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Messaggi - Jacopus

#2566
Per Socrate. La democrazia, come ben saprai, non è una formula matematica. Esistono moltissime teorie sulla democrazie e vi sono state moltissime diverse applicazioni pratiche.
Che si viva in un regime fascista è però una grande sciocchezza. I fascismi storici non hanno mai tollerato le opposizioni. Se vivessimo in un regime fascista, avresti già l'Ovra in casa che ti sta portando davanti a un giudice.
Seconda sciocchezza. Il fascismo di socialista e anticapitalista aveva solo gli slogan. Il nazifascismo andava a braccetto con il grande capitale e ogni rivendicazione sindacale fu spezzata nel sangue. Quello che il nazifascismo sperava di realizzare era una aristocrazia "ariana", attraverso la quale anche l'ultimo dei cittadini ariani avrebbe avuto i suoi comfort, i suoi schiavi slavi/eritrei/cinesi, il suo posto al sole.
Ridurre la democrazia al semplice voto di un partito è un gioco antico e manipolatorio.
Se invece assumi come modello il mondo socialista/sovietico/cinese resta il fatto che la libertà di espressione e la libertà di essere sé stessi è piuttosto limitata in questi modelli, i quali si sono macchiati di delitti e genocidi molto simili a quelli del nazifascismo.
La democrazia, idealmente è l'unico modello che si richiama all'autoemancipazione dell'uomo senza riferirsi ad un potere esterno che lo schiaccia, che sia esso il Vaterblut, Dio, il Proletariato o qualche altro feticcio.
La democrazia è capace di autocriticarsi, come la scienza moderna. Questa è la sua forza e la sua debolezza.
#2567
Per Baylham. Gorgia sarebbe stato orgoglioso di te. Eco parlava del noto culto della "fiera morte" tipico del fascismo e del nazismo. Essere pronti per morire per la libertà è un concetto diverso, propugnato, per restare nella stessa dimensione temporale, dal liberale e ben poco nazifascista Winston Churchill.
Se invece escludiamo l'intento sofistico con questa interpretazione estesa torniamo ancora una volta alle vacche tutte nere, visto che anche il partigiano o Giordano Bruno o Socrate possono essere considerati nazifascisti.
#2568
Che il modello amico/nemico  possa essere stato assorbito in qualche modo dall'antifascismo è verosimile ma affinché non si torni alla notte delle vacche tutte nere è necessario differenziare: il fascismo è una categoria mentale, uno stato della mente che affonda le sue origini nella personalità autoritaria, nel maschio alfa, nella tradizione che taglia il nodo di Gordio invece di provare a scioglierlo. In questo concordo con Tersite. L'antifascismo è apertura verso un modello emancipatorio, sempre in salita perché deve fronteggiare la nostra storia biologica e culturale. In questo senso fascismo e antifascismo sono antitetici e impossibili da equiparare.
L'antifascismo però soffre di un altro è più grave disturbo: è diventato un simulacro. L'antifascismo è opera e parola attiva contro tutti i processi che schiacciano l'uomo, mentre oggi, per tanti motivi è ridotto a corone di alloro secche appoggiate a cippi anonimi. E il peggio è che quegli stessi uomini che appoggiano le corone, nei fatti e nelle parole sono, nel migliore dei casi, collusi o "zona grigia". L'antifascismo significa essere pronti a morire. Chi è pronto a morire per la libertà?
#2569
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
25 Marzo 2019, 20:07:04 PM
Citazione"l'oggetto, in quanto pensato, non può essere  una realtà indipendente dal soggetto che lo pensa" 

La discussione é interessante. Ma giunta a questo punto devia dal rapporto Io/altro, oppure oggettifica l'altro.
Torniamo sulla retta via:
CitazioneIl soggetto, in quanto pensatonon può essere  una realtà indipendente dal soggetto che lo pensa" 
È questo il mondo delle relazioni sociali e dello sviluppo psichico dell'uomo e non solo. Un'esperimento con le scimmie bonobo lo conferma. I cuccioli lasciati al solo nutrimento meccanico di un biberon, mostrano gravi difetti deambulatori e incapacità a socializzare con i loro simili. La stessa specie, nutrita da un biberon con in più una pelliccia dove potersi rifugiare adotta un comportamento più accettabile.
In homo sapiens questi processi sono ovviamente amplificati. Possiamo tranquillamente affermare che noi siamo ciò che siamo perché siamo stati pensati, all'inizio della nostra storia ontogenetica, come degni di pensiero e di essere pensati. Siamo nati alla vita psichica nel cervello dei nostri genitori e solo riconoscendo il fatto di essere pensati possiamo entrare nell'ambito delle relazioni umane in modo sufficientemente adeguato.
