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Messaggi - Alberto Knox

#271
Tematiche Filosofiche / Re: Commento all'"Eutifrone"
14 Agosto 2024, 09:50:43 AM
tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare insomma ;)
#272
Tematiche Filosofiche / Re: Commento all'"Eutifrone"
13 Agosto 2024, 17:57:04 PM
Citazione di: Eutidemo il 13 Agosto 2024, 16:51:33 PMPer cui la conclusione a cui sono  giunto, è che, in tal caso, io avrei ritenuto "giusto" deferire mio padre all'autorità giudiziara; lasciando, però, che poi fosse essa a decidere!
ritenere che sia "giusto" farlo  non facilità le cose in questo caso. E di sicuro non ne sminusce la tragedia . Per tali motivi dico solo che sarei molto combattuto. Come  figlio posso coprire molti sbagli gravi come mio padre farebbe per me , ma per quanto riguarda questi casi estremi è molto difficile prendere una decisione.
#273
Tematiche Filosofiche / Re: Commento all'"Eutifrone"
13 Agosto 2024, 13:20:10 PM
Citazione di: Eutidemo il 13 Agosto 2024, 12:27:23 PMEd infatti, poichè lo stesso Socrate non si dimostra determinato come in altri casi, l'Eutifrone viene considerato un "dialogo aporetico"!
appunto perchè è un discorso aporetico che spinge all introspezione e non ad una conclusione oggettiva concordata. tu però ad una conclusione sei giunto mi sembra..
Citazione di: Eutidemo il 12 Agosto 2024, 17:40:39 PMConcludendo, quindi, dal punto di vista etico, secondo me Eutifrone ha fatto benissimo a trascinare il padre in tribunale; non avendo alcuna rilevanza che costui fosse il suo genitore.
ora effettuando il passaggio sostituendo il soggetto con te stesso io credo che la tua conclusione inizi a vacillare.
#274
Tematiche Filosofiche / Re: Commento all'"Eutifrone"
12 Agosto 2024, 20:48:16 PM
interessante l'approfondimento che hai fornito di come veniva concepito e vissuto l'aspetto giuridico di quel tempo. Meno approfondito è la questione degli dei, come viveva un antico il rapporto con gli dei? come noi oggi con la chiesa? sappiamo che si tendeva a volersi accaparrare, tramite delle offerte e delle preghiere ,la protezione di quello o di quell altro dio o piu di uno in base ai propri interessi .  E questo è esattamente quello che accade oggi quando si prega Dio che ci aiuti a tirare avanti. loro non amavano gli dei, ma li supplicavano affinchè li aiutassero a tirare avanti e piu che devozione si parla di timore , è solo un caso che ancora oggi si usa l espressione "timorati di Dio"?

 Detto questo l'etica  (o il politacamente etico corretto) rispetto al caso presentato è naturalmente a favore della decisione di Eutifrone di portare a giudizio  il padre. Però in effetti la cosa non è molto semplice perchè dobbiamo ora calarci nei panni di Eutifrone . E chiederci;  e io cosa avrei fatto?
fatto questo passaggio non sono sicuro che tuti qui dentro risponderanno ( a se stessi non a noi) la stessa cosa dell eticamente corretto.
