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Messaggi - Eutidemo

#2791
Citazione di: anthonyi il 21 Giugno 2022, 17:04:26 PMEh già, piatelander, provincia di cul!  :D
Come é stato detto, però, bisogna far attenzione perché i soggetti possono diventare aggressivi, e magari qualcuno decide di passare all'azione e con una destrezza che fa parte del loro repertorio approfitta del trambusto per sfilare tutto il portafoglio, ma d'altronde questa é la magia di porta Portese, e cosa vuoi di più.
Per questo è meglio avere due svegli e fidati amici insieme a te: Caio e Mario alle spalle, oppure Smith e Wesson alla cintura (ben in vista)!
#2792
Citazione di: anthonyi il 21 Giugno 2022, 15:18:13 PMUna volta, a porta Portese, ebbi modo di assistere alla scena nella quale il banchettaro spennava un "pollo". Al di là dei trucchi é fondamentale la presenza dei complici che fanno finta di giocare, ma in realtà sono lì per convincere il pollo a giocare.
"ma che sei di Frosinone?" diceva uno di questi per sottolineare che se non giocava, il pollo, allora era solo un burino ciociaro!

Hai ragione! :)
Ed infatti, al di là dei trucchi,  ci sono sempre dei complici che fanno finta di giocare loro,  ma in realtà sono lì soltanto per convincere il pollo a giocare.
E, se per convincerti, ti dicono "ma che sei di Frosinone?", tu rispondigli "No, non sono di Frosinone...ma non vengo nemmeno dal paese di Pijatelander!".
E quelli capiscono subito l'antifona. ;)
#2793
Citazione di: niko il 21 Giugno 2022, 15:13:28 PM"Conoscendo il trucco, la prossima volta potete provare a battere il banco; pero' attenzione, perche' a volte i banchettari usano altri trucchi che non conosco".
Tipo che se vinci troppo si fanno comunque ridare i soldi con la minaccia di gonfiarti di botte :-)
Ricordate che ogni gioco da luna park o da bancarella legale e autorizzato prevede che tu giocatore puoi puntare ad ogni giro una quota FISSA di denaro per provare a vincere un premio in MERCE, tipo una consolle da videogiochi o un pupazzo; un gioco per strada in cui punti denaro per vincere denaro e' sempre illegale, e' sempre una truffa, e sempre ci stanno li' i soci del truffatore che sembrano altri giocatori, i quali sono pronti a menare le mani o coprire la fuga in caso di guai, guai che possono concretizzarsi anche nel fatto che il giocatore ha vinto e il truffatore comunque non vuole pagarlo.
Hai ragione! :)
Ed infatti, se vuoi fregare uno di quei "banchettari", anche tu devi avere almeno due amici, che sembrano altri giocatori,  pronti a spalleggiarti; e, all'occorrenza, a menare le mani anche loro, e/o ad inseguire il truffatore.
Se, poi, come amici ti porti due agenti di polizia, è ancora meglio! ;)
P.S.
Comunque, se gli vinci solo una o due mani truccate, a volte pensano che sia solo un caso e ti pagano per invogliare altri possibili giocatori; però, dopo la terza o quarta vittoria, capiscono che hai svagato il trucco, e allora è meglio avere due fidati amici con te (Caio e Mario alle spalle, oppure Smith e Wesson alla cintura)
#2794
Nelle fiere e nei luna-park, si trovano ancora di frequente i cosiddetti "banchettari delle tre carte"; i quali sfidano i passanti a seguire e indovinare la carta prescelta fra le tre (prima scoperte e poi coperte), che lui sposta velocemente da una parte all'altra del banco dopo averle mostrate al pubblico.
***
Le prime volte è abbastanza facile indovinare la carta prescelta (di solito un asso), perchè il "banchettaro" non usa trucchi di sorta, ma si limita soltanto a spostare rapidamente le carte coperte sul tavolo; per cui, se si presta un po' di attenzione, non è difficile seguire quella giusta.
Quando l'avventore si convince di poterci azzeccare con relativa facilità, il "banchettaro" gli propone una "posta in denaro"; e, se quello accetta, ecco che lo buggera con un semplicissimo trucco, del quale, però, se abilmente eseguito, è molto difficile accorgersi.
Ora vi faccio visivamente vedere qual'è questo trucco, eseguendolo in modo un po' "grossolano" in modo di consentirvi di accorgervene da soli con relativa facilità; ma attenzione, perchè difficilmente il vero "banchettaro" si fa "sgamare" così facilmente.
(password "logos")
***
Come avrete notato dal videoclip, nella mano destra io impalmo una carta nera, e l'asso di cuori subito davanti ad essa; poi getto sul tavolo  quest'ultimo coperto, e, subito dopo l'altra carta (quella con seme nero).
Facendo questo per due o tre volte, lo spettatore si convince che il primo ad essere lanciato coperto sul tavolo  è sempre l'asso; e, quindi, si abitua a seguirlo con l'occhio (e con la mente).
