Anche io trovo interessante questa analisi, dove è nell'uso della grammatica che si sedimentano e rintracciano gli abiti del pensare.
L'uso dei modi verbali, in particolare, ci dà indicazioni sul movimento del pensiero stesso, i suoi azzardi, le sue cautele, le sue certezze, reali o presunte. Sono piuttosto combattuta se ritenere nelle concause che determinano la mancanza di utilizzo del congiuntivo, concorra in maggior misura l'ignoranza di uno strumento a non permettere la nobile arte delle ipotesi al pensiero, o, viceversa, sia una cultura incentrata ai "dati di fatto" e alla semplice presenza ad averci educato a un pensiero fatto di sentenze che non sa proporsi e porsi al di là d'esse, in un ambito di valutazione ed esplorazione dei suoi limiti, con piedi di piombo, in terreni soggettivi, sdrucciolevoli di incertezze e di non facili posizioni.
L'uso dei modi verbali, in particolare, ci dà indicazioni sul movimento del pensiero stesso, i suoi azzardi, le sue cautele, le sue certezze, reali o presunte. Sono piuttosto combattuta se ritenere nelle concause che determinano la mancanza di utilizzo del congiuntivo, concorra in maggior misura l'ignoranza di uno strumento a non permettere la nobile arte delle ipotesi al pensiero, o, viceversa, sia una cultura incentrata ai "dati di fatto" e alla semplice presenza ad averci educato a un pensiero fatto di sentenze che non sa proporsi e porsi al di là d'esse, in un ambito di valutazione ed esplorazione dei suoi limiti, con piedi di piombo, in terreni soggettivi, sdrucciolevoli di incertezze e di non facili posizioni.