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Messaggi - giona2068

#271
Citazione di: Angelo Cannata il 21 Dicembre 2016, 23:56:35 PM
Mi sembra che la questione posta da Barbella riguardi il rapporto tra mittente (Dio) e destinatario (quello che Barbella chiama IO) della Parola di Dio. Una volta posta la questione in questi termini, viene fuori che il problema di Barbella risente di una certa disattenzione verso il mittente, come se fosse tutto un problema di cosa deve fare il destinatario. Ma se Dio ha deciso di mandare questa Parola, vuol dire che egli ha ritenuto che tale Parola poteva essere compresa: non possiamo pensare l'abbia fatto per il puro gusto di divertirsi proponendo enigmi difficilissimi.
Ora, se la Parola di Dio, con tutte le difficoltà che pone, è un problema, significa che il suo autore è un problema. Ma è intenzione di Dio essere un problema per noi o creare problemi a noi?
A questo punto la questione mi sembra che diventi questa: cosa fa Dio per non ridursi ad essere per noi nient'altro che un problema, cosa fa affinché la sua Parola non si riduca per noi a nient'altro che un problema? Vogliamo pensare che ha inviato il suo Figlio? Ma non è stato anche questo per noi un problema ulteriore? Vogliamo pensare che il fatto che si tratti di problemi è tutta colpa nostra? Ma in questo caso Dio si confermerebbe ulteriormente essere nient'altro che un problema, cioè nient'altro che uno pronto ad accusarci, a colpevolizzarci tutte le volte che le cose non gli vanno per il verso giusto.
Io, quando non riesco a farmi capire, provo ad ascoltare, in modo da conoscere meglio il mio interlocutore e così adattare meglio il mio linguaggio. Dio ascolta noi come interlocutori? Non sembra proprio.
Alla fine la domanda diventa questa: se Dio non mostra nessuna preoccupazione di ascoltare me o l'IO, visto che abbandona l'IO nelle sue sofferenze più terribili, perché l'IO dovrebbe avere tutto questo scrupolo ad impegnarsi per capire la Parola di questo Dio?
Supponendo che la Parola di un tale Dio contenga ammaestramenti da parte di lui, ne consegue che, se io cercherò di essere un buon discepolo, imparerò le virtù di questo Dio, imparerò a farle mie e a imitarlo. Ora, se tra le virtù più vistose di questo Dio c'è la mancanza di ascolto verso di me, significa che essere discepolo della sua Parola mi indurrà a diventare una persona che non sa ascoltare gli altri, a somiglianza del mio maestro Dio.
In effetti, mi pare che ciò succeda. Cioè, non mi sembra che sia tanto difficile individuare, sia nel presente che nella storia passata, esempi di fedelissimi alla Parola di Dio i quali, quanto più le si ritengono fedeli, tanto meno si dimostrano capaci di ascolto, di sforzarsi di comprendere chi la pensa diversamente da loro.
Inoltre, mi sembra che succeda anche l'opposto: quanto più le persone si ritengono lontane dalla comprensione della Parola di Dio, tanto più sono umili e disposte all'ascolto. Si veda, ad esempio, l'episodio del centurione, che si ritenne talmente lontano, indegno della maestà di Gesù da sconsigliargli di andare a casa sua: "... ma dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito". Oppure l'episodio del buon samaritano, portato da Gesù come esempio proprio in quanto straniero, eretico, in contrapposizione al sacerdote e al levita, che si ritenevano invece vicinissimi alla comprensione della Parola di Dio.
Da qui seguirebbe una conseguenza brutta per la Chiesa Cattolica, in quanto essa si ritiene interprete autentica della Parola di Dio perché guidata dallo Spirito Santo; secondo ciò che ho detto prima, ne verrebbe a conseguire che la Chiesa Cattolica sia l'istituzione che più di ogni altra rispecchia la mancanza di ascolto imparata da Dio, modello primario.
Dunque il nocciolo della questione diventa l'ascolto, tra la preoccupazione dell'IO nei confronti della Parola, così come l'ha presentata Barbella, e un girare la questione in direzione opposta, sfidando Dio e i suoi seguaci all'ascolto.
Una cosa curiosa può essere che eventuali risposte accusatorie nei confronti di questo mio post, da parte di fedelissimi alla Parola, non farebbero che confermare come la vicinanza alla Parola di Dio educhi effettivamente alla mancanza di ascolto o addirittura all'accusa, alla colpevolizzazione, che sembra essere un'altra virtù tipica di questo Dio, virtù che egli riesce tutt'oggi a trasmettere ed inculcare agli ascoltatori della sua Parola.

Caro mio, il tuo discorso accusatorio verso il Signore Dio, che altro non è che una bestemmia, è tale perché è mancante di  un soggetto che prende parte alla contesa. Infatti c'è il Signore Dio Onnipotente, c'è l'uomo e c'è satana che per sua natura è scemo. Se non lo fosse non farebbe quello che fa. La parola del Signore Dio è rivolta ai peccatori, i santi la leggono nei loro cuori ed ascoltano la coscienza, nei quali dimora il peccato. Il peccato è satana che come detto è scemo, per cui l'uomo sotto il suo potere è incapace di pensare, sentire, ragionare, comprendere,  obbedire ecc...  Ciò nonostante il Signore ha mandato i Suoi santi e profeti e, per finire, il Suo Figlio come esempio da seguire, con la speranza di trovare qualche cuore aperto capace di comprendere in primis, non la Sua parola, ma condizione umana in cui si trova il peccatore. Infatti qualcuno ha trovato, anche se pochi. A quelli che non possono comprendere ha detto: Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti ed ai portatori della parola ha detto di non buttare le perle davanti a chi non è in grado di apprezzarle.
In conclusione la Sua parola è incomprensibile per i peccatori il cui salario è la morte.
In verità ti dico, che chiunque non comprende la sua Parola, se considera questo fatto un segno di morte, ha già qualche speranza di risveglio, anche se poca.
#272
Citazione di: Mario Barbella il 21 Dicembre 2016, 19:18:44 PM
:)
DOMANDA DELLO SPIRITO
(MA QUANTO DISTA DA ME LA CONOSCENZA ASSOLUTA?)l


