho suggerito innanzitutto di guardare a tutte quelle forme di utopia in cui la felicita' promessa dall'utopia stessa e' perenne (ex nunc) e non eterna (ex tunc, per usare delle formule tipiche del latino giuridico), quindi il sogno umano del classico paradiso cristiano o islamico dopo la morte; ma anche l'utopia scientista, o socialista: tutte le volte che la felicita' desiderata da un uomo, nella grande storia del pensiero come nelle piccole vicende di ogni vita, e' posta come perenne e non come eterna, si esce da un'Intellettualismo etico in cui la sofferenza serve solo di lezione, verso un uso piu' maturo, e realistico, della sofferenza ai fini della felicita'. Quantomeno perche' la perennita' desiderata implica che la memoria del male passato, la memoria di morte, non e' piu' solo la lezione da non ripetere in futuro, ma il punto di svolta in cui si crede di poter dividere il tempo: non c'e' altro modo per conoscere il bene che conoscere anche il male, la "lezione" che il male sarebbe, messe cosi' le cose, non e' piu' contingente, ma necessaria. La sofferenza non e'  "una delle tante vie" ,alla felicita', ma l'unica possibile, e, se si definisce la via che porta alla felicita' come l'intera linea temporale che muta dal male al bene, il ruolo costitutivo del male radicato nel concetto stesso di "bene" non potrebbe essere piu' innegabile.


Come dire che si deve essere stati bassi per diventare alti, o magri per diventare grassi, e qui l'attenzione non e' piu' posta sull'essere, del bene e della felicita', ma sul divenire che porta a quell'essere, e nel divenire e' incluso l'essere del contrario di quello che si vuole diviene.


Certo si puo' obiettare che non esistono felicita' perenni come non esistono felicita' eterne, ma a me interessava mostrare come si compie un passaggio, e come la lamentela tecno-nichilista, ma anche la storicamente precedente lamentazione "sensodicolpista" cristiana, per cui il passato e' inattingibile alla volonta' e questo e' un problema , e' assurda, se ci si ferma un attimo a pensare che ogni utopia, da quella cristiano-millenarista in poi, non fa altro che mobilitare la volonta' umana allo scopo di trasferire
tutta la sofferenza nel passato, allo scopo di non soffrire piu' pur venendo a patti con la realta' innegabile dell'aver finora sofferto; quindi l'irreversibilita' del passato, che coscientemente viene vissuta come problematica da chi prova colpa nel presente e cerca riscatto nel futuro, in realta'  , a ben guardare, non e' solo il problema da cui "salvarsi" , ma e' anche la risorsa, e il "dispositivo" temporale, che si cerca di far funzionare a vantaggio dell'utopia, come se, alla "natura" dell'irreversibilita' del passato, nell'utopia si comandasse solo obbedendole.


Ci fa scomodo che il passato sia irreversibile per tutti i sensi colpa e i fantasmi che "contiene", ma allo stesso tempo ci fa comodo che lo sia, come deposito di tutto cio' che vogliamo intenzionalmente definire come irreversibile, di tutto cio' che nel presente odiamo e vogliamo non torni piu' al fine della realizzazione della nostra presunta felicita', sensi di colpa e fantasmi compresi.

Il passato e' il luogo della visione nitida, teoretica, e' il luogo tipico della coscienza; voler sapere tutto, voler assistere alla completa rivelazione di cio' che finora non si sa, in realta' e' voler passatificare tutto, voler trasferire tutto nel luogo della coscienza, e dunque del passato.


La primavera nella mia metafora dell'altro post,  rappresentava l'innocenza di chi vuole essere libero dal male anche nella memoria, l'estate la condizione di chi vuole essere felice nonostante, e anzi grazie, alla memoria del male: è chiaro che io la liberazione in senso stretto la colloco nell'estate, e volevo appunto dire che la liberazione non e' tutto, ma solo una parte, dell'insieme piu' grande dei modi per definire la felicita'.


