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Messaggi - InVerno

#2821
Percorsi ed Esperienze / Re:La Grotta
17 Luglio 2020, 09:29:38 AM
Citazione di: Ipazia il 15 Luglio 2020, 13:55:31 PM
UK è tutto un programma. A forza di essere politicamente corretti son diventati il vivaio occidentale più fertile di tagliagole islamici.
Restanto sul "grottesco", anche l'americano USA morto di covid dopo aver partecipato ad un party di protesta "covid free" è mica male.
I latini saranno cialtroni ma gli anglosassoni sono ...ni.

La tipica visione anglosassone predilige l'identificazione individuale a quella di gruppo, a cui attribuisce diritti naturali autoevidenti. Questi sono "amici tuoi", post-marxisti che prediligono l'identificazione tribale a quella indidividuale, a cui attribuscono diritti frutto di "prove di forza" tra le classi subalterne e quelle dominanti, in una perenne guerra tra poveri..

L'americano morto di Covid in quel modo mi ricorda un altro pezzo di cultura anglossassone sul grottesco andante con ritmo: la morte sul palcoscenico del comico Tommy Cooper. Tutti erano convinti che fosse uno sketch e che stesse fingendo, ma in realtà stava morendo davvero. Morire tra le risate della gente normalmente dovrebbe essere un esperienza piuttosto umilante, ma per un comico probabilmente è il coronamento di una carriera.
https://www.youtube.com/watch?v=HpZq3ul1ld4
#2822
Percorsi ed Esperienze / Re:La Grotta
14 Luglio 2020, 22:24:17 PM
Quando ho avvicinato questa notizia, piuttosto nascosta, devo dire che ero scettico sulla sua plausibilità, ma a seguito di ricerche devo confermare che si tratta della sacrosanta verità. La notizia sarebbe che il premio cinematografico BAFTA avrebbe aggiornato i suoi criteri di eleggibilità (per ora riguardante solo i finanziamenti, e non le premiazioni) includendo delle clausole per la "tutela delle minoranze". Siete giovani cineasti in erba, o scenegiattori in cerca di quattrini? BAFTA vi può aiutare se seguite certi critieri.. (la lista completa: https://www.bfi.org.uk/supporting-uk-film/diversity-inclusion/bfi-diversity-standards).
Ora io non ho tempo\voglia di mettermi a tradurre tutto, e spero che la maggior parte dei lettori saprà spulciare da solo questo vademecum divertentissimo (lo è davvero), mi basti citare che per accedere al finanzialmento almeno un paio di queste clausole dovrebbero essere rispettate:
- Rapporto personaggi uomini-donne 50\50             20% dei personaggi appartenente ad un gruppo etnico minoritario        10% personaggi Lgbqt        7% personaggi sordi o disabili     8% zucchero     12 grammi di lievito di birra (scherzo, sulle ultime due)

Gli stessi criteri sono poi in larga parte applicati anche a chi lavora al film, ai finanziatori, etc..è tutto nero su bianco e un riassunto è davvero impoverente del livello di grottesco raggiunto da questi signori, bisogna leggerlo tutto per capire che è stato scritto da persone che dietro alla facciata "buona" della tutela delle minoranze, vede agli esseri umani come prodotti industriali, e alla creatività artistica come alla manifattura degli stuzzicadenti. Si presentasse Dante domani alla porta del BAFTA gli respingerebbero la DivinaCommedia, perchè forse si è dimenticato il sordo, o non ha messo il 20% di watussi. Una traduzione però voglio farla, di uno dei passi più stucchevoli

"Please note that some of the under-represented groups above relate  slightly differently to on-screen representation than to how they do to production workforce.
For example, someone being a parent is not, generally, under-represented on-screen, but a crew/team member being a primary carer for a child can be under-represented in the screen industries and interventions made to enable them to work on the project could meet the criteria.

