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Messaggi - InVerno

#2731
Citazione di: Phil il 13 Ottobre 2020, 16:34:02 PM
Secondo me la forma logica non può essere un assoluto, perché di logiche ne esistono tante (senza scendere nei dettagli) e perché una buona parte della dimensione tipicamente umana non è compatibile né riducibile alla logica formale (arte, emozioni, relazioni interpersonali, etc.). Come notato altrove, l'uso inflazionato e vago di «assoluto», soprattutto inteso come sostantivo, può creare confusione e/o ridondanza.
A seconda del fiume e di ciò che si intende pescare, l'utilizzo di una canna piuttosto che un'altra, fa la differenza; avere una sola canna comporta una dieta monotona (e il rischio di non pescare nulla, se si è di fronte al fiume "sbagliato").
Non mi occupo di lettere maiuscole, di assoluti e altre nuvole aristofanee, ma possiamo terminare questo meme delle "ragioni del cuore"? Che arte sarebbe illogica? Ognuna ha una sua logica, molte logiche, ma una musica senza spartito, una poesia senza metrica, un emozione senza una causa, un relazione senza un fine, sono tutte cose che vorrei proprio vedere chi vi trae giovamento..o se esistono, se è per quello. Che poi siano difficili da afferrare o da comunicare, quello che si vuole, però..
#2732
Citazione di: Aumkaara il 13 Ottobre 2020, 17:48:42 PM
Il problema del terra terra è che si rimane tra due punti estremi opposti, come dicevo a Phil in un altro argomento su di un'altra pagina. In questo caso, si vaga tra l'estremo "era un fraintendimento o una manipolazione utile per promuovere una nuova religione" e l'estremo opposto "credo che le cose siano andate come è stato scritto (in quattro modi diversi, ma li considero dettagli"). Ed è inutile trovare una mediazione definitiva tra questi opposti, se non combattendo il punto di vista opposto oppure ammorbidendo o reprimendo la propria posizione estrema (ad esempio, il non escludere che molte altre cose raccontate siano vere, che Gesù fosse superiore alla media e che una resurrezione di diverso tipo, non fisica, sia possibile, come la interpretano alcuni teologi).
No, quando parlo di terra-terra non intendo riportare tutto ad una cornice materialista, pensa quanto stupido mi potrei sentire cercando di "smascherare" il fatto Dante non ha fisicamente attraversato l'inferno e il paradiso accompagnato da Virgilio, o che sul monte Olimpo non abitavano letteralmente gli dei e i greci non andarono mai a controllare, sarebbe uno sforzo talmente stupido da essere troppo anche per me. Per terra-terra intendo semplice, come semplice è prendere un criterio, e vedere se funziona anche al di fuori della situazione particolare dove si è scelta di applicarlo. E' un pò come tirare il laccio di una scarpa, se non ci sono nodi dati male, la stringa fluidamente si allenta in qualsiasi direzione tu la voglia tirare, se c'è un groviglio irrazionale, non si snoderà. Io mi limito a proporre casi simili dove applicare la stessa logica, e a vedere se le persone che innanzitutto avevano proposto quella chiave di lettura, sono disposti a portarla anche oltre. E la risposta è sempre e comunque: no. Non sono io a dare risposte o chiavi di lettura, ho le mie ma non mi quasi mai capitato che qualcuno me le chiedesse ed è meglio così, io propongo espansioni degli stessi criteri che mi vengono proposti, e guardo se le persone sono disposti a portarli fino in fondo.
#2733
Citazione di: Dante il Pedante il 13 Ottobre 2020, 16:05:24 PM
Qua non si parla della fondatezza di un'idea ma della fondatezza di un presunto FATTO avvenuto e proclamato da gente che afferma di esserne stata testimone e che è stata disposta a morire per testimoniare che era vero.Non è la stessa cosa. Mi dispiace.
