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Messaggi - Phil

#271
Tematiche Filosofiche / Re: Autorità e Verità
09 Gennaio 2024, 16:43:56 PM
Citazione di: Ipazia il 09 Gennaio 2024, 15:14:36 PMI "poeti" danno fastidio perché mostrano, e argomentano, i limiti del pensiero logico applicato aporeticamente all'esistenziale umano
Solitamente i poeti non argomentano, ma alludono ed ammiccano. Quando Gödel ha tracciato (e dimostrato) i limiti logici di un sistema (la sua nota "indecidibilità"), non ha usato metafore e suadenti appelli all'emozione; ha usato fredde formule e simboli logici.
Proprio come quelli con cui si è trastullato a "dimostrare" l'esistenza di un dio; i logici hanno capito il trastullo, mentre alcuni poeti si sono esaltati ed altri si sono sentiti "derubati".

Citazione di: Ipazia il 09 Gennaio 2024, 15:14:36 PMUn corso epistemo-logico. Altra brutta gatta da pelare per i logici duri e puri.
Al contrario: l'epistemologia i logici la chiamano «casa» (solito novecento docet), e pare che questa abbia uno dei migliori tetti in circolazione (nonostante gli inevitabili catini per raccogliere l'immancabile acqua piovana).
#272
Tematiche Filosofiche / Re: Autorità e Verità
09 Gennaio 2024, 14:43:31 PM
Lungi da me incensare la logica oltre i suoi meriti e il suo ambito, che non è affatto universale. Tuttavia un suo ambito comunque c'è e, come ricordato da InVerno, è l'ambito che entra in gioco ogni volta che ci mettiamo a ragionare, da soli o con gli altri, di politica, di sport o di altro.
Letteratura e poesia vengono studiate in (quasi?) tutte le scuole dell'obbligo; è quindi  "obbligatorio" conoscere almeno un po' Dante e Manzoni, ma non la logica e l'argomentazione (retorica, etc.). Un manualetto di logica a misura di bambino magari è noioso, ma poi te lo ritrovi, proprio come la matematica quando sei al supermercato a comprare le caramelle senza mamma e papà.
Ben venga alimentare la curiosità, ma perché non stimolare anche la curiosità su come funzionano i ragionamenti, oltre a quella sui miti letterari, a quella per le forme artistiche, etc.?
#273
Tematiche Filosofiche / Re: Autorità e Verità
09 Gennaio 2024, 12:26:14 PM
Citazione di: Alberto Knox il 08 Gennaio 2024, 23:13:16 PMPuoi forse presentare David Hume senza parlare di ragionamento deduttivo e ragionamento induttivo?
Ribalterei la domanda: puoi forse presentare il ragionamento deduttivo e il ragionamento induttivo senza parlare di David Hume? La risposta è: chiaramente sì. Non a caso, ci sono persone che ragionano bene senza conoscere Hume (chiaramente, conoscere bene entrambi male non fa, ma dovendo assegnare delle priorità per motivi di tempi didattici, propenderei per il "saper ragionare senza Hume").
Citazione di: Alberto Knox il 09 Gennaio 2024, 00:25:28 AMmi spieghi come fai parlare di fallacia senza fare filosofia?
[...]
vorrei anche sapere come fai a insegnare le regole del ragionamento senza fare filosofia.
Basta studiare un buon manuale di logica (provare per credere) e cercare di mettere in pratica ciò che si studia. Verrà così subito ridimensionata la retorica sul valore della storia della filosofia per l'imparare a ragionare. Dovendo poi assegnare una precedenza pedagogica, suggerirei indubbiamente di partire dal suddetto manuale (quello sì, fin dalle elementari) e lasciare la storia della filosofia per gli appassionati che hanno superato la scuola dell'obbligo (e, a dirla tutta, terrei ben lontani i poeti, "cuginastri dei metafisici", dai luoghi in cui si decidono i programmi scolastici... non sarà la poesia a riparare davvero il tetto).