Ma, quando c'è una posta di denaro in palio, il "banchettaro", in realtà, sgancia per prima sul tavolo la carta con seme nero che si trova arretrata nel palmo, e solo dopo l'asso di cuori;  per cui lo spettatore, credendo di seguire l'asso, in realtà segue l'altra carta.
***
Conoscendo il trucco, la prossima volta potete provare a battere il banco; però, attenzione, perchè a volte i "banchettari" usano altri trucchi che non conosco!
***
#2795
Percorsi ed Esperienze / La pallottola misteriosa!
19 Giugno 2022, 13:30:01 PM
Il 17 giugno 1997, tra le 22:30 e le 23:00, l'imprenditore tessile sessantaduenne Giuseppe Soffiantini venne rapito dalla sua casa di Manerbio da una banda di sequestratori capeggiata da Mario Moro; nell'autunno di tale anno venne stabilito un contatto per il pagamento del riscatto,  ma, all'appuntamento, nella notte fra il 16 e il 17 ottobre 1997, a Riofreddo si presentarono i NOCS.
***
Ne scaturì uno scontro a fuoco, nel quale, secondo la successiva inchiesta, l'ispettore Donatoni venne ucciso dal "fuoco amico" della "Beretta 92" di un collega,  e non dal "Kalashnikov" di uno dei sequestratori.
Il proiettile fuoriuscì dal corpo della vittima, e si perse chissà dove; per cui la conclusione dell'inchiesta fu meramente indiziaria, soprattutto sulla base delle testimonianze dei NOCS sopravvissuti.
***
Ed infatti questi ultimi testimoniarono che l'ispettore Donatoni cadde a terra in concomitanza di uno sparo che tutti quanti udirono a "breve distanza"; mentre, invece, i sequestratori erano ancora molto lontani.
Però nessuno dei NOCS ammise di essere stato lui ad aver colpito il collega!
***
Dall'esame autoptico, considerato il tipo di tessuti "perforati" dal proiettile, non fu possibile accertare con sicurezza quale genere di proiettile li avesse trapassati; però, secondo il perito, la ferita era compatibile con una cartuccia calibro 9x19 PARABELLUM (cioè, del tipo utilizzato dalle berette 92 dei NOCS), anche se non si poteva escludere che fosse stato colpito da un L'AK-47 (cioè un fucile automatico di Kalašnikov) di calibro 7,62 mm.
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In ogni caso, la Corte d'Assise, in base alla concorde testimonianza dei NOCS,  stabilì che l'ispettore Donatoni venne ucciso dal "fuoco amico" della "Beretta 92" di un collega,  e non dal "Kalashnikov" di uno dei sequestratori; sebbene, vista la caotica sparatoria tra agenti e banditi, non si riuscì mai ad appurare quale dei NOCS avesse involontariamente ucciso il collega.
***
A me, però, già da allora, la faccenda risultò  alquanto misteriosa.
.
PERPLESSITA'
1)
I due tipi di proiettili sono molto diversi, per cui, anche non ritrovando quello che aveva ucciso Donatoni, mi parve strano che dalla ferita non si riuscisse a capire il tipo di munizione che l'aveva provocata.
**
Però un mio amico "anatomopatologo", mi disse che, in determinate circostanze, anche se si tratta di proiettili molto diversi, se non se ne trova traccia nel corpo della vittima, non è affatto facile determinare con sicurezza il tipo di munizione ha provocato la ferita.
Ed io non posso fare a meno di credergli!
2)
Il colpo che ha ucciso Donatoni non era di fatto compatibile con la posizione degli altri NOCS, così come era stata da loro descritta; però, in situazioni del genere, a volte non si può fare molto conto sulla memoria dei partecipanti ad una sparatoria.
3)
Ogni NOCS esclude di poter essere stato lui a sparare per errore a Donatoni; e quella è gente che sa sparare molto bene, e difficilmente dice bugie!
4)
Ma la cosa più "strana", è che i proiettili in dotazione ai "Kalashnikov" dei sequestratori, avevano tutti la punta dipinta di "verde"; forse perchè facenti parte di uno "stock" di munizioni di provenienza terroristica musulmana.
E, guarda caso, attorno al foro sulla tuta corrispondente alla ferita che ha ucciso Donatoni, ci sono delle chiarissime "tracce di vernice verde"; esattamente dello stesso tipo e colore della vernice che si trova sulla punta dei proiettili in dotazione ai "Kalashnikov" dei sequestratori (non certo sulle pallottole in dotazione ai NOCS).
Ma, evidentemente, nell'eseguire l'autopsia sul cadavere, nessuno si è preoccupato di dare importanza ai suoi indumenti.
***
Nonostante questo, i giudici hanno preferito attribuire maggiore valore alla testimonianza dei NOCS presenti, i quali hanno tutti ribadito che il rumore dello sparo che ha ucciso Donatoni era troppo "vicino" perchè potesse essere attribuito ai sequestratori, i quali erano ancora relativamente "lontani".
.
