Anthony. Sicuramente le ragioni politiche furono prevalenti, ma non sottovaluterei neppure quelle strategiche. Immagina l'enorme quantità di materiali necessari venir trasportato lungo il territorio balcanico, accidentato e privo di linee di comunicazione. Immagina solo la necessità di trasportare i feriti in centri attrezzati. Subito dietro la Normandia c'era Londra. Dietro i Balcani non c'era un livello analogo di strutture di cura e riabilitazione.
Ripeto che, strategicamente, il motivo più valido per un'offensiva sui Balcani era l'occupazione dei pozzi di petrolio di Ploiesti, che erano la fonte energetica principale del Reich.
Ripeto che, strategicamente, il motivo più valido per un'offensiva sui Balcani era l'occupazione dei pozzi di petrolio di Ploiesti, che erano la fonte energetica principale del Reich.

Io dico che sarebbe stato un fronte secondario che avrebbe allungato la guerra e dissanguato ulteriormente Germania e Urss. Infatti la morfologia dei Balcani è piuttosto tormentata e i tedeschi avrebbero potuto difenderla meglio, come stava accadendo in Italia. Inoltre in Francia la logistica era migliore. Le basi in Inghilterra erano vicine e anche gli Usa, vero magazzino degli alleati. L'italia era più lontana e meno attrezzata logisticamente. Inoltre le strade e ferrovie francesi avrebbero aiutato l'avanzata. Compiere sbarchi in Italia non era così indolore come sperimentarono gli alleati a Salerno e ad Anzio. A Salerno furono ad un passo dal doversi reimbarcare.