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Messaggi - bobmax

#2761
Attualità / Re:Il gioco di Salvini
27 Settembre 2018, 22:58:41 PM
@Everlost

L'attuale legge elettorale non è un puro proporzionale, perché ha anche una componente maggioritaria.
Basterebbe infatti il 40% di voti, opportunamente distribuiti, per ottenere la maggioranza dei seggi alla Camera.
Alle ultime elezioni il centrodestra non ha raggiunto la maggioranza assoluta dei parlamentari per pochi punti percentuali e per il fatto che il M5S ha fatto il pieno al Sud.
Basterebbe che alle prossime elezioni il M5S perdesse qualcosa al Sud a vantaggio del Cdx e, mantenendo gli stessi risultati al Nord e al Centro, il Cdx avrebbe la maggioranza assoluta.

Riguardo all'attuale situazione politica del nostro Paese... ciò che mi preoccupa è la mancanza di fede nella Verità, che investe, pressoché ad ogni livello, sia la maggioranza di governo che le varie opposizioni. 
Una mancanza che era già diffusa nei politici che li avevano preceduti, ma allora vi era ancora qualche anticorpo efficace. Ora sembra che gli anticorpi non siano più sufficienti a contrastare un nichilismo ormai pervasivo.
#2762
Attualità / Re:Il gioco di Salvini
26 Settembre 2018, 20:34:15 PM
@everlost

Concordo con quanto hai scritto.

Vorrei solo segnalare che, con l'attuale legge elettorale, la lista che prendesse il 44% avrebbe probabilmente la maggioranza assoluta in Parlamento.
#2763
Tematiche Filosofiche / Re:L'origine della diseguaglianza
25 Settembre 2018, 22:47:50 PM
Citazione di: paul11 il 25 Settembre 2018, 13:47:58 PM
ciao Bobmax,
come ho scritto precedentemente ,la "regola della terra" vede vincente il più forte(egoista), piuttosto che il saggio e pacifico.
Ma questo non significa che l'uomo debba esser per forza un egoista, un cinico, un guerrafondaio, perchè non è nè nella regola della natura vegetale e nemmeno animale, diversamente sarebbero letteralmente sparite tutte le specie vegetali  meno una e tutte le specie animali, meno una.La regola della concentrazione della ricchezza, dimostra ,rispetto ai regni vegetali e animali, di quanto siamo "fessi" noi umani. Quando c'è una sovrappopolazione animale o vegetale, arrivano le malattie a riequilibrare i numeri ecologici e delle catene alimentari .
Noi non siamo  tanto egoisti, quanto sommamente ignoranti, perchè così non vive bene nè il ricco e nemmeno il povero.
il primo è povero "di spirito", il secondo di beni materiali per "tirare a campare".
E' vincente la cooperazione con regole "del gioco" che accettano la diversità come confronto, non come conflitto.io imparo qualcosa di te e tu impari qualcosa di me,dove ognuno dà quello che può e riceve in cambio secondo le proprie necessità nella regola che presiede la comunità, che deve essere armonica

La cooperazione fra un fungo ed un alga, forma il lichene
la cooperazione fra un fungo e le leguminose, arricchisce il terreno di sostanze azotate e infatti le leguminose  entrano nelle rotazioni colturali come arricchenti di nutrienti  del terreno oltre come base nutriente per gli animali allevati.
la natura ci insegna .....ci insegnava.......ci insegnò........

Ciao Paul11,
penso anch'io che l'egoismo non sia ineluttabile. Tuttavia ritengo pure che l'istinto egoista sia comunque necessario, fondamentale per diventare ciò che davvero siamo.

L'egoismo è infatti all'origine di ogni desiderio.
E' l'io che cerca di espandersi, con ogni mezzo, anche il più subdolo.
Al punto da allearsi con chiunque, pur di trarne vantaggio.

E tutto in natura pare muoversi seguendo l'egoismo. Su cui si fonda la sopravvivenza dell'individuo, della specie.
Questa almeno è a mio avviso la necessaria constatazione del nostro pensiero razionale, che osserva come funziona il mondo.

Il bene, l'altruismo, sono visti, dalla razionalità, semplicemente come delle forme di egoismo raffinate (faccio del bene perché così, un domani, potrò magari essere ricompensato...).
Il puro bene, l'autentico altruismo sono intese, dal pensiero logico/razionale, come delle sviste, delle illusioni.

Tuttavia l'egoismo ha in se stesso la ragione della propria dissoluzione.
Perché ogni desiderio diventa ben presto effimero, ciò che si desidera finisce per rivelarsi vano.
Ogni cosa, ogni realizzazione, non sono infatti che puro nulla.

