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Messaggi - Ipazia

#271
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
10 Luglio 2024, 10:33:51 AM
Citazione di: anthonyi il 10 Luglio 2024, 09:29:14 AMRussificata? Quindi niko tu ammetti che quell'altra metà che la Russia si annetterebbe non era originariamente popolata da russi, visto che ha avuto bisogno di essere Russificata, chiaramente con un'operazione di eliminazione delle identità ucraine preesistenti di stampo genocida.
All'incirca come la metà di Ucraina nazificata Nato sotto il segno di Bandera. Chi di genocidio etnico colpisce, di genocidio etnico perisce. Agli sfortunati residenti non resta che scegliere da che parte stare rispetto alla rinata cortina di ferro Nato. Cosa realizzata fin dal 2014 e programmata fin dal 1989.
#272
Tematiche Filosofiche / Re: Essere ed esistere
09 Luglio 2024, 22:42:22 PM
Citazione di: Donalduck il 09 Luglio 2024, 22:16:22 PMBeh, come battuta va bene, ma come argomentazione, insomma...
Dovrebbe dirlo il nume responsabile se è solo una battuta. Chi tace, acconsente. E visti gli esiti dell'opera non si può non condividere il suo silenzio.
#273
Tematiche Filosofiche / Re: Essere ed esistere
08 Luglio 2024, 07:20:31 AM
Citazione di: Donalduck il 03 Luglio 2024, 16:54:12 PMNon penso nessuna delle due cose, ma metto il mondo fisico e quello psichico sullo stesso piano (non nel senso di piano ontologico, ma di capacità causativa e "grado di realtà").
Il termine epifenomeno lo potrei usare per definire i fenomeni che sono effetti collaterali di altri fenomeni che stanno su un altro piano o semplici mezzi per ottenere risultati concepiti su un altro piano e realizzati sempre su quell'altro piano. Ma la sua attribuzione riguarderebbe i singoli fenomeni contingenti e non sarebbe definita dai piani a cui appartengono i fenomeni in questione.
Ad esempio se mi cade accidentalmente un vaso in testa (piano fisico) il dolore che sento (piano psichico) si può considerare un epifenomeno del fenomeno fisico dal quale è causato. Se invece quel vaso mi è stato buttato addosso di proposito da qualcuno per farmi male è il fenomeno fisico della caduta del vaso ad essere un epifenomeno. Potrei anche dire che c'è un piano del significato che assume il ruolo principale, ma ogni piano (in linea di principio e fino a prova contraria) può assumerne il ruolo di volta in volta.
Il fatto che definisca "reale" il piano fisico e solo quello è piuttosto eloquente.

Tutti questi discorsi resterebbero solo oziose disquisizioni puramente astratte e teoriche se non avessero dei risvolti pratici, anche di un certo rilievo.
Ma questi risvolti credo proprio che ci siano.

Ad esempio se qualcuno mi dicesse di aver visto il fantasma di suo nonno defunto e di averci parlato, non saprei a priori a quale piano ontologico assegnare questo fatto. Di certo non salterei subito alla conclusione che si tratta di una illusione o di una menzogna o del risultato di qualche malattia psichica, ma considererei anche la possibilità che i fantasmi esistano realmente, anche se nella mia esperienza non c'è niente che mi induca a crederlo. So che ci sono esperienze psichiche inspiegate e di origine sconosciuta, non ho pregiudizi sulla possibile esistenza di altri mondi non fisici (anzi ho la certezza che ne esiste almeno uno, quello che chiamo genericamente psichico, che percepisco con altrettanta evidenza di quello fisico), quindi ascolterei con rispetto quello che mi viene raccontato e sospendere il giudizio, non avendo mezzi per accertarne la natura.

Immagino che la tua interpretazione di un simile fatto e la conseguente reazione sarebbero differenti.

Il piano psicologico l'ho definito "astratto" ed è il "modo" reale con cui l'umano autocosciente prende coscienza della realtà.  Ma per quanto il modo sia reale non diventerà mai un ente, ma resterà una modalità. 

Volendo entificare tutte le modalità, la specificazione del loro "modo di essere" è fondamentale per evitare fumosità e confusioni logiche.

