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Messaggi - bobmax

#2716
Citazione di: Ipazia il 09 Novembre 2018, 13:21:29 PM
Intendendo per naturale la trasformazione del mondo via dna o processi fisico-chimici inorganici, che mi pare un modo sensato di intenderlo, l'artificiale trova "naturalmente" il suo spazio semantico nella creatività umana, che quindi ha caratteristiche trascendentali. Ma, contrariamente ad altre trascendenze, essa c'è. Ed è tutto il trascendentale che siamo capaci di motivare causalmente, senza oltrepassare il limite della favola.

Non vi è nulla che possa essere motivato causalmente che non sia immanente.
In quanto la legge causa-effetto non ha nulla di trascendentale.

La favola consiste invece nel porre la "creatività umana" al di fuori di questa legge.
Una visione antropocentrica, non dissimile dall'immaginare un Dio antropomorfo, frutto dell'illusione di essere entità separate da tutto il resto...

Riguardo all'artificiale, dove si situerebbe il discrimine tra una costruzione animale e una umana? Quale la differenza? Dove trovarne la specifica diversa essenza?

E dove sarebbe, nell'uomo, la centrale di comando autonoma, creatrice dell'artificiale...?

Non è più semplice accettare che non vi è alcuna differenza in essenza da nessuna parte?

Certo, questa accettazione comporterebbe per noi di fare un passo indietro...

Che strano, da un lato "esserci e basta" dall'altro siamo trascendentali... 8)
#2717
Tematiche Filosofiche / Re:Cos'è la verità
09 Novembre 2018, 12:47:38 PM
Citazione di: iano il 09 Novembre 2018, 12:25:28 PM
Che una regola interna al sistema lo costruisca non è impossibile , ma poco plausibile.
La regola fa' certo parte del sistema, è vera in se' , ma come verità matematica , ma non è univoca .
Essa fa' parte del sistema e ci dice del sistema quanto a noi basta , e deve bastarci perché anche noi siamo parte del sistema e non il sistema.

Non può esservi nulla di vero in sé. Il vero, nell'esserci, dipende sempre da altro. Niente si regge da sè medesimo.

Occorre però che la regola sia univoca, se non lo fosse ci troveremmo non nel cosmo, ma nel caos.
Regola univoca, ma all'interno del sistema...

Riguardo a noi, se non siamo il Tutto, ma solo una parte del sistema, chi siamo noi?
Cosa ci distingue, in essenza, da tutto il resto?

Perché gli oggetti, proprio distinti uno dall'altro non sembra affatto che lo siano...
#2718
Tematiche Filosofiche / Re:Cos'è la verità
09 Novembre 2018, 12:00:50 PM
Citazione di: iano il 09 Novembre 2018, 11:40:28 AM
La matematica descrive bene il mondo perché è lei stessa a costruirlo con vari gradi di libertà,seppur non in modo del tutto gratuito.Diversi racconti sono possibili , ma non tutti.E quelli possibili sono alternativi e non possono essere posti in una serie che approssima una metà ,una verità.
Ciò non appare nella misura in cui non abbiamo la coscienza/ memoria di tale costruzione.La scienza moderna è in controtendenza un accumulo di memoria diffusa con uso massiccio di coscienza.
La natura non persegue alcuna verità,e noi che ne facciamo parte lavoriamo allo stesso modo in parte .Per il resto lavoriamo in coscienza e per questo tipo di lavoro alternativo abbiamo costruito la verità.La verità di un oggetto ad esempio , cioè la verità di un oggetto che in se' non esiste,se non come costruzione , che però come detto non è del tuttto gratuita.
Quando cerchiamo di indagare l'oggetto nei dettagli , sondandone i confini allora questo mostra la sua natura virtuale diventando sempre più sfuggente, o frantumandosi in costruzioni altre varie e alternative.
Eppure quando si parla di verità la verità di un oggetto è presa ad esempio.
Questo tavolo è vero , esiste.
Il mondo è fatto di materia vivente e non,e il rapporto fra questi richiede la costruzione di un mondo virtuale che intermedi fra i DUE regni , e col due inizia in effetti la storia della matematica , essendo l'uno e lo zero costruzioni recenti.Lo zero in particolare. Come dire che il nulla nasce a fatica e non nasce dal nulla.
Questo mondo di intermediazione, questo mondo di mezzo , fa' parte esso stesso del mondo.E' un mondo di avventura, meraviglioso , dove tutto sembra possibile ,anche se non tutto è possibile, e il suo confine sfugge come l'orizzonte che noi chiamiamo verità.

