Il mio primo e improvvisato pensiero in proposito è il seguente. Il socialismo reale ha fallito nelle sue realizzazione storiche che finora abbiamo conosciuto. Il fallimento è consistito nell'incapacità di conciliare la libertà dei cittadini con l'eguaglianza. Sicuramente in alcuni momenti i paesi socialisti godevano di una maggiore giustizia sociale, visti complessivamente. Ma ciò non toglie che alcuni luoghi comuni erano piuttosto reali, parassitismo, clientelismo, nepotismo, ai quali si aggiungeva un potere poliziesco, che raggiunse il suo apice negli anni dello stalinismo.
Il capitalismo ha finora saputo adattarsi meglio all'ambiente, se vogliamo utilizzare una metafora darwiniana, visto che è fra di noi da almeno 400 anni ed ha saputo modificarsi abbastanza per sopravvivere. Ciò non toglie che il capitalismo talvolta si sia mosso nel suo complesso in modo suicida e questo processo si sta ripresentando oggi in modo molto preoccupante.
Se viene meno la speranza, se sempre più larghi strati di popolazione covano rancore e vedono il peggioramento delle proprie condizioni, mentre una sempre più limitata elite assorbe la maggior parte della ricchezza, l'opzione socialismo ovviamente riprende vigore e insieme a lei l'opzione reazionaria di segno opposto. Non a caso in questi anni si stanno affermando coalizioni che solo pochi anni fa sarebbero sembrate uscite da un romanzo di fantapolitica. Il capitalismo sembra aver perso il senso del limite e della redistribuzione.
Quindi il socialismo/comunismo ha fallito sicuramente nel 900, ma è possibile una partita di rivincita che abbiamo iniziato a giocare in questi anni.
Staremo a vedere se il capitalismo sarà in grado di gestire questo momento o se sarà travolto, per conservare la propria cupidigia, da regimi che per la stessa ragione ma con ideali contrastanti, si instaureranno, modificando completamente il nostro modo di vivere.
Il capitalismo ha finora saputo adattarsi meglio all'ambiente, se vogliamo utilizzare una metafora darwiniana, visto che è fra di noi da almeno 400 anni ed ha saputo modificarsi abbastanza per sopravvivere. Ciò non toglie che il capitalismo talvolta si sia mosso nel suo complesso in modo suicida e questo processo si sta ripresentando oggi in modo molto preoccupante.
Se viene meno la speranza, se sempre più larghi strati di popolazione covano rancore e vedono il peggioramento delle proprie condizioni, mentre una sempre più limitata elite assorbe la maggior parte della ricchezza, l'opzione socialismo ovviamente riprende vigore e insieme a lei l'opzione reazionaria di segno opposto. Non a caso in questi anni si stanno affermando coalizioni che solo pochi anni fa sarebbero sembrate uscite da un romanzo di fantapolitica. Il capitalismo sembra aver perso il senso del limite e della redistribuzione.
Quindi il socialismo/comunismo ha fallito sicuramente nel 900, ma è possibile una partita di rivincita che abbiamo iniziato a giocare in questi anni.
Staremo a vedere se il capitalismo sarà in grado di gestire questo momento o se sarà travolto, per conservare la propria cupidigia, da regimi che per la stessa ragione ma con ideali contrastanti, si instaureranno, modificando completamente il nostro modo di vivere.