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Messaggi - Jacopus

#2731
Il mio primo e improvvisato pensiero in proposito è il seguente. Il socialismo reale ha fallito nelle sue realizzazione storiche che finora abbiamo conosciuto. Il fallimento è consistito nell'incapacità di conciliare la libertà dei cittadini con l'eguaglianza. Sicuramente in alcuni momenti i paesi socialisti godevano di una maggiore giustizia sociale, visti complessivamente. Ma ciò non toglie che alcuni luoghi comuni erano piuttosto reali, parassitismo, clientelismo, nepotismo, ai quali si aggiungeva un potere poliziesco, che raggiunse il suo apice negli anni dello stalinismo.
Il capitalismo ha finora saputo adattarsi meglio all'ambiente, se vogliamo utilizzare una metafora darwiniana, visto che è fra di noi da almeno 400 anni ed ha saputo modificarsi abbastanza per sopravvivere. Ciò non toglie che il capitalismo talvolta si sia mosso nel suo complesso in modo suicida e questo processo si sta ripresentando oggi in modo molto preoccupante.
Se viene meno la speranza, se sempre più larghi strati di popolazione covano rancore e vedono il peggioramento delle proprie condizioni, mentre una sempre più limitata elite assorbe la maggior parte della ricchezza, l'opzione socialismo ovviamente riprende vigore e insieme a lei l'opzione reazionaria di segno opposto. Non a caso in questi anni si stanno affermando coalizioni che solo pochi anni fa sarebbero sembrate uscite da un romanzo di fantapolitica. Il capitalismo sembra aver perso il senso del limite e della redistribuzione.
Quindi il socialismo/comunismo ha fallito sicuramente nel 900, ma è possibile una partita di rivincita che abbiamo iniziato a giocare in questi anni.
Staremo a vedere se il capitalismo sarà in grado di gestire questo momento o se sarà travolto, per conservare la propria cupidigia, da regimi che per la stessa ragione ma con ideali contrastanti, si instaureranno, modificando completamente il nostro modo di vivere.
#2732
CitazioneIo veramente mi meraviglio di certe tue risposte
Io invece mi meraviglio della tua contraddittorietà.
CitazioneIl Diritto... il Diritto... il Diritto... Ma il DIRITTO dei cittadini autoctoni di essere tutelati da un'immigrazione massiva e incontrollata nel proprio Stato, sul proprio territorio e di vivere in santa pace non esiste?
Qui mi sembri che contesti il diritto, a favore di una legislazione dal basso (post del 21 agosto 2018). Ora invece il diritto va eseguito senza fiatare. Mah.
CitazioneDunque non abbiamo bisogno di un ordine fondato sulla sottomissione, come avviene nei paesi islamici
E questo come lo chiami? Io lo chiamo razzismo bello e buono. Visto che consideri i paesi islamici fondati sulla sottomissione. Hai presente quanti sono i paesi islamici? Hai presente la distinzione necessaria fra Islam, paesi islamici, Corano? Gli stati islamici vanno dall'Indonesia al Marocco e secondo te sarebbero tutti fondati sulla sottomissione? Ti consiglio di leggere qualche libro sulla grandezza dell'Impero Ottomano nei secoli XVI e XVII. Questo si chiama pregiudizio. TI faccio solo un esempio. Alcuni paesi islamici o con forte minoranza islamica hanno già avuto un primo ministro donna. In Italia questo deve ancora avvenire: ah giusto forse noi siamo i veri campioni dell'islamismo (post del 23 aprile 2018)
Inoltre, è incontestabile che alcuni paesi islamici siano più autoritari e fondati sulla soppressione dei diritti, ma è esattamente quello che si prefigge di fare di solito la destra e quindi non vedo molta differenza fra i paesi islamici di un certo tipo e una certa destra. Proprio il confronto con i paesi liberali del Nord-Europa ha modificato spesso la cultura dei paesi islamici e in modo molto forte proprio quelli più vicini del Maghreb.

CitazioneAppunto, è questione di ideologia e come questa si evolve. In una democrazia è la maggioranza che dovrebbe decidere man mano quali leggi adottare o abrogare.
Stabilito che ormai siamo civili al punto da non sparare addosso alle navi o imbarcazioni anche se clandestine, e appurato che tutta l'Africa e l'Asia  in Italia non ci sta, come la gestiamo l'immigrazione se non attraverso le leggi che devono essere rispettate?