#275
rieccoci all antico mistero, c'è una continuità dell essere dopo la morte fisica? Su queste cose si possono solo fare ipotesi plausibili, perchè nessuno di noi conosce direttamente l argomento. L'esperienza di Eutidemo, per quanto interessante, non è sufficente perchè quello stato di nulla era indotto dai farmaci, stato che è diverso dall esperienza che fanno le persone in coma ad esempio. Quindi per il gusto del dialogo si può dire che ci sono delle facoltà peculiari della psiche che non sono del tutto confinate nello spazio e nel tempo? è possibile nei sogni avere visioni del futuro ? pare di sì e solo l'ignoranza nega questi fatti che esistono e sono sempre esistiti. Ora questi fatti dimostrano che la psiche, o almeno in parte, non dipende da questi confini , ovvero dallo spazio e dal tempo. Allora la psiche non ha l obbligo di vivere solo nel tempo e nello spazio , e infatti non lo fa, e allora in questa misura la psiche non è soggetta a queste leggi e ciò singnifica una pratica continuazione della vita, una sorta di esistenza psitica al di la del tempo e dello spazio. Sicuramente la nostra psiche è intrecciata con il corpo in maniera indissolubile eppure non si trova un centro di comando nel cervello che indichi che in quel punto c'è l'io decisionale o l io osservatore. l'io appare come una camera evulsa, un aerostato dal quale giungono le immagini, le sensazioni e queste sensazioni ed immagini vengono da alcune aree della mia corteccia celebrale che comunica con il sistema nervoso centrale , al quale appartiene anche il cervello stesso. Io sono tutto questo, infinitamente libero , ma blindato entro me stesso nel tempo e nello spazio. Solo se davvero si scopriranno queste peculiari facoltà della psiche di tendere oltre il tempo e lo spazio allora si potrà dare ragione di queste congetture.
#276
Tematiche Filosofiche / Re: Il concetto di verità.
07 Agosto 2024, 18:02:57 PM
Citazione di: iano il 07 Agosto 2024, 17:50:03 PMMa cosa c'entra il concetto di verità in una discussione sull'etica e su Kant? ;D
portala avanti dunque. Mi ritiro dalla discussione
#277
Tematiche Filosofiche / Re: Il concetto di verità.
07 Agosto 2024, 12:34:02 PM
Citazione di: daniele22 il 07 Agosto 2024, 08:09:16 AMDico semplicemente che non è l'azione a determinare l'immoralità del gesto.
hai ragione ma questo vale anche per l azione morale. Non è tanto l azione in sè nel suo concretizzarsi ma piuttosto è l'intenzione che ci mettiamo dentro. Non è tanto importante poi alla fine come agiremo ma quanto che in realtà vogliamo agire nel bene , vogliamo la giustizia. Kant parla di volontà buona ed è propio questa intenzione all azione, non faccio l'elemosina per farmi bello ma perchè davvero voglio il bene. Allora l azione massimamente morale è sì nella sua concretezza ma sopratutto nella sua intenzione.
#278
Tematiche Filosofiche / Re: Il concetto di verità.
07 Agosto 2024, 12:08:11 PM
Citazione di: daniele22 il 07 Agosto 2024, 08:09:16 AM.. nel senso che non si hanno evidenze di amore "globale" e amore e odio sono solo due facce complementari della vita; per dirla con Bohr, "contraria sunt complementa"
ma in quel topic dissi che l amore e l'odio sono dimensioni soggettive. Se sono soggettive sono individuali.
nella ragione pratica  kant si domanda una cosa; esiste nella ragione umana un principio seguendo il quale giungeremo ad un azione sicuramente morale?
ma cosa vuol dire un azione sicuramente morale? vuol dire che agiremo secondo il bene , dimensione oggettiva. Quindi anzitutto bisogna tenere conto di questa duplice dimensione , soggettia e oggettiva ( il bene è la dimensione oggettiva, e ciò che fa si che tu ti predisponga a favore del bene è l amore). esiste il bene e la giustizia universale?
cioè qualcosa che è bene per tutta l umanità? forse è  qui che comincia la mia ingenuità. -perchè penso ad un bene e a una giustizia piu grande e più importante dei nostri meri tornaconti. Solevo dire che non c'è etica senza l'emozione vitale di porsi al cospetto di qualcosa più grande e di piu importante di noi e questo qualcosa è il bene e la giustizia.
