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Messaggi - Aspirante Filosofo58

#271
Citazione di: anthonyi il 31 Marzo 2024, 18:27:29 PMSecondo me, invece, le due "paci" di cui parliamo sono collegate. Anche l'ascetismo, infatti, allontana l'individuo da quelle pulsioni che lo spingono ad agire in maniera dinamica, cioé ad esprimere il suo se nei confronti del mondo.
Io non ho parlato di ascetismo, di allontanarsi dal mondo. Si può essere in pace col mondo intero solamente se se ne fa parte. 
#272
Citazione di: anthonyi il 31 Marzo 2024, 16:29:49 PMPerché l'adattamento all'ambiente sociale esterno é la condizione naturale dell'essere umano. Tutti noi cresciamo acquisendo comportamenti iterativi che ci guidano nel rapporto con gli altri in maniera incosciente.
Cambiare questi comportamenti invece é una scelta, una scelta faticosa che si fa quando si é insoddisfatti del rapporto col mondo, cioè si é in conflitto interiore.
Sono questioni confermate anche da ricerche , le personalità che tendono ad affermarsi, nell'arte creativa, in politica, nell'impresa, ma anche nelle figure dei grandi santi, sono spesso portatrici di questa conflittualita che cercano di superare con l'affermazione del proprio io.
Forse la conflittualità cui tu fai riferimento c'entra con la pace interiore come i cavoli a merenda.  La pace interiore è lo stato di chi è oltre ogni conflittualità, di chi ha intrapreso un viaggio interiore che lo ha portato a capire di non essere  un corpo, ma di essere un anima e di avere un corpo.
#273
Citazione di: anthonyi il 30 Marzo 2024, 10:13:45 AMDirei che é proprio il contrario, le persone con conflitti interiori sono proprio quelle che cambiano il mondo. Jobs disse: "siate affamati, siate folli", e lui di mutamento ne sapeva qualcosa. Chi é in pace interiore, invece, si omologa e si adatta al mondo rappresentando sempre una forza conservativa. Poi certo il mutamento può essere nel bene o nel male.....

Perché mai chi è in una situazione di pace interiore non può essere anche un po' folle? Perché mai la pace interiore dovrebbe essere omologazione e adattamento? 
#274
Citazione di: Ipazia il 29 Marzo 2024, 16:20:04 PMGuerre ce ne sono sempre state finita la seconda g.m.: di liberazione nazionale, decolonizzazione, neocolonialistiche e imperialistiche su vasta scala. La diplomazia può mitigare i conflitti ma non fa miracoli in assenza di equità interna di classe e nelle relazioni internazionali.

Non sequitur. Sono due piani totalmente slegati. I nazisti erano così in pace con se stessi da non vedere nemmeno i lager, oppure considerarli sacrosanti. Hannah Arendt lo spiega bene nel suo testo famoso.

Come fai a stabilire che i nazisti fossero così in pace con sé stessi? Per esempio: nel libro Giustizia, non vendetta di Simon Wiesenthal, c'è l'aneddoto di un soldato nazista che, su un letto, in fin di vita chiede di essere perdonato da un ebreo. Gli mandano l'autore del libro, cui lui racconta di aver partecipato alla strage di un gruppo di ebrei che si erano rifugiati in un casolare. I soldati, dopo averli accerchiati, appiccarono il fuoco al casolare e qualunque ebreo si fosse buttato dalla finestra per scampare alle fiamme, sarebbe stato raggiunto da armi da fuoco. Ovviamente Wiesenthal non può perdonarlo a nome di tutta la comunità ebraica. Avrebbe potuto farlo se fosse stata coinvolta solamente la sua famiglia, ma non così. 
Oppure, quando a guerra finita. Simon Wiesenthal scova un gerarca nazista e va ad arrestarlo. L'ex prigioniero ebreo, di fronte ad un soldato del III Reich, sviene questi gli presta tutte le cure del caso, riconoscendo di aver commesso dei crimini ed accettandone le conseguenze.

Le guerre esteriori, in ogni caso, sono figlie di quelle interiori. Quando cesseranno queste, quelle le seguiranno. Di qui non si scappa.

