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Messaggi - InVerno

#2656
Attualità / Re:Integralismo Islamico
07 Novembre 2020, 13:17:55 PM
Citazione di: Phil il 07 Novembre 2020, 12:23:04 PM
Premesso che non sono sostenitore della censura della satira (pur non amandone troppo lo spirito, lo riterrei eccessivo, essendo comunque un'utile valvola di sfogo), quello che non mi convince è questa sopravvalutazione del suo ruolo, il ritenerla puntello di tutte le libertà espressive, tolto il quale una presunta «valanga di motivi»(cit.) potrebbe innescare la censura "ad libitum" di qualsiasi espressione (falso dualismo e non sequitur scivoloso affine a quelli del tipo «prima vietano di fumare nei luoghi chiusi, poi bandiranno le sigarette, poi gli alcolici e poi i sindacati», oppure «iniziamo con il lockdown e l'app "Immuni", poi finiremo con la legge marziale e chip di sorveglianza sottopelle»). La caratteristica principale di dittature e simili non credo sia quella di proibire la satira, ma di proibire quasi tutto il resto delle libere espressioni, che noi diamo per scontato e di cui possiamo parlare apertamente e, volendo, persino seriamente.
Suppongo nessuno creda che sia la sola nostra libertà di satira ad impedire ad un Kadyrov di prendere il potere, come se non ci fossero altre motivazioni serie a rendere tale scenario improbabile, rispetto alle quali la satira su papi e governanti conta poco o niente. D'altronde se, per assurdo, salisse al potere un Kadyrov e la nostra reazione fosse «posso prenderlo per il culo? Per piacere...»(cit.), allora non mi stupirebbe troppo chi sia finito con il lasciarsi governare da chi.
Non è una fallacia scivolosa, è una conseguenza inevitabile della regolamentazione di qualcosa estremamente "scivoloso" per natura quanto il linguaggio in generale  (motivo per il quale io sono anche assolutamente a sfavore della regolamentazione del cosidetto "hate speech", che sicuramente sarebbe argomento meno controverso,  e che incontrerebbe sicuramente più favore anche tra i cosidetti liberali). Chiariamo una cosa semplice: il vocabolario non contiene definizioni, ma solo suggerimenti di contestualizzazione, per questo regolamentare il linguaggio è questione estreamemente sdrucciolevole. Sarebbe comodo censurare negazionisti dell'olocausto, terrapiattisti, negazionisti del virus, misogini (ma non androfobi!), xenofobi, neofascisti etc questi non fanno nemmeno satira, perchè li lasciamo parlare? Non ci sarebbero ancora più motivazioni per censurarli, visto che parlano seriamente e di cose che la maggioranza ritiene senza senso? Perchè cominciare dalla satira, quando ci sono persone che in tutta serietà propongono idee potenzialmente molto più pericolose? Una volta che è passato il principio che l'espressione può essere regolata, non da meccanismi spontanei (es. come i "terrapiattisti" non hanno consenso nella comunità scientifica) ma da decreti governativi, realmente, chi può dirsi salvo da non avere qualche idea bislacca, o saperla esprimere senza che appaia a qualche giudice come un complotto infondato, o come un paranoia? Non è molto più semplice affrontare queste persone e far prevalere il buon senso attraverso la logica formale, l'istruzione, il dialogo, la maieutica..e ottenere un reale effetto culturale diffuso? Perchè non illudiamoci, censurare la satira vuol dire prendere una decina di persone che hanno una decente esposizione mediatica, fargli una multa\metterli in prigione, e illudersi di avere concluso la questione.. quando la satira contro Dio, o contro il politico, continuerà al bar, al cimitero, a cena dentro le case..l'ironia è una cosa di natura. Sarà solo un azione intimidatoria per chi volesse portare le proprie idee dal privato al pubblico, creazione di uno iato di ipocrisia tra ciò che si pensa e ciò che si dice, che cagionerebbe la democrazia, ma non avrebbe alcun effetto sulla cultura stessa che  striscia sotterranea ed è intangibile alle denuncie alla polizia e i verbali. Non si possono sostituire le scuole con i vigili urbani, questo è il principio.
#2657
Attualità / Re:Covid-19 dove stiamo andando?