Ma scusami Elia per chi mi hai preso? Questi discorsi sono così ingenui che risponderti mi sembra quasi un insulto rivolto a te.
1) Sulla maggioranza si sono spesi fiumi di inchiostro. Davvero sei così semplice da pensare che la democrazia è fondata solo sui numeri della maggioranza. Forse è proprio per questo che la democrazia sta andando in rovina. La democrazia è fondata su una serie di bilanciamenti, di pesi e contrappesi che provengono dagli elettori ma non solo dagli elettori. Altrimenti perchè non fare libere elezioni anche per assumere i professori o i giudici o i giornalisti? Immagina che bella società che verrebbe fuori. Eppure anche i giudici e i professori e i giornalisti fanno politica, eccome se la fanno ed è anche giusto che la facciano.
2) Le leggi servono a sviare l'attenzione. Hanno talvolta l'effetto di armi di distrazione di massa. Non è neppure questa una mia invenzione. Ma ti sembra normale che si invochi la pena di morte per gli assassini di Desirèè e ci si dimentichi che prima di Desirèè solo quest'anno sono morte 68 donne uccise da maschioni italiani doc?
https://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/femminicidio_violenze_italia_donne_legge_uomini-3836561.html (dato al 30 giugno e già eravamo a 44).
3) Rispetto alla situazione di Riace, i soldi impiegati da Lucano erano davvero pochi rispetto a quelli richiesti dai grandi centri di accoglienza, proprio perchè si fondava su una solidarietà diffusa e condivisa. E' questo che andava smantellato. In questo modo si può eliminare un modello pericoloso rispetto ai grandi o medi centri di accoglienza, dove si creano istituzioni ben poco flessibili e poco in grado di realizzare davvero l'integrazione, per chi ne ha diritto. Inoltre in questi grandi-medi centri è molto più facile chiedere soldi e farli sparire in mille rivoli.
In questo modo si ottengono due risultati: un percorso di integrazione poco funzionale, che si potrà denunciare ed eventualmente ridurre ulteriormente, a fronte della ingestibilità degli "africani", e la soppressione di un esempio che renderebbe molto più efficace ed efficente la gestione del problema.
Con questo preciso che sono ben consapevole della gravità del problema dei migranti e della sua difficile gestione, ma lo possiamo risolvere per qualche anno anche rimandandoli indietro ma questo sarà un boomerang che ci si ritorcerà contro.
CitazioneMa sapete quanti giovani italiani in gamba e disoccupati ci sono che attraverso loro iniziative propongono progetti da sottoporre all'approvazione delle Regioni per ottenere finanziamenti? Progetti che vengono sistematicamente ostacolati e rifiutati?
Ti prego di inserire i dati su questa notizia. Possibilmente non da Imolaoggi o dal Massagero. Anche io sono buono a scrivere un sacco di notizie fake. Il bello è che troverei anche qualcuno che ci crede. Se i progetti degli italiani sono rifiutati, ci sono sempre dei motivi. Tra l'altro visto l'ormai preponderanza anche a livello locale di giunte di destra, evidentemente gli italiani, anche i giovani, si sono rincitrulliti del tutto da realizzare dei progetti che non possono essere accettati per gravi carenze. Comunque preferisco leggere i dati e poi ci ragioniamo sopra.
#2733
Uno dei più grandi libri del XX secolo,sequestrato dal KGB e pubblicato solo negli anni 60 dello scorso secolo. Riprende la tradizione del bene del singolo contro il bene pubblico, che si può trasformare così facilmente in male. Uno stile inconfondibile, scarno e così limpidamente perfetto da farmi desiderare di poterlo leggere in lingua russa.
Mi permetto di consigliare anche "Tutto scorre" sull'esperienza concentrazionaria dei gulag.
#2734
Elia. Mi sembrava di essere stato chiaro. Ma visto che leggi solo i primi post per poi pontificare, ripeto quanto già detto. Agostino, dottore della Chiesa, quindi filosofo presumo a te caro, scrisse: "uno stato senza giustizia non è altro che una banda di ladroni con maggior potere....