Affermare che la matematica "costruisce" il mondo, equivale a dire che una regola interna ad un sistema costruisce il sistema stesso.
Mentre il mondo sta sempre oltre qualsiasi nostra costruzione.
In questo modo la verità che cerchiamo di costruire è destinata inevitabilmente a rivelarsi relativa, insufficiente. In sostanza... non vera.

Occorrerebbe invece chiederci cosa è per noi davvero importante.
Cosa conta per me, davvero?

E allora potrei scoprire che il tavolo non è proprio "vero", ma manifestazione di ciò che è.
Il tavolo è espressione del Bene, ossia della Verità, che è Essere e pure... Nulla.
#2719
Intendendo con "artificiale" ciò che è prodotto dall'uomo in contrapposizione a ciò che è naturale, possiamo ben dire che nulla è artificiale.
Perciò l'intelligenza artificiale in realtà non è artificiale, ma anch'essa naturale.
 
Qualsiasi prodotto dell'uomo è naturale, così come ogni cosa.
 
Almeno che si creda che l'uomo, per qualche motivo nascosto (necessariamente trascendente), sia in qualche modo "altro" rispetto alla natura...
 
Se escludiamo questa ipotesi, che non ha alcuna conferma nel nostro mondo, dobbiamo convenire che "artificiale" è solo un modo per indicare la presenza dell'uomo nella catena causa-effetto che lo ha determinato. Ma non certo che l'uomo ne sia l'effettiva "origine".
#2720
Tematiche Filosofiche / Re:Cos'è la verità
09 Novembre 2018, 09:28:42 AM
Esserci, voler che basti l'esserci, è volere il nulla.

Ma non il Nulla fonte d'infinite possibilità, in cui ha fede chi ricerca la Verità.

No, voler fare bastare l'esserci, è desiderio del nulla assoluto.
#2721
Tematiche Filosofiche / Re:Cos'è la verità
09 Novembre 2018, 07:52:12 AM
Sì, la matematica è l'unica verità per il pensiero razionale.

E non dovrebbe sorprendere quanto bene la matematica riesca a rappresentare il mondo fisico, e addirittura ad anticipare le scoperte scientifiche!

La matematica è infatti espressione del pensiero razionale che deriva a sua volta proprio dallo stesso mondo fisico.

Sarebbe perciò assurdo l'opposto, ossia che la matematica potesse descrivere una realtà che non avesse nulla a che fare con il nostro mondo. Come potrebbe?

Trovandoci noi in un "sistema", essendo noi parte di questo sistema, non abbiamo alcuna speranza di uscirne. In quanto nessun sistema può uscire da se stesso.
Di modo che il "vero" all'interno del sistema può essere solo un concetto in se stesso vuoto.

Tuttavia, vi è la possibilità di aprire il sistema, relativizzandolo davvero, e non per finta, come quando si proclama l'inesistenza della verità.

Questa rottura ha un prezzo: noi stessi.

In nome di che cosa?
Della Verità!
#2722
Tematiche Filosofiche / Re:Cos'è la verità
08 Novembre 2018, 22:53:01 PM
@Viator

Il pensiero che afferma: "la Verità è solo ciò che crediamo vero" nega l'Essere.