07 Novembre 2020, 11:16:20 AM
Citazione di: Ipazia il 06 Novembre 2020, 23:44:15 PM
Ogni rivoluzione economica ha risvolti sociali pesanti. Legioni sono stati i disoccupati passando dal cavallo all'automobile. Ma i figli dei maniscalchi sono diventati meccanici e i figli dei vetturieri, autisti e taxisti. Anche la rivoluzione informatica crea nuove professioni e l'aumento della produttività economica genera reddito anche per chi è espulso dalla produzione. Reddito di cittadinanza e assistenza sociale.
No Ipazia, questa volta i cavalli siamo noi. Con la(e?) rivoluzione(i?) industriale precedente ci siamo rintanati nel terziario\quaternario, una volta che abbiamo l'influencer, l'organizzatore di matrimoni e il consigliere per lo shopping direi che il settore è saturo, il futuro del "quinquenario" è scavare buche e riempire buche, dopo aver dichiarato illegali gli scavatori meccanici perchè fa male alla schiena starci seduti sopra. Una volta che un direttore d'orchestra non sa riconoscere una sinfonia composta da un uomo o da una IA (già succede), i settori "della fantasia" dove ci eravamo rintanati fino ad oggi hanno le ore contate. La perdita di occupazione durante il lockdown, la decrescita di emissioni durante il lockdown, sono proporzionate ai problemi che dovremo affrontare in seguito, ma che potremmo affrontare ora e arrivarci meglio preparati dopo. Se continueremo a considerarlo un problema emergenziale, non capiremo la sostanza del problema. Uno non si aspetta che questa rivoluzione parta dall'Italia e venga partorita da DiMaio, ma da qualche parte dovrà pur cessare questo gattopardismo globale.


#2658
Attualità / Re:Integralismo Islamico
06 Novembre 2020, 20:56:04 PM
Citazione di: anthonyi il 06 Novembre 2020, 18:19:39 PM
[
Certamente il ridere con è compatibile con il ridere di. E' fondamentale però dire che il di comporta l'esistenza di una vittima che un po' stona con un certo senso di umanità universalmente positiva che si vuole associare alla risata.
Comunque l'esempio che fai di Renzi è significativo, un politico che, visto sulla base oggettiva dei risultati tecnici ottenuti è stato uno dei migliori PdC del dopoguerra, uno che ha saputo accrescere la somma netta totale dei redditi da lavoro dipendente (Quello che un tempo era definito fondo-salari) come nessun altro governante sedicente e non di sinistra, che ha lasciato una rendita positiva sulla quale hanno campato sia Gentiloni, sia i padroni della satira e della demagogia che poi hanno sostituito quest'ultimo dopo aver distrutto l'immagine di Renzi, con un'operazione di scientifica propaganda satirica.
Mi spiace che il "miglior Pdc dal dopoguerra" sia stato affossato dall' "unico comico sopravvissuto a Berlusconi" (Crozza), è una teoria originale, a cui non voglio dare seguito, perchè seppure ammetto che da qualche parte esiste un universo parallelo dove si può argomentare riguardo alla censura della satira religiosa, della censura per la satira politica, si può solo parlare con Kadyrov, che più che un universo parallello, è un regresso della specie umana.  Vediamo riguardo alla satira religiosa che succede dove le cose devono succedere. In america il primo emendamento garantisce forse la più ampia garanzia di libertà d'espressione al mondo, che si estende dal denaro (che è considerata forma di espressione) fino all'incitamente all'odio, o il cosidetto "hate speech" (che i liberali de noiartri, volevano regolare). Nonostante questo è molto difficile trovare in america il corrispettivo di Hebdo, anzi, la satira religiosa è una percentuale millesimale, su quello che probabilmente è il palcoscenico comico-satirico più vasto del mondo. Come mai? I motivi sono circa due : A) numericamente le persone religiose sono ancora la vasta maggioranza, il comico deve vendere biglietti, e a pestare i piedi a troppa gente ci rimette (chiamiamolo "motivo di mercato") e B) è diffusa la cultura che la religione sia fatto privato, e non sia di buon gusto entrare nel privato della gente (chiamiamolo "motivo privatista"). Se uno volesse replicare questo risultato, non potrebbe farlo in nessun modo per