Agostino si riferiva ovviamente non alla giustizia dei tribunali ma a quella divina, secondo la quale bisogna amare il prossimo e soprattutto i diseredati. Io questo francamente non capisco in voi reazionari italiani. Vi credete cattolici, difensori del crocifisso nelle scuole e del diritto alla vita fuori dalle scuole ma se si tratta di amare il prossimo, specie se di pelle nera, allora si applica il diritto. Non sarebbe più semplice per voi buttare alle ortiche la morale cattolica ed agire più liberamente secondo il principio della volontà di Potenza?
Lasciamo perdere. A proposito della superiorità della giustizia sulla morale, è un principio ovvio, infatti Lucano sta subendo un processo come Salvini. L'azione penale in questi casi è obbligatoria.
Ma come società civile dobbiamo interrogarci su cosa è utile e come eventualmente modificare le leggi. Se le norme dotate di potere fossero sempre giuste, sarebbero giuste anche le norme che nel 1938 esclusero i bambini ebrei dalle scuole o quella che permise la condanna a 10 anni contro Solzenyczin solo perché aveva criticato Stalin.
Le leggi rispondono a esigenze non sempre altolocate. Hanno anche funzioni di propaganda, al di là di una reale efficacia. Basti pensare all'impatto della diatriba infinita sulla pena di morte o sull'aborto o sulla morte assistita. Dentro ogni società ci sono visioni culturali che vengono temporaneamente mediate dalla accettazione delle leggi, che valgono per tutti. Infatti Lucano non si è reso irreperibile.
Se io fossi stato al suo posto, conoscendomi, non avrei infranto nessuna legge, ma bisognerebbe davvero domandarsi, a proposito dei migranti, quale dannata logica schizofrenica ci muove e muove i numerosi sciacalli politici che ci vivono.
Lucano, pagando di persona, ci sollecita a pensare, perché ci stava dicendo che è possibile accogliere, creare una economia che fa risorgere i paesi, senza bisogno di baracconi assistenziali talvolta corrotti. Probabilmente proprio quest'ultimo aspetto è stato quello che ha messo in moto il procedimento penale.
#2735
Spesso in questo forum ho fatto delle considerazioni simili alle tue. La condivisione della conoscenza non è mai un gioco a somma zero e quindi bisognerebbe essere grati a chi ci dona un pò del suo sapere. Il problema penso che nasca dalla difficoltà ad accettare la conoscenza altrui che non sia in qualche modo coerente con il nostro sistema di convinzioni, un parlamento mentale che ognuno di noi coltiva dentro di sè. Bisognerebbe, per fare questo, essere molto aperti mentalmente: essere in grado di accettare le idee altrui, confrontarle con le proprie e in qualche caso anche modificare le proprie idee. Purtroppo con il passare degli anni si diventa rigidi e qui l'età media non credo che sia molto bassa.
Inoltre si scatena in qualche occasione una specie di duello all'OK corral, con tanto di spettatori: chi farà le affermazioni più coerenti e fondate, chi vincerà: il rasoio di Occam o le spalle dei giganti di Bernardo di Chartres?
E ancora, chi sono in un forum, dove siamo tutti sullo stesso piano, gli esperti? Ed inoltre chi sono gli esperti in un mondo dove gli esperti sono visti con sospetto? C'è un libro fondamentale su questo argomento di Flaubert, si intitola Bouvard e Pecuchet. Dovremmo rileggerlo tutti, per capire il mondo approssimativo da bricoleurs che stiamo preparando per le future generazioni.
In questo panorama pessimistico però accade anche che vi siano dei confronti interessanti e condotti sportivamente e che spesso, almeno nel mio caso, mi spingono a documentarmi meglio su un argomento o addirittura a comprarmi un libro. Ad esempio "L'origine delle specie" a seguito delle infinite discussioni sull'evoluzionismo.
Quello che manca è forse l'umiltà. Una persona deve essere umile per sapere accettare la conoscenza altrui, e una persona colta deve essere altrettanto umile per comprendere i ragionamenti di un suo interlocutore senza guardarlo dall'alto in basso.
#2736
Hai perfettamente ragione Socrate. Purtroppo il problema è sempre lo stesso. L'elevatissimo livello di evasione fiscale in Italia accompagnato talvolta a spese folli e corruzione pubblica che non invogliano a pagarle le tasse. Il classico circolo vizioso.
