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Messaggi - InVerno

#2596
Citazione di: Phil il 30 Dicembre 2020, 15:49:26 PM
Riprendendo l'immagine di InVerno, direi che l'abilità di Derrida non è nel riconoscere che in fondo al pozzo c'è l'acqua, ma nel sapere dove e come scavare pozzi che decostruiscano (non «distruggano») la rete di approvvigionamento idrico già esistente (v. metafisica), aprendo nuovi canali e nuovi flussi, permettendo così ulteriori "raccolti" (di senso). La tonalità ermeneutica del pensiero derridiano lo rende infatti quasi inscindibile dal double bind che lo lega ai testi (e agli autori) che contamina e su cui dissemina la propria decostruzione; e questa è forse una delle poche constanti del suo percorso filosofico: «una decostruzione, se non vi si arresta, non procede mai tuttavia senza un lavoro parallelo sul sistema che tenga unito in sé stesso questo superamento, che articoli, come si suol dire, la psicanalisi al marxismo o a qualche niccismo, alle risorse della linguistica, della retorica o della pragmatica, alla teoria degli speech acts, al pensiero heideggeriano sulla storia della metafisica, l'essenza della scienza o della tecnica, ecc.» (cit.).

I rabdomanti trovano acqua perchè in qualsiasi punto della terra, anche fosse il deserto, si trova acqua, basta armarsi di pazienza e determinazione. La conoscenza dei rabdomanti non è "bignamizzabile" ne è possibile tirarne fuori un sistema di determinazione della profondità, i maligni dicono perchè "non ne hanno uno", i benigni perchè "è un un dono". A volte, nelle nostre società iperconsumistiche si fantastica che cosa sarebbe una società se gli intellettuali fossero riveriti al posto delle celebrities, se dovessero preparare per domenica un idea "nuova" per accapparrarsi la copertina di LeMonde, e la società fosse pronta a riverirli come delle superstar, con la precisa missione di rivoluzionare il mondo attraverso la propria "grandeur". Penso che a volte ci si dimentica che questo esperimento è già stato fatto..
#2597
Citazione di: Freedom il 01 Gennaio 2021, 10:07:07 AM
Ora mi domando perché non si possa prendere in esame, anche solo superficialmente considerare, magari solo delicatamente accarezzare l'idea, la possibilità, l'eventualità, che il mondo esistente non si esaurisca in quello che noi possiamo percepire.

Buon anno Freedom. Io non penso che si tratti di una remota possibilità, penso si tratti di una ben conosciuta realtà. Non solo esistono cose che non possiamo percepire con i nostri "sensi naturali" ma neanche con i nostri "sensi aumentati" attraverso amenicoli infrarossi tele\microscopi a migliaia di ingrandimenti. Il problema comincia non nell'ammettere questa ignoranza, che mi pare palese e normale, ma di che farcene di questa ignoranza, e la risposta intellettualmente onesta mi pare semplice: niente. Purtroppo, alcuni non sono di questa idea, e sentono la libertà di riempire questo vuoto conoscitivo con quello che più gli aggrada nell'ipotesi, ingenua quanto storicamente infondata, che si tratta di un vuoto di cui si può dire tutto e il contrario di tutto senza tema di essere smentiti. Saranno smentiti, i vuoti conoscitivi prima o poi si riempono, e anche se saranno riusciti a turlupinare qualche contemporaneo, la storia non ricorderà questi ricucitori di frottole con clemenza. Un esempio moderno su cui sono state cucite tante frottole spiritualistiche è l'aggettivo "quantistico", abbondano corsi e seminari sulla "coscienza quantistica" o sulla "guarigione quantistica" e chi ne ha più ne metta, questi personaggi che li tengono hanno capito che la nostra conoscienza sull'argomento è profondamente incompleta, e quello che sappiamo è di così difficile razionalizzazione che molti hanno pensato che mettere l'aggettivo "quantistico" vicino a qualcosa gli desse licenza di dar libero sfogo alla loro fantasia sull'argomento. Si sbagliano, e i loro nipoti li ricorderanno come dei truffatori.
#2598
Secondo Derrida stesso la decostruzione è "essere attenti alla sedimentazione storica del linguaggio".. cioè quello che fanno lessicografi e linguisti da più di trecento anni.. ma la differenza rispetto al passato, è la forma in cui questa operazione viene esposta, ovvero la decostruzione come la scoperta di un "fluido idrolico traslucente sull'alveo di una cavità ovoidale sostenuta da blocchi lapidei accatastati isostaticamente", quella che fuori dalle accademie sokal-istiche è anche detta acqua in fondo al pozzo.
#2599
Attualità / Il valore della libertà
29 Dicembre 2020, 11:00:43 AM
L'anarchismo, come giustamente rileva Donalduck, è una delle dottrine politiche peggio rappresentata, non ha niente a che fare con l'età dell'oro di Saturno dove tutti vivono in armonia e senza leggi, ma a più a che fare con la messa in discussione sistematica del potere e della sua legittimità, con l'intento di ridurre al minimo i vincoli di potere e di mantenere solamente quelli sostanziati. Che poi, in un certo senso, non è tanto diverso dall'anarcocapitalismo (o "neoliberismo") imperante oggi, solamente senza considerazione centrale del mercato. In ogni caso, visto che trattasi di discussione ampia e corposa, compresa della democrazia diretta ancor di più, consiglio vivamente di svilupparla in topic a parte.

