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Messaggi - Il_Dubbio

#271
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
22 Ottobre 2024, 19:37:37 PM
Citazione di: Jacopus il 22 Ottobre 2024, 18:14:35 PMLe malattie mentali sono malattie "atipiche". Basti pensare che l'eliminazione dei manicomi ha ridotto il tasso dei malati mentali. Non credo che accadrebbe la stessa cosa se eliminassimo gli ospedali. La malattia mentale è una malattia che ha molto più a che fare con la società di una malattia organica ordinaria. Ha a che fare con la povertà, con i traumi, soprattutto quelli vissuti nella prima infanzia. Sulla loro tassonomia si può distinguere fra malattie mentali maggiori e minori (senza addentrarci nelle centinaia di definizioni del DSM, la Bibbia degli psichiatri). Le maggiori sono quelle in cui si perde il contatto con la realtà o in modo permanente o in modo temporaneo (fenomeni di acuzie e di sub-acuzie), le minori sono quelle in cui si vive un disagio ma non si perde il contatto con la realtà. Anche in questa seconda categoria possono esserci disturbi molto seri, come chi si isola e non esce più di casa, chi deve lavarsi le mani in continuazione, chi è triste e pervaso da crisi di panico, chi ha attacchi di rabbia distruttiva. In caso di disturbi maggiori, è consigliabile, di solito, psicoterapia, interventi socio-riabilitativi e farmacoterapia. Servirebbe pertanto una squadra operativa fatta da psichiatra, psicologo, educatore ed assistente sociale. In caso di disturbi minori, la farmacoterapia è meno importante. La psicoanalisi è solo un tipo di psicoterapia fra le decine disponibili. Forse è solo la più famosa ma ne esistono molte altre altrettanto valide.

Non hai mensionato una malattia ad oggi riconosciuta come tale, che poteva essere onneverata fra i disturbi generici della mente, ovvero la depressione. 
#272
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
22 Ottobre 2024, 16:20:51 PM
Citazione di: Jacopus il 21 Ottobre 2024, 21:18:30 PMLa malattia mentale o il disturbo mentale ci pongono di fronte ad un continuum, per cui non vale più la scissione malato/sano. Siamo tutti nevrotici e quindi siamo tutti malati e quindi siamo tutti sani.

Sarebbe una discussione interessante quella che scaturirebbe dalla domanda: cos'è la malattia?

secondo la prassi la malattia è una disfunsione di qualche tipo. Cioè una alterazione di un "normale" processo biologico.

Il processo biologico potrebbe comunque essere alterato da un fattore ambientale (famiglia, società, clima, ecc.) oppure sorgere spontaneamente da una alterazione biologica magari dovuta all'età. Ma quando diventa malattia?

I principali motivi sono due:
Il primo è più soggettivo ed indica: un malessere (non sentirsi piu bene e quindi chiedere aiuto); 
Il secondo è la patologia, che rappresenta una oggettiva (dichiarata e documentabile) condizione di un organismo che non fa piu bene il suo dovere (cioè è malato). 


La psicoanalisi cura quindi patologie o malesseri?

Presumo malesseri. 

Perchè questi malesseri abbiano patente patologica credo vada trovato un nesso fra le disfunzioni organiche e i sintomi. 
Non so se ho detto bene... ma spero di essermi spiegato. 

Le malattie mentali, anche le nevrosi o di tutti gli altri generi possibili ed immaginabili, sono disfunsioni organiche. Solo che nella maggior parte delle volte non se ne sa nulla in senso organico. Quindi si va dallo psicologo che cerca di fare il lavoro contrario (ma piu faticoso) di eliminare la disfunsione... cambiando la vita del paziente. Un po' quello che fa il dietologo. Il dietologo ti dice che il tuo organismo potrebbe star bene solo se fai certe cose in particolare (o se mangi certe cose) e non altre. Praticamente devi cambiare il tuo modo di vivere. Ma non è una patologia andare in sovrappeso... 
Spero di essermi spiegato.
#273
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
20 Ottobre 2024, 23:40:42 PM
Citazione di: green demetr il 20 Ottobre 2024, 00:18:12 AMIl metodo è quello tansferale a partire dall'isolamento di dati veritativi.
La falsificazione è quella della cura, se il paziente non viene curato i dati supposti veri dall'inizio (quello che dice il paziente, guidato dall'analista) vanno re-interrogati.
Dunque il metodo è quello classico deduttivo.
Questo  nel metodo scientifico freudiano.
Ma poichè siamo in un forum filosofico ti rimando all'industria culturale e alla costruzione di un pensiero post-freudiano, che come in tutti gli altri casi costruisce il suo inverso, ossia un metodo emotivo.
E dunque come dici anche tu antiscientifico, e infatti viene chiamato SUGGESTIVO.
Se pensi di stare bene allora stai bene.