#274
Tematiche Filosofiche / Re: Autorità e Verità
08 Gennaio 2024, 16:10:04 PM
Citazione di: Koba II il 08 Gennaio 2024, 11:04:10 AMC'è poi da chiedersi chi possa permettersi l'illusione che la lettura di Nietzsche e Wittgenstein possa condurre a cambiamenti? Chi sta bene, ovviamente.
Non a caso: "primum vivere, deinde philosophari" e probabilmente nemmeno "chi sta bene" si illude che leggere Nietzsche, o la Bibbia, o Wittgenstein, o i Sutra, etc. possa cambiare la propria situazione economica individuale (tranne rarissimi casi specifici, tipo superamento di esami e concorsi). Ci sono letture che portano il pane a tavola ed altre che sono accessorie; imparare sin da piccoli a distinguerle è molto importante. Capire il mondo e saperlo interpretare con una certa profondità teoretica, in gran parte dei casi non riempie la pancia. Se compri un libro di cucina, per poter mangiare non ti resta che procurarti gli ingredienti e la cucina. Se invece hai la "Fenomenologia dello spirito" di Hegel, pur avendo anche gli ingredienti e la cucina, rischi comunque di finire all'ospedale per intossicazione. Per questo dicevo che la storia della filosofia andrebbe insegnata tardi nel percorso scolastico; quello che è prioritario per l'individuo è semmai la capacità di ragionamento, non la storia del ragionamento; per sapere distinguere una fallacia da un ragionamento corretto, non serve studiare Sesto Empirico o Russell.
In fondo, fare filosofia è come saper suonare uno strumento: sfamarsi suonando è per pochi; se il suonare ha il sopravvento sullo sfamarsi, la vita è grama; se lo sfamarsi e il suonare sono in equilibrio, si ha una vita gradevole (se si ama la musica, ovviamente). Fermo restando che ascoltare la musica e suonare non sono la stessa attività.
#275
Tematiche Filosofiche / Re: Autorità e Verità
07 Gennaio 2024, 21:23:47 PM
Citazione di: Alberto Knox il 07 Gennaio 2024, 19:38:41 PMVa bene partire da come è stata rotta, ma siamo sicuri che saremo d'accordo?
Una certezza è che c'è chi sostiene che la finestra (ossia una qualunque "interpretazione x" ottocentesca del reale), non sia nemmeno rotta, figuriamoci il tetto (che è il fondamento teoretico che dà un senso all'"interpretazione x", che altrimenti, da sola, non fornisce adeguata "copertura" agli abitanti della casa).
Fra coloro che riconoscono la rottura come tale, le indagini dovrebbero stringere abbastanza il cerchio, ma concordo che siano possibili interpretazioni differenti. Nondimeno, credo sia una questione metodologicamente e crono-logicamente prioritaria, rispetto alla mera (ri)costruzione; poiché in base alle presunte cause della rottura, ciascuno potrà impostare di conseguenza il suo piano d'azione: se sono stati "sassi" (i rivoluzionari, il pensiero debole, il globalismo, etc.), "mettere le inferriate" (definire intoccabili i postulati dell'"interpretazione x") non risolve, mentre le "persiane blindate" (non concedere l'es-posizione delle fragilità dell'"interpretazione x") invece sì, etc. L'unica certezza è che senza il "tetto" lassù in alto (a un passo dal cielo, o proprio in cielo, "dogma celeste"), l'integrità della sola "finestra" conta poco, che sia ricostruita o meno.
Cosa intendevo con l'interrogarsi sul come (ri)costruire? C'è un tempio shintoista che viene volutamente distrutto e ricostruito ogni 20 anni dal 690 d.C.. Differente filosofia dell'abitare, prima ancora che differente modo di concepire l'abitazione; insegnatoci da una civiltà che ha avuto sicuramente un imprinting storico e un novecento ben differenti dai nostri.