Per quanto riguarda il valore della libertà invece, proporrei una discussione di distinzione, ovvero se qualcuno volesse dare nozione di ciò che distingue la libertà dall'irresponsabilità.
#2600
Attualità / Il valore della libertà
28 Dicembre 2020, 15:47:42 PM
Citazione di: Andrea Molino il 28 Dicembre 2020, 13:39:07 PM

Il motivo per cui non volevo postare alcun tipo di "dimostrazione", è perché, inevitabilmente, si cade in polemiche sterili e poco interessanti.
Io, però, nei miei post non ho mai offeso nessuno. Tu, invece, usi l'offesa personale, la delegittimazione, la derisione, come normali strumenti dialettici, esattamente come fanno i "Sacerdoti della Vera Informazione".

Oddio, se i miei post dalemiani illuminano d'immenso i lettori con lo stile dei sacerdoti della Vera informazione, forse anche tu sei capace di ironia in forma dileggiatoria, bene, incasso sul mio millimetro scarso di epidermide e passo oltre..
#2601
Attualità / Il valore della libertà
28 Dicembre 2020, 10:44:03 AM
Citazione di: Andrea Molino il 28 Dicembre 2020, 00:51:50 AM

Nella pseudo-dimostrazione che ho riportato per far piacere a InVerno, c'erano esclusivamente fatti ritenuti VERI da Governi, Scienziati e mezzi d'informazione accreditati, e non cavolate sul 5G e le scie chimiche, prese da siti complottisti.

InVerno, da parte sua, ha deciso di confutare la mia tesi, ma non con dei fatti, bensì con opinioni e ipotesi personali, per poi passare alla solita critica delle mie capacità di discernimento e concludere con arroganza e derisione, in perfetto stile Dalema dei tempi d'oro.