Compito della filosofia è farti capire che stai male, malissimo.
salve.

Non sono pratico, quindi non so quanti pazienti siano stati curati da questi terapeuti. Ma solitamente per stabilire che il metodo funziona ci dovrebbe essere una percentuale di guarigioni. Non basta dire che uno sia guarito, quando ce ne sono mille che non sono stati guariti. Anche uno che prega e che ha fede, potrebbe guarire da un problema emotivo rispetto ad esempio ad un male di vivere. Ma quella non è una guarigione, o meglio quella non è una cura medica, ma una cura spirituale. Ma siamo su piani completamente differenti. 
Solitamente, come si fa per una malattia qualsiasi, ci si basa su una statistica di casi analoghi. Poi ci sono gli accertamenti diagnostici e infine la cura. Quindi curare un paziente significa avere una diagnosi, e poi sapere come curare il paziente che ha quella malattia. Diagnosi sbagliate sono rare se i sintomi e gli accertamenti sono inequivocabili. Quindi se il metodo funziona, dovrebbe esserci un numero alto di guarigioni. 
#274
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
19 Ottobre 2024, 22:59:37 PM
Citazione di: Jacopus il 19 Ottobre 2024, 22:36:47 PMSecondo me non è possibile dare punti di riferimento certi, poiché il modello stesso è incerto e fonda la sua validità proprio da quella incertezza. Se può aiutarti Freud paragonava la psicoanalisi all'archeologia. Il ritrovamento di reperti nascosti servono a ricostruire il senso di quanto accaduto, che a sua volta prova a spiegare ciò che accade. 

Si può aiutare gli esseri umani conoscendo il modo di aiutarli. 

Io non so come aiutare chi ha bisogno, posso stargli vicino e dirgli qualche parola di conforto, ma non ho un metodo. 

Ma chi dice di avere la possibilità di aiutare il prossimo deve avere un metodo che può mettere a disposizione.

Cioè siamo coscienti che c'è un mare di gente che viene fregata dal "prossimo" per molto meno?

Per me è il minimo conoscere il metodo. 



#275
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
19 Ottobre 2024, 22:19:02 PM
Citazione di: Jacopus il 19 Ottobre 2024, 22:03:41 PMHai ragione Dubbio, l'affetto da solo non basta. Anche perché non è un affetto spontaneo ma l'uso dell'affettività per ottenere dei miglioramenti nello stato psicologico di una persona. Indubbiamente anche un grande amore o una amicizia profonda possono avere effetti terapeutici. La psicoanalisi aggiunge un setting che consiste nell'unire aspetti di affettività con aspetti più cognitivi e tipicamente clinici. Da un amico ti confidi ma se non ha una preparazione specifica non otterrai mai da lui lo stesso livello di attenzione di un terapeuta che fa bene il suo lavoro. Per questo sono importanti i temi del transfert e del controtransfert che indicano la necessità di collegare aspetti metodologici e ripetitivi con aspetti emotivi che agiscono sulla singolarità terapeuta/paziente. Credo anche che la psicoanalisi non sia necessariamente adatta a tutti ed anche per gli adatti i risultati possono essere molto diversi. Non è un vaccino né un operazione chirurgica. Opera sulla nostra mente, sulla storia della nostra mente e lo fa attraverso una procedura non direttamente biochimica (come si può fare con i farmaci) ma, appunto, affettiva. La fatica del lavoro di psicoanalista a sua volta impone che gli psicoanalisti si sottopongano a supervisione oltre che ad un percorso iniziale molto serio per poter accedere e diventare membro in Italia della SPI (società psicoanalitica italiana). Poi, detto fra noi, non bisogna neppure idolatrare la psicoanalisi. Potrebbe andare benissimo per migliorare il proprio comportamento la psicologia dinamica di Jung, la psicologia cognitiva oppure anche la palestra o un corso di teatro. La mente umana è poliedrica e non ama un'unica strada, neppure per la guarigione. Grazie comunque per l'interesse per questo argomento che permette anche a me di rifletterci.

