Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Jacopus

#2821
Le scienze che si occupano della "materia", le "Naturwissenshaften" sono le scienze che derivano dal metodo galileiano. Se paragonate alla fisica, la psicologia e la psichiatria non sono affatto una scienza. Semplicemente perchè si occupano di esseri umani. Allo stesso modo, come è stato già detto, non sono scienza neppure l'Economia, il Diritto, la Politica (nonostante vi siano facoltà che tendono a smentire questo assunto), la Sociologia, la Storia. Insomma un vasto campo dello scibile umano, fortunatamente, è estraneo al metodo scientifico, anche se spesso questi campi si sono ibrididati e arricchiti dal confronto con la scienza moderna.
Quello che però infastidisce è che queste pseudo-scienze si arrogano il diritto di "curare", il compito più sacro dell'uomo ("uomo" in generale, nello specifico ci disinteressiamo allegramente dei tanti morti per malattie curabilissime nel terzo mondo). E sembrano quasi abbindolare l'opinione pubblica, arrogandosi un titolo che detiene il massimo della rispettabilità: la scienza.
In questo campo però non esistono cure efficaci e terapie univoche, ma esistono comunque problemi che debbono essere affrontati e che la medicina interna o quella oncologica non sono in grado di affrontare. Pensare di poterli affrontare attraverso l'amico di buon cuore, il prete o lo sciamano è illusorio. E' possibile che in alcuni casi ciò possa funzionare. In effetti c'è una discreta letteratura a proposito dell'adozione della fede come meccanismo protettivo rispetto a possibili psicopatologie potenziali. Ma la psicologia/psichiatria non sono sostituibili. Come pensate di affrontare il caso di Licia (nome di fantasia), abusata dal nuovo compagno della madre a 15 anni, che ha denunciato il suo abusante, ma che la madre ha intimato a ritirare la denuncia, altrimenti le avrebbe negato per sempre il suo amore? Una adolescente tirata fra due esigenze diverse e confliggenti. Come pensate di trattare Donato, sofferente di enuresi notturna e i cui genitori per umiliarlo, stendono la biancheria sporca sul balcone? Sono persone vere, sapete, non si tratta di forze di gravità o elettrolisi.
E sono persone che talvolta traggono giovamento dal programma che si pensa per loro. Solo per questo, come giustamente scrive Inverno, visto che funziona, facciamoli lavorare serenamente. Poichè la domanda del post non serve per separare i "domini del sapere" ma per denigrare un sapere scomodo.
La psicologia/psichiatria infatti è un sapere interrelato con la società che la ospita. Ed è già stata in grado in passato di denunciare anche lo stato patologico dell'intera società, così come è stata spesso in grado di denunciare sè stessa e modificare di conseguenza le sue procedure. Ciò che infatti di scientifico c'è nel progetto della psicologia/psichiatria moderna è proprio la capacità di analizzare il proprio operato, classificarlo, memorizzarlo, valutare i risultati e modificare l'agire.
Una interpretazione nobile vorrebbe inoltre che la psicologia/psichiatria fossero indirizzate verso "la verità", anche se si tratta della verità soggettiva. Puntare alla parola "vera" del soggetto, anche quella che il soggetto non sa di avere (e proprio per questo patologica). La spinta liberatoria della psicologia/psichiatria è immensa ma proprio per questo è guardata con sospetto. Lo stesso sospetto del resto ricambiato da Sigmund Freud, che ha reso quel sospetto, il grimaldello per non farci più sentire padroni neppure a casa nostra (cioè dentro la nostra pelle).
Su una cosa però sono d'accordo con i fautori di una psicologia/psichiatria "volontarista".
Chi sceglie di fare questa professione dovrebbe farlo con un spirito missionario, con passione e con atteggiamenti gratuiti, perchè solo così, al di là della professionalità si può riuscire ad intaccare le resistenze di chi sta male. Però vi ricordo, a voi profani, che un atteggiamento del genere rende anche possibile attacchi di inaudita violenza da parte dei pazienti nei confronti dei terapeuti. Si gioca sempre, camminando su un filo.
#2822
Ringrazio Jess per la sua testimonianza che sento molto autentica. La morte attende ognuno di noi ma non la vedo così terribile. Il mio ciclo vitale un giorno terminerà e gli atomi di cui è composto il mio corpo andranno a costituire altri sistemi organici e inorganici in un continuo divenire.