P:s:Preferirei se possibile si potesse eviatre di fare commenti superflui sull'ingenuità o presunta stupidità degli interventi altrui.Soprattutto dai moderatori o dagli utenti esperti del forum come avviene spesso. Non ci si fa una bella figura :(
Io non ho detto assolutamente niente sulla stupidità altrui, al massimo ho parlato della mia che mi rendeva difficile rispondere al suo topic, se lo hai dedotto ti sei sbagliato, perchè se mi conoscessi meglio sapresti che non sono il tipo che scrive le cose tra le righe e cerco di essere schietto.
Detto questo, tra un fatto, un idea, l'idea di un fatto, o il fatto di un idea, la differenza non trovo, sono sempre oggetti del credere. Queste persone credevano in un fatto ed erano disposte a morire per esso. E quindi? Qualche mese fa un uomo si è messo su un razzo per difendere il fatto che la terra fosse piatta, il razzo è caduto ed è morto, conosceva bene i rischi di mettersi su un razzo ma ci credeva così tanto che ci è salito lo stesso, è un martire del terrapiattismo, ma questo non mi dice niente (né in positivo, né in negativo) del fatto che la terra sia o meno piatta. A te si?.
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Edit. Forse ho capito. Quando ho scritto "anche se purtroppo non ho ancora trovato una risposta\domanda ad esso con una parvenza di intelligenza", intendevo dire che IO non sono riuscito a trovare qualcosa di intelligente da scrivere in quel topic, non era un commento sul tuo post.
#2734
Citazione di: Aumkaara il 13 Ottobre 2020, 13:18:13 PM
Non per unire per forza questo argomento a quello che ho pubblicato poco fa io, ma il punto sta proprio nel prendere alla lettera la morte corporale o sociale (come l'eremitaggio, ecc.) invece di prenderla come un simbolo (nel caso di quella corporale), o come un eventuale strumento (nel caso dell'isolamento o dell'abbandono di certe idee ed abitudini), da usare con moderazione come tutti gli strumenti.
Simbolo o strumento che non vuole confondere la propria soggettività con il corpo, e neanche con le idee personali o con la vita sociale.
Il simbolo della morte, nei contesti religiosi, filosofici e simili (persino nei riti "funebri" delle iniziazioni massoniche), riguarda un aspetto più sottile, semplice, ma proprio per questo più sfuggente: il senso dell'io (che è appunto solo una delle tante sensazioni), l'assurda oggettivazione della soggettività (che però ci sembra normale, tanto da pensare di poter indicare qualcosa e poter dire "sono io"), la presenza di un "me" che è appunto solo una presenza.
"Annullare" tale sensazione-presenza, o per meglio dire riconoscere la sua apparenza, insostanzialità o comunque la sua non indipendenza da tutto il resto del percepibile o del pensabile, non ha niente a che vedere con l'impossibile morte della soggettività (anche attenuando un qualunque dato di percezione, quindi anche attenuando il senso dell'io, resterà comunque sempre quello "spazio mentale" in cui si affacciano tutte le altre percezioni, idee, rapporti, ecc., anche se saranno vissuti con un'altra prospettiva), e non ha niente a che fare neanche con la morte corporale, che di per sé non può risolvere o far scoprire niente di definitivo (se essa portasse ad una realizzazione assoluta o viceversa ad una fine assoluta, avremmo in entrambi i casi trovato un evento assoluto, il che è assurdo).
La tua è una parentesi molto interessante, e anche il tuo topic lo è, anche se purtroppo non ho ancora trovato una risposta\domanda ad esso con una parvenza di intelligenza, forse ci riuscirò in futuro. Tuttavia, stai andando un pochino oltre a quanto mi sono limitato a sostenere, che non aveva toccato l'interpretazione della morte, ma si limitava a constatare che la fondatezza di un idea non ha niente a che fare con quante e quali persone hanno deciso di morire per essa. O perlomeno non mi pare che siamo tutti qui a tifare per l'indipendenza della Scozia solo perchè William Wallace si fece sbudellare da vivo per difenderla. I tuoi ragionamenti sono molto meno banali dei miei, io sono rimasto veramente terra terra, dove mi trovo a mio agio a dire cose semplici ed evidenti.