via legislativa, perchè non può aumentare i credenti per legge, e la religione scalcia tutte le volte che la si vuol relegare a "fatto privato", tanto più è impossibile cambiare la cultura per decreto. Tuttavia la religione può se vuole relegarsi da sola a fatto privato (per esempio smettendola di interferire con la legislazione), e rendersi leggermente più amabile ottenenendo consenso (per esempio smettendo di considerare le donne come fattrici industriali). Nel momento in cui uno però si volesse lanciare nella censura della satira religiosa (perchè riconosce le antiche tradizioni giudaico-cristiane, meno la recente costituzione) avrebbe due problemi, uno capire cosa è la satira, due capire cosa è la religione, entrambi gineprai di incredibile difficoltà interpretativa. Infatti sia io che te abbiamo usato "miglior PdC dal dopoguerra", salvo che tu l'hai detto seriamente, io l'ho ridetto ma in chiave satirica, e possiamo portare la cosa fino in cassazione, ma chi dei due fosse ironico è tutto da vedere. In secondo luogo bisogna vedere cosa è "religioso", perchè seppur in america culturalmente le questioni spirituali sian fatti privati, il clero è largamente preso per il culo, seppur esso stesso sia "religioso" o rappresenti "religiosità" e da qualche parte c'è sicuramente qualche scappato da psichiatria che si offende perchè perculano il clero. Poi c'è da aggiungere che se prendi le più moderne definizioni di "religione", praticamente ci potrai includere tutto, compreso quello che normalmente viene chiamato "nazionalismo", e ritorni nella censura politica senza neanche volerlo. Tutto questo (e molto altro, ma non ho voglia di continuare) perchè c'è  qualcuno che non sa sopportare uno scherzo, e vuole rischiare la sua e altrui libertà di espressione, dando allo stato una valanga di motivi per censurare ad libitum qualsiasi espressione, nella speranza che il governo rimanga democratico, e non arrivi un Kadyrov a sfruttare codeste leggi per instaurare un regime totalitario, forse proprio per il fatto che il "Kadyrov" anzichè esser relegato all'operetta come meritava da un comico, è stato preso seriamente "per costrizione". Allora e solo allora, quello che prima voleva la censura alla satira dirà "Eh no, scusate, con Renzi non mi andava bene, ma ora che c'è Kadyrov posso prenderlo per il culo? Per piacere.."
#2659
Attualità / Re:Covid-19 dove stiamo andando?
06 Novembre 2020, 09:22:34 AM
Alla fine della seconda guerra mondiale (è un paragone estremo, ma piace a molti) qualcuno si accorse che a tassare i poveri ne avrebbero ottenuto meno di un piatto di lenticchie, devastati come erano. Per ricostruire fù necessario tassare le rendite da capitale e i ricchi, i soldi così ottenuti non solo ricostruirono i paesi, ma diedero vita alla classe media moderna e segnarono definitivamente la fine dell'aristocrazia. In tempi dove l'aristocrazia è di ritorno, la classe media sta scomparendo, e a tassare i poveri si può ottenere solo delle cartelle esattoriali inevase, converebbe forse che qualcuno si desse una svegliata. Ma ho come il sospetto che sia ancora presto, c'è ancora da spremere, e spremeranno.
#2660
Attualità / Re:Integralismo Islamico
06 Novembre 2020, 09:18:27 AM
Beh io non ho pretese kantiane, ma perlomeno che un principio non si fermasse al nome del governo in carica, per ritenerlo valido, mi piacerebbe. Con Kadyrov la satira va bene, con Renzi no? Non capisco peraltro perchè la satira non sarebbere "ridere con", è vero che quando ridono tutti la satira fallisce (o smette di essere satira propriamente detta) ma perchè non sarebbe "ridere con" qualcun altro? Ipotizzi forse ci sia sempre una sola persona a ridere, forse l'autore stesso? E quale sarebbe l'alternativa a "ridere di? Ridere in senso assoluto senza un oggetto? Quella è una patologia, si chiama "sindrome pseudobulbare".
#2661
Attualità / Re:Covid-19 dove stiamo andando?
05 Novembre 2020, 10:08:04 AM
Sembra che il virus sia mutato nei visoni in Danimarca, per evitare che virus mutato contagi l'uomo e metta a rischio l'efficacia del vaccino, 15 milioni di visoni potrebbero essere soppressi.