[Traduzione a braccio] "Per favore notare che alcuni gruppi minoritari menzionati si relazionano in maniera leggermente diversa a seconda si tratti della loro rappresentazione su schermo o se fanno parte della produzione. Per esempio, essere un genitore, generalmente non è una categoria sottorappresentata nel cinema, tuttavia intervenire affinchè  un genitore entri a far parte della produzione del film potrebbe contare come criterio di ammissibilità.


C'è solo da immaginare il modesto cervello di quella persona che ha pensato che questa era l'unico possibile fraintendimento della questione, e immaginare che grazie a questa nota l'infinito numero di gruppi e sottogruppi (minoritari o meno) fantasticabili dall'essere umano e la loro ipotetica ratio di rappresentazione, sarebbero stati risolti.
Tralaltro spulciando il sito del BAFTA ho notato che questi criteri sono diventati quelli di eleggibilità alla premiazione della novella categoria "videogiochi", dove il BAFTA si affaccia solo ora e quindi non ha da spiegare queste assurdità ad amici e finanziatori. E' solo questione di tempo perchè anche le premiazioni cinematografiche si interessino solo dei film con il 20% di watussi, a me non fregava niente del BAFTA prima e me ne fregherà anche meno dopo, ma per una volta devo dirlo: per fortuna che esiste il libero mercato a dare i "premi".
#2823
Citazione di: anthonyi il 12 Luglio 2020, 19:56:19 PM
Citazione di: InVerno il 12 Luglio 2020, 19:16:16 PM
l'uomo non è mai esistito antisocialmente,

Ma direi proprio di si, la letteratura è piena di rappresentazioni di ribellione nei confronti delle convenzioni sociali, il conflitto tra istinto e società è maggiore di quello tra istinto e stato, perché la società è molto più presente (Daniele direbbe opprimente) nei confronti di ogni singolo individuo.
L'esistenza di individui "antisociali" non è sufficiente a descrivere l'homo per intero, posto che degli esempi che dai tu mi pare di intravedere uomini "socialissimi" , perché essere antagonisti di una società non significa esserne fuori, al contrario, significa spesso dedicare la propria vita al miglioramento della società stessa, forse il più grande tributo che un individuo può dare alla società è proprio opporvisi. La letteratura, che sia antropologica o narrativa, ci racconta di uomini che abbandonata una società né abbracciano un altra, caso estremo narrativo quello del "libro della giungla" dove persino una società di animali può fungere da surrogato, e gli esempi di "bambini ferali" nella realtà ci raccontano di individui che seppur mantenute molte funzioni celebrali  hanno irrimediabilmente perso molte di quelle che sono caratteristiche peculiari di homo, tanto che probabilmente se dovessimo valutare solo in base a quelle potremmo dirli di "specie diversa". In verità io penso sia proprio la spinta trascendente di alcune filosofie religiose anacoretiche ad assomigliare a qualcosa di "antisociale"  (anche se in realtà nella maggior parte dei casi si tratta solo di società  monastiche) , perciò trovo ironico che tu abbia provato un po' scaltramente a infilare la religiosità come forzante.
#2824
Secondo me la questione è posta male a) perché presuppone esistesse uno stato pre_sociale dove la società non esisteva e che l' uomo ha superato e b) perché fornisce come ipotetiche risposte un binomio intorno al concetto di forzatura senza specificare quale sia l'agente forzante. A meno di non confondere la società con lo stato , l'uomo non è mai esistito antisocialmente, che poi la società sia andata via via complicandosi, non ha variato la funzione primaria della stessa, cioè bilanciare gli impulsi egoisti con quelli altruistici . Il perché sia giunta ad un grado di complessità tale da non assomigliare più molto a quella animale è probabilmente una risposta "multifattoriale", ma parlando in soldoni penso si possa dire sia stata "forzata" dalla necessità.
#2825
Presentazione nuovi iscritti / Re:Eccomi qui
10 Luglio 2020, 17:08:24 PM
Benvenuto Daniele, buona permanenza!
#2826
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Buonismo
10 Luglio 2020, 17:05:37 PM
Nel mondo aglossassone si sente parlare di "virtue signalling" (letteralmente: segnalazione di virtù), che a mio avviso è un termine molto più ricco, innanzitutto perchè lascia aperta la possibilità ad altre virtù di essere manifestate ostentatamente oltre alla bontà, e ha un vago retrogusto etologico rifacendosi alla teoria dei segnali https://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_dei_segnali_(biologia).