Quello che voglio dire e' che una felicita' eterna, se perduta, e' per definizione perduta per sempre, e anzi non e' mai stata, perche' il suo non essere eterna e' il suo non essere; da questo punto di vista ci si salva dal male solo se ci si autoconvince di non averla mai perduta, questa felicita' primaverile, solo se davanti alla possibilita' terrorizzante di averla perduta e dunque di non averla mai avuta si reagisce per negazione trincerandosi nel passato, il luogo non di un progresso o di una conquista, che qui non e' desiderata, ma della semice negazione di una perdita; viceversa una felicita' perenne, o anche solo durevole, puo' iniziare lungo la linea del tempo , la sua assenza non implica la sua impossibilita', ma per questo fatto stesso, il desiderio di essa porta a sopravvalutare il futuro a danno del presente e del passato: la primavera e l'estate sono due illusioni a confronto, ma non sono uguali, non sono la stessa illusione.


Per liberarsi da tutte e due bisognerebbe avere la forza di affermare che passato e futuro sono uguali, valutativamente uguali a prescindete dalle loro differenze apparenti perche' entrambi oggetto della volonta' , l'uno nella sua immodificabilita' l'altro nella sua indeterminazione, (quindi la volonta' se non li conquista entrambi muore in entrambi, in uno come volonta' operativa e riflessiva, e' il passato, se lo vuole singolarmente la volonta' non puo' mai cambiare, nell'altro come volonta' di oggetto, ed e' il futuro, se lo vuole singolarmente la volonta' non puo' mai volere) insomma volere l'eterno ritorno, e non volere il passato e il futuro definitivamente differenti, come due luoghi definitivi uno della realta' e l'altro del desiderio, in cui collocare in uno un mondo e nell'altro un mondo dietro il mondo, in quanto termini di una differenza.

#2573
Attualità / Re:DENUNCIA QUERELA CONTRO IL GOVERNO
07 Febbraio 2022, 21:11:28 PM
Citazione di: InVerno il 07 Febbraio 2022, 19:51:40 PM
Citazione di: niko il 07 Febbraio 2022, 15:35:18 PM
In compenso io ho chiare le conseguenze logiche del non poter piu' andare a lavorare se non si ha altro reddito o patrimonio e non ci si vaccina: andare a fare il barbone, a rubare o a far marchette. E anche del non poter piu' prendere un pullman o un treno regionale se non si hanno i soldi per un ncc ne' un mezzo proprio: arrivare fin dove si puo' arrivare a piedi. Essere letteralmente in prigione nel perimetro percorribile prima di cadere sfiniti.

E sto ancora aspettando sinonimi, non discorsi generali sui sinonimi.
La lista delle cose che secondo me non dovrebbero rovinare la vita alle persone, eppure lo fanno, nella perfetta legalità, è molto lunga, non sempre però è concessa una via d'uscita. Anche io sono del parere che allo stato attuale delle cose bisorrebbe mollare la presa, mi pare che è quello che sta accadendo in giro, sospendo il giudizio sulla situazione nostrana concedendo tempo a burocrazie notoriamente bizantine da sempre illuse di fermare l'acqua con le mani. Perchè devo essere io a fornirti sinonimi? Conosci l'italiano, magari anche il latino, cioè sei grado di abusare della plasticità della lingua per creare decine di neologismi per situazioni evidentemente nuove e che ne abbisognano, sono sicuro che anche nella peggiore delle ipotesi sarà difficile riuscirai a creare qualcosa di più inadatto di "nazismo". Oppure puoi crogiolarti sulla "shock value" del terminequindi tollerare  (sempre che ne abbia ancora), ma attento che se un giorno torneranno per davvero, tu sarai lì a urlare "al lupo al lupo" con in mano solo tutti i termini che hai svuotato di senso prima.