#2735
I kamikaze trovavano ispirazione per la loro immolazione nell'ideale della patria, e in alcune idee del buddismo zen riguardo l'annullamento di sé stessi.
La storia è zeppa di ideologie che tendono a sminuire la vita degli individui di fronte ad un idea, e il risultato per niente illogico è che quelli che praticano questi sentieri cominciano a morire come mosche, o addirittura a creare culti della morte, dove la morte individuale assume un valore salvifico e liberatorio. Santo Stefano e San Giovanni, secondo le cronache, morirono martiri prima che Gesù morisse, se servisse testimonianza interna al cristianesimo che la resurrezione non era l'unica idea per cui le persone si facessero ammazzare. Le strade della Palestina (ma dell'impero romano tutto) pullulavano di croci a migliaia, e non è che fossero tutti banditi, molti erano giustiziati per le loro idee che difendevano fino in punto di morte, e che non avevano niente a che fare con la resurrezione.
#2736
Attualità / Re:Anche i dittatori piangono
13 Ottobre 2020, 00:21:30 AM
Penso, e lo pensavo anche prima che piangesse, che tenuto conto il contesto dove è cresciuto, dove vive, e le responsabilità a cui è sottoposto, si tratti tutto sommato di un leader che ha provato a fare qualcosa di bene per il suo paese, a riformare, a demolire parti della teocrazia a cui si trova a capo.. lo si prende per il culo perchè è a capo di un stato-paradosso, lo si demonizza per assecondare la vulgata americana, ma con tutta la difficoltà che si può avere nel reperire informazioni certe in quello che capita in KRN, l'idea che mi sono fatto è che tutto sommato ha le sue doti umane e politiche. Certo se uno si aspetta che dal giorno alla notte in KRN arrivi Kim-Gandhi a guidare lo stato, rimarrà sempre deluso, però dato il contesto, io non lo trovo più tanto ridicolo, se avrà la forza, passerà alla storia come un grande rifomatore del suo paese.
#2737
Tematiche Spirituali / Re:Gli angeli custodi
12 Ottobre 2020, 23:50:18 PM
Citazione di: Socrate78 il 12 Ottobre 2020, 14:08:49 PM
La possibile storicità può trasparire in maniera evidente se si leggono con accuratezza alcuni passi dei Vangeli. Ad esempio i farisei accusano Gesù di scacciare i demoni (o anche di guarire, di compiere miracoli) "per mezzo di Belzebul,  del principe dei demoni". 
Ti presento, se vuoi, Apollonio da Tiana, te lo presento io perchè egli è stato completamente dimenticato dalla storia, nonostante il tenore dei suoi miracoli fosse molto simile a quello di Cristo, ed egli sia meglio documentato, in quanto la sua vita è raccontata da un famoso scrittore del tempo (non quattro anonimi), Filostrato, per richiesta dell'imperatrice di Roma (fonte ostile? forse, ma non certo una qualunque), in un racconto piuttosto corposo, se non ricordo male intorno alle 400 pagine odierne. Apollonio nasce poco dopo Cristo a Tiana, per partenogenesi verginale. Egli cresce, studia, si affilia alla scuola neopitagorica, e vaga per il medioriente a raccontare parabole e proverbi, a fare ritiri spirituali nel deserto, oltre che a curare storpi, resuscitare morti, scacciare demoni, moltiplicare oggetti, visto da tutti e molto popolare.. Ad un certo punto i sacerdoti della zona in cui si trova lo accusano di praticare arti oscure (il che secondo te, testimonia che effettivamente facesse miracoli) ed è costretto a scappare in India, dove incontra un drago appollaiato su una collina, che gli conferisce un sapere segreto. Tornato poi in patria, viene perseguitato dall'imperatore in persona Domiziano e accusato di essere un pericolo pubblico, tradito da un suo amico viene catturato, giustiziato, e secondo le cronache le sue ultime parole sarebbero state: "Non mi ucciderai, perché io non sono mortale". Detto fatto, ricompare ai discepoli dopo qualche giorno, in località a distanza di migliaia di chilometri. Tu cosa ne pensi? Apollonio ha davvero parlato con un drago in India? Oppure nel primo secolo AC, la cronaca giornalistica fattuale non era il primo pensiero degli scrittori? Perchè se vuoi continuiamo con la lista di persone che "secondo le cronache" ..