Finchè sono qui, in uno spazio e in un tempo dove sono stato a mia insaputa precipitato, posso ballare il ballo della vita, respirare, sentire il sole sulla mia pelle, ascoltare la pioggia che cade o una sinfonia, vedere i miei figli crescere, accettare la morte dei miei amici, entrare nel vortice della depressione e combattere per superarla, sentire l'amore per un mio simile o ricordarlo, guardare gli altri e ascoltare la loro voce interiore.
Tutto questo è meraviglioso e non c'è bisogno di nulla di più. Quando non saremo più, lasceremo spazio ad altri che ripeteranno altre esperienze e tutti insieme costruiremo la storia dell'uomo.
#2823
Scienza e Tecnologia / Re:Il tempo elastico
29 Agosto 2018, 22:09:00 PM
Se ti riferisci ad un concetto metafisico di spazio puoi dire quello che vuoi ma intanto hai sbagliato sezione e, in secondo luogo, non puoi certo definire la teoria della relativita' come un trucco verbale. I trucchi verbali sono molto piu diffusi fra i tanti ciarlatani che con la scusa di concetti inspiegabili, come l'anima, l'insondabile mistero, l'assoluto, cercano di vivere sulle spalle degli altri. Il tempo puoi convenzionalmente separarlo come vuoi. Questa e' una convenzione: puoi usare le lune, i mesi, o altro ma il fatto che massa e velocita' distorcano lo scorrere del tempo e' un dato oggettivo esattamente come la tua esistenza.
Infine se tempo e spazio sono inesprimibili cosa significa? Che dobbiamo starcene zitti e buoni? Se vogliamo andare al fondo ultimo delle cose nulla e' esprimibile. La stessa scrittura e' una convenzione. Forse per avvicinarci davvero al concetto di convenzione avremmo bisogno di una nuova parola che non esiste ancora. E allora? Non dovremmo per caso anche non scrivere e parlare piu' per essere coerenti?
#2824
Attualità / Re:Nave Diciotti
29 Agosto 2018, 19:01:53 PM
Don. La tua ultima argomentazione non regge perche' lo stesso livello di cittadinanza acquisita esiste in tutti gli stati europei, cosi come clandestini non censiti. Credo che la differenza di percezione non dipenda da un astruso fallimento di una non identificata ideologia moderna, quanto piuttosto dal fatto che siamo un paese di recente immigrazione e di un paese con una cultura complessivamente provinciale. Sarebbe interessante scomporre quella statistica e vedere come si differenzia la percezione fra nord e sud e fra grandi centri urbani e paesi.
#2825
Scienza e Tecnologia / Re:Il tempo elastico
29 Agosto 2018, 18:36:53 PM
Come ho gia' scritto nel secondo post l'elasticita' del tempo e' confermata dall'uso di un semplice navigatore satellitare che deve calcolare l'infinitesima differenza dello scorrere del tempo fra il livello del mare e i 36000 km dalla terra (quota tipica dei satelliti). Altrimenti i navigatori non darebbero la giusta posizione. Un "trucchetto verbale" altamente efficace.
#2826
@ Iano:
La Filosofia ha tante possibili declinazioni e scopi. Dilettarsi di filosofia può anche riguardare il livello di insincerità di un cretese amante dei paradossi, ma quello che intendeva Davintro, forse, è scendere più in profondità. Domandarsi cos'è l'uomo, perchè nasce e vive. Cosa c'è di saldo, oggettivo, ripetibile nella storia della filosofia, in grado di dare un "senso" al tutto?
Sono domande fondamentali che hanno iniziato a porsi i pre-socratici.