CONSIDERAZIONI PERSONALI
Moltissimi anni fa, durante le esercitazione di tiro a segno in aperta campagna, uno di noi, a turno, doveva restare vicino ai "tabelloni bersaglio" per comunicare con il "walkie talkie" al "direttore di tiro" i punteggi dei tiratori; i quali, essendo una squadra di "tiratori scelti", si trovavano tutti a notevole distanza dal bersaglio.
***
Una cosa del genere, oggi, sarebbe proibita, in quanto trovarsi nei pressi dei "tabelloni bersaglio", viene considerato troppo pericoloso (oggi si usa il binocolo); ma allora, standoci molto attenti, non ricordo che a noi si verificò mai nessun incidente.
***
La volta che toccò a me fare da "controllore di tiro", rammento che il foro che appariva sul tabellone precedeva di poco il rumore dello sparo, perchè i proiettili che usavamo erano più veloci del suono; però, il rumore che sentivo subito dopo, era "a distanza ravvicinata", assolutamente incompatibile con la distanza a cui si trovava il tiratore.
Era una cosa che trovavo inspiegabile!
***
Ma, in seguito, il "direttore di tiro" mi spiegò l'"arcano"!
***
Quando un proiettile (o un aereo), durante la sua traiettoria supera la barriera del suono, produce un forte rumore definito "bang sonico"; per cui, se un proiettile sparato da lontano viaggia a velocità supersonica, il rumore del "bang sonico" giunge all'orecchio di chi è vicino al bersaglio prima del "rumore dello sparo" che fa il proiettile quando esce dalla canna.
Ad una certa distanza, il "rumore dello sparo" che fa il proiettile quando esce dalla canna non si sente nemmeno:
- o perchè è troppo lontano per la percezione uditiva;
- o perchè è coperto e confuso con il "bang sonico".
***
Pertanto, molto probabilmente, secondo me, quando il "cecchino"  ha sparato a Donatoni, gli agenti del NOCS hanno percepito uno sparo proveniente non dalla zona dei banditi, ma dal punto della traiettoria del proiettile più vicino a loro; cioè, come se il "rumore dello sparo" fosse da attribuire ad una delle loro pistole.
***
Un errore, questo, assolutamente comprensibile, per chi non abbia mai fatto il  "controllore di tiro" in prossimità dei bersagli; come si faceva una volta!
***
Ovviamente, la mia è solo una mera congettura; però non trovo un altro modo per conciliare le testimonianze dei NOCS (sicuramente sincere), con la "vernice verde" trovata sul foro nella tuta della vittima, identica a quella dei proiettili di Kalašnikov dei rapitori.
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#2796
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Cloe Bianco
19 Giugno 2022, 05:42:44 AM
"Ce n'est qu'un début!"
Sentite il programma di quella che, purtroppo, sarà probabilmente a capo del nostro governo dopo le prossime elezioni politiche; lo ha detto chiaro e tondo in un suo comizio "neo-franchista" in Spagna:
(password: "logos")
https://www.dailymotion.com/video/x8bstga
***
Ben tornato medioevo!

***
Non si può dire che non abbia parlato  chiaro (anche se in spagnolo); per cui ricordiamocene quando andremo a votare!
***
#2797
Ciao Jacopus. :)
Non c'è alcun dubbio che il DID sia comunque segno di una "patologicita"; perchè, normalmente, un corpo è gestito da una singola "entità identitaria", e non da più "entità identitarie".
Si tratta senz'altro di una "anomalia"! ???
***
Ma il comportamento delle singole "entità identitarie",  pur derivando da una anomala "scissione" della persona in più persone, non necessariamente, considerato in sè stesso, "é scoordinato, privo di programmazione, e può compiere un omicidio d'impeto, ma non programmarlo, non può certamente compiere furti organizzati, ma solo esercitare appropriazioni occasionali immediatamente disponibili".
Ed infatti, come varie volte è accaduto, una delle diverse "entità identitarie", ha commesso dei reati progettati con la massima razionalità e premeditazione, e li ha eseguiti con la massima accortezza; come se si fosse trattato di un normale delinquente.
Le altre "entità identitarie", però, ne erano completamente all'oscuro!
***
E' invece vero, come tu scrivi, che ci sono differenti situazioni di DID, in quanto:
- in alcune di esse le varie personalità, singolarmente prese, non soffrono di particolari patologie psichiatriche "individuali";
- in altre, invece, tutte o solo alcune delle varie personalità, singolarmente prese, soffrono di particolari patologie psichiatriche.
E, questi sono i casi più pericolosi!
***
E' anche vero, come pure tu correttamente scrivi, che, almeno in generale, il disturbo dissociativo di personalità è causato da gravi traumi infantili; come "classicamente" , l'abuso sessuale da parte di familiari o amici di familiari.
***
Dal punto di vista giuridico, come avevo scritto anche io, tecnicamente il nostro diritto considera che ad ogni corpo corrisponde una "singola entità identitaria" (coscienza), in quanto non è "attrezzato" a considerare che un corpo può essere alternativamente governato da diverse "entità identitarie"; ed anche se fosse "attrezzato" a farlo, poi non saprebbe come materialmente "scindere" la pena da infliggere ad una sola delle diverse "entità identitarie".