Quasi tutte problematiche teologiche che comportano lo studio delle Sacre Scritture, con riguardo allo specifico mondo della cristianità, paiono poggiare su pochissimi semplici passi dei Vangeli canonici, passi qui riportati con qualche breve commento. La sottolinetura del pronome ME nel sottotitolo sta  per sottolineare che il destinatario di questa riflessione è l'IO cosciente nella sua unicità e universalità, in breve, nella coscienza che si sente capace di percepire l'onere che è la responsabilità totale del Mio Universo nonostante una chiara sensazione di desolante debolezza (in termini di Conoscenza). Si, perché il termine Conoscenza qui trascende il solito comune significato di insieme di informazioni acquisite ed organizzate ad uso dei Miei archivi mentali e d'altro genere, per assumere quello di sentito (= percezione) di potenza o, se si preferisce, di dominio effettivo sul Mio Universo, al netto dell'altrettanto sentito di flaccidità (o debolezza) di tale dominio.
Veniamo ora al sottotitolo di questa riflessione "Ma quanto dista da ME la Conoscenza assoluta?" Abbiamo, appena sopra, accennato al fatto che Conoscenza è, al netto di tutta la discussione filosofica che giustificherebbe questa conclusione, la capacità, non importa in quale misura, di dominio che l'Osservatore ha sul Suo Universo. L'avvento del Cristianesimo, che qui riteniamo  datare dalla pubblicazione dei vangeli ("pubblicazione", termine da non prendere alla lettera come la pubblicazione di un libro di oggi) nei quali si sottolinea la cultura del sentimento caritatevole nei confronti del più debole. Per rispondere all'auto-domanda: "Ma quanto dista da Me..." è sufficiente il semplice caso della parabola: "Il buon samaritano", orbene sarei capace, io personalmente, di ripetere quell'atto di carità in toto, tenendo conto che oggi dispongo di un auto che non gira in ambienti non sicuri? Forse si, ma solo per portare il ferito al primo ospedale pubblico senza spese, o quasi, a mio carico. A questa domanda ho già tenuta per me la mia risposta. Ma, pure senza disturbare il personaggio evangelico, mi sentirei disponibile a sostituire Madre Teresa di Calcutta in qualcuna delle sue opere di carità. Orbene la "distanza" dalla Conoscenza assoluta posso misurarmela da me.
Fra il conoscere e il credere c'è un abisso molto grande.
Purtroppo dappertutto si trova questa sinonimia delle due parole anche se in verità sono cose molte diverse.
La conoscenza al massimo può portare ad cambiamento della mente, ma a noi ciò che interessa è il cuore perché è la dimora del Signore Dio nell'uomo e quindi il tempio della vita. Anche a satana interessa il cuore dell'uomo, sia quando già lo domina che quando cerca di conquistarlo.
Per questo convince l'uomo che quando sa vuol dire che crede e se crede è già salvo, ma non è vero.
Questo inganno è il fondamento della sua vittoria, purtroppo.
Quando San Paolo dice: Non faccio ciò  che voglio e faccio ciò che più mi ripugna, sta dicendo di non essere libero.
Chi non è libero è schiavo di satana, anche se  nel caso di san Paolo, e non solo, la conoscenza non manca.
Non è questa la prova che solo con la conoscenza non risolviamo i nostri problemi?
San Paolo ha vinto perché ha creduto nella sua verità, al contrario di tanti che la conoscono non vi credono.
Occorre quindi conoscere la nostra verità, chi siamo, chi eravamo ed a cosa siamo chiamati, ma oltretutto dobbiamo prendere atto della nostra condizione spirituale  e che da soli non possiamo fare nulla.
Anche questa è conoscenza, anzi lo è più della cultura teologica, allora se vogliamo rispondere alla domanda quanto sono distanza dalla conoscenza assoluta dobbiamo chiederci se conosciamo la ragione per quale non siamo santi.
Fino a quando non scopriremo e crederemo a questa verità, la conoscenza teologica ci serve solo ad essere gli scribi e farisei di questo tempo, o se preferiamo degli pseudo teologi, che anziché credere crocifiggono il Signore della via, vita e verità.
#273
Citazione di: Mario Barbella il 21 Dicembre 2016, 18:14:49 PM
COME VA LETTA E  CONCEPITA LA PAROLA DI DIO?

Al titolo aggiungeremmo anche: "chi ha scritto la parola di Dio..." dandone particolare rilievo in questa riflessione e facendone, anzi, il tema principale, perché la  Parola  "di Dio", ritenuta già da tempo scritta, continua, invece, ad essere tuttora in lenta elaborazione e ancora sotto scrittura da mani umane ancorché sotto ispirazione più o meno divina; sta proprio in questa ispirazione una delle chiavi importanti da sottolineare, per quanto possibile, in questo non semplice argomento.
Innanzi tutto diciamo che chi deve "leggere, comprendere e concepire la Parola di Dio " è, come per ogni altra cosa dell'universo, l'"Osservatore", anzi, l'Osservatore universale unico ovvero l'IO cosciente. Per capirci: l'Osservatore non è questo o quel tale, così come è inteso dal senso comune, ma, diciamo, una rappresentazione concettuale di una specie di mente o coscienza media di tutte le menti dell'universo; si può anche dire, per esempio, che il legislatore non è chi materialmente scrive le leggi di uno stato, bensì la rappresentazione di un parlamento che le elabora politicamente; mentre un comune "io", qui scritto in minuscolo, è il funzionario incaricato di redigerle sulla gazzetta ufficiale.
Qui sosterremo che la Parola di Dio è materialmente scritta da mano umana ma, è bene ribadirlo, soprattutto scritta grazie alla fusione complessa di menti, coscienze e delle tante mani umane, il tutto in un flusso super complesso e assolutamente impersonale di idee e di fatti che scorre come un fiume disordinato e turbolento con tutte le relative influenze, anzi, auto-influenze che operano nell'ambito del fluido medesimo ed in funzione delle situazioni ambientali e temporali autodeterminatesi. Questo fluido evidenzia, in qualche modo, la natura nella sua estrema complessità. Il dettagliare analiticamentei questo flusso è reso difficile dalla presenza dell'Osservatore che ne è immerso in tutto e per tutto essendone parte integrante, anzi, auto-integrante. Questo è proprio lo stesso problema che incontrò la fisica quantistica ai primi del '900, con i suoi aspetti apparsi subito strani e contraddittori e, almeno all'inizio, inspiegabilmente legati all'Osservatore che, secondo la posizione di allora, era semplicemente la persona fisica dello sperimentatore, che mai sarebbe stato preso in considerazione come parte integrante del fatto scientifico in sé stesso!
Ma, allora, cosa può fare l'Osservatore per captare ed esporre la parola di Dio barcamenandosi nella turbolenza della storia delle idee, con le connesse esigenze della ragione, per tentare di autodefinire, fidando nell'adattabilità di un linguaggio che fosse accettabilmente concreto, il senso profondo della parola di Dio? E' qui il problema.
Un'idea di questo problema, cioè la risposta alla domanda "chi ha scritto la parola di Dio", la cerchiamo nel fatto che essa non è semplicemente "stata scritta" ma è da sempre in corso di elaborazione, di critica, di riflessione e, quindi, di scrittura, ad opera non solo di specialisti coscienti di farlo, ma di tutti: credenti, miscredenti, asceti, promotori, avversatori, negazionisti, scettici non importa di quali religioni, quando e se ne avessero una, apatici di qualsiasi ideologia o gruppo che mai penserebbero di essere compartecipi attivi della scrittura sacra. Un esempio concreto di questo "continuare a scrivere la Parola" ce la dà, molto semplicemente, la mera omelia di un sacerdote che, con la sua personale interpretazione di quanto già è scritto e inteso come "Parola di Dio", vi lascia pur sempre una sua traccia, il tempo e la storia fanno il resto.
Concluderemmo, se così ci è lecito dire, che è l'IO, cioè l'Osservatore universale, che, meditando e studiando, seppure nei limiti spesso minimi e controversi delle sue disponibilità intellettuali e materiali ed altro (essendo l'Osservatore una sintesi del mondo di osservatori), contribuisce  a dar senso alla Parola di Dio già scritta o ancora da scrivere. ::)