La mia personalissima interpretazione è che siamo la nostra storia. E' questo il senso della contestualizzazione. Viviamo in un piccolo battito del tempo e lasciamo in eredità qualcosa, che si accumula e resta alle successive generazioni. La grande frattura nella storia dell'uomo è proprio l'invenzione della storia. Prima c'è il tempo mitologico, il ripetersi ciclico delle stagioni e del ritmo della vita, identico nei secoli. Con la trasmissione del sapere e dell'esperienza reso possibile dalla scrittura, l'uomo è antropologicamente cambiato. Abbiamo iniziato un viaggio. Per questo mi piace la figura di Ulisse. Ulisse è il primo uomo moderno, perchè affronta il viaggio come percorso innovativo, dove deve chinare il capo agli dei e al fato, ma, se abbandonato a sè stesso o alle ripicche divine, se la cava con il supporto della sua "sola" intelligenza. Per questo dico che la contestualizzazione è la stessa essenza della filosofia, perché la filosofia non è altro che lo spirito del suo tempo, osservato attraverso una razionalità pura ed emozionante, ma condizionata dalla lingua, dalle esperienze del filosofo, dalla società che gli gira intorno. Una volta distesa sul suo tempo quella filosofia, o meglio quella filosofia che è riuscita ad essere conservata e trasmessa alla successive generazioni, sarà il substrato della filosofia che verrà, come nani sulle spalle di giganti, o nani sulle spalle di altri nani, o uomini sulle spalle di altri uomini, non importa.
Inoltre, siccome non credo alle "magnifiche sorti e progressive", il passato può essere una preziosa riserva di senso, qualora la società umana dovesse deviare, per i più svariati motivi, sociali, economici, fisici, come accade ad ogni epoca, del resto.
#2827
Caro Don, e' interessante quello che scrivi a proposito di giustizia e stato di diritto. Come ben sai e' un tema dibattuto fin dalle origini della nostra civilta'. Ed e' per conciliare questi due principi che le leggi sono interpretabili (ma in questo caso allora sono i censori dei giudici a protestare, a quelli che li vorrebbero "bouche de loi"). Il mondo precedente allo stato di diritto non era cosi idilliaco come tu credi. Se tu povero servo della gleba violentavi una donna eri sicuramente destinato al rogo o ad altro supplizio. Se lo commetteva Eutidemo, rampollo di una famiglia nobile, poteva destinare alla pena un suo servo. Le giurisdizioni erano poi molteplici. Il clero era giudicato dal clero, i nobili dai nobili e solo il popolo doveva ben guardarsi perche' privo di protettori (tranne i venerati santi). Lo stato di diritto per quanto imperfetto e' stato un salto evolutivo incredibile, collegato molto piu' di quanto credi al ns attuale stato di prosperita' e di progressiva diminuzione della violenza (in Occidente). Il rispetto delle procedure per quanto artificioso ha impedito il proliferare di tanti possibili Ku-klux-Clan, non sempre e non ovunque ma abbastanza per poterci permettere di girare per strada senza paura di essere arrestati senza motivo.
A proposito e'  l'habeas corpus contenuto per la prima volta nella magna charta del XIII secolo (vado a memoria) ad essere indicato come uno dei fondamenti del futuro stato di diritto, proprio quel principio che stabilisce la necessita' di una legge scritta per disciplinare i casi di restrizione della liberta' personale e la necessita' di una autorizzazione del potere giudiziario (portatemi il corpo per valutare se e' stato mantenuto integro e per decidere sulla sua liberta').
#2828
Ammesso che sia l'autore del testo linkato, Paolo Becchi è la dimostrazione della contraddittorietà degli intellettuali. Professore di filosofia del diritto a Genova ha scritto dei testi anche molto interessanti sulla dignità umana. Evidentemente parlare in modo dotto di un argomento è cosa ben diversa che sporcarsi le mani con la scabbia, con i traumi e con il sangue, ma va bene così. Che i vinti esterni vengano scacciati dall'Eden per dare un contentino ai vinti interni, in attesa di governi forti che siano capaci di strutturare la società in modo autoritario, affinchè le imminenti catastrofi climatiche possano garantire alle élites lo stesso stile di vita odierno, sulla pelle di tutti noi.
#2829
Fraenkel scrisse nel 1941 un testo esemplare: il doppio stato. La caratteristica del nazismo era per lui questa sovrapposizione fra stato discrezionale (massnahmenstaat) e stato normativo (normenstaat). In questo modo il rapporto fra politica e diritto si inverte in modo anch'esso discrezionale. Talvolta puo' essere conveniente rivendicare il diritto, altrove la politica. Salvini sta facendo con il caso Diciotti una prova generale eversiva secondo modalita' di stampo fascista. Il consenso innegabile che ha, e' una ferita aperta rispetto ai principi dello stato di diritto. Un vulnus foriero di ulteriore violenza, che, in un circolo vizioso, richiedera' uno stato politico d'eccezione che ci privera' di ogni garanzia (magari lentamente) per farci finire cosi per essere quel popolo realmente islamizzato (cioe' sottomesso) che si crede di voler combattere grazie a Salvini. Probabilmente si crede che un capitano bianco sia meglio di un dittatore nero.