Per cui, di fatto, i giudici si regolano più o meno come dici tu; e come, d'altronde, mi regolerei anche io.
***
Ed infatti, sebbene, "in teoria", avrebbe perfettamente senso parlare di personalità multipla in termini giuridici, perchè talvolta, effettivamente, in una stesso corpo è come  se davvero ci ci fossero differenti individui capaci di comunicare e di agire, ciascuno dei quali dovrebbe essere autonomamente imputabile o meno sotto il profilo penale, "in pratica", tuttavia:
- è difficile scoprire quale "entità identitaria" (coscienza) abbia commesso il crimine;
- anche se lo si scoprisse sarebbe pressochè impossibile "scindere" la pena.
***
Il paradosso, secondo me, è questo!
***
Un saluto! :)
***
#2798
Ciao Anthony :)
Io ho parlatro di "persona(lità)", con parentesi sulla desinenza, perchè, in realtà, nel caso del DID, si tratta di più di una "persona" in uno stesso corpo, e non di un singolo individuo con una "personalità" ambivalente e/o disturbata; come, invece, accade nella "schizofrenia" e nel "disturbo bipolare".
Stiamo parlando di due cose completamente differenti!
***
Nel caso del DID, infatti, per "persona(lità)" non si intende tale termine nel senso comune, cioè come "il modo di comportarsi di una determinata persona"; modo che a volte può avere modificazioni, da cui l'idea che la personalità sia instabile (il che corrisponde ad altre malattie mentali).
Si intende, invece, la presenza di due o più distinte "persone" in uno stesso cervello; cioè di due o più diverse "coscienze" e due o più diversi "sensi di identità", conviventi in uno stesso corpo.
Cioè, in sintesi, di due o più diversi "individui"!
***
Non c'entra niente l'instabilità presente in moltissimi individui, che fa parte della dinamica degli equilibri tra l'emisfero destro e quello sinistro del cervello;  i quali prendono decisioni parzialmente indipendenti e poi le mettono a confronto, dando luogo a comportamenti patologici allorchè il confronto é scoordinato e privo di programmazione.
***
Ed infatti, se così fosse, il DID potrebbe essere scisso solo in "DUE" personalità, perchè i lobi cerebrali sono soltanto "due"; mentre, invece, chi è affetto da DID in molti casi, è "posseduto" da ben più di due sole "persone" (quanti sono i lobi cerebrali).
Vedi, ad esempio, il caso di Jeni Haynes (all'anagrafe), il cui corpo era però  alternativamente a disposizione di Simphony, Muscles, Linda, Ricky e Giuda.
***
Oppure il caso di  Miss Beauchamp, descritto dallo psicoterapeuta Morton Prince; il quale scrive che quando la ragazza andava in vacanza manteneva una corrispondenza separata con ciascuna delle sue quattro diverse "persone".
***
Quanto al fatto  che la narrazione e l'azione dell'individuo non sono in rapporto tra di loro, ciò non significa che non abbia senso parlare di "persona(lità)" multipla in termini giuridici;  perchè, di fatto, sotto il profilo psicologico, nello stesso "corpo" (non  nella stessa "persona"), ci sono effettivamente differenti "individui" (cioè differenti "persone") capaci di comunicare e di agire.
Come sperimentalmente comprovato (anche se, ovviamente, il cervello alterato sempre uno solo rimane)!
***
Il corpo in grado di fare le diverse cose é sempre al massimo uno; ma chi progetta fa le cose, in caso di DID, è più di una entità.
Almeno se come  entità intendiamo un centro autonomo di identità e di imputabilità.
***
Un saluto! :)
***
#2799
Ciao Anthony. :)
La doppia (o multipla) personalità, in quanto tale,  costituisce sicuramente un "quadro patologico", poichè, "psicofisiologicamente", cioè "normalmente", in un uno stesso corpo c'è un'unica "persona(lità)", e non due; ma il mio disegno del Dr jeckill e di Mr Hyde era puramente esemplificativo, in quanto, nella realtà, non sempre una  "persona(lità)" è buona e l'altra è cattiva.
***
Ed infatti non necessariamente c'è una personalità ordinaria "sana", mentre l'altra é un'"entità patologica" (come quasi sempre si vede nei film); è solo il "quadro generale" in sè ad essere patologico (cioè "non normale"), ma non sempre una o entrambe le "persona(lità)" sono psicologicamente malate e/o affette da sindromi paranoiche (come quasi sempre si vede nei film) .
***
Ed invero, a parte il fatto che le personalità possono essere anche più di due, considerando il caso più semplice della sola "doppia personalità", esse possono essere:
a)  entrambe psicologicamente malate
b)  una psicologicamente sana e l'altra no
c)  entrambe psicologicamente sane
***
In quest'ultimo caso (c), può capitare:
- che entrambe siano cittadini esemplari;
- che una delle due personalità, pur essendo psicologicamente sana, commetta però un reato.
Era questo il "caso paradossale" da me considerato! ;)
***
Ed infatti non bisogna essere psicologicamente malati per commettere dei reati; altrimenti mezza Italia dovrebbe essere rinchiusa in manicomio!