Qualche post fa si parlava proprio del riconoscimento soggetto/altro a partire dalle funzioni genitoriali. Questo è il prototipo, l'idealtipo weberiano della relazione io/altri. Il problema si presenta quando questa relazione é inadeguata. Da qui nascono le patologie più o meno gravi. Chiudo qui per fornire una prospettiva non strettamente filosofica ma psicologica al rapporto io/altri. Sulla presenza dell'alterita' dentro di noi, ovvero il freudiano "perturbante", vi parlerò altrove.
#2570
Percorsi ed Esperienze / Re:Osteria Abisso
18 Marzo 2019, 20:58:24 PM
Al termine della serata, attorno alle tre del mattino, dopo aver pulito il locale, buttato la spazzatura, riordinato il riordinabile, io e Conrad ci sistemiamo a poppa o sul cassero della nostra nave immaginaria. La grappa rende le nostre lingue più pastose e i dentriti sinaptici imprevedibilmente autentici: un altro modo per dire "in vino veritas".
Insomma eravamo là, uno di fronte all'altro e, forte della mia identità di datore di lavoro, iniziai a discettare: "questo senso del dovere che mi porto appresso è terribile. Ti sembra normale che debba pensare a come parcheggiare il carrello per non dare fastidio? A rimettere a posto i libri in libreria? Aspettare il verde del passaggio pedonale? Che terribile maledizione...."
"Non è poi così male."
"Davvero? È faticoso invece. Soprattutto perché se gli altri non fanno come te, il che è la regola, ti senti stupido e rabbioso. Si diventa vendicativi e pronti a difendere qualsiasi stupida regola".
"Già già".
"Avanti parla. Polacco senza cuore".
"Non credi che rispettare sempre le regole sia rilassante? Mica ti devi chiedere se sono giuste o sbagliate. Sono le regole di qualche padre e tu buon figliolo le rispetti. I figli sopravvivono e in cambio smettono di pensare".
"Ma parcheggiare un carrello decentemente in quale codice paterno sarebbe ordinato? È solo buona educazione."
"Può essere".
"Impossibile discutere con i polacchi".
Provai a lanciargli il mio sguardo più enigmatico. Mi rispose con il suo migliore faccione comprensivo. Del resto lo pagavo ogni mese.
"È solo un modo molto sofisticato per distruggerti e distruggere gli altri. Prenditi una vacanza da te stesso di tanto in tanto e senza usare l'alcool, se possibile".
Finì questa frase con un viso impassibile, era la sentenza definitiva.
Replicare sarebbe stato come bestemmiare una divinità appena comparsa.
Non so se mi fece più effetto la grappa ingerita o tutte quelle parole emesse da Conrad in un così breve lasso di tempo. Fatto sta che iniziò a girarmi la testa. Mi ritirai in cuccetta ma in quelle parole sentivo ancora una dose di verità tranquillamente inquieta. Quella notte non ebbi i soliti incubi di pirati.
#2571
Da due pagine circa si è OFF-TOPIC. Quello di Socrate è l'ultimo intervento OT che sarà tollerato. Se volete aprite un'altra discussione sulle bugie dei regimi totalitari o sui principi pedagogici dell'Unione Sovietica. Grazie.
#2572
Socrate. Il tuo ragionamento corrisponde al seguente: come mai dite che il nazismo perseguito' gli ebrei? Eppure nel 1939 la famiglia Moshe fu salvata dal signor Hoffmann.
Vai a vedere la semplice voce riscaldamento globale su WP per avere una visione appunto globale del fenomeno. L'unico possibile dilemma è: riscaldamento globale provocato dall'uomo oppure dalla natura? Ma anche in questo senso vi è una netta prevalenza della prima ipotesi.
#2573
Parole sante Sariputra. Aggiungerei: preferire cibi da banco piuttosto che quelli preconfezionati. Usare più possibile i mezzi pubblici. Cercare di riutilizzare gli avanzi di cibo, piuttosto che buttarli. Tenere delle piantine sul balcone. Differenziare la spazzatura. Non usare i climatizzatori e preferire i ventilatori. Riparare le apparecchiature ed anche le scarpe piuttosto che comprarle nuove. Staccare tutte le prese di corrente quando ci si assenta per un po'. Preferire la doccia al bagno. Usare l'acqua del rubinetto. Raccogliere la plastica che qualche maleducato ha gettato in terra e buttarla correttamente. Considerare che ogni nostro consumo ha un costo in termini ambientali. Sostenere i partiti che promuovono politiche ambientali.