Se vuoi discutiamo di fatti che hanno un minimo di credibilità, se invece vuoi criticare me, non mi interessa
Per un attimo avevo pensato di mettere una mini-bibliografia al testo, il covid non è un argomento che mi appassiona particolarmente (anzi) ma sfortunatamente nel tempo ne ho collezionato una, poi ho pensato che sarebbe stato uno sforzo pressoche inutile visto che, come spesso accade, avresti semplicemente dismesso le fonti (nonostante fossero peer-reviewed), perciò vorrei che mi spiegassi tu, come e perchè consideri i tuoi "fatti" e le mie "opinioni", visto che entrambe non sono sostanziate da fonti, e si, nella ricostruzione di ciò che non si conosce per certo ci si affida a ipotesi, perchè se non si fosse capito: non sappiamo dove e come è iniziato il contagio al di là di ogni ragionevole dubbio. Che le tue siano "credute vere da governi scienziati e mezzi d'informazione" lo ritengo altamente improbabile e non verificabile in quanto trattasi di gruppi eterogenei tra di loro e al loro interno, tantomeno probante di qualcosa, il governo americano e cinese hanno due versioni completamente diverse, così come scienziati a briglia sciolta e news outlet più o meno reputabili (alla faccia della non-libertà di parola). Il tuo argomento era che se il virus fosse stato in Cina da ottobre, considerate le modalità di contagio, dovrebbero esserci stati molti più morti, ma la discussione che ne vorresti trarre non è certo di tipo epidemiologico, ma vorresti insinuare che qualcosa in questa ricostruzione non torna e perciò... è tutto falso? Assomiglia un pò a quelli che dicono che la bandiera sulla luna sembra finta, perciò l'allunaggio non è esistito. Continui con lo stesso metodo: elenchi capziosi di "fatti", puntini di sospensione tra di loro (che sarebbero il succo, ma ci lasci assetati) e illazioni sulla libertà di parola, sull'inutilità delle quarantene, e controlli farmacologici per iniezione, ma sempre lasciandoti una porta aperta per dire "ma non è quello che volevo dire, sei tu a mettermelo in bocca"... che è un ottimo modo per aggiungere pagine al topic, ma per poco altro..
#2602
Attualità / Navalny - Giochi di voci e di spie
27 Dicembre 2020, 16:08:32 PM
Citazione di: Eutidemo il 27 Dicembre 2020, 13:30:52 PM

Ciao Inverno. :)
I servizi di intelligence russa, che io sappia, utilizzano due sistemi per evitare che i cellulari dei loro agenti vengano "geolocalizzati":
a) La custodia "anti-localizzazione", denominata "BIG STALIN".
Una volta chiusa ed attivata, blocca tutte le connessioni del telefonino, per cui divengono impossibili:
- la trasmissione di dati;
- l'intercettazione;
- gli SMS "invisibili";
- e, appunto, la geo-localizzazione.
La fodera interna è costituita da 3 strati di HNG100, che è un tessuto di poliammide fortemente metallizzato per la schermatura ad ampia superficie di radiazioni elettromagnetiche ad alta frequenza e campi elettrici alternativi a bassa frequenza; la chiusura magnetica al suo interno, provvede a far sì che nessun segnale entri o esca, anche in caso di elevata sollecitazione.
b) Un processore di "de-localizzazione", detto REPING, il quale, durante le telefonate, può consentire (se lo si desidera) l'intercettazione, ma che "dirotta" la "localizzazione" su luoghi fittizi (in cui il soggetto, in realtà, in quel momento non si trova); il funzionamento è un po' più complicato di quello sub a).