Il problema del disegno intelligente, rispetto al modello evolutivo impersonale, è la pressione etica che schiaccerebbe l'eventuale disegnatore (poco) intelligente. Al punto che scommettere sulla sua inesistenza è il miglior favore che gli si possa fare.



#274
Anche il "Tutto" è un pre-giudizio umano, un'astrazione, da usare con precauzione. Soprattutto quando sono in ballo conoscenza e responsabilità. Al di qua di un certo limite l'ignoranza diventa individuale e funziona come alibi e disonestà intellettuale.

Sapere di sapere quello che si sa vale quanto, e forse più,  di sapere di non sapere quello che non si sa.
#275
Tematiche Filosofiche / Re: Essere ed esistere
08 Luglio 2024, 06:44:41 AM
Le "fatalità" casuali non esistono, si insegna nei corsi di prevenzione. I cantieri devono avere opere provvisionali tali da evitare che i martelli cadano in testa ai passanti e l'astronomia moderna è in grado di prevedere (la scienza !) Ia traiettoria dei corpi celesti, che possono fare danni, meglio dei satanisti.

Demistificare i concetti di caso e necessità alla luce di quello che veniamo sapendo è il miglior servizio che la filosofia può rendere alla conoscenza rendendola epistéme.
#276
Tematiche Filosofiche / Re: Essere ed esistere
07 Luglio 2024, 22:30:36 PM
Concordo con bobmax che il caso non esiste. Una volta lanciati i dadi, dal big bang ad oggi, i dadi si fermano secondo precise leggi fisiche legate all'impulso da essi ricevuto. Solo che tra fantamiliardi di cause, trovare quella che disintegra l'auto su cui sto viaggiando è praticamente impossibile, per cui non resta che chiamare questo calcolo impossibile: "caso".
#277
Tematiche Filosofiche / Re: Essere ed esistere
04 Luglio 2024, 05:41:20 AM
Citazione di: iano il 03 Luglio 2024, 12:57:48 PMDevo leggerlo come una difesa del piano ontologico della specie?
Darwin avrebbe tentato la stessa difesa?
Preciso che sul fatto che le specie ci appaiono come cose in sè non ci piove, e non escludo che Darwin in tal modo le abbia trattate in parte.
Ora non vorrei dire che si tratti di una illusione, perchè per quanto mi riguarda percezione e illusione sono la stessa cosa.
Dico che percepire le specie per il sistema percettivo è l'equivalente di classificare gli individui in specie per il naturalista..
Percepire le specie per me significa classificare gli individui in specie senza sapere di farlo.

Quello che sto cercando di evidenziare è un significativo quanto ''prezioso'' cortocircuito logico.
Da un lato si individua una specie, quindi si descrivono le caratteristiche della specie, e poi si dice che gli individui che posseggono quelle caratteristiche appartengono alla specie.
Questa è in effetti un operazione virtuosa.

Di fatto partiamo da un giudizio soggettivo secondo il quale individuiamo una specie.
Ma, una volta detto che appartiene alla specie l'individuo che possegga date precise caratteristiche, stiamo sottraendo il giudizio alla nostra soggettività.
In questa operazione c'è l'anima del metodo scientifico e Darwin non vi è dubbio che questa anima la possedeva.
In questo caso la natura è stata decisamente "fisicalista", a scanso di approssimazioni e scetticismi fenomenologici, imponendo la chiave DNA che non è un'opinione. Verificata nel momento riproduttivo e nei tribunali, fino alla revisione del concetto di razza umana.

Forse non è tutto così limpidamente noumenico nel DNA, ma la natura ci prova da centinaia di milioni di anni e dimostra di saperne più delle nostre stregonerie mercantili.
#278
Tematiche Filosofiche / Re: Essere ed esistere
03 Luglio 2024, 11:41:46 AM
Non confonderei l'evoluzione naturale dei viventi, riconducibile alla memoria racchiusa nel dna, con quella individuale, che nella nostra specie ha raggiunto complessità e durata che la protraggono fino alla morte. Mentre l' "età evolutiva" si allunga sempre più.