https://www.theguardian.com/environment/2020/nov/04/denmark-announces-cull-of-15-million-mink-over-covid-mutation-fears
#2662
Attualità / Re:Integralismo Islamico
04 Novembre 2020, 23:24:27 PM
Citazione di: davintro il 04 Novembre 2020, 20:47:55 PM
Come più volte detto, l'idea per cui contestare il senso e l'opportunità di una certa azione, come può essere la pubblicazione di contenuti satirici determina necessariamente il giustificare reazioni violente a tale azione, è un passaggio logico del tutto arbitrario e forzato. Ho l'impressione che si voglia come sostenere una visione dualista manichea per cui da un lato ci sarebbero gli spiriti illuminati, pronti a ridere di qualunque cosa, a trovare intelligente, divertente, e magari anche culturalmente formativa una vignetta in cui si rappresentano le Persone della Trinità come partecipanti a un'orgia, e dall'altra giustificatori e fiancheggiatori del terrorismo e del fondamentalismo religioso. Rivendico la libertà di sentirmi ben lontano da entrambe le posizioni. Il senso dell'umorismo è dato dal carattere delle persone, non è qualcosa che si possiede più o meno a seconda delle convinzioni religiose/ideologiche: il meccanismo per il quale, quanto più un certo valore, spirituale o materiale, è rivestito di una certa importanza dal soggetto, tanto più si è portati a indignarsi nel momento in cui lo si trova irriso, vilipeso, e dunque sminuito dagli altri (l'offendersi ha a che fare con l'estetica, percepiamo il bello e il brutto come affinità o dissonanza tra una certa preferenza soggettiva interna e il modo in cui nel mondo esterno il valore espresso dalla preferenza si presenta come esaltato o disprezzato, un certo colore mi appare "brutto" perché simbolicamente legato a qualcosa che per me è un disvalore), è un meccanismo umanamente universale, indipendente dal contenuto con cui gli individui riempiono le loro personali scale di valore. Un ateo, non meno di un credente, possiede un suo sistema di priorità valoriali, e nella misura in cui lo possiede maturerà una disposizione a offendersi, in relazione ai suoi valori, come la matura il credente: cambiano i contenuti, i tasti sensibili in relazione a cui essere sensibili e ad offendersi, ma non la disposizione all'offesa in senso formale e generico. E in ciò non c'è nulla di male, anzi. L'offendersi non è, entro i limiti in cui la si riesca a controllare, evitando che porti a commettere atti violenti ispirati alla vendetta verso chi ci ha offeso, di per sè una disposizione viziosa, è l'altra faccia della medaglia della sensibilità, dell'avere una coscienza morale: il giorno in cui smetteremo completamente di offenderci sarà il giorno in cui cesseremo di avere una sensibilità, cioè di vivere, proprio perché sarà il giorno in cui non avremmo più nulla di importante, di esistenzialmente motivante di cui dispiacersi nel trovarlo irriso e ridicolizzato. Tanto più voglio bene a una persona tanto più mi arrabbierò nel vederla umiliata, e, dal punto di vista del credente in una religione come il Cristianesimo, Dio è persona come e più di un amico, di un genitore, di una persona cara, e se al non credente tutto ciò appare ridicolo, nulla gli impedisce di continuare a trovarlo tale, senza che il continuare a trovarlo tale necessità di esteriorizzare la sua posizione in termini irrispettosi.
Qualcuno più sagace di me, sicuramente nel produrre aforismi, disse "Un individuo deficiente del senso dell'umorismo, più che una persona stupida, è una sfida alla nostra idea di cosa voglia dire essere umani". Personalmente diffido fortemente delle persone che non sanno ridere, sopratutto di sé stesse, ma perlomeno degli altri, le persone che non sanno ridere non conoscono limiti, non ne presuppongono, sono infinite, sia nella loro arroganza che (molto più raramente, ma possibile) nella loro umiltà, in entrambi i casi, mi spaventano perchè sono capaci di un efferatezze incompatibili con ciò che definisco umano. E anche per questo che le figure teologiche non ridono mai, perchè devono dimostrare d'essere oltreumani, persino Platone si diceva non ridesse mai, mentre Socrate pare apprezzasse essere preso in giro da Aristofane, e già questo ai filosofi dovrebbe dire tanto su quali diversi archetipi si prefigurano. Potremmo discutere molto su che cosa significhi il riso, il ghigno, quali siano le congruenze e le difformità con i primati, ma in riassunto si potrebbe dire: è una costatazione della propria limitatezza che costringe ad un meccanismo autodifensivo. A questo serve mostrare i denti. Qui il problema non è il manicheismo, né atei contro credenti, gli ebrei per esempio sono spesso forieri di un senso dell'humor che dovrebbe essere ricordato perlomeno alla pari del cosidetto "humor inglese", è un modo trasversale ai gruppi, che forse è meglio catturato dall'idea dell'"integralismo" che sia esso ateo o religioso o politico o chessia, c'è chi vede alla realtà in maniera netta e pulita, e chi la vede come una sporca contaminazione tra campi, non si andrà mai d'accordo, ma l'importante sarebbe rimanere liberi di non esserlo. E poi, seriamente, nella vita un pò di pelle spessa aiuta, perchè l'unico modo per cui una commedia possa trafiggere al cuore più di una tragedia, è viverle all'inverso, trarre giovamento dalle tragedie e dolore dalle commedie, ed un pò è che ciò che sospetto accada nella mente di qualche squilibrato tagliateste.
