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Messaggi - bobmax

#2596
Va male!
#2597
Come dicevo, manca il contesto.
Per cui mi sfugge come potrebbe essere univoco il messaggio nascosto, se non si dà per sottinteso appunto il contesto a cui si riferisce.
Se univoco, non dovrebbero esserci alternative. Ma questa univocità non la può dare che il contesto, a mio parere.
Riferimenti al KGB non mi sembrano sufficienti, e comunque non sono presenti nel testo in cui indagare.
#2598
Secondo me, il razzismo è solo uno degli innumerevoli drammi che derivano dall'esistenza dell'altro.

L'altro è croce e delizia del nostro vivere. 

L'altro, nel senso più ampio del termine, è causa del nostro stesso esserci al mondo.

Senza l'altro non potremmo esistere.
Il solo ipotizzare una tale eventualità ci fa cadere nell'horror vacui.

Ma l'altro ci viene incontro, e in questo modo l'impossibile può forse avverarsi: il nostro amore ha la possibilità di venire alla luce!

Allo stesso tempo, però, l'altro è il diverso, l'alieno che limita e ci minaccia anche solo per il fatto di esserci.

L'altro può essere la strada della perdizione, così come della beatitudine.
#2599
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Fine della discussione
11 Settembre 2019, 09:20:26 AM
Grazie Jacopus per questa tua onestà intellettuale, che mi scalda il cuore e mi fa riflettere su quanto poco anch'io sia davvero disponibile ad ascoltare le ragioni dell'altro.

Forse questo è l'ostacolo più grande nella ricerca.

Vi è poi, a mio avviso, il diffuso timore nell'inoltrarsi in territori inesplorati.

Per cui tra i pochi che ancora si esprimono prevale uno spirito conservatore, pronto a tacitare chi osa uscire dal coro.

In questo modo la discussione magari procede, dà sfoggio di sé, ma non va da nessuna parte.
#2600
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Fine della discussione
10 Settembre 2019, 22:08:36 PM
Leggendo nelle News quale dovrebbe essere la finalità del forum:

"LOGOS vuole essere uno strumento di discussione che possa portare a un confronto di idee e a un reciproco arricchimento, un'interazione rispettosa e dialogante che attraverso le riflessioni dei partecipanti possa testimoniare la volontà di ricerca che ci anima"

verrebbe da chiedersi quanto spesso le riflessioni dei partecipanti testimoniano un'effettiva volontà di ricerca...
#2601
Siete nati ieri?
#2602
@Viator

Davvero ritieni che sia possibile un pensiero filosofico che non necessiti della fede?

Sono viceversa convinto che ogni pensiero, che abbia un minimo valore, sia necessariamente sostenuto dalla fede.
#2603
Lo credi fermamente perché in caso contrario una tale constatazione ti annichilirebbe...

Senza però considerare che non vi sarebbe proprio nessuno ad essere annichilito.

Ciò che facciamo fatica a capacitarci è che l'assenza del libero arbitrio è totale!

Persiste in noi la convinzione di essere un "io", di possedere una nostra specifica identità.

Di modo che il solo supporre l'inesistenza del libero arbitrio si traduce inevitabilmente nell'interpretarlo come la schiavitù di noi stessi, del nostro "io".

Soltanto che... è proprio l'io ad essere l'autentica illusione!

Molte sono le strade che portano alla conclusione dell'inesistenza del libero arbitrio.

Secondo me la più efficace è la riflessione sul male, sulla sua assoluta inaccettabilità!
Ma forse ai nostri tempi può essere più facile ragionare su causa/effetto e sul caso.

Seppur paradossalmente, l'inesistenza TOTALE del libero arbitrio coincide con l'autentica libertà.
#2604
Tematiche Filosofiche / Re:L'origine del male e del bene
09 Settembre 2019, 11:09:40 AM
Citazione di: Mariano il 09 Settembre 2019, 09:37:12 AM
Citazione di: bobmax il 08 Settembre 2019, 16:51:14 PMRiguardo al relativismo del bene e del male... occorre prestare attenzione.
Perché il relativismo è un punto di partenza, mai di arrivo.
E' vero, ma il punto di arrivo a mio avviso è irraggiungibile.
Il giudizio che noi possiamo dare è soltanto relativo alla nostra morale.
Se avessimo la presunzione di conoscere il Bene assoluto significherebbe riuscire a comprendere quanto le religioni chiamano Dio.

Certamente irraggiungibile.

In quanto Dio non c'è.
Infatti può esserci soltanto ciò che è qualcosa.
Mentre Dio, l'Essere, non può essere ridotto a qualcosa.

Noi possiamo com-prendere solo ciò che appare come qualcosa, e questo è l'esserci.

L'autentica bestemmia, non consiste in una imprecazione, ma nella pretesa di conoscere Dio!

Ma qui non è questione di "conoscere" bensì di "essere".

Questo è il motivo per cui occorre ritrovarci all'inferno. Che non è nell'aldilà, ma un luogo dell'anima.

