Salve Iano. Tutto giusto, cioè tutto relativo, visto che l'ambito in cui possiamo speculare è sempre e solamente dualistico. Impossibile definire definitivamente qualcosa senza che si affacci il suo contrappunto appunto dualistico che non è altro che il concetto oggettivo che si oppone alla nostra speculazione sempre soggettiva.
Il vuoto è più facile da "immaginare" semplicemente perchè, rappresentando la negazione dell'esistente (esso è privo di individualità sia reale che concettuale), non ha alcun bisogno di venir definito. Per contemplare il vuoto basta togliere di mezzo la contemplazione del pieno.
Circa il vuoto fisico, neppure esso esiste. L'energia permea tutto lo spazio. Quindi potremmo al massimo dire che esistono "spazi" occupati dal "non materiale", cioè la immateriale energia la quale, finchè si propaga (inesorabilmente dovunque) senza interferire con la materia, è a tutti gli effetti "IMMATERIALE FISICITA'". Saluti.
Il vuoto è più facile da "immaginare" semplicemente perchè, rappresentando la negazione dell'esistente (esso è privo di individualità sia reale che concettuale), non ha alcun bisogno di venir definito. Per contemplare il vuoto basta togliere di mezzo la contemplazione del pieno.
Circa il vuoto fisico, neppure esso esiste. L'energia permea tutto lo spazio. Quindi potremmo al massimo dire che esistono "spazi" occupati dal "non materiale", cioè la immateriale energia la quale, finchè si propaga (inesorabilmente dovunque) senza interferire con la materia, è a tutti gli effetti "IMMATERIALE FISICITA'". Saluti.