Torniamo a kant, esiste un principio nella ragione in grado di portare a tale universalità? nella critica della ragion pura si domandava se la ragione ha in se delle strutture universali e necessarie seguendo le quali giungeremo a conoscenza certa. Nella critica della ragion pratica si chiede ; esistono dei principi universali seguendo i quali giungeremo ad un azione che è bene? tali principi devono essere universali ma non possono essere necessari , il che significherebbe che tutti dovremmo seguirli necessariamente. Ma non è così, ciascuno sarà libero di scegliere una strada piuttosto che l altra (restituire le 100 euro indipendentemente dal fatto che le abbia perse un ricco o un povero oppure no)
kant qui fa una distinzione , se seguiamo i nostri impulsi, le nostre emozioni, i sentimenti, istinto,  allora stiamo seguendo quello che lui chiama l'imperativo ipotetico il cui slogan è "se vuoi...allora devi" che non è necessariamente sbagliato l'imperativo ipotetico è legato alle condizioni contingenti, è legato alle decisioni, alla volontà . Se invece sceglieremo di seguire la ragion pratica , ovvero la ragione allora seguiremo l'imperativo categorico il cui slogan è "devi" . dovere per il dovere, non c'è contingenza , non c'è un "se vuoi.." ma devi!
A questo punto kant fa una distinzione fra libertà e libero arbitrio. la quale distinzione sarà meglio rimandarla alla prossima volta.
#279
Tematiche Filosofiche / Re: Il concetto di verità.
06 Agosto 2024, 13:50:30 PM
Citazione di: Jacopus il 06 Agosto 2024, 13:43:18 PMLa giustizia quindi come "Phronesis" o se preferisci come "prudentia" è una giustizia che non usa il pugno di ferro, ma che cerca sembra la declinazione della norma alla situazione concreta.
se la giustizia è intesa non come norma giuridica ma come virtù allora sono pienamente d accordo. Quello che manca, per essere consociati come affermi. è una visione comune, non totalizzante, ma una visione condivisa di valori , di Dio,dell uomo e del mondo.
#280
Tematiche Filosofiche / Re: Il concetto di verità.
06 Agosto 2024, 13:10:11 PM
Citazione di: Jacopus il 06 Agosto 2024, 12:51:52 PMSi in effetti in qualche momento mi sono lasciato un pò trasportare.
io ci ho scritto un topic in nome di quella falsa onda :'(
Citazione di: Jacopus il 06 Agosto 2024, 12:51:52 PMfatto sta che chi non è abituato alla carità per "imprinting" culturale, ha bisogno che vi siano criteri di giustizia applicabili.
la giustizia umana mi riporta alla giurisprudenza e di conseguenza ci saranno sempre trasgressori della legge , mi pare che tu voglia "educare" col pugno di ferro. in piu l essere umano non è ad una sola dimensione one dimensional man come diceva marcuse in relazione ad una certa casta capitalista che ci vorrebbero ad una sola dimensione, tutti allineati e sorridenti nella grande catena di montaggio sociale in virtù dell economia. Piu che criteri di giustizia abbiamo bisogno di criteri di responsabilità.
#281
Tematiche Filosofiche / Re: Il concetto di verità.
06 Agosto 2024, 12:44:14 PM
Citazione di: Jacopus il 06 Agosto 2024, 12:28:39 PMLa giustizia materiale e il conseguente benessere è la premessa per ogni discorso etico.
ma non dovrebbe essere forse l amore il pilastro su cui si regge l etica? amore di cui anche tu stesso hai detto che c'è bisogno di parlarne?
#282
Tematiche Filosofiche / Re: Il concetto di verità.