Ma vedi che comunque arrivi al dunque. Chi poi fa le veci di un amico o di un famigliare, cioè uno che tu potresti chiamare "psiconalista" utilizza un medoto, altrimenti non potrebbe accedere a diventare psicoanalista. O menbro di ecc. ecc. 

Cioè sembra di entrare in una "setta"... 

per questo chiedo punti di riferimento certi.
#276
Tematiche Filosofiche / Re: Il "vuoto" ed il "nulla"
19 Ottobre 2024, 22:00:09 PM
Citazione di: Alberto Knox il 19 Ottobre 2024, 21:34:44 PMil fondamento costitutivo dell elettrone è l'energia . Resta da identificare cosa intendiamo per energia.


io non penserei tanto a ciò che costituisce l'elettrone (troppo sofisticato come quesito). Mi accontento al momento solo di stabile quale sia la sua zona di appartenenza. E quello sarebbe il campo elettronico. Se quello fosse l'intero universo sarebbe solo da stabilire cosa costituisce l'universo. Ammesso che a l'elettrone importi esattamente cosa costituisca l'universo per come lo stiamo vedendo noi. 
#277
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
19 Ottobre 2024, 21:43:08 PM
Citazione di: Jacopus il 19 Ottobre 2024, 21:28:53 PMIl metodo psicoanalitico non è né deduttivo, né induttivo, ma emotivo. Un concetto cardine della psicoanalisi è "nebenmensch", ovvero la persona vicina. Attraverso la vicinanza affettiva si crea la relazione, la relazione crea il transfert, il transfert prova a riparare le ferite che hanno prodotto il sintomo patologico. Freud, condizionato dalla cultura del suo tempo, avrebbe voluto che la psicoanalisi potesse fregiarsi di un metodo induttivo, che inizialmente sembrava a lui quello della interpretazione dei sogni, dei lapsus e di tutti quei movimenti inconsci che sviluppiamo nella vita quotidiana. Ma in realtà nessuno guarisce attraverso una interpretazione. Quel modello era il modello tipico e asimmetrico fra curatore e malato. In seguito la psicoanalisi ha approfondito di più il nesso fra cura e relazione affettiva, che sembra (almeno a me) il vero fulcro della psicoanalisi. Nondimeno un legame con il metodo induttivo rimane attraverso l'esame clinico dei casi, che permette di esaminare come e perché vi sia stato o non vi sia stato un successo terapeutico.
Per capire la complessità del tema, se hai voglia, potresti leggere un testo divulgativo ma non banale, veggetti-finzi, storia della psicoanalisi, Mondadori.

Metodo affettivo? Perdonami non voglio infierire, ma che metodo è? 

Sappiamo tutti che abbiamo bisogno di persone amiche, o persone che ci sono vicine in modo affettivo. Potremmo anche delegare questo a persone estranee, cioè a persone che non hanno alcun legame affettivo con noi. Ma chiunque faccia volontariato sarebbe equiparabile ad uno psiconalista.

Il punto quindi non è centrato.  
#278
Tematiche Filosofiche / Re: Il "vuoto" ed il "nulla"
19 Ottobre 2024, 21:26:32 PM
Citazione di: Alberto Knox il 19 Ottobre 2024, 21:13:00 PMIn realtà con universo intendo lo spazio, la materia , l energia , le leggi naturali, le forze fondamentali e tutto quanto 

no aspetta, un passo alla volta. Hai buttato dentro qualsiasi cosa. 

L'elettrone fa parte di un campo elettronico. 

