In effetti così si chiude la prefazione al libro nuovo di Severino.
cit Il tramonto della politica di Severino
"Quello che oggi ci pare uno scontro epocale tra valori è in realtà soltanto l'espressione di una battaglia di retroguardia, tra le diverse "verità" che intendono piegare il mondo alla loro visione ma che in realtà sono tutte destinate a essere sconfitte dall'avvento della tecnica, che potrà compiersi pienamente solo quando quest'ultima potrà godere del sostegno della filosofia e raggiungere il proprio scopo: realizzare tutto quanto è possibile."
In effetti non riuscivo ben a capire la chiusa, non si sposa con molte dichiarazioni di Severino che parla di resistenza.
Riprendendo la risposta di maral dunque la filosofia deve appoggiare la scienza!!! strana inversione ad U, forse il sintomo che aspettavo per capire il suo delirio. (ma non ho fretta con lui
)
Ovviamente la questione del tempo ho provato a improvvisarla.
Dunque il tempo è un ente di un ente?
Francamente la cosa si fa nebulosoa.
cit ingordigia
"Ma è fantastico.
Si possono benissimo intuire le fallacie della teleologia moderna , ma con un foglio di carta e una penna siamo andati sulla luna ,
come è possibile negare così ostinatamente la causa-effetto ?"
Che vuoi farci il maestro è fatto così. Ma la sua al di là dello shock iniziale è una filosofia tutt'altro che sprovveduta. (per esempio in quanti hanno capito che la funzione politica dello stato moderno è tramontata?)
cit edoardo
"Questo potere che deve resistere alla scienza esiste, più ci avviciniamo alla filosofia è più siamo capaci di comprendere e di avere coscienza e più alleniamo la nostra naturale capacità di decidere cosa fare delle nostre umili vite.
Più le persone si distaccheranno dal ragionamento sul loro stesso pensiero, più il loro declino verso il nichilismo (generato dall'utilizzo spropositato della tecnica accellerato dalla ricerca scientifica) sarà immediato.
Tuttavia, parlare di un ente immortale significa dargli la proprietà di essere infinito"
Sono d'accordo anch'io sulla necessità della resistenza.
Probabilmente però se la posizione di Heidegger era speranzosa (benchè molto mal riposta), quella di Severino 100 anni dopo, tira le somme direi quasi matematica: i processi di dissoluzione sono assolutamente ipossibili ad essere impediti.
Detto questo, che rispetto, e che calcolo anch'io, rimane un matema, ossia qualcosa che non tiene conto la libertà dell'uomo di scegliere (fin tanto che il suo corpo non viene preso in consegna, cosa che purtroppo sta avvenendo, in maniera subdola, dietro il nome della scienza, ma per il filosofo professionista lampante).
Poichè siamo in tempi ancora di non controllo totale, possiamo ancora pensare.
La mia posizione è quindi ottimista in fin dei conti.
Severino crede negli ENTI immoratali non nell'Ente, poraccio è stato pure espulso dalla Università Cattolica per quella teoria! (eh sì lui NON crede in DIO).
cit Il tramonto della politica di Severino
"Quello che oggi ci pare uno scontro epocale tra valori è in realtà soltanto l'espressione di una battaglia di retroguardia, tra le diverse "verità" che intendono piegare il mondo alla loro visione ma che in realtà sono tutte destinate a essere sconfitte dall'avvento della tecnica, che potrà compiersi pienamente solo quando quest'ultima potrà godere del sostegno della filosofia e raggiungere il proprio scopo: realizzare tutto quanto è possibile."
In effetti non riuscivo ben a capire la chiusa, non si sposa con molte dichiarazioni di Severino che parla di resistenza.
Riprendendo la risposta di maral dunque la filosofia deve appoggiare la scienza!!! strana inversione ad U, forse il sintomo che aspettavo per capire il suo delirio. (ma non ho fretta con lui
)Ovviamente la questione del tempo ho provato a improvvisarla.
Dunque il tempo è un ente di un ente?

Francamente la cosa si fa nebulosoa.
cit ingordigia
"Ma è fantastico.
Si possono benissimo intuire le fallacie della teleologia moderna , ma con un foglio di carta e una penna siamo andati sulla luna ,
come è possibile negare così ostinatamente la causa-effetto ?"
Che vuoi farci il maestro è fatto così. Ma la sua al di là dello shock iniziale è una filosofia tutt'altro che sprovveduta. (per esempio in quanti hanno capito che la funzione politica dello stato moderno è tramontata?)
cit edoardo
"Questo potere che deve resistere alla scienza esiste, più ci avviciniamo alla filosofia è più siamo capaci di comprendere e di avere coscienza e più alleniamo la nostra naturale capacità di decidere cosa fare delle nostre umili vite.
Più le persone si distaccheranno dal ragionamento sul loro stesso pensiero, più il loro declino verso il nichilismo (generato dall'utilizzo spropositato della tecnica accellerato dalla ricerca scientifica) sarà immediato.
Tuttavia, parlare di un ente immortale significa dargli la proprietà di essere infinito"
Sono d'accordo anch'io sulla necessità della resistenza.
Probabilmente però se la posizione di Heidegger era speranzosa (benchè molto mal riposta), quella di Severino 100 anni dopo, tira le somme direi quasi matematica: i processi di dissoluzione sono assolutamente ipossibili ad essere impediti.
Detto questo, che rispetto, e che calcolo anch'io, rimane un matema, ossia qualcosa che non tiene conto la libertà dell'uomo di scegliere (fin tanto che il suo corpo non viene preso in consegna, cosa che purtroppo sta avvenendo, in maniera subdola, dietro il nome della scienza, ma per il filosofo professionista lampante).
Poichè siamo in tempi ancora di non controllo totale, possiamo ancora pensare.
La mia posizione è quindi ottimista in fin dei conti.
Severino crede negli ENTI immoratali non nell'Ente, poraccio è stato pure espulso dalla Università Cattolica per quella teoria! (eh sì lui NON crede in DIO).

"
, se il cerchio rimane chiuso, cadiamo nella figura altrettanto simbolica dell'uroboro.
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