***
Un saluto! :)
***
#2800
L'art.27 comma primo della nostra Costituzione, sancisce che: "La responsabilita' penale e' personale."
Ma come ci si deve regolare nei casi di "personalità multipla"?
Ovviamente la questione e "accademica", in quanto si tratta di casi più unici che rari (salvo che nei film); però ritengo che, quantomeno a livello teorico, possa risultare un argomento intrigante.
.
LA PERSONALITA' MULTIPLA
Quello che un tempo veniva denominato DPM (Disturbo della Personalità Multipla), dal 1994 viene denominato dall'OMS DID (Disturbo Dissociativo dell'Identità); ma, in sostanza, si tratta della stessa cosa.
Ed infatti, chi ne è affetto, presenta due o più "identità distinte", o "stati di personalità differenti" (a volte anche con nomi diversi), che assumono in maniera alternata il controllo del comportamento di uno stesso corpo; a seconda dell'identità dominante in un dato momento, l'altra identità può risultare del tutto ignara, inconsapevole e, quindi, "non responsabile" (nè "imputabile"), di ciò che sta facendo l'altra.
Ad esempio, un furto o un omicidio!
***
Secondo i criteri del "Manuale diagnostico" dei disturbi mentali più aggiornato, il disturbo dissociativo dell'identità scinde in due la personalità di uno stesso "individuo"; il quale, quindi, diventa "dividuo", e, cioè, "due distinti individui in uno stesso corpo" (come se si trattasse di due fratelli siamesi cerebrali).
***
Tuttavia, in molti casi, ciascuno dei due "":
- pur avendo comportamenti assolutamente normali e razionali  sotto il profilo psicologico;
- può tuttavia avere una diversa visione della realtà, e, quindi, differenti comportamenti morali e legali.
Cioè, uno dei due può avere tendenze criminali (per il furto, l'assassinio ecc.), mentre l'altro può essere assolutamente privo di tendenze criminali; ma nessuno dei due è necessariamente affetto da patologie paranoiche (cioè, per dirla volgarmente, non è per forza "pazzo").
.
IL CODICE PENALE
Ciò premesso, occore considerare che l'art.85 del Codice Penale stabilisce che:
a) Nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come reato, se, al momento in cui lo ha commesso, non era imputabile.
b) È imputabile chi ha la capacità d'intendere e di volere.
***
Per cui, se chiamiamo "Tizio" la personalità criminale del "corpo fisico" di "Caio", e "Sempronio" la personalità non criminale del corpo di "Caio", se "Tizio" commette un furto nel momento in cui controlla il corpo di "Caio", almeno a "livello teorico", in base al citato art.85 del Codice Penale:
-"Sempronio", al momento in cui "Tizio"  ha commesso il reato, non era imputabile (in quanto, in quel momento, non aveva lui il controllo delle azioni del corpo denominato fisicamente "Caio");
- "Tizio",  invece, al momento in cui ha commesso il reato, era perfettamente imputabile (in quanto, in quel momento, aveva lui il controllo delle azioni del corpo denominato fisicamente "Caio", ed aveva anche la piena capacità d'intendere e di volere).
***
Però, a questo punto, il nostro "meccanismo giuridico" va in "tilt", in quanto il nostro legislatore non fa distinzione tra:
- il "corpo fisico" di un individuo;
- le "diverse persone" che (per fortuna in rarissimi casi) possono alternativamente controllare il "corpo fisico" di uno stesso individuo.
.
LA COSTITUZIONE
Ed infatti, come premesso, l'art.27 della nostra Costituzione, sancisce che "la responsabilita' penale e' personale"; ma non si pone il problema di quando più "persone" convivono all'interno di uno stesso corpo fisico.
***
Per cui, di fatto, quando (per fortuna, in rarissimi casi) accade una cosa del genere va sempre a finire che:
- o il giudice condanna comunque il "corpo fisico" di "Caio", perchè è lui che ha "materialmente" commesso il furto (fregandosene altamente se, in quel momento, tale  "corpo fisico" era controllato da "Tizio" o da "Sempronio");
- oppure, considerando che che "Caio" è affetto da DID, lo ritiene in generale inidoneo ad intendere e a volere, e lo assolve per incapacità mentale (fregandosene altamente che, al momento del furto, "Tizio" era perfettamente imputabile, in quanto, in quel momento, aveva lui il controllo delle azioni del corpo denominato fisicamente "Caio", ed aveva anche la piena capacità d'intendere e di volere).
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IL PARADOSSO
D'altronde, come si potrebbe condannare al carcere Tizio, e, nel contempo, assolvere Sempronio, visto che si trovano tutti e due nello stesso corpo?
Bisognerebbe tenerlo sempre sotto controllo, e incarcerarlo nel periodo in cui è Tizio, scarcerandolo nel periodo in cui è Sempronio; il che è palesemente assurdo e paradossale! :)
***
#2801
Nessuno penserebbe mai che le zucchine possano essere velenose; ed invece occorre stare molto attenti, perchè potrebbero esserlo sul serio.