La parola del Signore Dio è la stessa cosa che è incisa nell'anima di ogni essere umano.  All'inizio non fu dato agli uomini nessuna scrittura perché il Signore in persona parlava nel cuore di ogni persona tramite la conoscenza e l'uomo sentiva e comprendeva perché, oltre ad essere in comunione con Lui, era come se leggesse quanto inciso nel suo cuore. Con la caduta le cose cambiarono perché venne meno la comunione dell'uomo con il Signore Dio, ma quelli rimasti puri continuarono come prima della caduta stessa. Premetto che Adamo non era un solo uomo bensì l'intera umanità, idem per Eva. Quelli rimasti puri diventavano profeti per svegliare altri. Arriviamo così a Mosè che, vista la quasi totalità degli uomini non più in comunione con Lui, riceve i comandamenti direttamente dal Signore Dio. Infatti era l'unica via affinché l'uomo stesso camminasse secondo la Sua volontà, ma le cose non andarono come il Signore avrebbe voluto perché gli ebrei dell'esodo costruirono il vitello d'oro prima ancora che Mosè tornasse.   Visto che gli uomini non ascoltavano il Signore mando il Suo Figlio prediletto come estremo tentativo, ma le cose andarono come sappiamo. Ora dobbiamo solo attendere la Parusia. In ogni caso quelli che pensavano di sapere tutto - capeggiati da scribi, farisei e sommi sacerdoti - furono proprio quelli che Lo crocifissero. La ragione è molto semplice. Quando la parola del Signore Dio non viene letta e imparata per ricevere un insegnamento che conduce alla vita - cioè per la nostra salvezza - satana suscita nell'uomo la superbia  motivandola con il far  credere di essere nella luce mentre altri sono nelle tenebre. Il resto consegue. 
Di manomissioni della parola ce ne sono state e ce ne saranno, ma io in verità vi dico che se l'uomo cerca la propria salvezza gli basta conoscere  il primo comandamento il resto lasciamolo agli intellettuali _ sapienti umani - che hanno solo testa e niente cuore. Ergo sono lontanissimi dal Signore Dio.
#274
Tematiche Spirituali / Re:Una buona notizia.
11 Dicembre 2016, 19:49:09 PM
Citazione di: jsebastianB il 11 Dicembre 2016, 17:17:05 PM
Citazione di: giona2068 il 10 Dicembre 2016, 12:33:35 PM
Questo spiega anche la diffidenza verso la chiesa alla quale vanno imputati anche i fatti recenti/attuali ( non di questo comunque che voglio parlare).

Altro che "diffidenza" !! E fai molto bene a non parlarne !
Solo chi ha con-vissuto con i ( tuoi ) Preti dell' ekklesia puo' ben dire che "questi" altro non sono che vere canaglie, stupratori di fanciulli -
Sei mai stato in un collegio maschile  "gestito"  dai (tuoi) preti ?? Vuoi un indirizzo ?
Eccolo: collegio Artigianelli di corso Palestro n. 14 - Torino ! gestito dai preti - giuseppini del Murialdo !!  
Non fare il sapientone.. di cose che NON sai !

Solo quando il bubbone è scoppiato negli Usa, in Irlanda, in Belgio.. il mondo ha potuto conoscere l' orrore di quei Lager per minori !
Per secoli l' empieta' di questi ministri del (tuo) dioIncarnato hanno occultato, nascosto.. sapientemente l' orribile verita' !
Altro che educatori dei fanciulli ! vere bestie, bavose, vogliose, represse,, che avevano buon gioco contro ragazzini - GIA' sfortunati di essere orfani dei propri genitori - e per questo ( purtroppo )  affidati a questi maniaci libidinosi.. con la tragica conseguenza di essere stati Rovinati -  per sempre ! - nel "fisico"  e nello spirito !

Sapientone .. scendi dalla tua cattedra di cartone - come gia' ti aveva ben consigliato il forumista Altamarea !!


Scusa, ma chi ha detto che io faccio parte di quella exxlesia nei confronti della quale hai del risentimento, magari fondato?  
Ho detto tante volte che non sono cattolico, forse la cosa ti sfugge, ma prima di sputare acredine dovresti quantomeno informarti per sapere con chi stai parlando.
Così dai l'impressione di essere arrabbiato con il mondo intero e ti scagli con chi non c'entra, anche se condivide il racconto delle tue esperienze negative.                                                                                                                                                                                       Quando  ti scaldi e passi alle offese evidenzi la mancanza di ragionamento, lascia perdere, non è cosa per te.
Duc In Altum dixit: La vedo dura comprendere le scritture senza fede, ma il tuo caso è diverso, perché hai del rancore da smaltire e ti sei buttato a capo fitto per studiare le Sacre Scritture, non perché ti interessano, ma per colpire i detentori della teologia i quali ti hanno schifato.
Se vuoi uscire dalla tua condizione devi imparare a scindere il Signore Dio dai lupi vestiti di agnello che non rappresentano il Signore, anzi  sono i Suoi nemici.
Auguri
 
#275
Tematiche Spirituali / Re:Una buona notizia.
10 Dicembre 2016, 17:31:28 PM
Citazione di: jsebastianB il 10 Dicembre 2016, 16:59:54 PM
Citazione di: giona2068 il 10 Dicembre 2016, 11:28:46 AM

E' vero che l'insegnamento del Signore Gesù è sempre meno seguito ed è anche vero che Lui aveva avvisato il mondo che questo sarebbe successo. Quando verrò, troverò un po' di fede sulla terra? Se sperava di trovare un po' di  FEDE  sulla terra non avrebbe fatto questa domanda.  

Giona.. non scopri l' acqua calda.. ( e ti assicuro -  senza polemiche ) -
GIA' nel Pentauteco ( e dunque molto .. molto tempo prima del Gesu' terreno ) l' autore (illuminato) riporta quanto sconsolato fosse il dioYahwè nel constatare che - malgrado i prodigi fatti a favore del popolo di sua esclusiva proprieta' - purtuttatavia gli voltava le spalle / piu' precisamente :
- fino a quando questo popolo Mi disprezzera'  ?? Fino a quando NON avranno Fede IN ME (!), malgrado tutti i miracoli fatti in loro favore ??  
La sua volonta' ( la Torah ) veniva calpestata, si onoravano altre divinita' ( tradotto il mondo, l' avidita', le passioni, lo spergiuro, la sodomia, la prostituzione.... eccc.. eccc...  ) -
Che poi Mosè convinca poi lo stesso dioYahwè a non scatenare la sua proverbiale ira vendicativa ( i famosi castighi divini.. - guerre, pestilenze, siccita', deportazioni.. eccc.. eccc.. ) mirante ad annientare completamente quel popolo dalla dura cervice .. la motivava  che per la colpa di "alcuni" - non TUTTI debbano subire il tremendo castigo ( l' annientamento Totale ). - E infatti il dioYahwè acconsente alle richieste del devoto Mose'.. eccc.. eccc... ecc... ( Num. cap. 14 ) -

Stesso tema nel Libro di Geremia.. il dioYahwè ricorda al profeta quanto grande fosse stato il suo sconfinato amore  verso la sua " primizia " .. Anche qui esterna la sua amara delusione per l' ingratitudine del Suo popolo / e che ben scandisce: i discendenti di quel mitico personaggio biblico - Giacobbe.. " chiamato " IsraEL.  
Pesante è la sua accusa  rivolta, in particolare,  contro i detentori della divina Torah ( il "clero" ) che hanno seguito cio' che è vano/ illusorio, diventando essi stessi vanitosi/supponenti, perversi.. ecc..eccc..  - Infine la sua  amara conclusione:  
Perchè mai il "Mio" popolo ha abbandonato Me / sorgente di acqua viva.. per scavarsi "cisterne bucate".. eccc.. ecccc. ecccc.... ( Ger. cap. 2 ) - - -  E poi ancora Osea, Amos... eccc.. ecccc....