***
Diverse volte Kudryatzev si "lamenta\preoccupa" della linea che stanno usando (vedi es. minuto 11, 15.30 etc), non ti so dire che linea fosse, ma probabilmente qualche telefono personale su cui avrebbe dovuto sapere che certe telefonate non arrivano e non vanno portate avanti! Va detto che era anche affetto da coronavirus, perciò il suo fiuto era sicuramente debilitato, e non è riuscito a sentire la puzza di bruciato!
#2603
Attualità / Il valore della libertà
27 Dicembre 2020, 11:06:20 AM
Non vedo come gli argomenti da te proposti possano dimostrare la tesi che proponi, inteso che per "falso" tu intenda "costruito, artefatto" anzichè semplicemente "sbagliato" . La cosidetta "versione ufficiale" che tu citi non è altro che la prima ricostruzione scientifica che è stata fornita al pubblico, in maniera spesso raffazzonata, e che potrebbe certamente rivelarsi "falsa" nel senso di sbagliata, anzi quasi certamente lo è, senza che questo stia a significare che essa sia stata costruita ad hoc, ma al contrario corrobora il contrario, Che senso avrebbe inventare una narrativa propagandistica con una data di scadenza, e che dovesse essere revisionata da "successive scoperte mediche" che per esempio retrodatano il possibile paziente zero e localizzazione dell'epidemia? Il fatto che la nostra conoscienza su questo virus continui a mutare è una prova del fatto che si tratta del risultato di uno sforzo dinamico, e non una versione statica imposta dall'alto, e l'idea che questo "dinamismo" sia frutto di fantasia, francamente può essere sostenuta solo da soggetti con serie patologie paranoiche.
Esistono migliaia di specie di pipistrelli, che sono portatori di altrettante migliaia di varianti di coronavirus, trovare il paziente "zero" potrebbe essere un impresa che richiederà anni di studi, sempre che sia possibile farlo. Il fatto che Wuhan abbia avuto il primo focolaio sufficientemente acceso da far accorgere le autorità che non si trattava di normale pneumonia non significa che il virus provenga da li, potrebbe essere stato tranquillamente un raccoglitore di guano della bassa mongolia che ha deciso di fare un viaggio a trovare la cugina mesi prima. Dubito fortemente che verremo a capo del tracciamento di un virus che può passare così facilmente inosservato tra asintomatici e patologie similari, ma se anche sarà possibile, la localizzazione della pandemia di per se non prova oscuri nessi geopolitici. La lentezza con cui il virus si è sviluppato in Cina rispetto ad una possibile data di contagio anteriore può essere spiegata con gli stessi motivi per cui i Cinesi hanno avuto successo "attivo", ovvero che passivamente i cinesi pongono generalmente molta attenzione alle malattie respiratorie (semplificato in : "portano sempre la mascherina") e in altre considerazioni, in ogni caso non è provato (come tu sostieni) che i giochi militari siano l'inizio della pandemia in Cina, cioè non è dato sapere il lasso di tempo entro il quale questa lentezza possa essere considerata "realistica" o meno. Tu confondi il fatto che esista una versione ufficiale su cui la maggioranza degli scienziati concordano (perchè non esiste, e non vi si possono fare ragionamenti sopra) con il fatto che i giornalisti hanno voluto tagliare corto sulle incertezze scientifiche e hanno condensato una "versione giornalistica\divulgativa" su quanto si sapeva al momento, su cui si possono fare ragionamenti, ma che nessuno sano di mente penserebbe che si tratta della "versione definitiva" e che non potrebbe rivelarsi successivamente falsa.

