Citazione di: Andrea Molino il 19 Ottobre 2020, 22:59:42 PMNo io posso espormi quanto mi pare, a parte andare oltre la netiquette, questo non significa che sappia produrre qualcosa di nuovo, anche perchè la novità di per se non è un valore. Ci sono diversi rilievi che possono essere fatti, per esempio l'altro giorno a pranzo ho sentito un commento del prof. De Masi che diceva che in ordine di importanza le priorità dovrebbero essere a) Salute b) Democrazia c) Economia. Mi sembra un opinione rilevante al topic, e fatto salvo di voler utilizzare queste categorie e interpretarle come non interdipendenti, penso vi siano una serie di obiezioni che possono essere mosse a riguardo, in particolare che la salute è un problema individuale legato alla finitezza della vita, ma un degradamento della democrazia e dell'economia potrebbero impattare per generazioni, e quindi al di là della banalità "strappa applausi" di De Masi, la questione non è per niente semplice, neanche avendo le migliori intenzioni come credo che DeMasi abbia. Se poi vogliamo spostarla in campo economico, che mi pare che sia un campo trainante dei tuoi corollari, si potrebbe parlare certamente (questa volta si, in accordo con il pensiero di Chomsky) di come la progressiva privatizzazione della sanità abbia ridotto alcuni SSN che prima erano considerati i migliori del mondo, di come la progressiva privatizzazione dell'informazione abbia ridotto il giornalismo in una cialtronata in cui è difficile distinguere tra una bufala e una notizia verificata, cosa che ha disorientato parecchie persone e le ha spinte a rivolgersi a spacci di notizie all'ingrosso...insomma, di come il profitto come massimo e unico vettore ci abbia conciato una volta alle prese con un problema reale che del profitto se ne strafotte.
@InVerno:
Andare indietro nella storia, serve per individuare altri casi in cui è stata usata la "shock-economy" e per trovare i collegamenti tra i soggetti che di volta in volta hanno condizionato li svolgersi degli eventi più "rivoluzionari"
Come già detto, non ho più intenzione di investire altro tempo in discussioni sterili come ho già fatto durante la prima ondata.
Non voglio critiche, ma m'interessa piuttosto sentire qualche spunto di pensiero nuovo, a cui non ho ancora pensato... magari da te... o come moderatore non puoi esporti?
Ci sono mille modi per criticare la situazione attuale senza far appello all'apocalitticismo, ma certamente quest'ultimo ha un fascino nettamente superiore per alcuni, non per me, anche perchè se vuoi un mio "slogan" per riassumere la situazione attuale esso sarebbe : "Torneremo alla normalità? No, perchè la normalità era il problema" Quindi guardo con curioso interesse il futuro, penso che il covid potrebbe rappresentare le prove generali per affrontare problemi reali più importanti che incombono, e che visto il nesso indissolubile tra libertà e responsabilità, non mi meraviglierei per niente che come risultato di quella che io valuto una totale irresponsabilità diffusa che si è propagata per decenni, le prossime generazioni dovranno pagare con una drastica riduzione della libertà. Sciuscià e sciorbì no se peu! Diceva mio nonno.
