Nell'antica Sparta si credeva che la muscolatura delle persone facesse parte della razza, cioè del materiale biologicamente ereditabile, perciò gli uomini "costringevano" le donne spartane ad allenarsi, cosicché la prole fosse altrettanto muscolosa. Dico questo per dire che l'essere umano si inventa teorie riguardo a ciò che è ereditabile e ciò che non lo è praticamente dalla notte dei tempi. L'antico testamento, contiene decine di nozioni eugenetiche che pretendono di manipolare l'ereditarietà. Le corti europee medievali pullulano di storpi e si deve ricorrere ad un vero e proprio "mercato delle principesse" per evitare che la situazione precipiti. Da sempre l'uomo si accorge che "qualcosa" si eredita, lo intuisce chiaramente dall'ereditarietà dei tratti somatici, ma non ha chiaro precisamente cosa e inventa teorie bislacche e fantasione. Oggi sappiamo "qualcosa" di più sul tema e l'ignoranza non è più una scusa accettabile. Il termine "razza" ha senso logico solo in una prospettiva razzista, altrimenti è un insieme vuoto, inutile. Chi sono gli "africani"? Solo una teoria razzista può rispondere a questa domanda, la sua natura rimane implicita in un concetto che l'autore definisce "innegabile", ma non esiste né l'africa né gli africani, sicuramente NON a livello genetico, visto che l'africa ha il patrimonio genetico (e linguistico, vanno di pari passo curiosamente) più diversificato del mondo. E' come se dicessi che io non credo nella frenologia, e nel frattempo il mio hobby fosse quello di misurare il naso alla gente... ok.