Salve Jacopus. Circa il "Scusami Viator ma in che cosa consisterebbe l'io indipendente dal corpo? A cosa o a quale teoria ti riferisci?" non mi riferisco ad alcuna teoria.
Scusami Jacopus, ma se io perdo tutti i capelli sono convinto di continuare ad esistere individualmente. Tolti i capelli, l'io resta. Lo stesso accade se mi faccio amputare braccia e gambe, togliere un rene ed un polmone, etc.etc. (scusa la crudezza).
Quindi l'io non consiste in nessuna delle parti del mio corpo.
Ho già affermato che la definizione "ciò che resta di me dopo che mi sia separato da tutto ciò che è separabile da me" dovrebbe soddisfare anche gli spiritualisti. In tal caso avremmo semplicemente la coincidenza tra il concetto di IO e quello di ANIMA, entrambi potenzialmente indipendenti da qualsiasi corredo corporeo.
Al di là di tale punto di vista spiritualistico (che non condivido) c'è il fatto che esistono nel nostro corpo gli organi vitali, dei quali l'IO non può fare a meno a pena di soccombere. Questa almeno è la situazione attuale.
In realtà possiamo benissimo ipotizzare che un domani abbastanza prossimo per TUTTI gli organi vitali si rendano disponibili adeguate protesi o rimpiazzi (fino ai trapianti di cervello !), aspetto che permetterebbe quindi all'IO di sopravvivere persino all'interno di un corpo i cui organi vengano periodicamente sostituiti (ma già è così perche quasi tutto del corpo si rinnova fisiologicamente attraverso le età).
Tutto ciò quindi confermerebbe la relativa estraneità tra l'IO ed il corpo (mentre invece confermerebbe la mia definizione di ME (IO+il corpo) anche come radice dell'aggettivo possessivo MIO (corpo)).
Il fatto quindi che rende l'IO un concetto immateriale indipendente da ogni fisicità (ripeto : anche al di fuori di ogni metafisica spiritualistica) consiste nell'interpretare il "ciò che resta di me dopo che mi sia separato........" come "la forma di me indipendente dalla mia sostanza".
Introdurre il concetto (immateriale) di FORMA per l'IO permette di slegarlo quantitativamente appunto da qualsiasi materialità e di giustificare la sterminata varietà delle individualità con la sterminata varietà di forme che ad una stessa quantità di materia (corporale) può venir attribuita.
Quindi se l'IO è la FORMA senza relazione specifica con la sostanza corporale, consisterà nella particolare disposizione strutturale e spazio-temporale dei componenti neurologici che permettono lo svolgersi delle funzioni psichiche e mentali.
Ciò secondo me renderebbe ragione anche del fatto che, dopo un eventuale trapianto di cervello, cambierebbero sia l'individualità che la personalità del soggetto che "possedeva" il corpo che ha subito il trapianto. Saluti.
Scusami Jacopus, ma se io perdo tutti i capelli sono convinto di continuare ad esistere individualmente. Tolti i capelli, l'io resta. Lo stesso accade se mi faccio amputare braccia e gambe, togliere un rene ed un polmone, etc.etc. (scusa la crudezza).
Quindi l'io non consiste in nessuna delle parti del mio corpo.
Ho già affermato che la definizione "ciò che resta di me dopo che mi sia separato da tutto ciò che è separabile da me" dovrebbe soddisfare anche gli spiritualisti. In tal caso avremmo semplicemente la coincidenza tra il concetto di IO e quello di ANIMA, entrambi potenzialmente indipendenti da qualsiasi corredo corporeo.
Al di là di tale punto di vista spiritualistico (che non condivido) c'è il fatto che esistono nel nostro corpo gli organi vitali, dei quali l'IO non può fare a meno a pena di soccombere. Questa almeno è la situazione attuale.
In realtà possiamo benissimo ipotizzare che un domani abbastanza prossimo per TUTTI gli organi vitali si rendano disponibili adeguate protesi o rimpiazzi (fino ai trapianti di cervello !), aspetto che permetterebbe quindi all'IO di sopravvivere persino all'interno di un corpo i cui organi vengano periodicamente sostituiti (ma già è così perche quasi tutto del corpo si rinnova fisiologicamente attraverso le età).
Tutto ciò quindi confermerebbe la relativa estraneità tra l'IO ed il corpo (mentre invece confermerebbe la mia definizione di ME (IO+il corpo) anche come radice dell'aggettivo possessivo MIO (corpo)).
Il fatto quindi che rende l'IO un concetto immateriale indipendente da ogni fisicità (ripeto : anche al di fuori di ogni metafisica spiritualistica) consiste nell'interpretare il "ciò che resta di me dopo che mi sia separato........" come "la forma di me indipendente dalla mia sostanza".
Introdurre il concetto (immateriale) di FORMA per l'IO permette di slegarlo quantitativamente appunto da qualsiasi materialità e di giustificare la sterminata varietà delle individualità con la sterminata varietà di forme che ad una stessa quantità di materia (corporale) può venir attribuita.
Quindi se l'IO è la FORMA senza relazione specifica con la sostanza corporale, consisterà nella particolare disposizione strutturale e spazio-temporale dei componenti neurologici che permettono lo svolgersi delle funzioni psichiche e mentali.
Ciò secondo me renderebbe ragione anche del fatto che, dopo un eventuale trapianto di cervello, cambierebbero sia l'individualità che la personalità del soggetto che "possedeva" il corpo che ha subito il trapianto. Saluti.