#2738
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Papillon
12 Ottobre 2020, 13:55:19 PM
Citazione di: sapa il 12 Ottobre 2020, 11:02:53 AM
A una divinità onnipotente, padrona del bene e del male, ci si prostra e la si prega, si cerca cioè di ingraziarsela, facendo pendere così la bilancia verso il bene. Fuor di metafora, se dall'Alto Adige l'orso era praticamente scomparso, lo si deve alle attività ed esigenze umane, non a un'estinzione naturale. Fin da tempi antichissimi l'orso era temuto e cacciato, allora più di adesso la sua presenza era considerata dannosa, non erano previsti risarcimenti, se ti uccideva una pecora ti dovevi rassegnare o provare a cacciarlo via. Se lo si vuole rentrodurre, più che altro per ripristinare la sua presenza in un habitat, bisogna sapere che la convivenza con l'uomo è difficile e, a mio avviso, cercare di minimizzare i motivi di attrito. Papillon, in Italia, potrebbe vivere libero in ben pochi posti, probabilmente solo all'interno di aree protette. E l'uomo, per accedervi, dovrebbe firmare una liberatoria da ogni responsabilità: lì c'è l'orso, ci vuoi andare? Sappi che, se lo incontri, non puoi ucciderlo e devi sperare che sia in buona. A tuo rischio e pericolo.
In Italia, a fronte di una natura quasi completamente antropizzata, c'è la pretesa che nessuno si debba far male, questa pretesa va innanzitutto abbandonata, a quel punto a favore di chi bisorrebbe firmare liberatorie? Ho messo tenda in posti dove l'orso non era un esoticismo per zoologi, in zone dove le popolazioni convivono con gli orsi senza firmare liberatorie, in un caso, poco che arrivassi io (qualche mese) una famiglia di turisti era stata sbranata, credimi non mi ha aiutato saperlo quando ne ho visto uno a pochi metri nella nebbia, ma la responsabilità era comunque mia e nessuno si sarebbe mai sognato di affibbiarla a qualcun altro se mi fossi fatto male. Se continuiamo con questa pretesa di una natura "zero rischi", non ne arriveremo a capo, sempre che vogliamo una "natura onnipotente" e non una "natura del bene". Ma qui non siamo per niente pronti a quest'idea (e i primi a non esserlo sono i cosidetti "ambientalisti"), l'idea che una passeggiata nel bosco debba essere accompagnata dal timore, dalla paura, e dal rispetto di ciò che non è tuo anche se ci hai messo la bandiera della "proprietà privata", è completamente aliena, noi vogliamo entrare nel bosco riconosciuti come i padroni di casa, che l'orso ci saluti con la zampa, che il lupo ululi per farci fare un video su instagram, che il cinghiale ci faccia avvicinare ai suoi piccoli e farci vedere come li allatta etc. E guai! Ai maledetti agricoltori e se si difendono da una divinità buona per definizione, la natura, dovrebbero parlare con gli orsi e convincerli a stare lontani dalle arnie e dalle galline, fargli "pucci pucci piccolino, abbraccioni?"!