Senza avvedersi, che questa stessa sua negazione si fonda sull'Essere stesso.
#2723
Tematiche Filosofiche / Re:Cos'è la verità
08 Novembre 2018, 20:32:55 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 08 Novembre 2018, 20:07:14 PM
A Sariputra a Lou
Come può essere, la verità, indipendente dal pensato se anch'essa è un pensato (e lo è necessariamente)?
Bisognerebbe allora almeno dire qualcosa sul rapporto che lega la verità al soggetto che la pensa, e
magari arrivare a dire il "perchè" un pensato non equivale all'altro (cioè perchè un pensato è vero e un
altro è falso).
Ma non si può prescindere dal fatto, inoppugnabile, che la verità è un pensato.
Proprio Kant, ritengo, può dirci qualcosa su questo "perchè" un pensato non equivale all'altro, e ce lo
dice con il concetto di "cosa in sè" (che non so se coincida con l'"essere" affermato da Lou...)
La cosa in sè è per Kant la verità oggettiva; è quel qualcosa che, pur pensato, "esiste" anche senza il
pensiero che lo pensa.
Proprio tale mera "esistenza" fa sì che quel "qualcosa" (la cui affermazione è affermazione di verità) non
sia una costruzione del soggetto che lo pensa (come sarà per l'Idealismo), ma sia qualcosa che "è".
Pur nella radicale inconoscibilità ultima di questo qualcosa (in quanto pensato), rimane però un residuo
di conoscibilità nella "catena segnica" degli interpretanti che hanno pensato questo qualcosa.
Questo vuol dire che la "catena segnica" può essere "percorsa", cioè vuol dire che della verità è possibile
conoscere almeno la "direzione".
saluti

Un pensato è vero solo in virtù del suo opporsi ad ogni altro possibile pensato che lo negherebbe.
Un pensato non è mai vero di per sé, di per sé non avrebbe infatti alcun senso, esso è vero solo per il suo opporsi a ogni possibile sua falsificazione.

La Verità, tuttavia, è e basta.
Essendo il Tutto, non lascia fuori niente da se stessa.
Non vi è cioè alcuna possibile falsità che la Verità sia costretta a negare, per esistere.

La Verità, infatti, è la negazione della negazione.
#2724
Sì, InVerno, senza la fede nella Verità ogni discussione è vana.
 
Verità che non c'è, proprio perché con il suo ritrarsi rende possibile il nostro esserci.
Qui regna la scissione, che tuttavia non degenera nel caos proprio per merito della Verità, come ben dice Lou.
#2725
Citazione di: Elia il 06 Novembre 2018, 16:32:50 PM
Ieri per mancanza di tempo non ho piú pubblicato questo mio intervento nella sezione Spiritualità, nel post di Isfrael sui miracoli.
È pur vero che in quel mio commento non ho spiegato in maniera consequenziale quello che volevo dire (ma con persone colte pensavo non fosse assolutamente necessario), però  il fatto che non sia intervenuto nessuno... la dice lunga, secondo me, sui frequentatori del forum: Sfoggiano il sapere  perché  sono intellettualmente dotati e dunque i loro ragionamenti sono frutto di un'elevata capacità di analisi, oppure sfoggiano cultura solo perché hanno la fortuna di godere di una vasta scelta  di libri a cui fare riferimento per qualsiasi argomento? Confesso che il dubbio ce l'ho sin dai miei primi interventi qui. Speravo tanto in qualche contributo per poter sviluppare la riflessione, ma niente. Come dire "tutto fumo e niente arrosto".
Ecco un motivo in piú perché i frequentatori sono pochi. Verbalismo per fare impressione, di logos vero e proprio ce n'è poco, molto poco.

Sono andato a rileggere il tuo posto #26 sui miracoli.
E come la prima volta non ho saputo cosa rispondere.

Avevo poco prima affermato che non esiste alcun miracolo, per la semplice ragione che il libero arbitrio è un'illusione. Cosa potrei mai dire riguardo a possibili "tecniche" per ottenere miracoli?

La questione del libero arbitrio è centrale per la nostra visione del mondo. E difatti cresce nel mondo la consapevolezza della sua inesistenza, il che comporterà una rivoluzione culturale.

E qui di cosa si discute?
Si discute del LOGOS?
#2726
Tematiche Filosofiche / Re:Cos'è la verità
06 Novembre 2018, 12:50:05 PM
Occorre distinguere tra la "verità" nel mondo relativo e la Verità assoluta.

