A parte che le parole di Macron mi pare di capire sono indirizzate alla questione Hebdo, cioè rientrano nella più ampia cornice della libertà di satira, oltre che di blasfemia, e il sottoscritto ritiene la satira una forma d'arte non accomunabile al semplice turpiloquio, e che comunque Macron non da un opinione personale ma cita una legge di fine ottocento che sancisce ciò che dice, cioè non fà altro che ribadire le forme dello stato di diritto, come è suo dovere presidenziale. La questione è molto semplice, per avere libertà di parola bisogna rischiare di offendere l'altro, senza questo rischio potenziale, la libertà di parola è limitata automaticamente a dove l'altro sostiene di essere offeso. Se passasse l'idea che le parole non possono offendere, il concetto di libertà di parola sarebbe nullo, un amenicolo estetico senza prassi. Io poi vedo sempre la stessa cosa, e non qui sul forum, ma in generale, all'islam viene concesso una tutela che verso il cristianesimo sarebbe inusitata, vedo gente che fino all'altro giorno diceva peste e corna del cristianesimo, darsi per orientalismo alla difesa delle "tradizioni islamiche" e del loro diritto di non essere offesi, non è un caso che questi dibattiti nascano sempre intorno all'islam e del cristianesimo si accettino tranquillamente cristi mutilati e madonne nude nei musei più in voga del momento, e se un fondamentalista cristiano avesse fatto la stessa cosa, non ci sarebbe nemmeno un refolo di vento a suggerire che forse non dovevano offenderlo. La laicità non è una forma evoluta di paternalismo di stato...