#2574
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
15 Marzo 2019, 08:22:28 AM
Accanto all'opposizione io-altro, nella tradizione occidentale vi è da Hegel in poi, anche la ricomposizione intersoggettiva dell'io, che può esistere solo attraverso il confronto e la reciproca crescita:
"L'autocoscienza è in e per sé, in quanto e perché essa è in e per sé per un'altra autocoscienza. Ossia essa è soltanto come un qualcosa di riconosciuto".( Hegel, Fenomenologia dello spirito). Ridurre tutta la tradizione occidentale ad un super-ego tecnicizzante ed oggettivante è inesatto.
#2575
Tersite. Non puoi mettermi in bocca cose che non ho scritto giungendo a conclusioni che servono solo a ridicolizzare l'opinione altrui. È questo un modo di essere intelligenti che mi ripugna. È esattamente un modo di ragionare strategico. Ed è lo stesso modo di ragionare che porterà a criminalizzare, dopo i drogati e i migranti, i poveri e gli stupidi.
Non sto neppure a replicare al delirio su migranti e zingari o drogati, rispetto ai quali sei perfettamente integrato in questa società pronta per un ennesima follia collettiva.
#2576
Tersite. Apprezzo molto il tuo stile epigrammatico, ma talvolta può generare incomprensioni nella mia "stupida" mente. Puoi spiegarti meglio.
Va bene anche attraverso un ulteriore fraseggio arcano. Mi piacciono gli enigmi.
#2577
Esattamente Tersite. L'attuale concezione dell'intelligenza è data dai soldi nella versione capitalistica e dall'elettrificazione dal marxismo-leninismo. Più soldi o più elettricità: comunque un eccesso in più da tesaurizzare o consumare in un ambiente dove tutto è oggettificato "ad maiorem gloria dei." Anche più cultura e fra poco più ecologismo. L'intelligenza scambiata come propulsore atomico del "senza limite".
#2578
Dopo questo intermezzo specismo-antispecismo, tornerei al tema: l'intelligenza. Intelligente è colui che risolve problemi ed ottiene un vantaggio sulla natura o sugli altri. Giustamente Socrate faceva notare che non sembra molto intelligente correre dietro ad una palla oppure studiare una lingua morta come il latino. Ed invece fare la carità è un atto intelligente? Andare nel terzo mondo con una ONG è intelligente? Considerare i drogati, gli zingari, i migranti dei soggetti deboli da aiutare è intelligente?
Insomma mi sembra che l'intelligenza troppo spesso sia messa al servizio del potere, perchè solo  una intelligenza orientata allo scopo in modo efficace ed efficiente viene considerata ed acclamata. Ma allora San Francesco era stupido, così come Gesù e Buddha?
#2579
Tematiche Filosofiche / Re:Darwin Cafè
07 Marzo 2019, 21:14:07 PM
Sono d'accordo con Sgiombo. Il gene non è egoista e non è neppure superefficiente e in lotta continua contro altri geni per il dominio del mondo. Ed anche se lo fosse la plasticità e complessità del nostro SNC ha risolto il problema, poiché grazie ad esso possiamo acquisire, tramandare, creare culture egoiste, culture solidali, culture che privilegiano la collettività e culture che privilegiano l'individuo. Resta comunque un dato di fondo inequivocabile. L'uomo ha raggiunto l'attuale benessere perché ha collaborato e solidarizzato uscendo dal mondo tribale arcaico. La storia dell'uomo è una storia che va dal piccolo gruppo familistico ai principi globali e universali. Resta da stabilire se questo processo era iscritto nella genetica umana oppure è un semplice processo storico (che però, proprio a causa della plasticità del SNC diventa un patrimonio altrettanto valido e strutturato di quello genetico).
#2580
Tematiche Filosofiche / Re:Darwin Cafè
07 Marzo 2019, 06:02:31 AM
Per acquario. Darwin, a proposito del darwinismo sociale, è stato bellamente strumentalizzato, come accaduto anche ad altri pensatori e profeti. Il pensiero di Nietzsche è ben diversa cosa di "filosofo del nazismo" e non si può imputare a Nietzsche questa manipolazione. Il Machiavelismo ha poco o niente a che fare con Machiavelli, il quale aspirava a ben altri obiettivi che a quelli meschini a lui attribuiti.
Prendere un grande pensatore per legittimare una teoria balzana è un vezzo che la cultura umana ha esercitato da sempre.