Peraltro, Andrea, ora che arriva il vaccino, che succede? Finisce la grande dittatura, come era già finita in estate quando la voglia di discoteche era troppo forte? Tutto qui? Un anno di dittatura per buttare al cesso metà del PIL? Le dittature servono per dissanguare le persone a lavoro e aumentare il PIL, non per farle stare a guardare serie TV e mettersi a fare debiti .
#2604
Attualità / Navalny - Giochi di voci e di spie
26 Dicembre 2020, 20:43:11 PM
Citazione di: Eutidemo il 26 Dicembre 2020, 14:42:51 PM

Ciao Inverno.
Non sapevo che l'intento di Navalny fosse anche quello di tenere al telefono i soggetti che secondo l'investigazione precedente lo stavano pedinando, per un tempo sufficiente a geolocalizzarli; se tu affermi che lui lo ha detto, ci credo senz'altro, ma non capisco bene a quale scopo lo avrebbe fatto.

Penso, che una volta ricostruito che questo gruppo lo seguiva dappertutto, volesse verificare la loro posizione attuale, per vedere se si trovassero in Germania.. a onor del vero gli altri o hanno riconosciuto la sua voce o hanno riattaccato visto il tipo di linea usata, ma penso che l'intento fosse farli rimanere in linea una trentina di secondi e capire se il pedinamento stava continuando. Secondo me con questa inchiesta Navalny si è guadagnato una bella assicurazione sulla vita, è vero che metà dei russi credono alla versione governativa, ma circa l'altra metà - che piaccia Navalny politicamente o meno - ha creduto alla sua versione.. e insomma, un secondo tentativo dopo questo "smacco" a me pare improbabile.
Riguardo alle "spie russe" bisogna anche intendersi su cosa si intende, ci sono persone che fanno spionaggio in maniera totalmente integrata nel sistema (per esempio nelle "camere di commercio") e si capisce se cadono nei buchi della gruviera, ma questi, visto il tipo di incarico, avrebbero dovuto essere i "James bond" della situazione..e a parte il fatto che avevano già fallito parecchie volte, rispondono pure agli scherzi al citofono!
#2605
Attualità / Navalny - Giochi di voci e di spie
26 Dicembre 2020, 11:01:44 AM
Stando a quanto mi pare dichiari Navalny, pare che l'intento non fosse di fare questo "scherzo" ma di tenere al telefono i soggetti che secondo l'investigazione precedente lo stavano pedinando, per un tempo sufficiente a geolocalizzarli, e che questo particolare individuo ci sia cascato più di quanto si aspettassero \ avessero bisogno per la geolocalizzazione. Mi pare un punto narrativo di difficile costruzione, nel caso in cui ci fosse stato l'intento preciso di falsificare la telefonata, così come altri dettagli della narrazione che mi pare difficile siano stati inventati.