Chiusa questa parentesi, penso che entrambi i comportamenti esistano ampiamente, ma non penso che l'accusa di "buonismo" possa essere utilizzata (come spesso vedo) per squalificare il ragionamento di un altro come se ci si trovasse di fronte ad una fallacia logica,  perchè anzichè analizzare il ragionamento, lo squalifica presupponendo di conoscere completamente le motivazioni dell'altro, cosa che razionalmente non può essere niente più che un ipotesi, effettivamente configurandosi ironicamene come un argomentum ad hominem. Peraltro non è chiaro quando le virtù siano "troppo ostentate", perchè tutti saranno d'accordo che è ottimo che socialmente le persone segnalino le proprie virtù, e non i propri peccati e vizi, rimane da verificare chi possa decidere "quando è troppo", e siccome è impossibile, non rimane che utilizzarla come accusa diretta per confermare i propri bias e sfuggire al dialogo. Fondamentalmente è un accusa vuota, inverificabile, che lambisce più fallacie logiche, che non aggiunge nulla al discorso se non aumentare una vis polemica sterile, e ha pure stufato per quanto è stata abusata da persone che generalmente boccheggiano per trovare il lessico e ricadono sempre sulle stesse parole.
#2827
Percorsi ed Esperienze / Re:La Grotta
10 Luglio 2020, 01:15:05 AM
Non è che uno apre Libero e pensa di trovarci del giornalismo, ma perlomeno anche nei casi dei fogliacci peggiori i direttori tentano di tenersi fuori dalla melma, a parte i giornali "per bergamaschi", dove la figura del direttore viene confusa con quella del maschio alfa, cinico, laborioso, tradizionalista, spiccio.. vediamo se Senaldi ha l'X-factor.

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/vieni-avanti-gretino-ldquo-mi-sento-colpa-aver-alimentato-241675.htm