E allora l'io si ritrova, per giungere alla pace, a dover rinunciare proprio a se stesso!
#2764
Tematiche Filosofiche / Re:L'origine della diseguaglianza
25 Settembre 2018, 13:29:31 PM
Sono convinto che l'origine della diseguaglianza debba essere ricercata nell'essenza stessa del nostro esserci.

L'economia, la cultura possono essere temi di indagine, ma non sufficienti. Perché la diseguaglianza è insita nel nostro stesso ego.

È infatti l'altro, per il solo fatto di essere "altro", a produrre diseguaglianza.

E l'altro, il due, la differenza... è all'origine del male.
#2765
Tematiche Filosofiche / Re:Verità insabbiate
22 Settembre 2018, 16:48:24 PM
@Cvc

Tuttavia con "Verità" non si intende semplicemente il fattuale. Non è sufficiente la conoscenza di come stanno davvero le cose.
Perché la Verità non si limita al "dato di fatto".

Occorre infatti pure la mia approvazione incondizionata, in quanto ciò che c'è è bene che sia.
Devo perciò poter affermare: "Tutto è bene!".

Senza di me, nessuna Verità è possibile.

Ma essendoci il male, la Verità non può esserci.


#2766
Tematiche Filosofiche / Re:Verità insabbiate
22 Settembre 2018, 11:29:05 AM
La ricerca della Verità trae la sua motivazione proprio dal fatto che esiste la falsità.

Questa motivazione è perciò squisitamente etica. E in quanto tale consiste nella necessità di stabilire chi siamo.

Perché la Verità ha bisogno di noi, della nostra stessa ricerca. E viceversa, noi "siamo" solo nella Verità, mentre nella falsità "non siamo"

Non è questa l'essenza della filosofia?

Se non ci fosse falsità, non vi sarebbe ricerca. Probabilmente... non ci sarebbe proprio nulla.

Ossia nessun esserci, ma puro Essere

#2767
@Sariputra

Quei contadini avevano fede nella Verità.

Mentre oggi questa fede si è rarefatta. A causa, ne sono convinto, del nichilismo, che sta riemergendo e soffoca i nostri cuori.

Come spugne, molti giovani assorbono l'idea nichilista, mai esplicita ma onnipresente nella società, e finiscono con il  farla propria.
#2768
Tematiche Filosofiche / Re:Perchè il materialismo basta
20 Settembre 2018, 18:43:43 PM
A mio avviso, il principale problema da affrontare, riguardo alla mente, consiste nel fatto che la mente... mente!

Mentire le è costitutivo nel suo continuo farmi credere di essere me stesso.

In modo che finisco per convincermi non tanto di "avere" semplicemente un pensiero, ma di essere addirittura il mio stesso pensare, mi identifico persino con quel pensiero!

D'altronde l'identificazione è necessaria per dare un minimo di consistenza alle mie congetture. Allo stesso modo non mi devo forse identificare con il mio corpo affinché esso possa agire?

Ma un conto è "credere" di essere la propria mente, così come il proprio corpo, un'altro esserlo davvero.
#2769
@ everlost

Sono d'accordo con te. È importante invertire la rotta, e la chiusura estiva può essere un buon primo passo.

Ma anche un ritorno delle casalinghe con i bigodini non sarebbe male...  8) testimoniavano una semplicità e una franchezza che si sono un po' perdute.
#2770
Tematiche Filosofiche / Re:Perchè il materialismo basta
18 Settembre 2018, 17:32:24 PM
Citazione di: Phil il 18 Settembre 2018, 15:30:07 PM
L'atavico fascino dell'immateriale (dell'eccedenza rispetto al manifesto) trova sempre rifugio nell'ignoto, e ce n'è ancora molto che ammanta le questioni della "filosofia della mente", tuttavia iniziare a ripensare "la mente", lasciando fra parentesi il vocabolario e le precognizioni spiritual-idealistiche, potrebbe forse aprire sbocchi più "digeribili" (e meno compromessi) per il pensiero scientifico.
Ad esempio, provare a verificare se davvero "il materialismo basta", senza presupporre a priori che ci sia una mente immateriale (prima ancora di definirla e inserirla come elemento della ricerca), potrebbe essere, a mio giudizio, un percorso interessante: studiare l'uomo togliendo dagli ingranaggi dell'analisi tutti i residui metafisici (che altrimenti si tende più a ricollocare che ad accantonare), tentare una snella "ingegneria inversa" che sia candidamente ignara dell'eredità dei vari "spiegazionismi" che l'hanno preceduta (a volte fare un passo indietro e/o liberarsi di qualcosa, serve a sbloccarsi e/o andare meglio avanti).
Concordo pienamente.

È questo l'approccio da seguire.