#276
Tematiche Filosofiche / Re: Autorità e Verità
07 Gennaio 2024, 19:32:42 PM
Citazione di: Alberto Knox il 07 Gennaio 2024, 18:20:34 PMNon sarebbe stato inevitabile se avessimo inserito , come materia di studio fin dalla prima elementare , storia della filosofia
Non è così facile; considera i laureati in filosofia, i professori o anche i semplici appassionati, che quindi non hanno vincoli di programma: quanti di loro si occupano della filosofia che ha meno di un secolo e quanti pensano ancora con categorie dell'ottocento? Non dico questo per denigrare l'ottocento o il passato in generale, perché è evidente che alcuni "ingredienti" della filosofia non hanno "scadenza" (la logica, ad esempio), ma ci sono alcune categorie che cozzano con la realtà non perché la realtà è "sbagliata", ma perché sono la categorie ad essere inattuali (sottolineo che parlo di categorie per comprendere la realtà, non per giudicare quello che sarebbe "bello e giusto").
Secondo me, non conta tanto a quale età si inizia (anzi, la storia della filosofia la sposterei ancora più avanti), ma con quale approccio viene insegnata (già una volta dissi, scherzando ma non troppo, che per me andrebbe insegnata "all'indietro": se conosci a memoria i moderni, ma ignori i post-fenomenologi, la contemporaneità ti resterà filosoficamente "inaccessibile").
Citazione di: Alberto Knox il 07 Gennaio 2024, 18:20:34 PMQuindi se davvero parliamo di pars destruens e pars costruens dobbiamo anche indicare la finestra rotta e dire come la vogliamo ricostruire, non basta limitarsi alla constatazione nell individuare qualcosa di "rotto".
Già il pensare di «ricostruire»(cit.), apre molti interrogativi: la rifacciamo come prima o un po' più resistente? E se la spostassimo? Davvero conviene rifarla se il tetto è ancora sfondato? Iniziamo i lavori dal tetto? E se anziché un'altra "casa della metafisica", facessimo un palazzo differente? Non sempre la pars construens è necessariamente solo "re-construens".
Citazione di: Alberto Knox il 07 Gennaio 2024, 18:20:34 PME nemmeno limitarsi alla costatazione di ciò che è stato il novecento quindi.
Il (secondo) novecento è quello che ha rotto la finestra (e. soprattutto, il tetto); sapere come è stata rotta è fondamentale per iniziare a pensare come rispondere alle domande precedenti.
#277
Tematiche Filosofiche / Re: Autorità e Verità
07 Gennaio 2024, 15:37:53 PM
@Alberto Knox 

Il sentire comune, la "filosofia dell'uomo della strada" è infatti un secolo indietro rispetto a quella che nel frattempo è stata sviluppata; in fondo è inevitabile sia così. Stiamo iniziando solo recentemente ad elaborare diffusamente (fuori dagli ambiti "accademici") i vari "maestri del sospetto" e le varie "discontinuità" (B. Mazlish); stiamo scoprendo la "freschezza" delle sfide lanciate dal "Tractatus" (1921) ed "Essere e Tempo" (1927) circa un secolo fa.
Come spesso accade, lo scollamento fra l'attualità e la sua interpretazione con categorie rimaste "un passo indietro", provoca disagio e inefficacia esegetica; soprattutto considerando quanto l'ultimo secolo abbia "cambiato marcia" in termini di velocità nel mutamento "antropologico" (sociale, economico, tecnologico, etc.).
Parliamo di pars destruens perché notiamo che la casa ha un vetro rotto; quando faremo qualche altro passo "avanti", ci accorgeremo, proprio guardando attraverso quel vetro, che il tetto è sfondato (per cui aggiustare il vetro con una "toppa construens" non la renderebbe molto più abitabile...). Nichilismo? No, storia della filosofia contemporanea.
#278
Varie / Re: L'enigma delle monete sparite!