E ancora.. come non dimenticare quei significativi passi della Genesi ( cap. 6 ) ove l' autore riporta - come il dioYahwè sia cosi' disgustato dall' imperante empieta' che ricopriva ormai TUTTA la terra ! Da qui la sua irrevocabile decisione di scatenare quel ( mitico ) terrificante Diluvio purificatore - tale da estinguere la vita animale e vegetale (sic! ) -
Ma ecco l' amara sorpresa !
Nel godere la fragranza del sacrificio del riconoscente Noe' ( il consolatore.. per l' amareggiato dioTribale ) - Gen. cap. 8 -   proprio il dioYahwè dovette constatare come, "quel nefasto"  germe / la malefica inclinazione / albergava "ancora" nell' intimo umano.  E dunque?
A poco sono serviti i vari Cristi, Unti, Consacrati, Inviati, Profeti da "lui" mandati quaggiu' ... nulla è cambiato !
                                                         -----------------------------------------
Poi tu scrivi:   SOLO in questa generazione, nelle aree in cui ci si definisce cristiani a parole, ci sono "matrimoni" fra persone dello stesso sesso. SOLO in questa generazione le donne cambiano "mariti"  come si cambiano i calzini. Idem per gli uomini. SOLO in questa generazione l'uso di sostanze stupefacenti dilaga dappertutto. SOLO In questa generazione il ricorso a psicologi e psichiatri è un bisogno di tanti a causa dei terremoti nel cervello umano.   Ecc... Ecc....

Sei sicuro che OGGI  sia peggio rispetto al tempo passato ? Come fai ad essere  cosi' certo ?
Ogni epoca ha il suo travaglio !
Dovresti sapere.. dai Libri Sapienziali l' autore esorta il devoto a non magnificare ( con nostalgia ) il passato / che comunque NON ritornera' piu' ! Illusoria, per l' eccelso Qoelet, il rifugiarsi in un ricordo beato di una ( ipotetica ) eta' dell' oro ormai trapassata ! Non è saggio rifugiarsi nei ricordi ritenendo " quei " tempi migliori del presente.
Da qui la sua massima: Non dire mai: perchè i tempi antichi erano piu' felici dei presenti. Non è saggio !( cap. 7 )

L' esegesi del principe dell' ekklesia - reverendissimo cardinal G. Ravasi - conclude questo sublime passo del Predicatore,  come  sia del tutto inutile e senza senso - la recriminazione del tempo presente..  rifugiandosi in un passato / ormai lontano / esaltandolo come la massima perfezione.
Ecco allora, sua eminenza reverendissima,  ripete il martellante.. tambureggiante leit-motiv dell' incomparabile Predicatore:  Non c'è niente di nuovo sotto il sole - a significare che qualunque trama degli eventi altro non è che un groviglio di continue ripetizioni MA - purtuttavia -  senza un' effettiva Novita' ! ... eccc.. eccc.. eccc....


- G. Ravasi - Qoelet _ l' originale e scandaloso dell' A.T. / edit.S.Paolo - ( pag. 239/240 )
Sai bene che con te non mi dilungo, ma non sono io che scopro l'acqua calda bensì sei tu che non hai scoperto  l'acqua!
Infatti fai riferimento al VT, quando cioè non vi era ancora stata la rivelazione, per
dire che la cosa non è nuova, ma benedetto la cosa è ben più grave perché il mondo sa ora come stanno le cose.
#276
Tematiche Spirituali / Re:Una buona notizia.
10 Dicembre 2016, 17:19:30 PM
Citazione di: Apeiron il 10 Dicembre 2016, 16:50:17 PM
Citazione di: giona2068 il 10 Dicembre 2016, 16:01:23 PMPer Apeiron Ciò che dici sarebbe perfetto se tutti quelli che dicono di credere credessero veramente. Purtroppo le cose non stanno così. Nel Santo Vangelo è detto: Questo popolo mi adora con la bocca ma il loro cuore è lontano da me. Invano mi adorano. Il Battista chiamava quelli che vivono in questo inganno: Razza di vipere ecc.... In quel tempo quelli che dicevano di essere il popolo prescelto e veri adoratori del Signore Dio hanno crocifisso il figlio del Signore Dio, hanno perseguitato i cristiani e prima ancora avevano massacrato i profeti. Il popolo che uscito dall'Egitto costruì il vitello d'oro non appena Mosè si fu allontanato. Quelli che dicono di essere cristiani, ma non sono/erano hanno perseguitato i cristiani, hanno fatto le crociate, hanno istituito l'inquisizione ecc.... e per finire hanno perseguitato, calunniato e disprezzato P. Pio. In sud America, non solo hanno massacrato quelli del posto, ma Gesuiti e Domenicani si sono massacrati fra di loro, ecc.... Quelli che credono veramente non sono coloro che si professano tali - Ap: La calunnia dei giudei/religiosi si professano tali ma non lo sono, li ho trovati bugiardi - ma quelli che si fanno riconoscere dalle loro opere. Il cristianesimo è amore, chi uccide, calunnia, perseguita, vive il materialismo sfrenato, e distrugge la pace è satanico anche se si professa tutt'altro. Non ho detto che il tempo dell'inquisizione era migliore di quello attuale, ma ho detto che in quel tempo, come in altre circostanze, gli artefici erano solo i capi ora invece è la società nel suo complesso che è andata fuori strada. Prova a rifare il tuo discorso partendo da questi presupposti e vedrai come arriverai a conclusioni diverse. In ogni caso ciò che è importante non è sapere se una volta era meglio o peggio o se quelli che si comportano male sono falsi credenti, ma come siamo messi noi. Nessuno sceglie di essere anticristo/satanico prima ancora di esserlo, ma se lo sceglie sotto inganno cade nella trappola senza accorgersi. Ciò è sempre successo, ma e in questo tempo di globalizzazione l'inganno è totale. Ciao Giuseppe

Grazie della spiegazione. Tuttavia mi pare abbastanza strano che più si va avanti nel tempo più aumenta il numero dei condannati. Mi sembra una cosa assurda. Così come mi sembra assurdo che la gente non si ponga il problema della "gravità" del concetto di inferno come dannazione eterna. Siamo esseri finiti e imperfetti. Come si può dare una pena infinita ad un essere finito? Il conceto di inferno a me trasmette paura e mi rende ancora più difficile amare. Una concezione della pena finita secondo me non sarebbe terrificante. Invece così quando penso all'inferno vengo preso da una paura che mi paralizza.

