Concordo Socrate. L'alcool è socialmente molto più oneroso della cannabis per gli effetti sul fisico dell'assuntore e per i correlati comportamentali. Su una scala di pericolosità sarei propenso a mettere l'alcool subito dopo eroina e cocaina. La nicotina invece non è allo stesso livello di pericolosità delle altre sostanze anche se questo non significa che sia innocua tutt'altro.
Sullo stato speculatore invece non sono affatto d'accordo. Una legalizzazione della cannabis credo che sia un notevole traguardo da molti diversi punti di vista: sottrazione di un introito alle mafie, possibilità di sapere esattamente cosa si assume, depenalizzazione e deflazione di carcerati o imputati per reati di spaccio e conseguente miglioramento di indagini su reati più gravi.
Se lo stato non controllasse e non guadagnasse su queste attività, queste attività vi sarebbero lo stesso, come dimostra la prostituzione. Le droghe ci saranno sempre finché vi sarà l'uomo. Non illudiamoci. Possiamo però vincolare gli introiti delle imposte ad attività di prevenzione e informazione e di sviluppo di centri per i giovani. Che la cannabis sia innocua o salutare è un altro falso mito. Anche perché il principio attivo cambia. Se passiamo da 2,5 a 6 di tetraidrocannabinolo (thc), gli effetti e i danni su un cervello in evoluzione di un adolescente sono proporzionali. Altro fattore da considerare è il valore che una certa società attribuisce ad una sostanza sfumando o accentuando l'etichettamento dei suoi assuntori, determinando così effetti a catena.
Sullo stato speculatore invece non sono affatto d'accordo. Una legalizzazione della cannabis credo che sia un notevole traguardo da molti diversi punti di vista: sottrazione di un introito alle mafie, possibilità di sapere esattamente cosa si assume, depenalizzazione e deflazione di carcerati o imputati per reati di spaccio e conseguente miglioramento di indagini su reati più gravi.
Se lo stato non controllasse e non guadagnasse su queste attività, queste attività vi sarebbero lo stesso, come dimostra la prostituzione. Le droghe ci saranno sempre finché vi sarà l'uomo. Non illudiamoci. Possiamo però vincolare gli introiti delle imposte ad attività di prevenzione e informazione e di sviluppo di centri per i giovani. Che la cannabis sia innocua o salutare è un altro falso mito. Anche perché il principio attivo cambia. Se passiamo da 2,5 a 6 di tetraidrocannabinolo (thc), gli effetti e i danni su un cervello in evoluzione di un adolescente sono proporzionali. Altro fattore da considerare è il valore che una certa società attribuisce ad una sostanza sfumando o accentuando l'etichettamento dei suoi assuntori, determinando così effetti a catena.