#275
Citazione di: anthonyi il 29 Marzo 2024, 11:19:54 AMSecondo me, Aspirante, tu confondi due concetti di pace abbastanza differenti.
La pace interiore é sicuramente auspicabile per tutti. La pace militare é invece quello che viene definito in economia come un second best. Chi fa la guerra é certamente un individuo che non ha pace interiore, però, nonostante questo, può essere indotto a non fare la guerra per effetto della deterrenza, rimane con i suoi rancori dentro, ma senza trasformarli in tragedie per gli altri.
Un individuo non  in pace con sé stesso, forse è disincentivato a fare la guerra, ma a mio avviso ci sono buone possibilità che sia dia alla guerriglia, agli attentati o quant'altro del genere. In qualche modo dovrà sfogare il proprio disagio interiore. La mancanza di pace interiore sfocia inevitabilmente in forme di violenza di vario genere.
Immagina di voler bere acqua pura di sorgente e di riempire un bicchiere infangato. L'acqua, inevitabilmente, non sarà più pura. O sbaglio?
#276
Citazione di: Ipazia il 29 Marzo 2024, 08:47:59 AMSi cade facilmente nella favolistica "metafisica" quando si parla di pace. La ricetta efficace consiste invece nella rimozione delle contraddizioni sociali, interne ed esterne ai gruppi costituiti. Per fare ciò non vi è altra via che l'equità sociale e la buona politica diplomatica. Finché continueremo a votare e mantenere elites oligarchiche guerrafondaie non c'è buona volontà individuale che tenga.
Cosa intendi per buona politica diplomatica? Se per qualche decennio ci siamo beati del fatto che in Europa non vi fossero più guerre e poi, di punto in bianco abbiamo avuto, negli anni '90 del secolo scorso la guerra nella ex Jugoslavia, ed ora un'altra nell'ex URSS, forse le diplomazie non hanno lavorato così bene. Non hanno potuto, saputo o voluto farlo?

Altro punto: se io non sono in pace con me stesso, come posso pretendere che sia in pace il mondo intero? Quante guerre interiori combatte ognuno di noi, di cui gli altri sono all'oscuro? 
#277
Ho letto da qualche parte.... "Se vuoi la pace mondiale, comincia a volere la pace nel tuo continente; se vuoi la pace nel tuo continente, comincia a volere la pace nella tua nazione; se vuoi la pace nella tua nazione, comincia a volere la pace nella tua regione; se vuoi la pace nella tua regione, comincia a volere la pace nel tuo comune; se vuoi la pace nel tuo comune, comincia a volere la pace nel tuo rione; se vuoi la pace nel tuo rione, comincia a volere la pace nella tua via; se vuoi la pace nella tua via, comincia a volere la pace nella tua casa; se vuoi la pace nella tua casa, comincia a volere la pace nel tuo cuore, perché un cuore in pace co sé stesso è in pace col mondo intero". La pace, a differenza di quanto affermano i nostri politici, non si costruisce con le deterrenze o le diplomazie. La pace è uno stato interiore: o l'abbiamo o non l'abbiamo. In questo secondo caso, occorre cercarlo e non costruirlo! E' come per le piante e ortaggi: o abbiamo i semi per farle crescere, o non li abbiamo, e in questo secondo caso, si cercano in natura o si acquistano (non si costruiscono)! 
#278
Buongiorno a tutti. Spesso ricevo inviti a manifestazioni il cui slogan suona più o meno così: "Facciamo guerra alla guerra". A parte che non sono mai stato amante delle manifestazioni pubbliche, forse anche perché, a causa delle mie limitazioni fisiche, mi sarebbe più difficile districarmi dalla folla in caso di problemi di qualsivoglia natura... però mi sembra un'assurdità fare guerra alla guerra, come quelli che affermano di votare contro questo o quel partito, ecc... ecc... Invece di fare guerra alla guerra, non sarebbe meglio essere in pace con sé stessi e di conseguenza trasmettere la pace a tutti i propri simili? Solamente chi è in pace con sé stesso può esserlo col mondo intero. Ancora più assurdo mi pare votare contro qualcuno: non sarebbe meglio votare a favore dell'avversario di quel qualcuno? Eppure i politici "scienziati" che ci ritroviamo oggi, ogni tanto si lasciano scappare affermazioni di voto contro! Non sono pochi gli esempi in tal senso. Voi cosa ne pensate? 
#279
Citazione di: Duc in altum! il 27 Marzo 2024, 10:49:24 AMBeh, se dopo 2000 anni siamo a sto punto...
Non sai rispondere? 
#280
Citazione di: Duc in altum! il 26 Marzo 2024, 18:54:27 PMI due giorni più importanti della tua vita sono quando nasci e quando capisci il perché sei nato (Mark Twain)