Chi ha detto che l'uomo è un essere finito?  L'uomo è un essere infinito, nel senso che è stato creato per vivere in eterno.
Il problema è dove andremo a stare per l'eternità!
Il salario del peccato è la morte, un mondo che vive nel peccato è un mondo di esseri vegeti, ma spiritualmente morti.
Un morto può preoccuparsi della sua fine? No! Questo è ciò che sta avvenendo.
Per questo dico che oggi, globalmente, è peggio di quello che è stato il passato.
Tu parli di una pena che abbia una fine, ma se con una pena eterna il mondo non ferma la sua caduta, con una pena a tempo la fermerebbe?
In ogni caso in apocalisse 20 è scritto che quelli che non voglio pentirsi alla fine saranno distrutti!
Altro che misericordia, ma il problema non è solo il male operato, bensì il nostro essere.
Un distruttore di pace, un violento, una persona piena di desideri carnali, un assassino, un superbo ed orgoglioso, anche se il Signore volesse potrebbe secondo stare nel regno dell'amore e della pace?
Per questo occorre un pentimento sincero che rinnovi la persona e sciolga le sue incarnazioni.
#277
Tematiche Spirituali / Re:Una buona notizia.
10 Dicembre 2016, 16:01:23 PM
Per Apeiron 
Ciò che dici sarebbe perfetto se tutti quelli che dicono di credere credessero veramente. Purtroppo le cose non stanno così. Nel Santo Vangelo è detto: Questo popolo mi adora con la bocca ma il loro cuore è lontano da me. Invano mi adorano. Il Battista chiamava quelli che vivono in questo inganno: Razza di vipere ecc....
In quel tempo quelli che dicevano di essere il popolo prescelto e veri adoratori del Signore Dio hanno crocifisso il figlio del Signore Dio, hanno perseguitato i cristiani e prima ancora avevano massacrato i profeti. Il popolo che uscito dall'Egitto  costruì il vitello d'oro non appena Mosè si fu allontanato. Quelli che dicono di essere cristiani, ma non sono/erano hanno perseguitato i cristiani, hanno fatto le crociate, hanno istituito l'inquisizione ecc.... e per finire hanno perseguitato, calunniato e disprezzato P. Pio.
In sud America, non solo hanno massacrato quelli del posto, ma Gesuiti e Domenicani si sono massacrati fra di loro, ecc....
Quelli che credono veramente non sono coloro che si professano tali - Ap: La calunnia dei giudei/religiosi si professano tali ma non lo sono, li ho trovati bugiardi - ma quelli che si fanno riconoscere dalle loro opere.
Il cristianesimo è amore, chi uccide, calunnia, perseguita, vive il materialismo sfrenato, e distrugge la pace è satanico anche se si professa tutt'altro.
Non ho detto che il tempo dell'inquisizione era migliore di quello attuale, ma ho detto che in quel tempo, come in altre circostanze, gli artefici erano solo i capi ora invece è la società nel suo complesso che è andata fuori strada.
Prova a rifare il tuo discorso partendo da questi presupposti e vedrai come arriverai a conclusioni diverse.
In ogni caso ciò che è importante non è sapere se una volta era meglio o peggio o se quelli che si comportano male sono falsi credenti, ma come siamo messi noi.
Nessuno sceglie di essere anticristo/satanico prima ancora di esserlo, ma se lo sceglie sotto inganno cade nella trappola senza accorgersi. Ciò  è sempre successo, ma e in questo tempo di globalizzazione l'inganno è totale.
Ciao Giuseppe
#278
Tematiche Spirituali / Re:Una buona notizia.
10 Dicembre 2016, 12:33:35 PM
Citazione di: Apeiron il 10 Dicembre 2016, 12:12:25 PM
Citazione di: giona2068 il 10 Dicembre 2016, 11:28:46 AM
Citazione di: jsebastianB il 09 Dicembre 2016, 23:49:37 PM
Citazione di: SaraM il 09 Dicembre 2016, 20:23:22 PMCirca 2000 anni fa Cristo è passato sulla Terra per annunciare una buona notizia che doveva cambiare la vita dell'uomo.
Risposta "provocatoria".. ma non troppo: la fede DI Gesu' unisce - la fede IN Gesu' separa. Celeberrima questa massima dello studioso Shalom Ben Chorin / autore del libro ( ormai introvabile ! ): - Fratello Gesu', nella prospettiva ebraica -- Uno dei tanti ebrei che hanno contribuito al dibattito della JesuForschung / la ricerca del Gesu' della storia ( giunta alla sua terza fase ) - E qui il discorso punta l'indice ( accusatorio ) verso il PRIMO dottrinario... ecccc.. ecccc..... ecccc..... ( ovviamente secondo i correligionari del Gesu' terreno ) - ---------------------------------------- Tu scrivi : L'insegnamento di Gesù è sempre meno seguito. E ti meravigli ? Leggiti il Tanakh.. scoprirai come: non c'è nulla di Nuovo sotto il sole.. eccc.. eccc.. eccc....
Bene, finalmente un punto su cui riflettere. E' vero che l'insegnamento del Signore Gesù è sempre meno seguito ed è anche vero che Lui aveva avvisato il mondo che questo sarebbe successo. Quando verrò, troverò un po' di fede sulla terra? Se sperava di trovare un po' di fede sulla terra non avrebbe fatto questa domanda. Questo a proposito della Parusia che per qualcuno è una storiella! In ogni caso se ci meravigliamo del mondo che vive da anticristo sta a significare che non abbiamo creduto. Assodato che nel mondo il Suo insegnamento non viene seguito, guardiamoci intorno e osserviamo se è meglio così o se è peggio. Mai nella storia c'erano state guerre chiamate mondiali, solo nell'ultimo secolo questo è successo. Solo nelle ultime generazioni i figli hanno smesso di rispettare i genitori. Solo in questa generazione, nelle aree in cui ci si definisce cristiani a parole, ci sono "matrimoni" fra persone dello stesso sesso. Solo in questa generazione le donne cambiano "mariti" come si cambiano i calzini. Idem per gli uomini. Solo in questa generazione l'uso di sostanze stupefacenti dilaga dappertutto. Solo In questa generazione il ricorso a psicologi e psichiatri è un bisogno di tanti a causa dei terremoti nel cervello umano. Ecc... Ecc.... Se questo è il risultato dell'aver rinnegato l'insegnamento di nostro Signore Gesù, abbiamo fatto bene? Seguendo il Suo insegnamento saremmo ridotti come siamo ridotti? Se abbiamo sbagliato a non ascoltare quello che ci ha detto di fare o non fare, non vuol dire che se l'avessimo ascoltato quello che sta succedendo non sarebbe successo e che ciò che ha detto è verità? Non dimentichiamo che tutto questo non resterà impunito, LUI non è solo amore, pace e misericordia, Lui è anche GIUSTIZIA.

Benissimo, sarai anche contro la modernità e sinceramente su varie cose hai anche ragione (sul fatto che ora "all is popular" e quindi non c'è più una gerarchia di valori) ma non capisco come tu dica che sia così tanto peggio la modernità ad esempio dell'epoca medioevale. In nome di Dio si sono bruciate streghe, si sono messi al rogo eretici (alcuni dei quali erano onesti ricercatori di Dio), si sono fatte le crociate. Da questo punto di vista si sarà diciamo persa anche la fede ma la violenza in nome di Dio è calata, no? Non mi pare che Gesù dicesse di andare a fare le crociate in suo nome. Non ti sembra di esagerare dicendo che la situazione peggiora sempre di più. Concordo con te comunque che i peggiori crimini contro l'umanità sono stati fatti nel novecento ma ecco non mi pare che prima la stessa Chiesa cattolica fosse popolata da santi che porgevano l'altra guancia. Chiediti anche perchè magari ora c'è diffidenza verso la Chiesa prima di sparare a zero su tutti. La tua analisi mi sembra troppo severa per i tempi moderni. Tuttavia ecco non voglio difendere il "qualunquismo" moderno ma questo è nato dopo aver visto il male delle ideologie e il male delle guerre sante.

Dunque se per te nel 1300 si stava meglio, buon per te. In un'epoca in cui la colpa della peste veniva data alle streghe che venivano puntualmente messe al rogo non mi pare che si stesse meglio. Poi eh come dici tu verremo tutti puniti per i nostri peccati ma non mi pare che nel passato la situazione fosse tanto più rosea. Per questo motivo ti chiedo: rimetteresti in atto l'evangelizzazione a forza (colonialismo spagnolo per intenderci)?

Caro mio il tuo discorso è di tipo sociale non spirituale. Ti preoccupi solo dell'aspetto edonistico e non di quello spirituale.
Secondo te le guerre "sante", la guerra non può mai essere santa, sono state volute dal popolo o dai governanti anche se vestiti con tonaca e stola? Questo spiega anche la diffidenza verso la chiesa alla quale vanno imputati anche i fatti recenti/attuali ( non di questo comunque che voglio parlare).
Spostandoci sul piano spirituale, anche se fattacci succedevano nel passato ed ora non succedono più o  succedono  in forma diversa, il problema attuale è che il decadimento non è più di solo di una classe di dominanti ma è un fenomeno che riguarda tutta la società!
Non è venuta a mancare la scala dei valori, ma l'unico valore che è credere che il Signore Dio Onnipotente è il Signore della vita. Da questo scaturisce tutto il resto.
#279
Tematiche Spirituali / Re:Una buona notizia.
10 Dicembre 2016, 11:28:46 AM
Citazione di: jsebastianB il 09 Dicembre 2016, 23:49:37 PM
Citazione di: SaraM il 09 Dicembre 2016, 20:23:22 PM
Circa 2000 anni fa Cristo è passato sulla Terra per annunciare una buona notizia che doveva cambiare la vita dell'uomo.