#2739
Tematiche Spirituali / Re:Gli angeli custodi
12 Ottobre 2020, 13:24:42 PM
Citazione di: Socrate78 il 12 Ottobre 2020, 12:49:43 PM
I preti o molti di loro sono i primi a non credere in Dio, negli angeli e nel demonio, interpretano infatti tutto in maniera simbolica, tutti i miracoli di Cristo per loro sono solo simboli, i racconti dell'Antico Testamento IDEM, molti preti in realtà sono atei nel loro intimo ma ovviamente non lo dichiarano. Almeno, io noto che non vi è fede vera in molti di loro e per questo motivo non sanno rispondere alle domande dei credenti e delle persone in ricerca di Dio sulla fede, perché sono loro i primi a non crederci davvero!
Forse perchè è circa dal quarto secolo d.c. che i padri della chiesa si sono resi conto che certe affermazioni possono essere difese solo sul piano metaforico e il significato letterale considerato il frutto più basso raggiungibile da tutti senza alcuno studio e alcuna fede, ed è solo dopo la stampa massiva delle bibbie in volgare che il significato letterale ha preso il sopravvento nella vulgata comune, essendo quello che meglio si confaceva alla massa di analfabeti a cui era stata data la possibilità di interpretare i testi? Ma siccome tu sei molto più bravo di quegli inetti dei preti, puoi sicuramente darci lampante  dimostrazione della storicità del AT, dei miracoli, degli angeli, e di tutto il resto che questi miscredenti si ostinano a considerare "metaforico" o ancor meglio anagogico. Saremmo tutti molto curiosi di leggerne..
#2740
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Papillon
12 Ottobre 2020, 10:26:48 AM
A me invece viene in mente la parola istituzionalizzazione, nel senso che vi si dà in carcere, ovvero quando un carcerato ha passato così tanto tempo tra le sbarre da non volerne più uscire, da aver rimodulato la propria esistenza in base ai ritmi delle sbarre che si aprono per l'ora d'aria. Noi non vogliamo uscire dalla nostra idea di natura, altamente istituzionalizzata, che è, nella migliore delle ipotesi, quella del parco dove fauna e flora sono attentamente monitorate  e controllate, nella peggiore quella del bosco al limitare della discarica o della periferia. E non a caso il nome Papillon si rifà alla bellissima storia di un carcerato che si rifiuta  di essere istituzionalizzato, a differenza del suo amico Louis, completamente integrato in una comunità paradossale, su un isola deserta  in mezzo al mare. Non ci sono tante soluzioni per il povero orso, può essere messo in isolamento dentro una gabbia, oppure può imparare ad essere un Louis nel parco in mezzo al mare, se continua a giocare a fare il Papillon, verrà soppresso.
Per istituzionalizzare la natura è necessario che i predatori apex siano eradicati, perchè sono coloro che possono portare il male nella vita dell'uomo, e una volta fatto ciò, la natura diventa un cartoon disney, portatrice solo del bene. In teologia una divinità onnipotente è portatrice sia del bene che del male, perciò si ci prostra ai suoi piedi per timore della sua potenza, una divinità del bene, è invece una divinità che si scegli di adorare per le sue caratteristiche unicamente positive, la sua potenza è limitata, il male proviene da un altra fonte e può essere combattuto. Dopo tanti anni dove la natura è stata soggiogata almeno superficialmente, l'idea che essia sia onnipotente è fuori dai nostri sentieri mentali, è una natura del bene e noi proviamo a essere i buoni selvaggi, e se c'è il male, sta a noi eradicarlo. Il colonialismo ha a che farci, come parallelo, con il senso di colpa per il nostro passato, azioni puntuali ("reintragre l'orso"\"diritti dei nativi") per redimere colpe di sistema ("devastazione ecologica"\"devastazione socioculturale"). Lontano è il mercato dal capire quei concetti che dici che sta capendo, le chiama "esternalità", ne conta una decina e prova e metterle in formula, ne dimentica centinaia perchè altrimenti la formula diventerebbe troppo lunga da risolvere, richiederebbe geni matematici anzichè commercialisti.
#2741
Attualità / Re:Pazzo lui,pazza lei
11 Ottobre 2020, 17:49:08 PM
Citazione di: bobmax il 11 Ottobre 2020, 17:09:06 PM
Non solo Trump, anche Salvini probabilmente vincerebbe le elezioni.

