Premesso che non sono così esperto da differenziare in modo preciso i due tipi di farmaci, ho qualche certezza in più rispetto ai farmaci psichiatrici che di solito agiscono inibendo o stimolando i flussi di neuro trasmettitori che il nostro corpo produce i ogni momento (ad esempio per digitare sulla tastiera mi serve l'acetilcolina). Questo perché è l'anomalo flusso di neurotrasmettitori a provocare gli effetti del disturbo, l'eccesso di dopamina è implicata nella schizofrenia mentre la carenza di serotonina nella depressione. Ci sono dei farmaci che si chiamano "inibitori" perché lasciano aperta la porta alla produzione dei neuri trasmettitori bersaglio, oppure la chiudono. È un modo farmacologico che agisce sul sintomo ma è molto efficace. Lo stesso principio d'azione inibitorio o eccitatorio nella produzione di neuro trasmettitori può essere usato dal neurologo ma l'eziologia (causa) della malattia è diversa perché c'è un danno fisico, riscontrabile strumentalmente, come nel Parkinson, mentre se si fa una risonanza magnetica ad un depresso, la funzionalità del cervello è nella norma ma vi è un anomalo flusso di neuro trasmettitori. Per questo la malattia mentale è più complessa e necessita di un intervento multidisciplinare.