Risposta "provocatoria".. ma non troppo:  la fede DI Gesu' unisce - la fede IN Gesu' separa.
Celeberrima questa massima  dello studioso Shalom Ben Chorin / autore del libro ( ormai introvabile ! ):
-  Fratello Gesu',  nella prospettiva ebraica --
Uno dei tanti ebrei che hanno contribuito al dibattito della JesuForschung / la ricerca del Gesu' della storia ( giunta alla sua terza fase ) -
E qui il discorso punta l'indice ( accusatorio ) verso il PRIMO dottrinario... ecccc.. ecccc..... ecccc..... ( ovviamente secondo i correligionari del Gesu' terreno ) -  
                                                      ----------------------------------------
Tu scrivi : L'insegnamento di Gesù è sempre meno seguito.

E ti meravigli ?
Leggiti il Tanakh.. scoprirai come: non c'è nulla di Nuovo sotto il sole.. eccc.. eccc.. eccc....

Bene, finalmente un punto su cui riflettere.
E' vero che l'insegnamento del Signore Gesù è sempre meno seguito ed è anche vero che Lui aveva avvisato il mondo che questo sarebbe successo. Quando verrò, troverò un po' di fede sulla terra? Se sperava di trovare un po' di fede sulla terra non avrebbe fatto questa domanda. Questo a proposito della Parusia che per qualcuno è una storiella!
In ogni caso se ci meravigliamo del mondo che vive da anticristo sta a significare che non abbiamo creduto.
Assodato che nel mondo il Suo insegnamento non viene seguito, guardiamoci intorno e osserviamo se è meglio così o se è peggio.
Mai nella storia c'erano state guerre chiamate mondiali, solo nell'ultimo secolo questo è successo. Solo nelle ultime generazioni i figli hanno smesso di rispettare i genitori. Solo in questa generazione, nelle aree in cui ci si definisce cristiani a parole, ci sono "matrimoni" fra persone dello stesso sesso. Solo in questa generazione le donne cambiano "mariti"  come si cambiano i calzini. Idem per gli uomini. Solo in questa generazione l'uso di sostanze stupefacenti dilaga dappertutto. Solo In questa generazione il ricorso a psicologi e psichiatri è un bisogno di tanti a causa dei terremoti nel cervello umano.   Ecc... Ecc....
Se questo è il risultato dell'aver rinnegato l'insegnamento di nostro Signore Gesù, abbiamo fatto bene? Seguendo il Suo insegnamento saremmo ridotti come siamo ridotti?
Se abbiamo sbagliato a non ascoltare quello che ci ha detto di fare o non fare, non vuol dire che se l'avessimo ascoltato quello che sta succedendo non sarebbe successo e che ciò che ha detto è verità?
Non dimentichiamo che tutto questo non resterà impunito, LUI non è solo amore, pace e misericordia, Lui è anche GIUSTIZIA.
#280
Citazione di: bluemax il 07 Dicembre 2016, 16:33:03 PM
Citazione di: giona2068 il 07 Dicembre 2016, 11:20:37 AM
Io rispetto i Buddisti e i loro insegnamenti che impediscono all'uomo di scivolare nell'iniquità e aiutano a migliorarsi, ma non vanno oltre un certo livello perché manca la conoscenza della verità tutt'intera. Il Mistero umano non è nella mente ma nel cuore. La differenza fra Buddismo e cristianesimo è che il primo s'interessa principalmente  della mente mentre il secondo si occupa del cuore che è l'unico modo per miglioraci in modo risolutivo, ciò che si chiama salvezza.


ciao... io rispetto moltissimo ogni tipo di religione e sono stato cattolico prima di essere buddista.
Motivo per cui la domanda non era improntata su quale religione è la migliore anche se ho volutamente sottolinearne le differenza ma,  Essendo stato (forzosamente) cattolico, e poi evoluto nel buddismo (evoluto naturalmente è soggettivo) posso dirti che la mente, nel buddismo, comprende anche cio' che nel cristianesimo viene definito "cuore".

grazie comunque della tua risposta :) te ne sono grato

Se la mente comprende anche il cuore, il che da quel poco che conosco non mi risulta, come si fa a sapere che se stiamo credendo come idea o se stiamo credendo con tutto il cuore?
La mente è il cuore sono due cose diametralmente opposte. Il cuore è il Signore Dio nell'uomo, mentre la mente in larga parte è satana nell'uomo.
In ogni caso proprio in questi giorni stiamo facendo degli incontri per stabilire se il sapere sia sufficiente per  cambiare e la scoperta, non per me, è che se non ho il potere sul mio volere non riesco a vivere ciò che conosco. Infatti il peccato si impossessa della volontà della persona e lo rende schiavo impedendogli di fare quello che vorrebbe. L'illuminazione al quale il buddismo tende è praticamente un'idea che non sarà mai realizzata. Per questo occorre un aiuto divino che nel cristianesimo si chiama salvatore.
Avere fiducia in se stessi è fondamentale perché chi non ha fiducia in se stesso è praticamente un malato di mente, ma guai a confidare in noi stessi perché non vinceremo mai. La differenza fra avere fiducia in se stessi e confidare in se stessi consiste in questo: Nel primo caso ho la certezza che sono capace di essere strumento del Signore Dio, nel secondo caso, confidare,  invece sono certo che con il Suo aiuto tutto per me è possibile se mi metto all'opera.
Questa seconda parte manca nel buddismo! Essa viene sostituita da me che aiuta me stesso.
Il risultato è che l'uomo rimane molto limitato.
Non è scritto da nessuna parte, ma sono convinto che ad ogni popolo il Signore Dio, comunque Lo si chiami, abbia dato un insegnamento adatto al suo karma, per cui il nostro Karma mal si adatta all'insegnamento data a chi ha un karma diverso dal nostro perché vive in un area con storie, tradizioni ed errori diversi.
#281
Citazione di: bluemax il 07 Dicembre 2016, 10:11:10 AM
CitazioneSorrise e levò lo sguardo a una foglia di pippala stagliata contro il cielo azzurro, la cui punta ondeggiava verso di lui come se lo chiamasse. Osservandola in profondità, Gautama vi distinse chiaramente la presenza del sole e delle stelle; perché senza sole, senza luce e calore, quella foglia non sarebbe esistita. Questo è in questo modo, perché quello è in quel modo. Anche le nuvole vide nella foglia, perché senza nuvole non c'è la pioggia e, senza pioggia, quella foglia non poteva esistere. E vide la terra, il tempo, lo spazio, la mente: tutti presenti nella foglia. In verità, in quel momento preciso, l'universo intero si manifestava nella foglia. La realtà della foglia era un miracolo stupefacente.

Generalmente si pensa che una foglia sia nata a primavera, ma Gautama vide che esisteva già da tanto, tanto tempo nella luce del sole, nelle nuvole, nell'albero e in se stesso. Comprendendo che quella foglia non era mai nata, comprese che anche lui non era mai nato. Entrambi, la foglia e lui stesso, si erano semplicemente manifestati. Poiché non erano mai nati, non potevano morire. Questa visione profonda dissolse le idee di nascita e morte, di comparsa e scomparsa; e il vero volto della foglia, assieme al suo stesso volto, divennero manifesti. Vide che è l'esistenza di ciascun fenomeno a rendere possibile l'esistenza di tutti gli altri fenomeni. L'uno contiene il tutto, e il tutto è contenuto nell'uno.