Vediamo come e perchè!
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TIPI PRINCIPALI DI ZUCCHINE
In varie zone d'Italia si coltivano tipi di zucchine con caratteristiche e, soprattutto, con forme molto diverse, come:
- la "zucchina cilindrica", che è quella più consumata e che ha la buccia verde chiaro;
- la "zucchina tondeggiante" di Nizza o di Piacenza, e che ha la buccia verde scuro;
- la "zucchina lunga", della Sicilia, che è , sottile e con la buccia molto chiara.
***
Ma, a prescindere dal loro aspetto e dalla loro origine, possono essere tutte velenose; e, purtroppo, visivamente, non è possibile distinguere quelle velenose da quelle innocue (un po' come alcuni funghi).
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LE CAUSE DELLA TOSSICITA'
In natura, tutte le zucchine producono una sostanza tossica denominata "cucurbitacina", della quale si servono per proteggersi dai predatori; chi le mangia muore.
1)
I semi che si trovano in commercio in Italia dovrebbero essere stati privati del loro contenuto di "cucurbitacina", perciò, almeno in teoria, non dovrebbero rappresentare alcun pericolo; tuttavia, nel caso in cui i giardinieri alle prime armi si servano di semi "fai da te", o di provenienza estera non controllata, non si può escludere la formazione di sostanze tossiche, tra le quali, appunto, la "cucurbitacina".
2)
Se durante i mesi estivi si raggiunge un periodo di siccità molto elevato (come sembra che stia accadendo adesso) si causerà nella pianta un notevole "stress" che la potrebbe portare alla formazione di sostanze dannose; in particolare, appunto, la "cucurbitacina", una sostanza tossica che non viene eliminata neanche durante la cottura della verdura.
3)
Se le zucchine vengono coltivate vicino ad altre piante di zucca, tra cui le zucche ornamentali, c'è un alto rischio di incroci; ed infatti, le zucche ornamentali non sono commestibili, in quanto contengono "cucurbitacina"; pertanto, se si verificano degli incroci c'è un rischio di avvelenamento.
4)
Più le zucchine sono grandi, più cresce la probabilità di una formazione di sostanze tossiche; dunque, è bene raccogliere le zucchine quando sono ancora piccole.
.
CONCLUSIONE
Comunque, c'è un modo infallibile per scoprire se le zucchine sono tossiche; basta assaggiarle (dopo la cottura).
Se il sapore è "amaro" non bisogna assolutamente mangiarle perché si potrebbe incorrere in nausea, vomito, diarrea, gastroenterite, disturbi dell'apparato digerente e nei casi più gravi potrebbe causare la morte.
***
Buona orticoltura :) !
***
#2802
Citazione di: Jacopus il 16 Giugno 2022, 12:45:11 PMQuesto nuovo tipo di macchine ibride, che in fantascienza sono chiamate "androidi", sono per me particolarmente affascinanti, poiché potrebbero essere un altro passaggio della dinamica evolutiva. Immagina i vantaggi di un androide nel poter colonizzare un pianeta come Marte o poter visitare altri sistemi solari spegnendo i suoi circuiti ed attendendo di arrivare dopo 50/100 anni solari. La vita terrestre, con il suo particolare meccanismo (dna/rna) si diffonderebbe in uno spazio che non potrebbe mai essere raggiunto dagli attuali esseri umani. Se questo vorrà dire l'estinzione di homo sapiens, non credo che madre natura piangerà. I cicli evoluzionistici prevedono sempre l'estinzione delle specie. Lo scopo fondamentale è la diffusione della vita attraverso il codice a dna. Se oltre al dna c'è anche un braccio meccanico capace di sollevare una tonnellata, i vantaggi evolutivi sono evidenti.
Chi lo sa che cosa ci riserva il futuro? ::)
L'unica cosa prevedibile del futuro, è che ci riserverà senz'altro qualcosa di assolutamente imprevedibile! ???
#2803
Ciao Jacopus. :)
Un team internazionale di scienziati dello Scripps Research Institute (California) e del Technion Insitute (Israele) ha recentemente realizzato il primo "computer biologico"; cioè un dispositivo biochimico in grado di immagazzinare dati criptati all'interno di filamenti di DNA.
***
Il biocomputer in questione non è certo un capolavoro di "design", visto che sta tutto dentro una provetta: è un miscuglio di composti chimici, frammenti di DNA e ATP, il combustibile dal quale le cellule ricavano l'energia necessaria ai processi metabolici.
***
Ma, tra i "robot biologici", gli "Xenobot" sono quelli più "inquietanti"; ed infatti, creati lo scorso anno partendo dalle cellule staminali di una rana (per la precisione Xenopus Laevis), sono in grado di fare cose davvero "strabilianti", come muoversi autonomamente, collaborare in gruppi verso un obiettivo comune e ripararsi da soli.
Ma, soprattutto, sono in grado di riprodursi autonomamente! ???
***
Un saluto! :)
***
P.S.
Meno male che sono abbastanza vecchio da non dover vedere altre inquietanti evoluzioni del mondo robotico. ;)
#2804
Attualità / Trattative con gli intrattabili!