Il Cremlino gioca la carta "James Bond", ovvero "le nostre spie non sono così stupide, le nostre spie sono James Bond". Si può tranquillamente affermare che le spie russe, al di là di aver ereditato dal USSR un sistema e una prassi di primissimo ordine, abbiano dilapidato questo vantaggio negli anni dopo la caduta dell'Unione, fregiandosi in tempi recenti di tanto assurde quanto comiche avventure nel regno dell'assurdo. Ricordo ancora vivamente la faccia delle due spie che avvelanerano Skripal, affermare con perfetta nonchalance che si trovavano a Salisbury per "ammirare le cattedrale", come se avere una versione credibile fosse totalmente superfluo, come effettivamente è se si ci si confronta con un investigazione nazionale. Abituate a cotanta protezione in territorio nazionale, le spie russe non sono poi così temibili se qualcuno si intestardisce a vederci chiaro. Il team che seguiva Navalny aveva celato i propri veri nomi attraverso anagrammi facilmente risolvibili, tanto che è stato potuto ricostruire l'intera lista di nomi da un indagine giornalistica basata su dati pubblici. Questo è dilettantismo, altro che James Bond.

Il punto è che, un paese corrotto produce una catena di comando corrotta, e quelli che vi operano all'iterno vengono scelti anzichè attraverso sistemi meritocratici, in base alla loro capacità di essere corrotti a loro volta o di saper fare comunella. In Russia, se operi nell'FSB puoi cavartela praticamente con qualsiasi cosa ed essere una "buona spia" non è un prerequisito importante, quanto conoscere le persone giuste e avere le giuste protezioni. Sul lungo andare questo produce pessime spie, e onestamente non mi meraviglio che le spie russe caschino negli scherzi telefonici, perciò in generale ritengo plausibile l'avvenimento, e i dettagli narrati sufficientemente corroboranti.
Non ci sarà nessuna analisi biometrica, Kudryavtsev probabilmente è già irreperibile, in qualche lontano casolare in Siberia, cercando di adattarsi alla nuova vita e alla nuova professione designatagli dall'alto comando: il boscaiolo  :D
#2606
Attualità / Il valore della libertà
25 Dicembre 2020, 10:58:09 AM
Puoi andare avanti a citare frasi da ogni romanzo distopico che conosci, che ti auguro di aver letto per intero, visto che generalmente si tratta delle opere di letteratura "peggio citate" in assoluto (per contrasto alla tua citazione, sappi che le quarantene sono internazionalmente considerate "non-farmaceutical interventions").  Tu dici che "chi sa dovrebbe avvisare", io invece credo che il rischio è quello della famosa favola di Esopo, dove gridare "Al lupo! Al lupo!" non sostanziando le proprie dichiarazioni con prove e fatti ma solo con vaporose illazioni e considerazione sospese, altro risultato non può avere che diminuire la sensibilità agli avvertimenti di pericolo nel qual caso il lupo si dovesse presentare davvero (tanto vale per gli amici "de sinistra" a cui piace urlare "al fascista" e che cosa avrebbero detto nel caso ci fosse stato Salvini al governo). Prova per esempio a dimostrare che le quarantene forniscano sicurezza illusoria, sono sicuro che il Lancet ti fornirà la documentazione necessaria... o forse no, dovremo ascoltare il dott. Prisciutto della segreteria dell'ASL di Lamezia laureato in botanica? Prova a dimostrare che un tipo di risposta sociale alle epidemie conosciuta in maniera organizzata perlomeno dalla Venezia del quattordicesimo secolo e applicata in maniera anche più restrittiva decine di centinaia di volte, abbia una qualche relazione storica con l'instaurazione di dittature. Potresti provare a fare tutto questo e molto altro, ma invece ci lascerai, come da venti pagine a questa parte, con in mano un pugno di puntini di sospensione dove a fatti elencati capziosamente ci viene lasciata la "libertà" di trarre le nostre conclusioni. Quante pagine ci farai ancora attendere per una prova di ciò che dici? Io continuo a leggere sperando che arrivi, ma l'attesa pare sempre più disperata..
#2607
Se Dio è infinitamente buono, che ragione abbiamo di temerlo? Se è infinitamente saggio, perchè dovremmo avere dubbi sul futuro? Se conosce ogni cosa, perchè avvertirlo dei nostri bisogni e difficoltà con le nostre preghiere? Se è dappertutto, perchè innalzare templi a lui? Se è giusto, perchè avere paura che punirà le creature che ha riempito di debolezza? Se la grazia è tutto per loro, che ragione avremmo di ricompensarle in vita? Se è onnipotente, come offenderlo, come resistergli? Se è ragionevole, con che ragione adirarsi con chi non lo vede, ai quali ha dato la libertà di essere irragionavoli? Se è immobile, per quale diritto pretendiamo di cambiare i suoi decreti? Se è inconcepibile, perchè occuparci di lui? Se egli ha parlato, perchè l'universo non è convinto?