20 Dicembre 2023, 10:16:17 AM
Dopo aver visto il video alcune volte, credo proprio che il portamonete sia truccato; nel senso che da un lato ha la faccia di una moneta, dal lato concavo ha invece un fondo colorato di rosso per dar l'idea di essere bucato. Il prestigiatore infila e sfila le monete dal portamonete, girandolo a seconda che debba sembrare vuoto (lato concavo) o apparire come l'insieme delle quattro monete in pila. Il momento in cui ho capito il trucco è quando infila le monete nel sacchetto (minuto 0:18-0:19) e si sentono le monete cadere, mentre viene poi estratto il portamonete girato del lato della "falsa pila di monete", come intuibile anche dal movimento del polso. Trucco per me molto bello e, onestamente, se l'avessi visto dal vivo e solo per una volta, non l'avrei mai capito.
#279
Il mio "bambino interiore", dopo aver usato una "calcolatrice esteriore", metterebbe quel chiodo all'interno del primo 0 del 100, facendolo diventare un 8.
#280
Percorsi ed Esperienze / Re: Sens of humor
11 Dicembre 2023, 18:42:19 PM
Citazione di: Jean il 10 Dicembre 2023, 21:45:26 PMAccidenti, che ontologia (e di chi) aveva definito il suo dito?
Sogno ergo sum. E se in sogno assisto ad una scena che mi fa soffrire, pur senza sfiorarmi nemmeno il dito, soffro; e di certo colui che soffre non è più colui che non soffriva, eppure chi sogna è ancora lui (o no?). L'anagrafe, dentro o fuori dal sogno, insorge e dice che sono sempre io, che non è cambiato nulla. Ma il mio dito, acciaccato o immune o sognante, non è d'accordo, così come il mio soffrire e il mio sognare; non sono lo stesso. Come diceva quel tale? Nello stesso fiume non ci si bagna due volte... e anche qui c'è chi insorge, il cartografo: il fiume è lo stesso, altrimenti quale altro fiume sarebbe? In realtà egli parla del "letto del fiume" (d'altronde, su un letto nasciamo e su un letto finiamo, se siamo fortunati), non dell'acqua. Dunque: siamo cartografi o bagnanti? Per me la domanda è vana e la risposta è tutta nella martellata. Quel «ahia!» non mente... perché non dice, accade; nel sogno o nella realtà, ma comunque accade.
#281
Varie / Re: Rastislav e l'enigma dei colori
11 Dicembre 2023, 13:31:46 PM
Dalle "istruzioni" si direbbe che non c'è l'obbligo di utilizzare almeno un pennarello su ogni settore, quindi lasciando il centro con il colore "naturale" e combinando i vari colori, l'esito dovrebbe assomigliare a questo (le frecce indicano il miscelamento fra i tre colori dati in partenza):

#282
Citazione di: InVerno il 07 Dicembre 2023, 08:15:59 AMSono ancora esterrefatto che i tentativi di Terence Phil (che ora sorride defilato a mangiare fagioli e salsiccie lasciandomi in mezzo al saloon :D ) di far notare il nocciolo tautologico di certe posizioni siano stati fallimentari.
Più che fagioli e salsicce, ammetto che il sorridere è stato accompagnato dai sorsi del "tè di Kermit", se ricordi un vecchio meme in voga fra i patriarcofili di oltreoceano, e ovviamente quel «but that's none of my business» non si riferisce al fenomeno in questione (come sarebbero pronti a scommettere alcuni interlocutori), ma solo al prosieguo del discorso in mia assenza: più scarseggiano argomentazioni, più mi convinco che l'invito a "farsi domande" comporti che alcune domande radicali debbano tuttavia restare tabù inviolabili.