#2663
Attualità / Re:Integralismo Islamico
04 Novembre 2020, 22:26:32 PM
Citazione di: Phil il 04 Novembre 2020, 18:06:26 PM
Citazione di: InVerno il 04 Novembre 2020, 14:53:20 PM
I discorsi più pericolosi sono quelli più seri
Sono infatti i discorsi seri/pericolosi, una volta applicati e soppesati anche con vite umane, ad aver reso possibile la stampa della satira odierna (non certo la satira stessa). Nonostante l'anatema «una risata vi seppellirà», non è con lo scherno che sono stati seppelliti in occidente tutti quei contesti in cui la satira non aveva posto (e che hai ricordato: teocrazie, dittature, etc. per quanto non estinte ovunque). Per questo i cambiamenti, che talvolta hanno richiesto violenza, non sono avvenuti (e non sarebbero potuti avvenire) «con una commedia in mano»(cit.): la satira, essendo ancor meno seria ed argomentata della commedia, non può essere (pro)motrice di autentici cambiamenti sociali, ma solo di fugaci colpi di gomito e ghigni fuor dall'edicola (per chi ha umorismo confacente ai suddetti toni adolescenziali, che non è certo un reato).
Ribadisco che, secondo me, non si tratta di bandire la satira e la blasfemia (imparagonabili ad omicidi e stragi), né di "difendere" religioni o assolutismi (almeno nel mio caso), tuttavia non vedo nemmeno il motivo di osannarle come baluardi anti-totalitaristi o emblemi della libertà di espressione, forse confondendole con ben altro (sarebbe come affermare, per riprendere la tua immagine, che è lecito credere all'incarnazione di Cristo solo se nei vangeli c'è esplicita testimonianza delle sue "strombazzate"; forse l'importante è altro?).
In che cosa questo distingue la satira da altre forme d'arte? Seriamente, qui pare d'aver trovato l'umidità in fondo al pozzo quando si dice che dall'arte non nascono rivoluzioni culturali e progressi sociali, che da un quadro, da un film, o da narrazione ne sia mai nata una? Quale sarà la prossima stramba equivalenza? Che con la satira non si è mai scoperto un vaccino o un nuovo pianeta?
Hai premuto spesso sulla "qualità di Hebdo", e ipotizzo che "adolescenziale" sia riferito a loro, è un tasto che non voglio schiacciare, in confidenza ti dico, la trovo comicità spicciola e spesso triviale, non è di mio gusto, non la compro, questo è l'unica cosa che può dire un liberale. Il problema nasce quando qualcuno viene incaricato di dividere l'alto dal basso, sono i prodromi del minculpop che dovrebbero spaventare. Vent'anni, non di più non di meno, abbiam passato a discutere dei limiti della satira per colpa dei berluscones offesi. Lo vedi che cosa c'è in giro dopo cotanta discussione? La tabula rasa.. Questo è l'unico e prevedibile risultato di chi si affacenda a distinguere l'alto dal basso a seconda dell'offesa, neanche avesse avuto successo di trovar la quadra di questo immaginario dilemma, il solo fatto che la discussione è nata, è stata varichina sulle radici di un fiore. Il mese scorso, un ragazzino di 19 anni che faceva satira sul premier ceceno Kadyrov (il presidente del taglia teste) è stato costretto a chiedere scusa mentre si metteva una bottiglia nel culo. Qualcuno si è offeso? Kadyrov l'ha detto chiaro, se ne frega dell'imbarazzo del Cremlino, il professore "se l'è cercata", il tagliateste è stato provocato. Kadyrov è stato criticato aspramente da tanti, ma ciò che gli ha dato realmente fastidio, è un ragazzino che gli ha ricordato la scimmia demente che è, perchè in fondo in fondo, quando si guarda allo specchio, è quello che vede.
