Salve Ox. Devo dare ampiamente regione a Sgiombo. Scusa, ma gli psicofarmaci che sono ? Non riescono ad essere e mai potranno essere la "pillola della moralità" o "la pillola della felicità" ma TENDENZIALMENTE vorrebbero esserlo da parte di chi li realizza.
Ciò sulla base - scientifica od empirica, non importa - della capacità di alcuni composti chimici di influenzare psiche e mente. Spero tu non la consideri una "bufala", questa.
Ma perchè affermo che tali "pillole" non verranno mai inventate ? Le ragioni non sono di ordine spiritualistico, chimico, o neurologico. Sono, secondo me, di carattere squisitamente filosofico.
Riuscire a gestire farmacologicamente od in altro modo le superiori funzioni cerebrali non sarà mai possibile perchè il cervello di chi vorrebbe farlo (i ricercatori) è una realtà che si colloca al vertice della complessità dell'esistente. Ora, un organo (o comunque un ente) che consista e lavori ai livelli massimi della complessità strutturale e funzionale, può più o meno riuscire a gestire (plasmare, controllare, comprendere) tutto ciò che si trova in una condizione di minore complessità rispetto ad esso.
Non lo può fare nei confronti di ciò che possiede la sua stessa "completezza" e complessità. Ed il cervello dei ricercatori non potrà mai raggiungere la completa conoscenza e controllo della fisiologia di altrui "identici" strumenti (i cervelli dei pazienti).
Avete presente lo specchio ? Se mettiamo un cervello (anche scomposto nei suoi minimi componenti) davanti ad uno specchio, non riusciremo comunque mai a raggiungere la perfetta contezza di come esso sia fatto, anche solo anatomicamente. Tra l'originale e l'immagine riflessa ci sarà sempre un qualcosa che non potremo afferrare : La perdità di luminosità. Tutti gli specchi assorbono una parte della luce che li raggiunge. Saluti.
Ciò sulla base - scientifica od empirica, non importa - della capacità di alcuni composti chimici di influenzare psiche e mente. Spero tu non la consideri una "bufala", questa.
Ma perchè affermo che tali "pillole" non verranno mai inventate ? Le ragioni non sono di ordine spiritualistico, chimico, o neurologico. Sono, secondo me, di carattere squisitamente filosofico.
Riuscire a gestire farmacologicamente od in altro modo le superiori funzioni cerebrali non sarà mai possibile perchè il cervello di chi vorrebbe farlo (i ricercatori) è una realtà che si colloca al vertice della complessità dell'esistente. Ora, un organo (o comunque un ente) che consista e lavori ai livelli massimi della complessità strutturale e funzionale, può più o meno riuscire a gestire (plasmare, controllare, comprendere) tutto ciò che si trova in una condizione di minore complessità rispetto ad esso.
Non lo può fare nei confronti di ciò che possiede la sua stessa "completezza" e complessità. Ed il cervello dei ricercatori non potrà mai raggiungere la completa conoscenza e controllo della fisiologia di altrui "identici" strumenti (i cervelli dei pazienti).
Avete presente lo specchio ? Se mettiamo un cervello (anche scomposto nei suoi minimi componenti) davanti ad uno specchio, non riusciremo comunque mai a raggiungere la perfetta contezza di come esso sia fatto, anche solo anatomicamente. Tra l'originale e l'immagine riflessa ci sarà sempre un qualcosa che non potremo afferrare : La perdità di luminosità. Tutti gli specchi assorbono una parte della luce che li raggiunge. Saluti.