La foglia e il suo corpo erano una cosa sola. Nessuno dei due possedeva un sé permanente e separato, nessuno dei due poteva essere indipendente dal resto dell'universo. Vedendo la natura interdipendente di tutti i fenomeni, Siddhartha ne vide perciò la natura vuota: tutte le cose sono vuote di un sé separato e isolato. Comprese che la chiave della liberazione sta nei due principi dell'interdipendenza e del non sé. Le nuvole correvano nel cielo, come uno sfondo bianco dietro la foglia traslucida di pippala. Forse quella sera stessa, incontrando una corrente fredda, le nuvole si sarebbero trasformate in pioggia. Le nuvole erano una manifestazione, e la pioggia un'altra manifestazione. Le nuvole, che non erano mai nate, non sarebbero mai morte. Se le nuvole potessero capirlo, pensò Gautama, avrebbero certo cantato di gioia cadendo sotto forma di pioggia sulle montagne, le foreste e le risaie.

tra le varie differenze con le altre religioni che ricordo brevemente:


  • Non vi è alcun Dio onnipotente nel Buddismo per il semplice fatto che non potrebbe esistere, non esiste alcuna entità in grado di giudicare e distribuire ricompense o punizioni, non esiste nessun giorno del giudizio;

  • Il Buddhismo non è una religione intesa come fede e culto ad un essere soprannaturale;
  • Nessun concetto di Salvatore nel Buddhismo. Il Buddha non è un salvatore e anche se un buddhista cerca rifugio in lui, come guida incomparabile nella via della purezza, non è servile nei suoi confronti. Un buddhista è consapevole che egli non può ottenere la purezza semplicemente cercando rifugio nel Buddha o per un semplice atto di fede. Non è nel potere di un Buddha lavare le impurità degli altri;
  • Buddha non è l'incarnazione di un Dio. La relazione tra Buddha e i suoi discepoli è quella di insegnante/studente;
  • La liberazione di se stessi è unica responsabilità di se stessi. Il Buddhismo non richiede una fede cieca ed indiscutibile, bensì richiede fiducia in se stessi, auto-disciplina sforzo individuale ed analisi;
  • Prendere rifugio nella Triplice gemma (Buddha, Dharma e Sangha) non significa auto-abbandono o affidamento totale su una agenti esterni per un aiuto o per la salvezza;
  • Il Dharma esiste indipendentemente dal Buddha. Siddharta Sakyamuni il Buddha storico ha scoperto e condiviso gli insegnamenti e le verità universali con tutti gli esseri senzienti, non è né il creatore di tali insegnamenti, né il profeta di un Dio onnipotente per trasmettere tali insegnamenti;
  • Nel Buddhismo tutti gli esseri senzienti hanno la Natura di Buddha. Pertanto tutti possono diventare un Buddha a tempo debito, se si pratica con diligenza e si raggiunge la purezza della mente;
  • Nel buddhismo l'obiettivo finale è l'illuminazione e la liberazione dal samsara, piuttosto che andare in un luogo quale il paradiso;
  • Il karma è un capisaldo e riguarda il concetto metafisico sulla correlazione tra le proprie azioni e le loro conseguenze, sul mistero del cosiddetto destino e della predestinazione, in ultimo anche sulla disuguaglianza evidente del genere umano.
  • Il concetto di vacuità (ossia l'assenza di esistenza intrinseca o a se stante di tutti i fenomeni ma il suo esistere dipende solo da cause e condizioni esterne. Questo vale anche per la mente) è altro capisaldo del buddismo.

penso che la piu' bella e piu' importante sia il concetto di vacuità:

La vacuità è fonte di liberazione per il praticante, perché attraverso la meditazione sulla stessa, l'individuo realizza un graduale distacco dal proprio egocentrismo. E' importante però non limitarsi ad una mera comprensione intellettuale, ma cercare invece di praticarlo quotidianamente anche se molto difficile.
Per definizione, la vacuità è l'assenza di esistenza intrinseca o a se stante di tutti i fenomeni, intendendo qui per fenomeni sia la realtà sensibile sia i diversi aspetti dell'Io umano.
e qui, anche grazie all'aiuto delle neuroscienze viene il bello...
Tutti i fenomeni hanno due modi di esistere; il primo è un modo di esistere convenzionale, così come è percepito dai nostri sensi ordinari, mentre il secondo è la vacuità di esistenza intrinseca.

Quel sè illusorio che nasce nella nostra mente, che le neuroscienze definiscono come "sensazione" essenziale e prodotta dal nostro cervello per mettersi in relazione con l'ambiente esterno è, quando compresa, di una bellezza unica. La spiegazione finale e la cessazione di ogni turbamento.

ora la domanda... quando viene compresa la vacuità penso (forse erroneamente) che il resto degli insegnamenti perda di importanza (se non di significato) o qualcosa mi sfugge ?


ciao :)

Io rispetto i Buddisti e i loro insegnamenti che impediscono all'uomo di scivolare nell'iniquità e aiutano a migliorarsi, ma non vanno oltre un certo livello perché manca la conoscenza della verità tutt'intera. Il Mistero umano non è nella mente ma nel cuore. La differenza fra Buddismo e cristianesimo è che il primo s'interessa principalmente  della mente mentre il secondo si occupa del cuore che è l'unico modo per miglioraci in modo risolutivo, ciò che si chiama salvezza.
#282
Citazione di: InVerno il 04 Dicembre 2016, 18:45:28 PM
Citazione di: Angelo Cannata il 04 Dicembre 2016, 18:26:43 PM
Citazione di: giona2068 il 04 Dicembre 2016, 17:47:25 PM
I non credenti come te guidati dal loro capo l'hanno trasformata in una festa del consumismo perché non vogliono che l'uomo creda in Spirito e Verità.
Nel caso specifico di questa discussione, non sarebbe difficile prendere atto, per esempio, che se i Cristiani preferirono sovrapporre la festa del Natale a quella del Sole invitto, non lo fecero certo per pura cattiveria, ma semplicemente perché per i Cristiani il Sole che illumina l'esistenza è Gesù. Questo non impedisce a nessuno di celebrare il 25 dicembre una propria festa del Sole invitto, senza alcun riferimento a Gesù.

Specifico solo che non stavo facendo preciso riferimento al culto del sol invictus, quanto alle decine di forme diverse e senza nome che sono testimoniate dai vari calendari solari (Stonehenge, Nabta Playa etc) ritrovati in tutti i continenti a tutte le latitudini, ben prima che qualcuno ne facesse una religione e spartisse la torta del creato, ben prima che l'uomo si allontanasse cosi tanto dalla terra e dall'agricoltura da dimenticarsi che la sua vita proviene da li e dipende dai cicli solari.

@Giona. Si, discuto spesso con il capo (666) di queste vicende, non ci ostacolare o ti lanceremo il malocchio finale, attenzione!