#2664
Attualità / Re:Covid-19 dove stiamo andando?
04 Novembre 2020, 15:11:16 PM
Io mi sono fatto una lista "lunga così" di cose che ho rimandato e avrei dovuto fare durante il lockdown..
ora il governo non deve deludermi, perchè io è da agosto che metto cose in questa lista.. però effettivamente, non ci si capisce niente.
#2665
Attualità / Re:Integralismo Islamico
04 Novembre 2020, 14:53:20 PM
I discorsi più pericolosi sono quelli più seri, mal capiterà chi vorrà trovare un atto di violenza nella storia perpetrato con una commedia in mano, peggio ancora capiterà chi cercherà uno stato liberale dove la satira è proibita. Discorsi seri sono invece quelli che con lessici arzigogolati e precauzioni lessicali, gira e ti rigira vuol lambire e far passare che tutto sommato "occhio per occhio", che altro ti puoi aspettare? E son tradizionalisti, dicono alcuni, ma fino ad Hammurabi bisogna arrivare? Ingiusto che sia, se dalle vaporose nuvole lessicali questi scendessero a dar pane al pane, non al satiro ma a loro spetterebbe l'ingiusta punizione, per apologia di reato, non di meno. Notoriamente non militano satiri tra le fila dei conservatori, impossibile sarà trovare un comico credente, cabarettisti in caserma militare, commedie di successo nelle teocrazie, satiri sul primo canale delle dittature. Ovunque qualcuno crede che la morale derivi dall'autorità di un santo in cielo o un beniamino terreno, chi si è sottomesso allo schema perfetto delle cose che ha sentito raccontare, sentirà mancarsi la terra sotto i piedi quando un giullare metterà alla berlina la contraddizione, il terrore che l'autorità o l'ideologia così perfettamente sentiti, non siano così coerenti come egli prima pensava desterà in lui solamente repulsione, l'idea di esser niente più che una scimmia che ogni tanto deve cagare, che s'ammala e incespica, che ha fame e deve patire, mal si addice all'idea così alta che ha di sé stesso, che della sua esistenza ha fatto il baricentro universale. Di tutto sanno e niente omettono, hanno la chiave Vera delle cose, incapaci anche solo di considerare, che il Cristo fatto uomo, fece del cul trombetta più di quanto gli piacerebbe immaginare. E pensare che la Divina Commedia fù scritta proprio sul solco della Bibbia, dell'allegoria e della finzione, e pensare che Maometto e nel corano elogiò la risata insieme al pianto, come forme massime dell'umano. Ma a loro che interessa?Sindacalisti dello spirito, hanno solo cose serie a cui pensare, difendono i diritti della categoria degli "offesi" qualunque sia la religione, chissà mai che a difendere gli altri, qualcosa capiti anche a loro. Eppure nonostante i terroristi si arroghino di rappresentare il popolo intero di una religione, ogni giorno un islamico davanti all'edicola passa, sbircia un Hebdo appeso e una risata gli scappa malandrina, di nascosto al suo signore. Perdono! Perdono! Se tanto ho osato! Sottomettimi, frustami, puniscimi, o lo farò da solo! No! Per Dio! Frusterò l'infedele che al peccato mi ha portato!
#2666
Attualità / Re:Integralismo Islamico
03 Novembre 2020, 19:46:42 PM
Citazione di: anthonyi il 03 Novembre 2020, 17:21:25 PM
è proprio per questo che io la considero una forma di violenza, uno sfogo che magari a volte è utile socialmente perché è alternativo ad altre forme di sfogo violento, assai più pericolose.
Ma come tutte le forme di violenza ha anche meccanismi di trascinamento, non dovremmo dimenticare il ruolo che ha avuto, tra le due guerre, la satira-propaganda contro altri popoli europei a favorire la guerra tra loro.