Perche' e' sempre chi viene a fare le pulci alle parole altrui, che deve trovare sinonimi, io, come Ponzio Pilato, quel che ho scritto, ho scritto...


la via d'uscita sara' pure non sempre concessa, ma nel caso specifico qui in oggetto ci sarebbe eccome, quindi tollerare l'onta e l'infamia di essere tra gli ultimi paesi che toglieranno il green pass, gia' fin da ora divenuto epidemiologicamente inutile, semmai utile e' mai stato,  perche' "le burocrazie italiane sono bizantine", cioe' fuor di metafora,  gli interessi securitari e speculativi di certa economia si sposano bene con quelli piu' beceramente demagogici di certa politica, e' solo ignavia... non sara' piuttosto che gli esperimenti di controllo e repressione sociale da noi piu' che altrove devono essere particolarmente duri e demenziali perche' stiamo per fare la fine della Grecia e qualcuno lo sa?


Non sara' piuttosto che, piu' si ammette tra le righe e gongolando come caricature umane che anche se il green pass diviene epidemiologicamente inutile, rimane comunque degno di esistere perche' canalizza il consenso "patriottico" (patriottico che sensa virgolette sarebbe: sadico) di chi se lo e' fatto, e tuttora lo sfoggia, volentieri, e il paese, essendo ormai alle pezze, ha bisogno a tutti i costi  di "patriottismo" (leggere: sadismo contro le minoranze) , piu' la dittatura getta la maschera e diviene palese?


Il direttore del cts di recente ha avuto ancora il coraggio di parlare di "premialita' " del green pass: la premialita'; il premio a chi si e' comportato bene, sarebbe la giustificazione etica e morale per continuare a perseguitare le minoranze, chi secondo loro si e' comportato male, anche ad emergenza finita; cosi' tanto perche' in tempo di vacche mare un po' di rIgore e di disciplina, anche completamente  gratuiti, fanno sempre bene, e la fine della pandemia non sara' certo la fine del tempo dele vacche mare,  semmai l'inizio...... .


."il vaccino e' una questione di civilta' " di recente hanno detto: finita l'emergenza, entrano specificamente nel merito dell'apologia in generale di uno stato etico, siccome non si possono piu' nascondere dietro al dito dell'emergenza, alzano la posta e rinunciano a nascondersi, quantomeno fino alla prossima emergenza, ma il concetto che deve passare e' che in generale le emergenze si affrontano con lo stato "etico", etico sempre a vantaggio dei soliti, non potenziando i servizi e redistribuendo la ricchezza...


Ora, in sfregio di ogni minimo barlume di verita', a chi governa o a chi lecca il culo al governo, conviene sempre dire che una cosa, una cosa qualsiasi a grado di immoralita' indefinito da zero a cento, fosse pure Auschwitz o una discarica abusiva di rifiuti tossici, che mette il novanta, contro il dieci, percento della popolazione e' una cosa premiale e non punitiva, (ma guarda un po'...), ma fuor di metafora, dicono solo che il consenso dei novanta, per loro che governano, anche comprensibilmente, vale piu' del consenso dei dieci..


Io pero' ho paura di chi non sa piu'  decifrare nemmeno una simile, cosi' ovvia, metafora.e se la beve cosi' com'e', come se il green pass fosse davvero, premiale...


#2574
Attualità / Re:DENUNCIA QUERELA CONTRO IL GOVERNO
07 Febbraio 2022, 19:34:06 PM
Citazione di: viator il 07 Febbraio 2022, 18:53:53 PM
Salve niko. Citandoti : "E sto ancora aspettando sinonimi, non discorsi generali sui sinonimi".

Hai ragione. La gente che pensa e scrive troppo, talvolta (e paradossalmente !!) risulta infine mancante sia di fantasia che di sintetica pertinenza.

Ci pensa il pirla di turno (io) a fornirti un sinonimo ideologicamente neutro di "nazismo" (anche se non credo lo troverai soddisfacente poichè troppo moderato). "GRANDE FRATELLO". Saluti.......o, se preferisci.....Heil Hiltler !!.