16 Giugno 2022, 11:51:08 AM
Il 3 novembre 1956, durante i colloqui e le trattative ufficiali di pace "russo-ungheresi", basate sull'offerta di una "dichiarazione di neutralità" da parte dell'Ungheria, il capo della delegazione ungherese Pál Maléter, fu arrestato a tradimento al tavolo delle trattative da militari del KGB al comando di Ivan Serov, assieme all'intera delegazione diplomatica ungherese; vennero poi processati e successivamente impiccati (e non fucilati, come riportato dalla PRAVDA) il 16 giugno 1958.
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Considerato che, all'epoca, la "cultura diplomatica e politica" russa, dopo il "ventesimo congresso del PCUS" si era notevolmente evoluta rispetto ai barbari sistemi di Stalin, e tenuto conto che, invece, attualmente, la "cultura diplomatica e politica" russa, grazie a Putin (emulo di Stalin), è regredita alla preistoria, o, quantomeno, si è  involuta al medioevo, io consiglierei la delegazione ucraina di recarsi armata al tavolo delle trattattive; e, soprattutto, di bere e di mangiare solo bevande e cibi portati da casa.
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A che cosa serva, poi, ottenere una pace che reca come garanzia la firma di Putin, la quale vale meno dell'inchiostro con cui è tracciata, resta davvero un bel problema!
Ma, d'altronde, che cos'altro si può fare? :(
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Si può solo sperare che il prossimo zar sarà un po' più umano, razionale e trattabile.
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P.S.
La foto è di repertorio.
#2805
René Descartes, nel suo "Discorso sul metodo", risalente al 1637, scriveva: "Se vi fossero delle macchine simili ai nostri corpi, che ne imitassero le azioni quanto è praticamente possibile avremmo sempre due mezzi certissimi per riconoscere che non per questo sarebbero dei veri uomini: [...] mai potrebbero usare delle parole e [...] anche se facessero parecchie cose bene quanto noi, immancabilmente in qualche altra cosa fallirebbero, dando modo di scoprire che non sono esseri umani".
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Alan Turing, nel 1950, inventò un "test" per determinare se una macchina possa davvero essere scambiata per un essere umano, oppure no.
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Il "test" di Turing si suddivide in due fasi.
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PRIMA FASE
Nella prima fase partecipano tre persone:
- un uomo;
- una donna
- un intervistatore.
Le tre persone si trovano in tre stanze separate e comunicano tra loro tramite una telescrivente (nel 1950 non si poteva ancora "chattare" su INTERNET).
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L'intervistatore formula delle domande scritte alle altre due persone; però non le vede, quindi, non sa se si sta rivolgendo alla donna o all'uomo.
Lo scopo delle domande è di capire il sesso delle altre due persone e capire quale sia l'uomo e quale sia una donna; però solo uno dei due intervistati è sincero, mentre l'altro finge di essere del sesso opposto
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Ed infatti i due partecipanti hanno scopi diversi:
- un partecipante dice sempre la verità, ed ha l'obiettivo di agevolare l'identificazione da parte dell'intervistatore
- l'altro partecipante, invece, mente, avendo l'obiettivo di far sbagliare l'identificazione da parte dell'intervistatore, e quindi fornisce risposte non veritiere.
L'intervistatore non sa chi mente e chi è sincero, ma deve riuscire a capirlo da sé; e,  al termine del gioco l'intervistatore deve decidere chi dei due partecipanti è l'uomo e chi è la donna.
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Se, ripetendo il gioco N volte, l'intervistatore sbaglia il sesso dei partecipanti per X volte, diremo che il suo tasso di errore è pari a X/N.
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SECONDA FASE
Nella seconda fase del test uno dei due partecipanti non è nè un uomo nè una donna, bensì un computer.
Adesso l'intervistatore deve capire se a rispondere è un uomo oppure una macchina, ma il processo è sempre lo stesso: cioè l'intervistatore formula delle domande ai partecipanti tramite telescrivente,  ma non può vederli.
Non sa se sta parlando con due esseri umani (maschio o femmina) o se uno di loro è una macchina; e, alla fine del gioco, dovrà identificare i partecipanti basandosi esclusivamente sulle loro risposte scritte.
Il gioco si ripete N volte e l'intervistatore sbaglia l'identificazione dei partecipanti per Z volte, ottenendo un tasso di errore percentuale pari a Z/N.
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CONCLUSIONE
Se la percentuale di errore nel gioco in cui partecipa la macchina è simile o inferiore a quella del gioco per individuare l'uomo e la donna, allora, secondo Turing,  il suo "test" può dirsi superato.
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Il che, ovviamente, non vuol dire certo dire che la macchina sia "umana", ma, soltanto, che la sua imitazione del comportamento umano è talmente indistiguibile dal comportamento di un vero essere umano, che, diversamente da quanto asseriva Descartes, la "differenza" cessa di avere rilevanza pratica ed effettuale.