FUORI DAL CORO Il ricercatore si è voluto scusare pubblicamente, a nome di tutti gli ambientalisti, per l'allarmismo climatico che lui e i suoi colleghi hanno alimentato negli ultimi trent'anni.Ricercatore di cosa? Di carciofi? Shellemberg è laureato in antropologia culturale e non ha mai pubblicato uno studio, questo è il primo tentativo per farlo passare per un climatologo (segue)
Così si è sfogato Shellemberger in un articolo pubblicato sulla rivista della sua organizzazione: «Fino allo scorso anno, ho evitato di parlare contro l'allarmismo climatico perché mi sentivo in colpa per aver contribuito a fomentarlo, ma soprattutto perché avevo paura di perdere amici e finanziamenti.
Dobbiamo dedurre che siccome ora ha deciso di parlare i finanziamenti li ha trovati? E da chi?
Shellenberger non si limita a enunciare postulati, ma documenta quel che dice. Spiega che gli incendi nel mondo si sono ridotti del 25% in vent' anni
Gli incendi si sono ridotti del 25% solo se metti il grafico capovolto https://www.iii.org/sites/default/files/images/number_of_acres_burned_in_wildfires_1980-2019.gif . Lo avrà capovolto solo Shellemberg, o anche Senaldi quando "controllava" se quanto aveva letto era corretto prima di ripeterlo?
che i cambiamenti climatici non stanno rendendo peggiori i disastri naturali,
Senza qualificare cosa significa "peggiori" è impossibile verificare cosa stia dicendo Senaldi, i modelli indicano eventi calamitosi più rari ma più intensi, è meglio o peggio di più frequenti e meno intensi? Secondo Senaldi è "meglio"
che le emissioni di anidride carbonica sono in calo in tutte le nazioni più ricche
Esatto, in quelle più ricche, cioè quelle che hanno dislocato le industrie nelle nazioni più povere.
che per prevenire future pandemie occorre più agricoltura industriale
Pandemie e agricoltura industriale? Autoreggenti e orbite dei satelliti?
Lo scienziato si è deciso a parlare, consapevole di correre il rischio di passare per un negazionista, perché allarmato dai deliri ambientalisti,
Ci riprova, non è uno scienziato, e neanche un climatologo. Effettivamente Shellemberg aveva di cui preoccuparsi, infatti c'è un certo giornalista "Senaldi" in Italia che sta proprio cercando di farlo passare per negazionista mettendolo nello stesso articolo insieme a panzane colossali, ad averlo saputo forse non avrebbe fatto outing.
L'eroe dell'Ambiente del 2008 non è il solo pentito. Patrick Moore, uno dei fondatori di Greenpeace, ha lasciato l'associazione e scritto un libro
Il titolo del libro è "Quella volta che mi hanno proposto di bere glifosato per dimostrare che era innocuo per gli esseri umani ho fatto una figura di m**** colossale" https://www.youtube.com/watch?v=43c89Z2hqxU
Intervistammo il geologo Uberto Crescenti, il climatologo Nicola Scafetta e il chimico Francesco Battaglia i quali ci dissero che non sono provabili collegamenti tra l'aumento delle temperature e l'inquinamento e che in tempi anche recenti la terra era molto più calda di oggi.
Il motivo per cui il climatologo che hanno intervistato è uno, è che è l'unico climatologo in Italia che sostiene certe teorie, e quindi hanno dovuto ripiegare su un geologo e un chimico, tantovaleva chiamare anche un epidemiologo, per capire cosa c'entrano le pandemie.
l'Adriatico era più basso di cento metri e in Inghilterra vivevano scimmie e leoni.
Hic sunt leones! et hic sunt dracones! (Senaldi ha dimenticato l'intervento alla camera di Rubbia, mischia frottole di fantasia con quelle che ricorda a braccio in un vero e proprio assolo virtuoso)
Denunciarono il tentativo di sfruttare la paura del clima per imporre un nuovo modello economico e dissero chiaramente che gli studi sull'ambiente dell'Onu che prevedono un futuro catastrofico non hanno validità scientifica.
Ah beh è risolta!
#2828
Storia / Re:Il Carbonifero
09 Luglio 2020, 15:53:54 PM
Sono d'accordo sul fatto che se gli italiani fossero rimasti in campagna i terreni non si sarebbero riforestati , non sono d'accordo sul fatto che è il fatto di essersi urbanizzati che ha permesso la riforestazione. Principalmente se i terreni erano deforestati era dovuto al fabbisogno di terreni agricoli e di legname come fonte energetica, con lo spostamento in città gli italiani hanno comiciato a "mangiare al supermercato", cioè a comprare prodotti (sempre più esteri) "appaltando" la deforestazione agli altri, la legna poi è caduta in disuso come forma di energia. Tuttavia, se anche i nostri sessanta milioni di italiani vivessero in un solo punto geometrico, ma dovessero mangiare i frutti esclusivamente del suolo nazionale, ho paura che della riforestazione dell'ultimo secolo vedresti ben poco rimasto. Tantopiù se qualche abile markettaro (inteso come: esperto in marketing) cominciasse a turlipunarci nazionalmente sui benefici ecologici della "biomassa" (eufemismo per alberi, degradati lessicalmente a "massa" informe) e per caso cominciassimo di nuovo a bruciare legna, ho paura che manco i tigli nei giardini si salverebbero. Sono altresì d'accordo con le tue precedenti considerazioni agronomiche, mi sorprenderei di sentire un altra versione, perciò la mia domanda rimane sospesa alla lunga attesa che ci aspetta prima che "i frutti siano maturi". E' colpa del mio marxismo recalcitrante, vedo centinaia di ragazzotti volenterosi (e volentari non pagati) che aderiscono a progetti di riforestazione massivi (alcuni pari alla superficie di intere nazioni) che però piantano monocolture che qualcuno un giorno "potrebbe" incassare mandando le motoseghe. Se lo scopo fosse quello di riforestare per catturare la co2, e fosse un progetto a lungo termine, dovrebbe essere lapalissiano scegliere il bosco misto, o comuque tentare di emulare la biodiversità locale (e magari istituire un parco). Ma siccome mi pare che non si degnino neanche di scegliere una decina di essenze in vivaio, io sento già l'odore dell'olio delle motoseghe e le mani di qualcuno che si strofinano per aver ricevuto in regalo un bosco riforestato senza pagare neanche gli operai (anzi, magari ricevendo sovvenzioni e detrazioni per la buona opera).
#2829
Storia / Re:Il Carbonifero
08 Luglio 2020, 02:08:45 AM
Citazione di: sapa il 07 Luglio 2020, 21:05:58 PM
Citazione di: InVerno il 05 Luglio 2020, 20:22:28 PM
Il ciclo del carbone è bene o male il responsabile diretto o indiretto delle precedenti estinzioni di massa, l'attivatore dello squilibrio proposto nelle teorie delle estinzioni precedenti può essere diverso e di origine geologica o astronomica, ma per le sue caratteristiche intrinseche il carbone risulta complesso da gestire per l'ecosistema.
Non vedo altro sistema, per inceppare un minimo il ciclo del carbonio, che quello che ha di fatto "usato" la natura nel Carbonifero: lasciare che venga intrappolato dal mondo vegetale fotosintetico, per il quale la CO2 è cibo, e segregarne gran parte praticamente in delle " discariche" nelle viscere della terra, impedendo il riciclo conseguente alla morte/putrefazione/mineralizzazione. Per adeguarsi ai tempi, visto che il Carbonifero fu sicuramente un periodo della storia del pianeta agitato e instabile, occorrerebbe inviare nello spazio tutti gli anni ingenti quantità di vegetali, ovviamente da sostistuire e riforestare sul pianeta. Potrebbe essere un'idea per un racconto di fantascienza....

