Citazione di: Kobayashi il 05 Febbraio 2023, 10:52:45 AMSu Auschwitz dico questo: dopo di esso non è che non si può più credere in Dio; non si può più credere ad una certa rappresentazione di Dio, cui, per la verità, ben pochi anche prima credevano, ovvero un Dio onnipotente che interviene nella storia umana con atti di forza.
La storia di Gesù mi sembra chiara: incarnazione di Dio comunque soggetta alla violenza e alla morte. Che tuttavia nella risurrezione mostra che il divino, anche se più fragile di quanto ci si immaginava, non può essere del tutto cancellato dall'uomo, e continuerà a intrecciarsi con la sua storia richiamandolo a se'.
Le vicende di Cristo le ha convertite in religione Paolo. E fu un capolavoro, perchè trasformare un crocefisso in un dio, anzi nel figlio del dio unico, denominato Dio, è un miracolo antropologico che non era riuscito a nessuno prima di lui (anche se ricalca qualcosa di Dioniso, uno tra tanti) e fece inorridire gli ortodossi dell'ebraismo, che aspettavano un condottiero di nome Messia.
Del resto a cosa servono i numi se non a farci vincere la guerra contro i nemici, la cattiva sorte e la morte ?
Con Costantino verrà pure il momento del dio vincente degli eserciti - in hoc signo vinces - passaggio necessario per la definitiva consacrazione storica. Ma intanto il doppio binario era stato tracciato: un dio dei perdenti e dei vincenti, degli schiavi e dei padroni, buono per tutte le stagioni e tutte le classi sociali, modulando la novella secondo la bisogna. Chapeau.