Purtroppo, una volta che la "violenza" dell'ideologia altrui mi ha disarmato della logica e dell'interpretazione dei dati, non posso fare molto altro che defilarmi dal Saloon; "Terence Phil" è troppo mingherlino per incassare le grosse tranvate che volano (all'altezza della "pancia", non più su) e stare a schivarle finché gli altri non si stufano di scagliarle, è un gioco piuttosto ingrato dopo un po'. Ed è così che, passando da una Trinità all'altra, più che un pistolero mi rivelo un Don Matteo che pedala altrove, perché qui la sua semenza è stata "divorata dagli uccelli" (niente battutacce patriarcali, please), come direbbe il Matteo superiore, quello del Vangelo (Mt 13, 3-9).
#283
Tematiche Filosofiche / Re: Oltre la Cenere
07 Dicembre 2023, 12:08:00 PM
Citazione di: Alberto Knox il 07 Dicembre 2023, 00:49:42 AMSì, lo vista quando ho sentito qualche giorno fa di quel fatto di cronaca dove una ragazza è stata uccisa perchè aveva lasciato il suo fidanzato.
Mi pare che per quel ragazzo non sia (stata) affatto valida l'affermzione che contestavo: «nulla ha significato, tutto è concesso»; per lui, i suoi desideri hanno un enorme significato e la vita altrui ben poco; per lui non è concesso che qualcuno lo lasci, ma è concesso a lui stesso essere vendicativo, etc. poi ci sarebbe da valutare comunque la questione psichiatrica, sebbene, come "dimostrato" in altro topic, è "evidente come il sole" che probabilmente è questione di "patriarcato" (perdona il sarcasmo, ovviamente non diretto a te).

Citazione di: Alberto Knox il 07 Dicembre 2023, 00:49:42 AMUn nichilista è per me una persona che non da nessun significato oltre l'apparenza , che non capisce alcuno scopo alla vita se non quello di soddisfare la propia sete di volere, consumare, pancia piena, donne, soldi , divertimento , vita facile, incuranza del dolore altrui, disperazione verso la propia esistenza che si riduce a fallimentare.
Forse in tal caso è più opportuno parlare di «edonista», o «esteta» per dirlo con Kierkegaard.
#284
Tematiche Filosofiche / Re: Oltre la Cenere
06 Dicembre 2023, 22:46:42 PM
Citazione di: Alberto Knox il 06 Dicembre 2023, 22:10:49 PMUn nichilista è una persona per la quale niente ha significato, e tutto è concesso.
Se parto da come questa tua definizione denota un nichilista, "temo" che l'insieme dei nichilisti sia (sempre stato) un insieme vuoto, svuotato dalla presunta assolutezza di quel «niente» e quel «tutto». Hai mai sentito parlare di qualcuno per cui seriamente nulla avesse significato e tutto fosse concesso, qualcuno per cui un gesto etico vale davvero l'altro (ossia ricevere aiuto o sopraffazione è indifferente), che concede ugualmente lo sfogo dei propri istinti e capricci sugli altri e al contempo lo sfogo degli istinti e dei capricci altrui su di sé, qualcuno per cui un pugno dato o ricevuto sono indistinti per "significato" e "concessione"? Forse nei reparti psichiatrici; fuori, se ci sono, li contiamo su una mano... chiusa.
Se la definizione è quella, allora è ovvio che Sartre non sia un nichilista e nemmeno ha senso parlare di nichilismo contemporaneo o passato, perché di tali soggetti, che si basano davvero sul "niente ha senso, tutto è concesso", non se ne vede l'ombra (e se fossero così bravi a nascondersi da risultare assenti, dovremmo concludere che per loro probabilmente ha senso almeno il nascondersi, quindi non potrebbero comunque rientrare in quella definizione).
#285
Tematiche Filosofiche / Re: Oltre la Cenere
06 Dicembre 2023, 20:47:08 PM
L'esistenza precede l'essenza; anche chi afferma la precedenza dell'essenza, sta di fatto affermando che l'esistenza dell'essenza precede l'esistenza degli esistenti (oltre che la pseudo-essenza dell'essenza stessa). Ciò vale non solo sul piano esistenziale (de gustibus), ma ancor più su quello epistemologico (de facto).