Se non ci fossero le pubbliche assistenze e i loro volontari semplicemente il servizio non esisterebbe più e i nostri malati li dovremmo portare noi al PS, compresi i feriti sulle autostrade. In Europa accade solo in Italia e dovremmo essere grati a questi volontari ( e cmq non tutti sono volontari. Ogni P.a. ha sempre alcuni operatori stipendiati poiché le regioni necessariamente li devono sovvenzionare.)
Altri tipi di volontariato come quello sulla sicurezza sono più discutibili.
In ogni caso le organizzazioni di volontariato sono un importante tassello di ogni stato democratico poiché sono associazioni intermedie fra la società dei privati cittadini e le istituzioni pubbliche. Laddove questo associazionismo è forte e non solo a livello di volontariato, la democrazia è più forte. Infatti la democrazia è un processo ben più complesso di "libere elezioni" come tendono a farci credere le forze reazionarie di questo paese.
#2737
Tematiche Filosofiche / Re:Antropologia sociopsichica
27 Ottobre 2018, 22:59:04 PM
Direi che, unendo le prime due categorie, ottieni la distinzione medievale fra nobili, volgo e chierici.
#2738
Sgiombo. Ti sei dimenticato la psicoanalisi e Freud e tutta la paccottiglia che non dispensa i medicinali. ;D
#2739
Rispetto alla moderazione, mi attengo a principi molto semplici, che credo siano condivisi. Eliminazione immediata di ogni commento razzista, xenofobo che incitano solo all'odio. Eliminazione di commenti che insultino gli altri forumisti o che li ridicolizzino. Tolleranza per i commenti motivati anche se politicamente scorretti (poi chi decide il politicamente scorretto...è bravo). Accettazione di ogni valutazione individuale su fenomeni sociali, dottrine filosofiche, correnti religiose. Se dovessi individuare un modello sarebbe Paul, con il quale  spesso sono in disaccordo ma è sempre stato in grado di difendere le sue posizioni rispettando l'interlocutore senza insulti o impulsi emotivi o sottili denigrazioni. Ci sarebbe anche Sariputra ma con lui credo sia impossibile litigare. Sarebbe come litigare con Marcello Mastroianni.
Inoltre gli interventi necessari sono davvero pochi. Si tratta di una comunità molto educata e spesso è un forumista a segnalare la necessità di un intervento.
#2740
Attualità / Re:Evviva l'abuso edilizio!
27 Ottobre 2018, 20:06:42 PM
L'edilizia pubblica e privata è uno dei modi per giudicare un popolo. In una trasmissione di qualche tempo fa, si raccontava come alla fine degli anni 60 a Napoli, in una notte, si fece una deroga al piano regolatore per costruire 50.000 vani. Inutile prendersela con i governanti. I governati sono fatti della stessa pasta anarchica e individualista e non è solo un problema di Napoli.
#2741
Guarda altamarea che hai equivocato. Credo che si possa partecipare a questo forum anche senza aver letto l'esprit de Lois di Montequieu in francese.
Ad esempio Viator (non me ne voglia) mi dà l'idea di non avere letto vagoni di libri eppure ragiona, critica e adotta un percorso logico che ha un pieno diritto di cittadinanza qui.
Cercavo solo di individuare i motivi di questa scarsa affluenza e non la mia wishing list e fra questi motivi vi può essere anche questa scarsa attitudine a ragionare liberamente ma anche umilmente, senza infliggere bacchettate virtuali (fortunatamente) sulle mani.
Non ti saluto onde evitare ulteriori reprimende.
#2742
Ciao Viator. Lavoro simpatico ;D. Una quarantina di habitué insomma. La cosa preoccupante è che non esistono forum analoghi o almeno io non li conosco. Il fatto che pochi intervengano dipende da un lato lo scarso livello culturale e dall'altro il disinteresse o la paura di fare brutta figura. Forse anche dal fatto che qualcuno di noi sia un po' supponente ( 8) ). L'altro dato drammatico è la presenza di molti forumisti attempati. I giovani evidentemente usano altri strumenti per riflettere.
#2743
Pinkert ha scritto un testo di 780 pagine. È il direttore del centro di neuroscienze cognitive del Mit di Boston. Non parliamo quindi del sito Imola oggi o il Massaggero. 