Seppur paradossalmente, Dio non c'è proprio in quanto è, mentre noi ci siamo ma... non siamo.
#2605
Tematiche Filosofiche / Re:L'origine del male e del bene
08 Settembre 2019, 16:51:14 PM
@Mariano

Concordo con te, la filosofia è necessariamente rivolta a chiunque, a prescindere dalla sua erudizione.
Può essere magari difficile comprendere un pensiero filosofico, ma sempre e solo a causa della sua semplicità, mai perché richiede di possedere una "cultura".

Riguardo al relativismo del bene e del male... occorre prestare attenzione.
Perché il relativismo è un punto di partenza, mai di arrivo.

Se trattato come "verità" questo relativismo è in realtà un nichilismo strisciante. Ancor più pernicioso in quanto inconsapevole.

Se viceversa ce lo carichiamo sulle spalle come "problema" esistenziale. Ossia come nostra, e solo nostra responsabilità. Allora il male, che c'è nel mondo, che è dentro di noi, il male che noi stessi siamo... può farci ritrovare all'inferno.

Ed è proprio lì dove ogni speranza è perduta, che il Bene assoluto finalmente può splendere senza più alcun dubbio!
#2606
Tematiche Filosofiche / Re:L'origine del male e del bene
02 Settembre 2019, 14:40:24 PM
Citazione di: Ipazia il 02 Settembre 2019, 11:28:22 AM
In ciò che ritenevo un tertium non datur, il Nulla, devo riconoscere che la replica di bobmax ha le sue nichilistiche ragioni. Prima di tutto vi è il nulla e alla fine di tutto è presumibile altrettanto. Ma se dal nulla-inferno si può intravedere un qualcosa-bene, è con/su quel qualcosa che si gioca la realtà, teistica o ateistica che sia. Prendo atto che dal punto di vista del Nulla pensato da bobmax sia un gioco infantile. La metafisica gli concede anche questa chance. La fisica un po' meno.

Eppure, il progresso della scienza non è avvenuto proprio con la sua rinuncia alla Verità, in nome... della Verità stessa?

Il che significa fede nella Verità intesa come Nulla...

Difatti, uno scienziato, degno di questo nome, non deve necessariamente avere fede nella Verità?
Che impegna in una ricerca senza fine, perché nessuna "verità" raggiunta può mai essere considerata la Verità!

In particolare la fisica, che in questo avanzare senza fine si ritrova costretta a abbandonare ogni appiglio, ogni concretezza, per inoltrarsi là dove solo una fede salda può permettere di affrontare il limite del comprensibile.
#2607
Tematiche Filosofiche / Re:L'origine del male e del bene
01 Settembre 2019, 22:48:24 PM
@Ipazia

Uso la maiuscola non per reificare, ma viceversa per indicarne l'assolutezza, e quindi la non esistenza, il suo non esserci.

La Verità, l'Etica, il Bene,... non ci sono. E ciò che non c'è non può essere che Nulla.
Allora parlarne è un discorso vuoto, inutile?

No!
Perché pur non essendoci, sono ciò che davvero conta.
Forse per comprenderlo occorre andare all'inferno.
All'inferno, infatti, il Bene è certo.

Sono convinto che l'Etica prescinda da teismo e ateismo.
Perché entrambi sono giochi di bimbi, e ciò lo si vede chiaramente non appena ci si ritrova all'inferno.

L'Etica non dipende da alcun concetto, da nessuna interpretazione della realtà, da nessuna possibile "teoria".

L'esistenza o meno di Dio (inteso come ente/principio) non ha alcuna importanza per l'Etica.
Solo Dio = Nulla ha significato per l'Etica. In quanto è essa stessa questo Nulla.

Un Nulla, tuttavia, che fonda ogni nostro possibile esserci.
#2608
Sono convinto che non si possa ragionare sul bene e sul male se non si parte dalla nostra fede nella Verità.

Senza questa fede il bene e il male non possono essere che concetti relativi. Senza alcuna essenza in se stessi.

Attraverso la nostra fede nella Verità, che appare come Nulla, siamo chiamati ad una scelta, forse l'unica scelta davvero libera: fare sì che la Verità sia il Bene!

Il male allora assume il suo unico possibile significato: è l'invito al Bene, a tornare a casa.
#2609
Credere in un "qualcosa" non è mai autentica fede. 
Se indaghiamo questa credenza, essa non potrà che rivelarsi essere una superstizione.

L'unica autentica fede è infatti fede nella Verità.
Che non è, né potrà mai essere, qualcosa.
Non essendo qualcosa, la Verità non può che coincidere con il Nulla.

D'altronde pure il Tutto non può essere qualcosa.

L'argomento ontologico di Anselmo, per esempio, può far percepire come Dio non possa essere ridotto a qualcosa...
#2610
Sì Leibnicht e Eutidemo, sono 4.

L'inghippo era nella ridondanza dei dati forniti. Sarebbe infatti bastato dire che vi era qualche calza rossa, qualche calza verde e qualche calza blu.

L'aggiunta di informazioni inutili e magari fuorvianti (10, 20, 30) tende, di norma, a confondere la mente che se c'è un dato lo vuole utilizzare.

Questo è il motivo per cui, nella maggioranza dei casi, si risponde d'istinto un numero maggiore (di solito 12).


In effetti, sono convinto che nella nostra vita la difficoltà di comprensione sia spesso dovuta al non riuscire a tralasciare dati inutili e fuorvianti.