Sono due piani reali distinti: biologico e culturale.
#279
Della serie: "non sono io che sono imperialista, sei tu che sei russo, cinese, ..."

Il bias è di chi non comprende il senso dell'allargamento Nato dopo la fine dell'URSS.
#280
Un ripassino di marxismo a chi si ritiene tale, marciando ormai soltanto per i "diritti civili".

https://contropiano.org/interventi/2021/11/02/liberta-di-chi-0143575

La citazione iniziale esprime al meglio lo stato dell'arte del mercato procreativo.
#281
Tematiche Filosofiche / Re: Essere ed esistere
02 Luglio 2024, 23:47:14 PM
Citazione di: Donalduck il 02 Luglio 2024, 20:26:45 PMAnche se trovo come al solito il linguaggio che usi piuttosto criptico (più che altro perché passibile di diverse interpretazioni), mi pare di poter condividere in linea di massima questa posizione, o almeno quello che mi sembra di capire, ossia in soldoni: la conoscenza deriva dall'esperienza e non si può esperire l'"Essere" inteso come noumeno, quindi le elucubrazioni attorno ad esso non hanno molto senso.

Tuttavia risulta evidente che le nostre visioni del mondo sono molto diverse. Se parli della coscienza come del risultato dell'evoluzione (in senso darwininiano), quindi in sostanza come un risultato "automatico" delle leggi fisiche (o una "proprietà emergente" di sistemi puramente fisici) è chiaro che su questo aspetto siamo agli antipodi, dato che per me la coscienza è un elemento fondante della realtà, come tale ci si presenta e come tale è (o almeno non vedo motivi per pensare diversamente).

L'epifenomenico e l'emergente non hanno nulla di meccanicistico, "fisicalista", se non altro perchè ciò che emerge, ovvero l'autocoscienza, acquista un grado di libertà che non permette di predeterminarne il comportamento. Siamo comunque agli antipodi se tu pensi che il mondo sia un epifenomeno della coscienza e non il contrario. Mi rendo conto però che le varie visioni del mondo generano confusione nel giudizio, invertendo cause ed effetti. Ma appena si dirada la cortina fumogena, physis fa valere le sue ragioni anche sui più abili arrampicatori di specchi.

CitazioneMa se questo punto mi sembra chiaro, molto meno chiaro mi appare il significato e il valore che attribuisci a quelli che chiami "piani ontologici" e i motivi per cui aderisci a una concezione che sembra essere sostanzialmente quella fisicalista

I piani ontologici da me intesi e distinti sono: reale, astratto, fantastico, ipotetico e immaginario. Solo il primo denomina enti materiali (cose, Sachen), ma anche gli altri "semantizzano" enti interni al proprio piano: concetti, personaggi, teorie, miti; e non agli altri, volendo mantenere un atteggiamento cognitivo "chiaro e distinto", non confuso.
#282
Attualità / Re: Panico americano
02 Luglio 2024, 23:16:27 PM
Riguardo alle badanti vedo già la caciottara assunta in casa Biden. C'è feeling tra i due e magari lei eredita pure qualcosa. Sempre meglio che vedersi sbattere la porta in faccia pure dalla destra europea, come sta accadendo ai vertici. Poi arriverà pure la base.
#283
Il posapiano di sinistra non è diverso da quello di destra. Per entrambi conta e vale solo la legge del Mercato. Più insuperabile della coscienza più scientisticamente epifenomenica.
#284
Liberamente tratto da J.J.Rousseau:

"La Democrazia esiste laddove non c'è nessuno così ricco da comprare un bambino e nessuna così povera da generarlo per venderlo"

#285
Tematiche Filosofiche / Re: Essere ed esistere
02 Luglio 2024, 15:00:53 PM
Non la farei così complicata. Mi limito ad osservare di essere un prodotto evolutivo autocosciente che condivide storia, ambiente, risorse e socialità con altri suoi simili. Un essente particolare ben determina(to/bile) che ha tutto l'interesse a far funzionar le cose e a pretenderle per il meglio. E possiede pure strumenti per difendersi e non farsi sopraffare, finchè  il suo essere a tempo determinato non "pagherà il fio dell'ingiustizia" entropica che gli ha permesso di esistere.