Il campo presumo sia l'intero universo. 

Ora sta da definire l'universo per l'elettrone. 
#279
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
19 Ottobre 2024, 21:04:38 PM
Citazione di: Jacopus il 19 Ottobre 2024, 20:52:50 PMBuonasera Dubbio. Il tono di Koba è disdicevole ma il succo del discorso è reale.  Definire la psicoanalisi come deduttiva o induttiva è riduttivo. La psicoanalisi ha una storia complessa, fuoriusciti, creazione di correnti alternative (Jung e Lacan, la teoria dell'attaccamento, Ferenczi espulso e che oggi viene riscoperto, ecc.). Sinteticamente la psicoanalisi dichiara che agiamo nel mondo per motivi oscuri anche a noi stessi, motivi che sono originati dai nostri rapporti primari familiari e che possono essere gestiti meglio se si raggiunge consapevolezza di quei rapporti primari. Quei rapporti familiari si riepilogano nel setting terapeutico che è in sostanza una relazione simbolica, dove riavvengono i fatti salienti della vita del paziente. Lo strumento principe del terapeuta è l'ascolto non giudicante e responsivo, quello della madre/padre sufficientemente buon*. Prima del setting e dei collegati problemi di transfert, il terapeuta è portatore di una teoria della struttura della mente umana, che si è evoluta nel corso del tempo e che ha avuto anche dei riscontri strumentali parziali (ad esempio l'inconscio è riconosciuto come reale parte della mente, mentre il super/Io non è ancora stato localizzato, anche se risponde a strutture tipiche dei lobi frontali). Ancora andrebbe considerata la nascita della psicoanalisi storicamente. Basti pensare che il disturbo famoso ai tempi di Freud, l'isteria, ora è stato sostituito dal narcisismo. La sessualità indicata come motore dell'agire umano aveva un significato diverso in una società sessuofobica. Insomma curare la psiche ha tante prospettive, e la psicoanalisi è lo specchio di questa complessità. Per questo motivo non è possibile rispondere alla tua domanda.


Stiamo parlando allora di cosa? 

La mia domanda non era priva di senso. 

Parliamo sicuramente di esseri umani.

Sicuramente gli esseri umani non sono delle cavie. E un metodo costruito senza un criterio basato su qualcosa di solido (e il primo che mi è venuto è il metodo induttivo e deduttivo)  fa degli umani cavie rispetto al metodo (di natura appunto  sconosciuta).
#280
Tematiche Filosofiche / Re: Il "vuoto" ed il "nulla"
19 Ottobre 2024, 20:43:04 PM
Citazione di: Alberto Knox il 19 Ottobre 2024, 20:39:46 PMChe l'universo sia uno è un affermazione arbitraria, universo , unico -verso. Ma non possono esserci altri-versi? se no, su cosa si fonda tale radicale convinzione che non su la mera ragione ?

non mi sono spiegato completamente. L'universo è uno per l'elettrone. Eravamo partiti dall'elettrone e da ciò che ho detto a tal proposito. Penso tu abbia risposto pensando all'elettrone che abbiamo in comune...no?
#281
Tematiche Filosofiche / Re: Il "vuoto" ed il "nulla"
19 Ottobre 2024, 20:35:50 PM
Citazione di: Alberto Knox il 19 Ottobre 2024, 20:16:33 PMAncora non abbiamo definito lo spazio oltre l universo però...

L' universo è uno. Se ci fosse uno spazio fuori l'universo, quello spazio fuori, sarebbe sempre l'universo.

#282
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
19 Ottobre 2024, 20:32:16 PM
Citazione di: Koba II il 19 Ottobre 2024, 20:23:14 PMAh, ti servono delle info in più?
Ti posso dire questo: ci sono dei luoghi che si chiamano biblioteche e librerie, contengono degli oggetti misteriosi di cui forse avrai già sentito parlare: i libri.
Prova a leggerne uno sul tema in oggetto, non dovrebbe ucciderti.
Fino a quel momento sarebbe apprezzabile il silenzio.

ma per davvero?  :))

guarda sono su un forum, quindi mi limito solo farti notare che non hai risposto alla domanda.