[Percy Bysshe Shelley - traduzione a braccio mia]


Mi viene in mente ciò che mi disse un ebreo non praticante, che aveva lasciato la religione ebraica in giovane età. La motivazione che diede era che non sopportava la sensazione che i praticanti dessero per scontato che Dio, sopra ogni cosa, fosse infinitamente stupido. Delle centinaia di regole che la Torah impone sui praticanti, c'era sempre un sotterfugio per non fare esattamente "quella cosa" come era descritta letteralmente,  ma ottenere lo stesso risultato, non contravvenire le regole ma eluderle, come se Dio non potesse vedere al di là di quella elusione che anche un bambino avrebbe potuto vedere attraverso. L'infinità di Dio non viene presa seriamente da nessuno, la si elude continuamente astraendola in qualche forma piana di essa, alla quale gli uomini possono aggiungere una terza dimensione e potervi navigare liberamente attraverso. La giustizia divina è diametrale e piana, è l'uomo a stabilire la profondità di ogni azione, quanto quello sia "vero peccato" o "vera giustizia",e c'è sicuramente una maniera astratta per riconciliare la teodicea (per esempio sostituitendo "infinità" con "massima potenza", che è un modo gentile e rispettoso per dire che Dio da qualche parte non arriva), ma in fin dei conti, quando le premesse sono fallaci, si può solo cavarsela con la semantica, e alcuni di questo hanno fatto una professione, senza che davvero i cuori siano mai stati convinti da questi tecnicismi teologici, e infatti Percy si chiede "perchè l'universo non è convinto?".
#2608
Ho sempre trovato curioso che l'inferno si accosti all'idea del fuoco, dell'ustione, del calore, perchè rimanda immediatamente ad un idea molto fisica e cutanea del dolore, non ad un dolore psicologico vero e proprio, il fuoco si sente quando la frusta ti arrossa le natiche, non in qualche forma estrema di depressione che sarebbe forse più propriamente rappresentata dalla mancanza di luce, dall'assenza di calore, dalla gelidità. L'inferno invece, per grazia di Dio, è un luogo dove le anime si aspettano una sorta di punizione corporale (?), e sicuramente in quelle condizioni, la dannazione spirituale dev'essere l'ultimo dei problemi, le persone realmente depresse preferiscono il "calore" della punizione corporale agli abissi "gelidi" della propria anima, anzi, a volte la frusta aiuta a non pensare ai problemi veri.
#2609
Tematiche Spirituali / Re:Natività
18 Dicembre 2020, 17:14:06 PM
Citazione di: doxa il 17 Dicembre 2020, 11:26:47 AM
L'interpretazione, da parte di Matteo, di questo passo di Isaia in modo non conforme al testo ebraico è evidente anche alla Chiesa Cattolica. Ne parlò nel 1996 il pontefice Giovanni Paolo II nell'annuncio della maternità messianica. Ovviamente quel papa non intendeva demolire il dogma della nascita verginale di Gesù da Maria, contraddicendo il vangelo di Matteo, ma considerava la nascita verginale di Gesù caratteristica originale del Nuovo Testamento. 
La nascita verginale non era esattamente una novità, anzi era un modo molto comune per evidenziare la nascita di persone particolarmente speciali (secondo i mitografi). E' raro che i miti "inventino" qualcosa di nuovo, quanto invece sono propensi a riutilizzare simboli antichi per costruire un "patchwork" che poi alla fine risulterà originale nel suo complesso, in questo aiuta sempre la metafora del mito come opera di "bricolage" dove si prendono scarti e pezzi di ricambio ammucchiati nell'officina mitografica per costruire qualcosa di appetibile e comprensibile alle sensibilità del tempo, un elemento completamente nuovo rischia invece di non essere comunicativo, o di astrusa interpretazione. La nascita verginale, o comunque a partire da un evento con elementi magici, è il "passaporto" delle persone speciali dell'antichità, tanto che se qualcuno di essi fosse nato normalmente, ci sarebbe pure stato da stupirsi o da dubitare della suo reale valore. Quanto poi questo mito sia stato espanso al pre-parto, e al post-parto, mi sembra solamente un indice inconfutabile della sessuofobia ecclesiastica, del sesso come reiterazione del peccato originale, e di come il puro debba per forza essere asessuato nella forma. Giacomo, il fratello di Gesù (chiamato così non solo dai vangeli ma anche da Paolo) non credeva che suo fratello fosse nato da una vergine..ma nonostante questo si fece portatore del messaggio gesuano in Palestina, evidentemente considerandola una creduloneria dei gentili..
#2610
Come hanno fatto notare altri, il problema di rispondere a questa domanda sta nel concetto di "normalità", non solo della persona che esperisce ma anche del sentimento stesso e quali siano le sue caratteristiche. Voglio dire, secondo alcune "versioni dell'amore", molto cinematografiche e letterarie, potrei convenire di trovarmi nella tua stessa situazione, sempre che quello fosse "amore normale". Sia io che la mia compagna abbiamo sempre tenuto in grande considerazione la nostra indipendenza, pensiamo che il piacere del "noi" svanisca nel momento in cui non ci sono più un "io" e un "tu", ma secondo alcune "versioni dell'amore", il vero amore è quando c'è solo il "noi" e quindi potremmo concludere di "non amarci davvero". Il punto è di trovare una persona che condivida i tuoi stessi principi e il tuo stesso ideale amoroso, quello è l'unico "amore normale". Per quanto riguarda la tua normalità invece, siccome è impossibile per me giudicare, secondo me se hai realmente un problema anaffettivo, la conferma la puoi trovare nei tuoi genitori, se si presentavano come anaffettivi nella vita familiare non dimostrando mai nulla che possa essere visto oltre ad un amicizia, è possibile che tu abbia ereditato una deficienza di modelli affettivi, è un problema secondo me estremamente diffuso, io stesso ne ho sofferto in una certa gradazione, ma ve ne sono di versioni molto radicate e patologiche che potrebbero essere difficili da cambiare. Non penso ti debba fregare niente di cosa è normale, ma di cosa vuoi tu, se è un tarlo che ti tartassa da decenni forse "non sei normale" , nel senso che sei troppo diverso da ciò che vorresti essere, se è solo un argomento che ti è venuto per scrivere un topic, probabilmente "sei normale", nel senso che è chi sei tu e basta.