Il connubio tra satira e violenza è così indissolubile che quasi mi verrebbe da consolidarlo in equazione biunivoca, la storia testimone. Tutto cominciò con la pubblicazione del libro satirico "La mia risata" di Adolf Hitler, dove lo stesso si divertiva a fare battute di bassa lega sul fatto che il naso degli ebrei si bagnava quando bevevano la zuppa, e che la barba degli ebrei era così lunga che vi inciampavano da soli. Nacque da lì un famoso circolo di cabarettisti vestiti di nero, le SS, acronimo per "Stiamo Sbellicandoci", che si riunivano alla sera disegnando vignette sui gay, e battute sugli zingari. Nel frattempo, preso dall'invidia, il cosidetto "uomo dalla battuta di ferro" creò dei circoli di satiriasi forzata nelle lande estreme siberiane, dove gli invitati erano costretti a costruire vignette sugli orsi e scherzi sul lavoro, tutti battevano i denti, non si capiva se per il freddo o per le risate.In entrambe le nazioni la satira era libera e non censurata, anzi, venivano elargiti profumati emolumenti per chi facesse la parodia più tagliente del leader o dell'ideologia nazionale, la polizia era incaricata di cercare le vignette più simpatiche e mandare in viaggio premio i commediografi. La satira non conobbe più fausti così elevanti, ma a sprazzi si ripresentò in sudafrica durante  l'apartheid, in Cina durante il "grande balzo", e nei famosi campi di reclutamento comici di Bin Laden, ancora oggi sopravvive in Nord Korea sulla rivista "In pasto ai cani - storie di satiri di successo". Erdogan, che possiede entrambi i tratti tipici dell'autoironia (essere di destra e religioso) starà sicuramente preparando qualche battutaccia delle sue..
#2667
Attualità / Re:Integralismo Islamico
03 Novembre 2020, 14:46:12 PM
Citazione di: Sariputra il 03 Novembre 2020, 10:06:51 AM

Invece farò così:andrò a conoscere meglio le loro ragioni, così da non erigermi a giudice senza esserlo e sapiente senza conoscere.Questo sarà certamente un bene per me."
Mi chiedo se secondo te queste sarebbero le modalità con cui si costruisce la satira.. Magari non ti interessa niente della satira. Secondo te quando Hebdo fà una vignetta sull'Italia dipingendola come un pezzo di sterco a forma di stivale, è mosso dall'anti-italianità, dal considerarci rozzi creduloni, e dalla voglia di bastonarci perchè ci ritiene dei subumani? E dovrebbe invece chiamare il consolato italiano per avere un incontro dove capire meglio l'italianità e giungere davanti ad una tazza di the e dei biscotti, ad una mutua comprensione delle differenze culturali per terminare il ciclo di odio che ci affligge.. ma la satira dove sarebbe finita in tutto ciò? Sei sicuro di avere a mente gli scopi, le motivazioni, e gli auspicabili obbiettivi della satira?
#2668
Attualità / Re:Integralismo Islamico
03 Novembre 2020, 09:33:27 AM
Citazione di: anthonyi il 01 Novembre 2020, 22:19:20 PM
Se è per questo anche sul reato d'omicidio le ambiguità sono tante, c'è l'osservazione di Ipazia sull'aborto, risolta giuridicamente con una convenzione temporale, poi c'è la questione della legittima difesa, per la quale l'interpretazione dipende dalle ideologie politiche, poi gli omicidi per inquinamento, pensa che ciascuno di noi, ogni volta che accende il motore della sua auto, potrebbe essere un omicida. Il diritto è tutto interpretazione.
Non è la stessa cosa, ma è inutile discuterne. Qualsiasi normodotato con un libro dei sinonimi sottobraccio può costruire una critica cento volte più vilificante e sacrilega di qualsiasi vignetta immaginabile, sfuggendo tranquillamente alla moderazione del forum, alle lenti di ingrandimento della buoncostume, e ai giuristi della cassazione. L'utilizzo della volgarità e della blasfemia fa parte di una certa tecnica artistica tipica della commedia, dell'ironia, della satira, che le si voglia distinguere pirandellianamente o meno, che ha il suo scopo non nella critica costruttiva o nel dialogo, ma nel creare uno shock per accostamento antitetico. Qualsiasi forma di potere che si arroga un origine metafisica certamente si può sentire "offesa" dal vedere il proprio beniamino seduto sul water tentare di espellere dei calcoli alla vescica, ma in tutta onestà, sono affari suoi. Proteggere e cullare bambinoni cresciuti che chiamano la maestra Pina perchè Gino ha detto "cacca", questo secondo alcuni dovrebbe essere lo scopo di uno stato moderno...