Certo c'è anche chi muore senza importarsene del perché sia esistito in questo pianeta, ma, ognuno, attraverso Gesù può scoprire - più facilmente e senza bip mentali - il suo per chi è nato, e non solo il perchè...
Continui ad insistere sullo stesso tasto! Per Gesù chi intendi esattamente? Quello filtrato dai vangeli definiti canonici o chi altro? 
#281
Citazione di: Duc in altum! il 24 Marzo 2024, 17:53:38 PMAllora, in questa eventualità, non sarebbe "Gesù"!
Dal momento che c'è chi nasce: imperatore o mendicante, atleta o paralizzato, in paesi che non vivono guerre o carestie, e altri che le vivono, ecc...ecc... forse Gesù ha delle preferenze.
#282
Citazione di: Duc in altum! il 22 Marzo 2024, 17:35:56 PMEsatto, ti pare, ti sembra, in realtà non è così.. se ci sono riuscito io, chiunque può "conoscere" Gesù!
Sei sicuro? Per esempio, se Gesù avesse delle preferenze e volesse farsi conoscere da alcuni e non da altri?
#283
Citazione di: Pio il 21 Marzo 2024, 15:03:20 PMLa causa del dolore fisico è data dall'avere un corpo. Quella del dolore psicologico è provocata dall'incessante attaccamento a ciò che dà piacere e dall'incessante tentativo di fuggire a ciò che non vogliamo o desideriamo. Il dolore più profondo ( interiore o dell'anima che dir si voglia) è provocato dallo stato di separazione, dal non sentirsi in unità, in armonia con l'esistenza ( o con Dio/ Allah/ Brahman per i credenti).
Infatti! Bibbia e Vangeli non entrano nel merito; semmai, promettono la dannazione eterna a chi non si comporta "come Dio comanda". In effetti: il dolore, la fame, la sete, il sonno, ecc... è tutto riferito al corpo fisico. Qualche anno fa, parlando con un amico gli confidai di essere stanco e di aver bisogno di dormire. Lui mi replicò che quando sarò morto potrò dormire in eterno. Allora mi sorse un dubbio: siamo sicuri che mente, anima e spirito abbiano bisogno di queste attività fisiche? Io creo proprio di no. 
#284
Citazione di: Duc in altum! il 20 Marzo 2024, 18:30:17 PMSe una religione rende più difficile l'incontro con Dio, Gesù non può essere una religione, perché si fa conoscere personalmente.

Prego...  O:-)
A me pare che Gesù si faccia conoscere quasi esclusivamente col "filtro" delle istituzioni religiose che hanno approvato i vangeli che si leggono nelle messe, mentre quelli che non si leggono mai non sono considerati degni di essere letti (apocrifi) attraverso i quali si potrebbe avere un quadro più completo. 
#285
Citazione di: Ipazia il 20 Marzo 2024, 19:15:35 PMGenesi 3

[16] Alla donna disse:
"Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze,con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà".

[17] All'uomo disse: "Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero, di cui ti avevo comandato: "Non ne devi mangiare", maledetto sia il suolo per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita.

Queste parole, oltre ad essere pronunciate da un Dio vendicativo, risentito perché Adamo ed Eva non lo hanno obbedito, non mi pare che  spieghino che cosa sia il dolore e fanno concludere che l'intera umanità prova dolore a causa della disobbedienza di Admo ed Eva. Che senso ha?