La prima è la stessa struttura del cosmo, e che perciò permette la nostra orientazione nel mondo.
È il fondamento di ogni nostro sapere.
In estrema sintesi può essere espressa con la tautologia: A=A
Questa verità può essere approfondita senza limiti. Tuttavia essa sottostà ad una condizione, che può sembrare banale, ma che è invece essenziale: deve costantemente negare ogni possibile non verità.
La verità nel mondo è fondata sulla negazione della falsità!

La seconda, la Verità assoluta, invece non c'è. Perché può esserci solo ciò che è qualcosa, mentre la Verità non è qualcosa.
La Verità infatti è l'Essere, che lo stesso Essere Vero. E l'Essere è il Tutto (che non è un qualcosa, questa considerazione è fondamentale!).
Quindi, seppur paradossalmente, l' Essere non c'è: non è qualcosa.
Di modo che non ha alcun senso chiedersi cos'è.
Giustamente Gesù alla domanda non risponde.
La Verità è infatti una questione di fede, coinvolge noi stessi, la nostra essenza.
Questa è l'unica autentica fede, ogni altra è superstizione.

Nietzsche esprime in tutta la sua opera la propria fede nella Verità.
Grande anima, che probabilmente ha avuto esperienze di illuminazione, ma che non è riuscita a mettere in discussione la verità relativa fino in fondo. Ha continuato a credere nel divenire.
La verità relativa comporta, per chi brama l'assoluto, l'attraversamento del nichilismo.

La Verità coincide infatti, nell'esserci, con il Nulla.
Ma solo in quanto Negazione della negazione.
#2727
Citazione di: Lou il 05 Novembre 2018, 19:06:46 PM
Amen.
Quindi?
Al vuoto che incombe, che fare?

La questione dipende esclusivamente dalla fede nella Verità.
Senza questa fede, ogni autentica comunicazione è impossibile.

Qui questa fede è latitante, come del resto in buona parte della società.

Eppure basterebbe rifletterci per convenire su quanto sia indispensabile.

Qualsiasi scienziato, degno di questo nome, ha necessariamente fede nella Verità.
#2728
Citazione di: acquario69 il 05 Novembre 2018, 15:04:04 PM
Vi dico io come stanno le cose:

al posto del "LOGOS" ce' rimasto solo un inutile,quanto vuoto e insignificante Verbalismo

Purtroppo è proprio così.
#2729
Citazione di: Elia il 05 Novembre 2018, 01:16:04 AM
Non è né il livello culturale, né la mancanza di vis polemica (io ci sono, e non solo io). Piuttosto è lo stile ad essere stucchevole, poco accogliente, noioso, tiene lontani sia i meno colti che i colti ma brillanti e vivaci oltre che creativi.
I commenti qui sembrano spesso dialoghi tra anime dell'oltretomba.... Ahahah...
Si può dire?
Lunghi... arzigogolati... straricchi di citazioni, complessi... con un linguaggio serio, pesante, forbito, quasi arcaico...
Cioè, con voi non c'è la possibilità di ridere, né di sorridere. Vi prendete troppo sul serio.

Non posso che essere d'accordo.

Tuttavia ho pure l'impressione che vi siano qui anche potenzialità inespresse.
Frenate forse dal timore di esporsi, di azzardare troppo finendo magari con l'avventurarsi in luoghi sconosciuti.
Si preferisce allora restare nel "conosciuto", o nel supposto tale...
Ma questo autolimitarsi comporta un sostanziale vuoto comunicativo.
#2730
@Isfrael

Riflettendo sulla nostra reale situazione, cercando di evitare qualsiasi illusione, seppur rassicurante, non possiamo che giungere alla conclusione che il libero arbitrio non esiste.

Di modo che, noi, in quanto entità distinte da tutto il resto, non esistiamo.

Esiste solo Ciò che è, ossia l'Uno, che equivale al Nulla.

Il miracolo perciò è la vita stessa, e nessun altro. Perché... non esiste altro che il Nulla-Dio.