Se la maggior parte della gente avesse letto e compreso il libro, andrebbe pure bene...




#2575
Attualità / DENUNCIA QUERELA CONTRO IL GOVERNO
07 Febbraio 2022, 17:27:44 PM
Citazione di: Jacopus il 07 Febbraio 2022, 16:50:08 PM
Non condivido queste denunce, che lasciano il tempo che trovano, non condivido neppure l'equiparazione con il nazifascismo, che denota una scarsa conoscenza della storia (semplicemente Niko, per quello che hai scritto, se fossimo in un regime nazifascista, ora saresti, come minimo, in preda a forti dolori intestinali dovuti a qualche pozione nazifascista. Mio nonno per aver borbottato qualcosa contro il duce, si ritrovò la casa circondata da una ventina di sgherri con le torce che minacciavano di bruciargli casa).
Premesso questo, che la pandemia inizi ad essere usata politicamente in modo manipolatorio è un dubbio che dobbiamo porci se vogliamo davvero difendere la democrazia. Non ci vuole un genio del male per attribuirle lo status della classica "arma di distrazione di massa". E lo dico dal pulpito di contagiato con polmonite bilaterale, quindi consapevole della gravità della malattia.




Quindi chi non si vaccina ha diritto di borbottare, ma non ha diritto come gli altri di lavorare per il pane o di prendere la metro per urgenti motivi di salute o di famiglia?


E' questa la differenza? La democrazia liberale rimane tale finche' e perche' si puo' borbottare?


E adesso finisce lo stato di emergenza, si entra nella cosiddetta normalita' , quindi sara' "normale" escludere dal lavoro e dalla dignita' chi non si siringa un intruglio. ..


E in base a cosa, visto che la maggior pericolosita' per gli altri del non vaccinato non e' provata scientificamente, tanto piu' in un contesto dove l'ottantuno per cento della popolazione e' ormai vaccinato, e oltre il novanta se si considera l'eta' non pediatrica,  e quanto alla maggior pericolosita' per se stesso (ultimo baluardo degli argomenti farlocchi per tenere in piedi la buffonata green pass), se pure biologicamente essa sussistesse, guarda caso e' invece il sottostante pseudo dovere di mantenersi in salute al nobile fine di far risparmiare risorse allo stato a non sussitere giuridicamente in una democrazia liberale, quindi, esattamente come domani posso scegliere di bermi venti bottiglie di wisky e buttarmi dalla finestra (sono ben cazzi miei !!!) , posso anche scegliere di non vaccinarmi?




#2576
Attualità / DENUNCIA QUERELA CONTRO IL GOVERNO
07 Febbraio 2022, 16:30:29 PM
Citazione di: InVerno il 07 Febbraio 2022, 15:03:13 PM
Citazione di: niko il 07 Febbraio 2022, 13:35:28 PM
Mi avete rotto il cavolo belli...


se a voi menti raffinate vi viene subito in mente un bel sinonimo di "nazista", da usarsi per definire un governo che non mi fa salire su di un cazzo di treno nemmeno per motivi urgenti di salute o di lutto in famiglia se prima non do il braccio allo stato per farmi iniettare questo o quell'intruglio, e che mi chiede ragione delle mie Scelte Mediche Individuali anche solo se vado in libreria a comprarmi un libro, e che per giunta medita l'infame proposito di lasciare in vigore tali gravissime  discriminazioni di minoranze oltre il termine formale dello "stato di emergenza" , integrandole nel concetto e nella pratica di una qualsivoglia "normalita' ", ma prego,  trovatemelo pure questo sinonimo, voglio vedere l'accademia della crusca di voialtri...