#2669
Attualità / Re:Integralismo Islamico
01 Novembre 2020, 19:12:45 PM
Citazione di: Mariano il 01 Novembre 2020, 18:30:06 PM
Ma ritengo che la morale comune della Società occidentale considera che è male fare qualcosa che possa far scaturire altro male.
Se una ragazza girasse da sola,di notte, in minigonna, potrebbe scaturire "del male", possiamo vietare alle ragazze di girare da sole e in minigonna (non sarebbe una novità) oppure possiamo assicurare a quelli che volessero farle del male, che la loro più probabile destinazione sarà la galera, evitando magari di colpevolizzare la ragazza dicendo che "se l'è cercata", perchè magari passava di lì neanche per sua scelta. Qualsiasi azione potenzialmente può far scaturire il male, ma salvo che non sia un azione illegale, l'onere rimane a chi con il male risponde. Non ti rendi conto di quanto sia facilmente abusabile il principio che esponi? Non diversamente Anthonyi sostiene che è facile decidere cosa è offesa o cosa no "basta scriverlo nella legge", come se non avesse idea che i processi per reati d'opinione sono un ammucchiata di giuristi che tentano di spaccare un capello con un ascia nel tentativo di sanare l'antico problema che delle parole non esiste definizione.
#2670
Attualità / Re:Integralismo Islamico
01 Novembre 2020, 13:35:54 PM
Citazione di: Phil il 01 Novembre 2020, 11:41:29 AM

@InVerno
Al di là dei discorsi istituzionali, le religioni, o meglio, i religiosi, o ancora meglio, gli intransigenti integralisti religiosi non sono tutti uguali; credo sia indice di suddetta avvedutezza saper scegliere quali religione maneggiare (a scopi artistici o altro) e quali lasciar stare. Non perché queste ultime siano sacre e intoccabili, ma solo perché il gioco (blasfemia) non vale la candela (lo spegnersi di vite umane). In teoria si può affermare che non è giusto sia così, che non si dovrebbe punire una vignetta con un omicidio, che non dovrebbero esserci stragi per motivi religiosi, etc. tuttavia, in pratica, la realtà dei fatti è piuttosto eloquente e tenerla presente prima di scegliere quale icona oltraggiare non è, secondo me, una tutela ossequiosa (e ancor meno una difesa) di quella religione o una limitazione generale della libertà di espressione, ma piuttosto un suo saggio uso (ovvero, se proprio vogliamo accarezzare un cane, magari non conviene cercarne uno dove c'è scritto «attenti al cane, morde», anche se abbiamo comunque la libertà per farlo).
Io invece ragiono delle istituzioni e della cultura diffusa, non di aspetti circostanziali, se sia conveniente o meno muovere dubbi riguardo l'illibatezza della madre di Maometto in una camera piena di islamisti è un problema indiduale che l'individuo risolverà secondo i propri principi e calcoli di interesse, ma visto che  si era tirato in ballo Macron come sinonimo istuzionale, mi preoccupo di ragionar di ciò. Purtroppo, è diffusa questa idea perniciosa che ad una persona religiosa sia dovuto rispetto apriori per ciò in cui crede, questo rispetto può nascere circostanzialmente, ma non deve essere né garantito né dovuto dalle istituzioni, il rispetto lo meritano solamente i ragionamenti se dimostrano fondatezza. Ed è modo diffuso di intendere la questione, perchè se incontro una persona che crede che la terra sia piatta, nessuno muoverà un dito se intendo sbertucciarlo fino a far di lui la comica del paese, ma nel momento in cui egli afferma che "Dio gli ha detto che la terra è piatta", a quel punto bisorrebbe abbassar lo sguardo e tenere bassi i toni onde evitare di ferire l'intimità di questo povero agnello che ha legato la propria identità "spirituale" alla piattitudine della terra. Neanche per sogno. "Non si pagano riscatti" è il miglior modo per evitare rapimenti, questi bombaroli hanno fiutato la permeabilità del sistema ai ricatti morali, per via di queste lagne postmoderne (che in Francia si direbbe "son di casa") e intendono spingere finchè il riscatto non verrà pagato, bene ha fatto Macron a tenere dritta la barra. Un satiro, e che sia uno vero, ha come bersaglio il can che morde davvero e che ringhia con la bava alla bocca, ma in occidente ce ne siamo dimenticati, ormai così assuefetti ad assistere a satiri che prendono in giro cani senza denti, questo sì atteggiamento immorale, perchè equivalente del proverbiale "sparar sulla croce rossa".