Citazione di: Apeiron il 12 Ottobre 2017, 22:14:51 PM
@Green demetr voglio chiederti una curiosità...
tu hai scritto: Naaaa troppo immaturo sto forum per capire Nietzche.... E posso dire che personalmente anche se ho passato un bel po' di tempo a studiarmi il filosofo di Roecken, molte cose del suo pensiero mi restano ancora ostiche. Per esempio non ho mai capito se veramente lui era contro l'"etica" cristiana (ossia dal punto di vista "motivazionale") e quindi contro l'"altruismo" o se era contro a come nei secoli e nei secoli la situazione è andata degenerando producendo "asceti disonesti"... vedi da quanto ho capito io il nostro caro Friedrich ha cercato di "affermare" la vita e ha visto che la morale imposta dall'esterno o dettata dal "ressentiment" è uno dei peggiori "ostacoli" alla vita. Su molte cose con lui concordo. Su altre invece no. Non sono d'accordo sul fatto che nel suo pensiero venga così affermata l'affermazione individuale, non mi piace molto la sua enfasi sulla "liberazione" degli istinti e in genere trovo la sua filosofia "costruttiva" caotica, seppur per certi versi consistenti (concordo con lui che il modo per affermare "questa vita" al massimo è volerla ripetere all'infinito... ossia l'Eterno Ritorno dell'Uguale è la massima affermazione di "questa vita" e della "volontà di potenza". Almeno per come intende lui il termine "vita", con cui non sono sono d'accordo). Negli ultimi scritti poi l'esaltazione di chi "ha al forza di affermarsi" la trovo alquanto esagerata. Ma ripeto è molto ostico come pensatore. Quindi ammetto di non averlo capito. Per questo motivo ti chiedo gentilmente se mi puoi spiegare se sbaglio o meno, secondo te, nella mia interpretazione?
Ad ogni modo vorrei far notare che "altruismo" (come lo intendo io) non è utilitarismo. Il fine non giustifica i mezzi nell'altruismo visto che si da dignità all'altro.
Hai perfettamente azzeccato il tema.
La gente è piena di risentimento. (negli anni ho dovuto spiegarmi il risentimento mio e degli altri, anche senza Nietzche! sono cose che uno riconosce nella vita, oppure fa finta di niente).
Diciamo che come conoscitore di Nietzche puoi anche attestarti a questo livello.
Un buon livello!
A questo punto però dovresti rifletterci. Essendo un giovane, ti basterà riflettere sulla vita. (non serve leggere nietzche in questo momento).
Vedrai che un giorno nei tuoi 30 anni si schiuderà anche il Nietzche che ora ti sembra dell'individualismo. ( e d'altronde quella è la sua etichetta).
(ma comunque ti anticipo che bisogna fare i conti anche con le paranoie di Nietzche...che lui stesso si autodiagnosticava, e con cui ha tentato di combattere fino alla fine. Secondo me superandone molte, moltissime visto che da profeta ha visto anche quelle a venire per l'intera umanità, nietzche è un benefattore anzi un santo, quasi come Messi
)Sull'eterno ritorno ho avuto una improvvisa apertura questa estate, resa abbastanza corposa da Maral a inizio autunno...ci sto lavorando (ci dovrebbe essere un 3d anche se non dedicato....ma ho ancora il cervello in palla, non riesco a leggere nulla (che non sia il forum, e un libro di teoria poetica avanzata, che devo ad un amico). E quindi ti dico semplicemente....piano con le certezze di cosa sia l'eterno ritorno.
(ma questa è chiaramente una mia personalissimissima opinione).
Ma guarda che ovviamente sono provocatore rispetto al termine "altruistico".
E' solo che vorrei si riuscisse ad elevarsi ad una discussione filosofica che parli anche della realtà.
Io odio i formalismi, anche se fanno parte del corredo integrato del filosofo professionista (cosa che non sono, e che forse, a volte per lo meno, mi aiuta a rimanere più elastico, nei limiti ovviamente della mia età ossia delle mie abitudini e cattive abitudini, i preconcetti per esempio).
Intendo realtà in questo caso come sociale, sia macro che micro, come anche sgiombo, giustamente sottolinea.
Voglio dire, anche rispetto a quanto presupposto da te.
Il risentimento della gente come si concorda con la voglia mia o di altri di aiutare???
Ecco vedi che bisogna pensarci su?