Qualora stessi dicendo seriamente, sappi che non avete il potere su di me e che ogni forma di  maleficio contro di me ritorna indietro a chi me lo ha tentato di fare.
Non sto scherzando ne bleffando!
Piuttosto stai attento tu a quello che dici, perché.....
In ogni caso anche se credessi di scherzare, sappi che non stai scherzando e che se quello da te citato non fosse veramente il tuo capo non avresti avuto il coraggio di scrivere quello che hai scritto.
#283
Citazione di: InVerno il 04 Dicembre 2016, 17:13:14 PM
Citazione di: Freedom il 04 Dicembre 2016, 09:49:18 AM
Ed allora mi chiedo: non sarebbe meglio rendere segreto o quantomeno riservatissimo l'adorazione del Natale. Festa, vera festa seconda solo alla Pasqua? Farla rientrare nei nostri cuori strappandola alle rozze mani di coloro che la profanano in maniera insopportabile?

Che cosa dovrebbero dire quelli (purtroppo son tutti morti) che festeggiavano il Natale per la sua accezione originaria, celebrare il solstizio d'inverno, il sole nuovo che nasce e le giornate che cominciano ad allungarsi per prepararsi ad una nuova primavera, il creato che lentamente ritorna a risplendere dei raggi del sole, e la parabola solare del nuovo anno pronta a ricominciare? La sicurezza di una fertilità incombente che permetteva lo "spreco" delle riserve più vecchie (consumisti ante litteram!) e l'occasione di riunirsi per partecipare al dilapidarsi delle proprie riserve di cibo senza il terrore di un inverno infinito, di un sole che non tornerà più , ma con la gioia della speranza? Tutto questo soppiantato all'esatta data del solstizio, al sol fine di far dimenticare, di cancellare, come una qualsiasi chiesa edificata sopra un tempio di mitra, il culto del creato a favore del suo ipotetico creatore? Quale cattiveria vi spinse? Ti avrebbero probabilmente chiesto, perchè soppiantare questa festa del mondo intero con la festa del solo uomo? E di che ti sorprendi se poi la festa dell'uomo s'è trasformata nella festa dell'egoismo e del consumo? Non potevate farlo un altro giorno, e lasciare intatta la nostra festa del sole, non potevate farlo in silenzio come tu ora vai "riscoprendo"?
E non avrebbero ragione? La loro data era inscritta nelle stelle, la data cattolica è stata scelta arbitrariamente dall'uomo per soppiantare una tradizione preziosa, per eliminare un avversario in una stupida lotta di potere spirituale. Troppo tardi pentirsi oggi, e lamentarsi delle conseguenze di chi è in comunione con se stesso più che con il creato. I nodi vengono sempre al pettine.


Ma tu senti che ragionamento!
La festa del Santo Natale avrebbe dovute implementare la festa del sole non sostituirlo!
I non credenti come te guidati dal loro capo l'hanno trasformata in una festa del consumismo perché non vogliono che l'uomo creda in Spirito e Verità.
In ogni caso la festa del sole è sempre  la festa di chi da il calore al sole o comunque di chi  lo ha reso tale.
#284
Citazione di: Angelo Cannata il 04 Dicembre 2016, 11:20:15 AM
Mi sembra un vecchio meccanismo del colpevolizzare perché non abbiamo  pace, colpevolizzare i consumi sottintendendo che essi siano degradazione di un'autenticità originaria. Questo ci tranqullizza, perché ci esonera dall'indagare su quest'autenticità originaria, che viene data per scontata e mai chiarita. Vogliamo provare ad indagare? Gesù si è fatto ammazzare per salvarci? E chi gliel'aveva chiesto? Io no di sicuro, né mi sento minimamente salvato dal suo sacrificio. Salvato da che? Non è che forse è proprio la delusione nei confronti di questa presunta salvezza a farci cercare valvole di sfogo? Non potendo sfogarci con l'autore di questa salvezza, il quale ci intimidisce con l'intoccabilità del suo essersi fatto vittima, andiamo a cercare colpevoli in tutte le direzioni e siamo felici di averne trovato uno: il consumismo. Chi si potrebbe mai permettere di criticare colui che fu violentemente ucciso? Ma è proprio questa la sorgente del nostro conflitto interiore: non riuscire a criticare la sorgente, perché essa si è barricata dietro l'inaccusabilità dell'essere stata vittima. E così il Natale diventa spinta a cercare capri espiatori, cercare colpevoli da accusare, insomma un Natale che ci rende nemici del mondo, nemici di noi stessi, perché la sorgente è riuscita a bloccare la criticabilità nei suoi confronti.

Ecco quello che succede quando l'uomo perde il Signore Dio dal Suo cuore!

Quanto a te caro Antony, il Signore è gioioso quando facciamo feste per una giusta ragione e nel modo giusto. Far festa consumando più di quanto ci serve ed adorando il modus vivendi di un mondo che Lui ha vinto per insegnarci a fare altrettanto,  non Lo farà certo contento!
#285
Citazione di: Freedom il 04 Dicembre 2016, 09:49:18 AM
Tutti gli anni che torna Natale si apre un conflitto dentro di me. Il Natale cristiano, quello VERO, quello che parla di Cristo che viene a farsi ammazzare per salvare noialtri è quasi interamente ignorato e sostituito da riti pagani e umani che nulla hanno a che fare con lo Spirito. E' la festa della famiglia quando va bene. Ma, più frequentemente, è la festa del consumo. Il dio consumo, in tutte le salse e a tutte le latitudini, viene adorato. E gli auguri, le mangiate (sempre tristi perché si pensa a chi non c'è più e si pasteggia in situazioni spesso artificiose), i patetici scambi di regali inutili quando non dannosi: stantii e folcloristici usi e costumi ridondanti e fastidiosi. Non serve aggiungere altre parole perché è sotto gli occhi di tutti la realtà che ho sinteticamente esposto.

Ed allora mi chiedo: non sarebbe meglio rendere segreto o quantomeno riservatissimo l'adorazione del Natale. Festa, vera festa seconda solo alla Pasqua? Farla rientrare nei nostri cuori strappandola alle rozze mani di coloro che la profanano in maniera insopportabile?

Comprenderei una sola piccola eccezione: Babbo Natale per i bimbi. Oramai è troppo radicato in tutti noi e mi sentirei il Grinch a negarlo......  8)  ;D E poi in questo caso qualcosina di vicino all'essenziale lo si può ritrovare......


Se vogliamo chiamare le cose con il loro vero nome, dobbiamo dire che il Santo Natale (quello vero) non viene vissuto solo paganamente, ma satanicamente. Infatti i pagani non sono satanici perché  spesso hanno conservato l'umanità e vivono secondo la loro non conoscenza. Quelli che dicono di essere cristiani e non lo sono, vanno in chiesa, fanno la cresima, la comunione ecc.. perché sono stati battezzati, non sono pagani, perché sanno buona parte delle cose, ma   non credono. Portano cioè una maschera. Ora portare questa maschera è paganesimo o satanismo? Il serpente satana non si accanisce con chi non sa, ma con quelli che vorrebbero allontanarsi dal mondo. Per questo suscita desideri mondani e modi di vivere secondo il mondo del quale è il principe. Ogni anno faccio questa domanda: Cosa c'è di cristiano in un mondo che festeggia il "natale" consumando di più, quando il Signore è venuto per insegnarci ad odiare le cose del mondo? Niente! Allora se si fa festa consumando di più, vuol dire che Lo si rifiuta, chi Lo rifiuta Lo crocifigge un'altra volta il giorno della Sua nascita. Ammettere questo vuol dire, da parte di chi si lascia andare ai consumi, ammettere che si è anticristo, ma questa ammissione non piace, allora si diventa lupi vestiti di agnello.
In tutto questo però c'è una possibilità: Nei nostri cuori possiamo vivere il Santo Natale secondo verità e questo nessuno può togliercelo al difuori di noi stessi. Saremo giudicati dalle nostre opere e non da quelle di altri.
Buona giornata.