06 Agosto 2024, 11:21:29 AM
Citazione di: daniele22 il 05 Agosto 2024, 15:36:08 PMperò mi guardo ben dal dire "bisogna fare così", pure se mi arrogo di sapere come l'essere umano conosce la realtà.
l'imperativo non è una norma che dice come bisogna fare in una determinata situazione , dice cosa fare in qualsiasi situazione ,  non come  legge esterna ( devi restituire il portafoglio che hai trovato perterra perchè lo dice il Papa, perchè lodice la buona norma civile , perchè lo dice Gesù, perchè lo dice la legge) no devi restituire il portafoglio per la stessa legge morale che è in te. Lo puoi anche tenere naturalmente e far finta di niente ma in questo caso non hai agito secondo la tua morale , hai agito secondo interesse personale. Ma nessuno può obbligarti a restituire il portafoglio, è una scelta che devi fare tu. Non te lo impone la società
#283
Tematiche Filosofiche / Re: Il concetto di verità.
02 Agosto 2024, 12:52:18 PM
Citazione di: daniele22 il 02 Agosto 2024, 11:45:17 AMConvincere quindi di cosa? Convincere, per quel che mi riguarda, del fatto che la realtà di cui pensiamo di parlare non è quella là fuori ... Errata ed erratica presunzione mentale ...
avevamo già detto che il mondo per come è tale noi non lo conosceremo mai. Alla domanda che cosa posso sapere risponde la scienza e la scienza esclude dal metodo le attività emotive del ricercatore sul fenomeno in osservazione e sperimentazione. Alla domanda che cosa devo fare risponde l'etica che per kant doveva essere autonoma , ovvero come risultato della legge morale in me. kant fonda la sua etica non sulla società ,  lo fonda su un imperativo categorico e formula questo imperativo in diversi modi , anzitutto dice che devi agire sempre  in modo che la massima della tua azione possa sempre valere come principio di una legislazione universale. Ovvero quando faccio qualcosa , devo poter desiderare che altri, in analoghe situazioni, facciano lo stesso. kant formulò l imperativo categorico dicendo anche che tu devi trattare l umanità , sia nella tua persona sia in quella di qualunque altro, sempre anche come fine e non semplicemente come mezzo perchè tutti gli uomini sono in sè un fine. Ed è una legge che vale anche per te stesso, infatti non devi usare te stesso soltanto come mezzo per ottenere qualcosa . Se fai qualcosa perchè senti che è tuo dovere seguire la legge morale , allora puoi parlare di azione morale. Per questo l'etica di kant si chiama "etica del dovere" . Kant avrebbe aggiunto che solo quando sappiamo di agire in conformità con la legge morale agiamo in libertà. sembra una contraddizione ma non lo è . Come esseri dotati di sensi , noi apparteniamo all ordine naturale e pertanto siamo sottomessi alla legge di causalità , di conseguenza non possediamo una volontà libera (non puoi decidere di voler rimbalzare per la tua stanza perchè anche tu appartieni all ordine naturale del mondo) . Come creature razionali, però , facciamo parte di ciò che kant chiama la cosa in sè e quindi del mondo come è in sè , indipendentemente dalle nostre sensazioni. Se seguiamo la nostra ragion pratica possiamo compiere scelte morali e perciò la nostra volontà è libera , infatti, piegandoci di fronte alla legge morale , siamo noi stessi a formulare quella legge a cui ci adeguiamo. In ogni caso non si è particolarmente liberi e indipendenti se si seguono soltanto i propi desideri.
#284
Tematiche Filosofiche / Re: Il concetto di verità.
01 Agosto 2024, 14:09:33 PM
Citazione di: daniele22 il 01 Agosto 2024, 07:52:46 AMDa quale pulpito predica la sua sapienza?
Sì, abbiamo un bisogno immenso di grandi uomini che mettano se stessi al servizio del bene comune e non solo del propio.
#285
Tematiche Filosofiche / Re: Il concetto di verità.
01 Agosto 2024, 14:05:37 PM
Citazione di: Pio il 01 Agosto 2024, 08:41:53 AMAlcuni sostengono che "la verità è una terra senza sentieri".

Jiddu Krishnamurti certo ma ci sono anche altri pensatori come Gurdjieff e Ouspensky che promuovono la ricerca della verità interiore tramite  l'osservazione e l auto-osservazione.