D'altronde dove vi è un vuoto politico, subito vi è qualche demagogo pronto ad occuparlo.

E attualmente i vuoti si stanno allargando...

Un Trump, un Salvini, pochi decenni fa non avrebbe avuto alcuna possibilità di emergere.

Per la semplice ragione che la politica, giusta o sbagliata che fosse, comunque c'era.

Ora manca una visione, una proposta di un pensiero filosofico che indichi una direzione in cui incamminarci.
E allora forte è la tentazione di affidarsi a chi assicura soluzioni semplici a problemi complessi, a chi solletica i nostri egoismi, a chi sembra soddisfare il nostro istinto viscerale di sopravvivenza.

Ma la responsabilità non è tanto di questi demagoghi, e neppure dei tanti che vogliono credere alle loro fanfaronate.

La responsabilità è di chi occupa la scena politica non avendone né le capacità né, tanto meno, lo spessore morale necessario. Di chi non crede nei valori che proclama solo di facciata.
È un tappo, che impedisce ogni reale rinnovamento. Perché ciò che insegue è solo il proprio interesse.

Solo la fede nella Verità può farci uscire dalla palude.
Ma seguire questa fede implica sofferenza.
E allora, probabilmente, sarà la stessa sofferenza a cercarci. Fino a costringerci ad un nuovo slancio di fede.
A rischio d'essere considerato un supporter implicito, non capisco cosa ci sia di male a vedere un arci-americano al governo, sono le debite conclusioni democratiche. Mi ricordo due anni fa ero a Mosca ed ero al tavolo con un russo ed un americano, e ovviamente ad un certo punto uscì fuori l'argomento Trump, l'americano (evidentemente dem) abbassò gli occhi cercando cambiare discorso, mi ricordò molto quando io andavo all'estero e qualcuno se ne usciva con "Ah Berlusconi! Bunga Bunga!", e quella vergogna d'esser rappresentato da ciò che meno ti rappresenta. Ad un certo punto il russo se ne esce dicendo all'americano "guarda che non c'è di chevergognarsi, noi vi abbiamo sempre immaginato come dei Trump, lui è solo meno ipocrita".
Se qualcuno vuole prendersi l'onere della sfida che propongo, vorrei mi venisse citato un tratto di Trump che non sia sfacciatamente americano, e parlo ovviamente non dell'america dei "founding fathers" ma di ciò che l'america è dai babyboomers in poi..Trump rappresenta lo spirito americano molto meglio di Biden, che poi la sensibilità europea tenda a preferire il secondo è superfluo, Trump è un trionfo della democrazia, e dimostra niente più che lo sfacelo culturale e sociale americano che un Biden non potrebbe mai testimoniare con altrettata efficacia..dal letame nascono i fiori, se ce li pianti.
#2742
Attualità / Re:Pazzo lui,pazza lei
10 Ottobre 2020, 11:24:07 AM
Citazione di: anthonyi il 10 Ottobre 2020, 10:40:11 AM
Sinceramente, Inverno, io tutto questo masochismo nella sinistra americana non lo vedo. Abbiamo veramente un presidente degli USA che sta male, e che, cosa ancor più grave, fa di tutto per convincere se stesso e gli altri che non è vero.
E' vero che i democratici non sono opportunisti come Trump, ma cosa dovrebbero fare, scendere al suo livello ?

Quando senti una cazzata hai due possibilità, lasciarla affondare come un sasso in uno stagno, o offrirti come muro di gomma per farla rimbalzare in tutta la stanza e colpire in testa il numero più elevato di persone possibile. La strategia degli sparacazzate seriali si basa sul fatto che ci siano sempre utili idioti che si prestino come muri di gomma, di solito i giornali, per riempire la stanza di più oggetti volanti possibili. La Pelosi ha visto che i giornali non avevano prestato molta attenzione all'affermazione di Trump (persino loro, ormai assuefatti) e ha subito esclamato "eccomi! la rimbalzo io questa!"