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TEST SEMPLIFICATO
Esiste una versione semplificata del Test di Turing, nella quale l'intervistatore umano dialoga tramite con un solo altro soggetto posto in un'altra stanza; potrebbe trattarsi di una persona oppure di una macchina, la quale deve convincere l'intervistatore che anch'essa è umana.
Questa versione semplificata del test di Turing, che, ormai, non si fa più tramite telescrivente, bensì ONLINE, è ormai la più diffusa, ma è anche meno efficace di quella originaria di Turing.
Ed infatti, da molto tempo, sono stati realizzati programmi molto semplici (ma non veramente "intelligenti"), in grado di ingannare un essere umano  per un po' di tempo; ma solo tramite dei "trucchi", che, dopo qualche minuto di conversazione, è facilissimo scoprire.
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IL PREMIO LOEBNER
Nel 1991 Hugh Loebner ha indetto un concorso mettendo in palio un premio di centomila dollari al primo sviluppatore che sia in grado di superare il "vero" Test di Turing; tale competizione, però, ha ricevuto varie critiche, tra cui quella dell'informatico Marvin Minsky, che l'ha definita "una bravata pubblicitaria".
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LA COMPETIZIONE ANNUALE DELLA ROYAL SOCIETY DI LONDRA
Nel 2014, nella Competition, organizzata come ogni anno dalla Royal Society di Londra, nel Regno Unito, "Eugene Goostman" sembra sia stato il primo software ad avere superato il "test di Turing", convincendo un giudice su tre di essere un ragazzino di 13 anni di origini ucraine in grado di parlare un inglese scolastico.
La notizia è stata molto commentata, dai media e su numerosi siti di appassionati di informatica:
- sia perché finora nessun software aveva mai superato il test in questione;
- sia perché permangono dei dubbi sull'effettivo risultato raggiunto da Eugene.
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Ed infatti, il risultato ottenuto da Eugene è molto discusso perché, secondo diversi osservatori, gli sviluppatori del software hanno usato qualche trucco aggiuntivo per trarre in inganno i giudici.
Ed infatti, "Eugene Goostman" si è presentato come un ragazzino di 13 anni ucraino che se la cavava mediocremente con l'inglese; quindi, i giudici hanno accettato che potesse dare risposte poco comprensibili o che si dimostrasse meno preparato, vista la sua giovane età.
Per i detrattori di Eugene, il test di Turing è stato quindi vinto con una sorta di inganno, seppure tecnicamente ineccepibile per le regole del test.
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I COMPUTER SCACCHISTICI
Personalmente, giocando a scacchi "online" con degli amici che vivono all'estero, mi accorgo quasi sempre se sono loro a concepire le mosse, oppure se stanno barando, facendo giocare al loro posto un programma scacchistico installato sul loro PC.
Ed infatti, quando sto giocando con un altro essere umano, mi accorgo che quello reagisce alle  mie mosse, ma cercando sempre di "proseguire" e "perseguire" come meglio può il suo piano strategico originario; i programmi scacchistici dei computer, invece, tendono a trattare ogni singola mossa come se fosse una partita completamente nuova, cambiando ogni volta strategia.
Cioè, una volta che io faccio una nuova mossa, è come se il computer si trovasse in una partita diversa; o meglio, è come se ad ogni mia mossa, io mi trovassi di fronte ad un nuovo avversario.
Anche altri mi hanno detto di aver notato la stessa cosa.
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In effetti, il "software" scacchistico "AlphaZero" ha mostrato una visione del gioco diversa da quella di "Stockfish" e di tutti gli  altri "software" scacchistici; che si basano soltanto su una immensa  "forza bruta" di calcolo, imbattibile da un cervello umano.
Ed infatti l'algoritmo di "AlphaZero" ha imparato a giocare a scacchi da autodidatta, per tentativi;  cioè, con un metodo in fin dei conti molto simile a quello umano.
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Inoltre AlphaZero predilige l'azione dei pezzi in senso offensivo, rispetto al "materialismo scacchistico" tipico dei computer; cioè difendere i propri pezzi dall'attacco avversario; AlphaZero, invece, adotta uno stile aggressivo, quasi "romantico", perché immagina possibili vantaggi dove gli altri motori scacchistici non riescono nemmeno ad intravedere.
Per questo, ad esempio, reputa conveniente muovere la regina prima di pezzi meno pregiati o lanciare il re in pericolose incursioni (cosa che gli altri programmi di computer non fanno mai).
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Ma, nonostante tutto, secondo me neanche AlphaZero ha veramente superato il "test di Turing"; ciò in quanto un essere umano, per quanto bravo a giocare a scacchi, al giorno d'oggi non è più in grado di battere un programma scacchistico di massimo livello, mentre  AlphaZero  sì.
Il che ci rivela che AlphaZero  non è "umano"!
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P.S.
Di solito, facendo il "test di Turing", io chiedo: "L'occhio umano riesce a vedere più lontano in una buia notte senza luna, oppure il pieno giorno?"
Il computer risponderà immancabilmente che l'occhio umano riesce a vedere più lontano in una notte senza luna, perchè riesce a vedere le stelle; le quali, invece, in pieno giorno non sono visibili. ;)