E attenti che l'odio porta all'odio, e se qualcuno qui mi sta augurando tra le righe di essere gasato solo per aver chiamato le cose col loro nome, spero tanto che lo gasino a lui e a tutta la "razza" sua...
Ma guarda, essendo che mi trovo l'etichetta di moderatore sono io che devo andare a spulciare il vocabolario dei sinonini per far aderire il lessico alla funzione predetta, pur sapendo che la mia unica curiosità sarebbe sapere se chi fa queste affermazioni ha battuto la testa su uno spigolo vivo oppure tondo, se si vede ancora la cicatrice oppure è scomparsa. In ogni caso si, è questione di sinonomi, nel senso che il nazismo e Hitler nella cultura occidentale sono sinonimi del male assoluto, e chi li tira fuori con tanta leggerezza o non ha chiaro le conseguenze logiche  di tale scelta lessicale (cioè annullare il senso ciò che dice, come moltiplicare per infinito) oppure semplicemente se ne frega di destinare la discussione in cagnara, come la netiquette internettiana ha già da tempo rilevato (legge di Godwin). Conservo questa curiosità per me stesso, e vi invito a rifarvela coi sopravissuti di un campo di concentramento e chiedergli quanto secondo loro questo paragone è calzante. La Segre ha risposto in riguardo, o meglio ha "non risposto", dimostrando di essere donna di infinita pietà e compassione. Io molto meno.




Che poi la Segre ha detto quello che ha detto quando ancora con il tampone si poteva fare tutto (luglio), e non c'era ancora nessun libero cittadino in linea di principio escluso dal lavoro o dai trasporti pubblici essenziali in base alla scelta di iniettarsi o no un farmaco... anche se l'aria nefasta che tirava era gia' quella.





#2577
Attualità / DENUNCIA QUERELA CONTRO IL GOVERNO
07 Febbraio 2022, 16:01:12 PM
Citazione di: anthonyi il 07 Febbraio 2022, 15:43:51 PM
Citazione di: niko il 07 Febbraio 2022, 15:35:18 PM





In compenso io ho chiare le conseguenze logiche del non poter piu' andare a lavorare se non si ha altro reddito o patrimonio e non ci si vaccina: andare a fare il barbone, a rubare o a far marchette.
Oppure molto più semplicemente andare a vaccinarsi!


E' un sacro diritto non farlo, e mangiare e vivere dignitosamente lo stesso... ma come fate a non capirlo... secondo fingete, di non capirlo...



#2578
Attualità / DENUNCIA QUERELA CONTRO IL GOVERNO
07 Febbraio 2022, 15:35:18 PM
Citazione di: InVerno il 07 Febbraio 2022, 15:03:13 PM
Citazione di: niko il 07 Febbraio 2022, 13:35:28 PM
Mi avete rotto il cavolo belli...


se a voi menti raffinate vi viene subito in mente un bel sinonimo di "nazista", da usarsi per definire un governo che non mi fa salire su di un cazzo di treno nemmeno per motivi urgenti di salute o di lutto in famiglia se prima non do il braccio allo stato per farmi iniettare questo o quell'intruglio, e che mi chiede ragione delle mie Scelte Mediche Individuali anche solo se vado in libreria a comprarmi un libro, e che per giunta medita l'infame proposito di lasciare in vigore tali gravissime  discriminazioni di minoranze oltre il termine formale dello "stato di emergenza" , integrandole nel concetto e nella pratica di una qualsivoglia "normalita' ", ma prego,  trovatemelo pure questo sinonimo, voglio vedere l'accademia della crusca di voialtri...