Siccome i candidati sono accerchiati da spin doctors con tre master in marketing, l'idea che non siano informati di queste dinamiche e agiscano per ingenuità può solo testimoniare che la loro ingenuità è tale da far impallidire quella di un bambino. Infatti il mio precedente commento era un parodia che attribuiva intenzionalità a questi comportamenti, quando io sono un grande ammiratore del rasoio di Hanlon.
#2743
Attualità / Re:Pazzo lui,pazza lei
10 Ottobre 2020, 10:02:22 AM
La Pelosi ha visto che Trump è in difficoltà nei sondaggi ed è corsa a dargli una mano, qualche tempo fa ci aveva provato anche la Warren parlando di adozione alle coppie transessuali, i democrat hanno sempre qualcuno pronto a partire in quarta in caso l'avversario sia in difficoltà, vorrebbero vincere le elezioni, ma sono così altruisti che vorrebbero vincessero anche gli altri, sono gli avversari che tutti vorrebbero ad un gioco, quando cominciano a vincere troppo ti lasciano fare qualche punto per non ferire i tuoi sentimenti, poi magari perdono il match, e pazienza, l'importante è partecipare.
#2744
Idee per migliorare il forum / Re:Pollicioni
10 Ottobre 2020, 09:07:51 AM
Secondo me non bisogna sottovalutare l'aspetto ludico di un luogo di confronto, non stiamo qua a scolpire la legge sulle tavole di pietra, e i forum (in generale, non solo questo) si sono un pò adagiati sulla formula topic-sezioni-netiquette, che per certi versi ha i suoi vantaggi ma per altri anche grandi svantaggi. Se prendete un sito come quora ad esempio, non è altro che un forum con regole ludiche rivisitate che permette un certo tipo di discussione molto preciso e lineare, e che è riuscito bene o meglio a far combaciare qualità e quantità. I pollicioni sono uno strumento (con diverse varianti) che però inseriti così, al di fuori di un idea complessiva, sono un pò come mettersi la cravatta stando in mutande. Il forum attualmente segue la formula più classica che esista, inserire la feature del momento non svecchierà una formula per magia, senza un  idea generale che accolga questo strumento. Il like\dislike registra consenso sociale, al di là del piacere (o dispiacere) che ne può trarre l'utente, come si inserisce nel contesto generale? Ordina i post per indice di gradimento? Evidenzia\nasconde? Conferisce credibilità "storica" all'autore (punteggio di accumulazione) ? Etc etc etc etc
#2745
Viator non ha problemi a capire l'italiano, semplicemente voleva dare dimostrazione di quanto il linguaggio sia mal ottimizzato per la comunicazione e di quanto sia ben calibrato per il soliloquio, la dialettica a differenza del linguaggio è una modalità appresa, sia negli sforzi accumulatisi in dodicimila anni di cultura, sia nel personale sforzo che può richiedere una vita intera, di superare i prori bias e fallacie per tentare di presentare qualcosa che non sia valido solo soggettivamente. Quale sia l'angolo da cui la guardi, la religione è lo sforzo di superare la dimensione individuale delle idee, di andare oltre al soliloquio, ma nel momento in cui si ritrae nella dimensione individuale perde la sua funzione, diventa un altra forma ricorsiva. Quale sia il criterio per superare la dimensione soggettiva del linguaggio è campo di dibattito aperto, Tommaso d'Acquino, non certo un ateo, famoso era per aver affermato che ciò che si crede per fede non può contraddire le scienze naturali, e direi che è un buon principio di partenza, per quanto largamente disatteso anche da chi fa largo uso delle sue citazioni. Nell'idea della "possessione di Satana" l'unico concetto che non è contrario alle scienze naturali è quello racchiuso nella parola "di", perchè ha la semplice funzione di stabilire un dominio, per quanto il resto non possa essere confutato, rimane nel campo dell'estremamente improbabile.