Grazie per la lettura.
#2830
Sono d'accordo Don rispetto alla figura meschina che sta facendo l'Europa. Sul senso dell'onore perduto e presente in mitiche epoche lontane credo che non sia una visione realistica. La politica dei sotterfugi, da "golpe" o "lione" 'non e' una invenzione della modernita'. La modernita' l'ha solo disseppolta per analizzarla e guardarla in faccia. Di solito e' stato piu' bravo chi ha fatto credere di essere onorevole, non chi lo e' stato davvero. La ragione di stato da sempre usa l'onore come slogan pubblicitario.
Rispetto all'Italexit, ora sarebbe un disastro economico di cui forse non sei consapevole. Potremmo uscire dall'Europa solo qualora riuscissimo ad avere un debito pubblico meno imponente ed un sistema industriale e finanziario sano, cioe' fra 40 anni come minimo. Inoltre ho sempre pensato alla ns partecipazione alla Ue come a un antidoto potentissimo agli impulsi mussulmano-retrogradi di tanti miei cari concittadini.
#2831
D'altro canto a sentire le risposte degli altri leader europei si aggiunge desolazione a desolazione.
#2832
E' ormai abbastanza evidente che il problema "migranti" e' l'ennesima riproposizione di "arma di distrazione di massa". I costi per il suo esercizio sono inoltre risibili e la ricaduta mediatica altissima.
#2833
La stessa necessita' di compensazione si applica alla coppia giusnaturalismo-giuspositivismo che insieme all'altra coppia potrebbe creare quattro diverse categorie. Un simpatico giochino retorico che probabilmente qualche studioso a mia insaputa ha gia' illustrato.
#2834
Il mio punto di vista e' esattamente opposto. La contestualizzazione e' il metodo fondamentale per comprendere la filosofia, anche quella filosofia metafisica come il marxismo votata ad un assoluto finale. Del resto sono congruente alle premesse dell'uomo come specie biologica in continua mutazione, a causa dell'adattamento all'ambiente.
La filosofia allora a cosa serve, non e' sufficiente la storia o la scienza?
La filosofia e' un deposito di domande e risposte che serve a non accettare in modo acritico la realta' e le rappresentazioni di essa. Serve a raccogliere gli indizi di una meta-storia che scorre sotto gli eventi quotidiani e da un senso e una interpretazione complessiva a macro-periodi, come hanno fatto Vico, Hegel, oppure attraverso la storia hanno smascherato interpretazioni volgari e di comodo di fenomeni sociali come Focault. La metafisica dell'assoluto in questa prospettiva va studiata esclusivamente come retaggio di un periodo storico ma non ha nulla di oggettivo, tranne l'ardente desiderio dell'uomo di trovare un assoluto, ma questo e' un altro discorso.
#2835
Attualità / Re:Nave Diciotti
23 Agosto 2018, 16:43:09 PM
Buongiorno Viator. Ancora, non so per quanto, viviamo in uno stato di diritto. Questo significa che come singoli individui possiamo essere privati della liberta' solo su specifica disposizione di legge. Pensa che la stessa Costituzione determina i limiti del potere di arresto delle Ff.Oo. che deve sempre essere autorizzato da un giudice. Tutto cio' per evitare che lo stato sia un malfattore, solo piu' potente, come ci ricorda Sant'Agostino. Pertanto l'ipotesi non e' peregrina ma a differenza di Salvini che e' un eversore, le altre forze istituzionali si rendono conto delle conseguenze di un procedimento del genere, poiche' Salvini oltre ad essere il leader di un movimento, ricopre una carica pubblica importantissima. Inoltre Salvini non aspetta altro, ma spero che non si presenti un PM in cerca di pubblicita' che lo aiuti.
Pertanto la tua equiparazione con arresti in flagranza di reato e' pura illazione. I rifugiati non sono accusati neppure di immigrazione clandestina (un reato ridicolo, ma se vogliamo attenerci al diritto dobbiamo accettarlo in toto).