E attenti che l'odio porta all'odio, e se qualcuno qui mi sta augurando tra le righe di essere gasato solo per aver chiamato le cose col loro nome, spero tanto che lo gasino a lui e a tutta la "razza" sua...
Ma guarda, essendo che mi trovo l'etichetta di moderatore sono io che devo andare a spulciare il vocabolario dei sinonini per far aderire il lessico alla funzione predetta, pur sapendo che la mia unica curiosità sarebbe sapere se chi fa queste affermazioni ha battuto la testa su uno spigolo vivo oppure tondo, se si vede ancora la cicatrice oppure è scomparsa. In ogni caso si, è questione di sinonomi, nel senso che il nazismo e Hitler nella cultura occidentale sono sinonimi del male assoluto, e chi li tira fuori con tanta leggerezza o non ha chiaro le conseguenze logiche  di tale scelta lessicale (cioè annullare il senso ciò che dice, come moltiplicare per infinito) oppure semplicemente se ne frega di destinare la discussione in cagnara, come la netiquette internettiana ha già da tempo rilevato (legge di Godwin). Conservo questa curiosità per me stesso, e vi invito a rifarvela coi sopravissuti di un campo di concentramento e chiedergli quanto secondo loro questo paragone è calzante. La Segre ha risposto in riguardo, o meglio ha "non risposto", dimostrando di essere donna di infinita pietà e compassione. Io molto meno.




In compenso io ho chiare le conseguenze logiche del non poter piu' andare a lavorare se non si ha altro reddito o patrimonio e non ci si vaccina: andare a fare il barbone, a rubare o a far marchette. E anche del non poter piu' prendere un pullman o un treno regionale se non si hanno i soldi per un ncc ne' un mezzo proprio: arrivare fin dove si puo' arrivare a piedi. Essere letteralmente in prigione nel perimetro percorribile prima di cadere sfiniti.


E sto ancora aspettando sinonimi, non discorsi generali sui sinonimi.




#2579
Attualità / Re:DENUNCIA QUERELA CONTRO IL GOVERNO
07 Febbraio 2022, 15:16:17 PM
Citazione di: atomista non pentito il 07 Febbraio 2022, 14:30:07 PM
Forse sono troppo vecchio (non saggio , vecchio) o forse troppo menefreghista ... ma certi toni , valutazioni , paragoni , me li sarei aspettati in altro contesto , un contesto piu' "volgare".  Attenzione che cosi' Vi minate la salute oltre alla credibilita'.


Eh si, questo e' il paese dei posapiano, soprattutto nei riguardi dei potenti e soprattutto col culo degli altri, e chi non e' posapiano rischia di passare per volgare...


ma la "politica sanitaria" (tra quaranta virgolette) del governo palesemente non e' un bene comune di rilevanza costituzionale come si afferma nel post numero 3,  quantomeno perche' essa e' palesemente discriminatoria, e quindi di "comune", nel senso di unitivo di tutti i cittadini pur nelle leggittime differenze non puo' avere nulla, al massimo puo' avere qualcosa di ideologicamente comunitarista, laddove a individui considerati subumani viene impedito di lavorare per il pane.


Semmai la salute pubblica in generale, al massimo, puo' essere un "bene comune di rilevanza costituzionale", quindi il primo a provocare anche qui e' stato lo stesso che in altra discussione proponeva la vaccinazione coatta con camicia di forza casa per casa...




#2580
Attualità / DENUNCIA QUERELA CONTRO IL GOVERNO
07 Febbraio 2022, 13:35:28 PM
Mi avete rotto il cavolo belli...


se a voi menti raffinate vi viene subito in mente un bel sinonimo di "nazista", da usarsi per definire un governo che non mi fa salire su di un cazzo di treno nemmeno per motivi urgenti di salute o di lutto in famiglia se prima non do il braccio allo stato per farmi iniettare questo o quell'intruglio, e che mi chiede ragione delle mie Scelte Mediche Individuali anche solo se vado in libreria a comprarmi un libro, e che per giunta medita l'infame proposito di lasciare in vigore tali gravissime  discriminazioni di minoranze oltre il termine formale dello "stato di emergenza" , integrandole nel concetto e nella pratica di una qualsivoglia "normalita' ", ma prego,  trovatemelo pure questo sinonimo, voglio vedere l'accademia della crusca di voialtri...


E attenti che l'odio porta all'odio, e se qualcuno qui mi sta augurando tra le righe di essere gasato solo per aver chiamato le cose col loro nome, spero tanto che lo gasino a lui e a tutta la "razza" sua...