Citazione di: Jacopus il 08 Gennaio 2023, 22:38:25 PMPer Duc. Sí, mi riferivo a credere in Dio. In ogni caso "credo" che:
1) sia vero che ognuno di noi si orienta nel mondo credendo in una "visione del mondo" a lui più congeniale.
2) sia altrettanto vero che le visioni del mondo non hanno tutte lo stesso valore etico, indipendentemente dal contenere queste visioni Dio oppure no.
3) l'eticità delle singole visioni del mondo è data dalla ricerca della tutela della dignità del mondo. Ricerca che è possibile fare, qui ed ora, sia da parte dei credenti (in Dio) sia da parte dei non credenti (in Dio).
4) nel momento in cui si pensa che la propria verità sia superiore alle altre, l'eticità decade a competizione o conflitto.
La sequenza ha una logica che condivido, ma sul piano etico vi è contraddizione tra 2 e 4: se non tutte le visioni del mondo hanno pari valore etico (condivido) qualcuna deve essere, con riferimento alla verità, superiore alle altre.
Mi pare una contraddizione superabile solo in modo dialettico, laddove il conflitto (tesi-antitesi) è inevitabile e la sintesi può darsi solo come tolleranza sulla visione generale del mondo e le prassi conseguenti di ciascuno, e condivisione solo di prassi circoscritte all'immanenza, non troppo lesive delle rispettive visioni.
La "dignità del mondo" andrebbe esplicitata meglio. Già è poco chiara e condivisa la "dignità degli umani".