Solo che, se seguíto con rigore razionale e vissuto in prima persona... implica di affrontare lo sguardo della Medusa.
#2771
@Carlo
L'unica alternativa alla necessità è il "caso". Di cui non si ha alcuna prova e la cui esistenza comporterebbe il Caos!

E anche se fosse cosa avrebbe a che fare con la libertà?

Questa era solo un'ennesima
precisazione per chi dovesse eventualmente leggere. Mi fermo qui.
#2772
Tematiche Filosofiche / Re:Homo faber
16 Settembre 2018, 06:25:32 AM
Citazione di: sgiombo il 16 Settembre 2018, 00:06:36 AM
Citazione di: bobmax il 15 Settembre 2018, 21:27:47 PM
@Sgiombo
Questa Mente trascenderebbe perciò la Materia potendo inoltre agire su di essa. Ma non viceversa: la materia non influenza il pensiero.
A quanto ho compreso.
Perché se lo influenzasse, come si potrebbe affermare il suo esserne indipendente?

Quindi due mondi, uno fisico e l'altro mentale.
Con il secondo in qualche misura preminente.

Ora però sorge la questione su come tutto ciò funzioni.
Il pensiero può influire sulla materia in che modo? Attraverso quale canale unidirezionale?

No, purtroppo non mi hai compreso.

Né la mente agisce sulla materia, né la materia agisce sulla mente (per la chiusura causale del modo fisico) ma invece esse divengono separatamente (trascendetemente "su piani ontologici separati, incomunicanti, ma parallelamente" in reciproca corrispondenza biunivoca).

Nessuna preminenza del mentale sul fisico, né viceversa.

Nè il pensiero agisce sulla materia né viceversa.

Se il pensiero non può agire sul mondo fisico né viceversa, cosa determinerebbe questa "reciproca corrispondenza biunivoca"?

Se per esempio penso: "Alzo la mia mano" e questa si alza, potremmo dedurne che:

* È il pensiero che ha agito modificando la realtà fisica.

* Oppure che quella mia decisione è anch'essa un prodotto della materia, per cui quel mio pensiero è da essa generato e quindi necessariamente correlato all'evoluzione fisica (ed è il mio parere).

* Ma come si spiega invece la correlazione tra pensiero e azione se sono assolutamente incomunicanti?
#2773
Tematiche Filosofiche / Re:Homo faber
15 Settembre 2018, 23:15:21 PM
Citazione di: Sariputra il 15 Settembre 2018, 22:22:45 PM
cit. bobmax:
Il pensiero può influire sulla materia in che modo? Attraverso quale canale unidirezionale?

"la mente precede le cose, le domina, le crea"
La mente costruisce infiniti "mondi", mentre non possiamo nemmeno esser certi che "là fuori" (dalla mente) ci siano realmente infiniti mondi...

Ma questa "Mente" non è la mia mente. Che con fatica cerca di orientarsi nel mondo.

Nessun pensiero posso formulare che non abbia un riferimento con il mondo fisico. La mia mente dipende da esso, direttamente o indirettamente.
Il mondo sta  sempre un passo oltre la mia comprensione.

Forse la "Mente" è là dove il mio pensiero finalmente si acquieta, in quel silenzio.
#2774
Tematiche Filosofiche / Re:Homo faber
15 Settembre 2018, 21:27:47 PM
@Sgiombo
Questa Mente trascenderebbe perciò la Materia potendo inoltre agire su di essa. Ma non viceversa: la materia non influenza il pensiero.
A quanto ho compreso.
Perché se lo influenzasse, come si potrebbe affermare il suo esserne indipendente?

Quindi due mondi, uno fisico e l'altro mentale.
Con il secondo in qualche misura preminente.

Ora però sorge la questione su come tutto ciò funzioni.
Il pensiero può influire sulla materia in che modo? Attraverso quale canale unidirezionale?

#2775
Tematiche Filosofiche / Re:Homo Faber
15 Settembre 2018, 20:53:57 PM
@Socrate78
cit.:"Darwin è uno dei grandi distruttori della spiritualità, riduce l'uomo ad animale e nega qualsiasi fondamento spirituale alla vita, riducendola ad un capriccio del caso."

Ma l'autentica spiritualità prescinde necessariamente da qualsiasi "prova" oggettiva noi si possa sperare di trovare.

E non è proprio il deserto il luogo dove lo Spirito può manifestarsi?

La scienza, nel suo onesto procedere, ci conduce nel deserto. Noi vorremmo magari evitarlo, per l'orrore che incute.

Ma Dio per essere ha bisogno di noi.

@Sgiombo
Se non dalla materia donde proverrebbe, secondo te, la razionalità?
Forse pensi si tratti di un fenomeno trascendente?