Magari potevi stare in silenzio...no?
#283
Tematiche Filosofiche / Re: Il "vuoto" ed il "nulla"
19 Ottobre 2024, 19:18:33 PM
Citazione di: Alberto Knox il 18 Ottobre 2024, 09:16:12 AMAllora non dovremmo considerare solo la particella (l 'elettrone) ma anche il campo elettromagnetico . In più oggi, con lo studio della fisica quantistica dei campi le particelle non vengono più considerate come le vere entità materiali fondamentali, ma i campi. Le particelle vengono considerate come perturbazioni presenti nei campi, e sono state così ridotte a uno stato derivato. Si pensa che i campi di forza elettrici, magnetici , gravitazionali e nucleari siano costituiti da un mare di particelle virtuali che riempiono tutto lo spazio, così come prevede la teoria quantistica dei campi. La differenza fra ciò che è forza e ciò che è materia , quindi, appare quanto mai sfumata.
ti dirò di più, c'è una storiella che indica ogni elettrone uguale ad un altro. Infatti ho messo tra virgolette (se ti accorgi il post che ho scritto) l'aggettivo "tuo" in riferimento  all'elettrone. 
Siccome non è possibile stabilire che il tuo elettrone sia diverso dal mio e siccome lo stesso elettrone vive nel suo campo elettronico, diremmo che il tuo e il mio elettrone è lo stesso elettrone. 
In pratica c'è solo un elettrone... che condividiamo  :))
#284
Tematiche Filosofiche / Re: Psicoanalisi
19 Ottobre 2024, 19:12:20 PM
per capire meglio mi serve qualche info in più.

Presumo che la psicoanalisi sia un metodo per arrivare ad un risultato.
Ora questo, se fosse un metodo, sarebbe deduttivo o induttivo?
#285
Tematiche Filosofiche / Re: Il "vuoto" ed il "nulla"
18 Ottobre 2024, 08:36:52 AM
Citazione di: Alberto Knox il 17 Ottobre 2024, 23:58:25 PMperchè dici questo? se uno spazio è privo di elementi , quello spazio non consente operazioni elementari quali l addizzione o la sottrazione.  Ma questo esempio è buono per illustrare quanto ho detto in precendenza ,ricalcando il tuo esempio  possiamo immaginare un mondo il cui le leggi della fisica siano molto diverse .  in questo mondo alcune delle operazioni che sono computabili nel nostro non sarebbero tali e viceversa. L'equivalente delle macchine di Turing potrebbero esistere in questo mondo  , ma la loro struttura e il loro funzionamento sarebbero così diversi che risulterebbe loro impossibile eseguire ad es. le operazioni aritmetiche elementari , mentre potrebbero essere in grado di eseguire calcoli inacessibili ai computer del nostro mondo. I computer di questi due mondi  (questi calcolatori), fanno quello che fanno solo perchè le leggi della fisica glielo permettono.

p.s.
mi rendo conto ora che forse intendevi lo spazio vuoto non privo di elementi, come ad esempio lo pazio vuoto intergalattico. Eravamo però arrivati a ipotizzare uno spazio privo di elementi costitutivi , questa è la causa del mio fraintendimento.

Tengo a precisare cosa intendo io per spazio vuoto in senso matematico (o per lo meno ciò che ho capito io).

Prendi ad esempio una stanza ben sigillata e togli tutto da dentro. Ok, quello è il primo spazio vuoto a cui noi pensiamo. Però dentro c'è aria. Ok togliamo anche quella. 

Tieni presente quello spazio vuoto, ora prendi in esame cosa ci dice la fisica quantistica per quanto riguarda la posizione per esempio di un elettrone. Prendiamo ad esempio un elettrone che sta dentro la tua testa (uno qualsiasi).
Si potrebbe dire (o cosi direbbero i fisici) che la probabilità che quel elettrone stia nella tua testa è molto alta, ma esiste una probabilità diversa da zero che quello stesso elettrone sia ovunque nell'universo. 
Quindi in quella stanza vuota dove pensi di aver tolto tutto, anche l'aria, gira il "tuo" elettrone. 

Quello per me è il vuoto.