Alcuni dati. In Italia nel 1300 vi erano (escluse le guerre), 80 omicidi ogni 100.000 abitanti all'anno. A Genova significherebbe 500 omicidi all'anno. Nel 2000 siamo scesi a 2. Dati simili si riscontrano nel resto dell'Europa occidentale. Si tratta, per i dati più antichi ovviamente di stime, che diventano sempre più accurate dal 1600 in poi.
Una classe sociale, gli aristocratici inglesi, ci permette di avere dati più oggettivi, trattandosi di un ceto di cui si è sempre registrata La dinamica, comprese le morti violente. In questo caso si è passati da 25 morti violente ogni 100 aristocratici nel 1400 a 5 nel 1800.
Ulteriore elemento da considerare è la sostanziale stabilità dei tassi da un secolo a questa parte poiché si è giunti ad un tasso fisiologico corrispondente a 1/2 omicidi ogni 100000 abitanti.
Pinkert fa molte analisi comparate ma il senso è che ci troviamo in EUROPA OCCIDENTALE nel luogo meno violento che la storia abbia conosciuto. Primato che condividiamo con pochi altri luoghi del mondo (Giappone, Australia e poco altro).
Questo processo di diminuzione della violenza privata è parallelo alla cessazione dell'uso della pena capitale, scomparsa da tutti i codici penali dell'Europa Occidentale.
Ci sono ovviamente fortissimi interessi politici economici e culturali che spingono per mistificare questa realtà di lungo periodo e come accade per tutte le cose umane possono davvero influenzare la realtà secondo quel meccanismo della psicologia sociale che si chiama "profezia che si autoavvera".
#2744
Per Ox. La constatazione del "declino della violenza è ben documentato storicamente da S. Pinkert in "il declino della violenza", appunto.
Sull'esempio da te riportato. È possibile che ci sia del vero, proprio a causa del sopra citato declino della violenza. La violenza è un comportamento che si autoalimenta. Laddove c'è più violenza sappiamo reagire con violenza, giusta o sbagliata che sia. Laddove la violenza è stata messa sotto controllo, abbiamo imparato a non usarla neppure laddove sarebbe giusto usarla.
In questi ambienti sarebbe più economico controllare la violenza distribuendo meglio risorse materiali e morali, e tenendo conto di molte altre variabili, visto che il mio pensiero non viene dal nulla ma da un processo culturale lungo millenni, inevitabilmente diverso da quello di chi proviene da Kiel o dal Saehl.
Il mio punto di vista è quello di evidenziare l'attuale forte disparità uomo-donna, ancor più forte nei paesi mediterranei come l'italia proprio per contribuire al mutamento di un modello ancora vivo e vegeto.
Un piccolo dato sperimentale: quante sono le donne che partecipano in modo continuativo a questo forum rispetto agli uomini? Non è già questo un segno della disparità iscritto nella storia?
Se invece si fa passare tutto questo con la diversità dei cervelli fra uomo e donna si crea una mistificazione ideologica su basi vere, ma vere proprio perché condizionate dalla storia culturale e dalla divisione del lavoro dell'umanità. Allo stesso modo a lungo si è teorizzato anche scientificamente che l'uomo nero non fosse adatto a studiare e a coprire posti di comando.
#2745
A me molti degli ultimi interventi risultano veramente deprimenti. Fra uomo e donna non dovrebbe esistere antagonismo, quindi se l'uomo usa la cinghia, il bimbo deve continuare ad amare la mano che l'ha battuto, per amore dell'armonia. Andare a piangere dalla mammina rischia di farlo diventare un frocietto.
Se una donna è più brava in matematica può sfruttare questa dote quando come casalinga andrà a fare la spesa. In questo modo inoltre si azzererebbe, secondo le menti da analfabeti funzionali che popolano l'italia, la disoccupazione, si farebbero più figli. L'uomo tornerebbe ad essere peloso e rude. Insomma la più completa incapacità a saper gestire i mutamenti del mondo moderno nell'ottica di una maggiore equità, come dimostrano del resto i nostri politici nei più svariati campi.
Quello che mi spaventa è che se qui ci sono questi discorsi che discorsi possono generarsi fra gli abitanti dei quartieri di periferia? Quanti anni o mesi mancano ancora all'avvento del neofascismo?