Non ti insospettisce il fatto che la maggior parte dei progetti di riforestazione di grande scala, utilizzi monocolture di essenze che ben si adattano alla trasformazione? Perchè a parte casi disperati, non è veramente necessario "piantare alberi", crescono da soli in varietà, basta lasciare da solo il terreno. Ma un bosco misto è difficile da quantificare in rendita, è difficile quantificare come può essere sfruttato, è difficile sfruttarlo, perciò chi investe nel tuo progetto di riforestazione? Forse sono maligno ma non vorrei che tra una ventina d'anni, quando tutti si saranno dimenticati, quei boschi finissero direttamente alla cartiera, producendo più c02 di quanta ne hanno catturata. In ogni caso, ho letto che neanche riforestando l'intera area pre-agricola (cioè ricostituendo il territorio al paleolitico, come se fosse possibile) sarebbe sufficiente senze considerare ingenti riduzioni delle emissioni (ma suppongo che siccome saremmo ritornati al paleolitico, emetteremo anche molto di meno  :o )
#2830
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Ennio Morricone
06 Luglio 2020, 14:37:12 PM
Sono andato l'anno scorso ad ascoltarlo all'arena di Verona, pioveva "come Dio la manda", le sedute dell'arena erano colme d'acqua ma nessuno aveva la benchè minima intenzione di andarsene, e sotto il nubifragio migliaia di persone coperte da mantelline plastificate ascoltavano in religioso silenzio l'esecuzione, fino a quando uno dagli spalti urlò "Maestro!" e un secondo coro a cui presto mi feci voce urlò ancora "Maestro!"..l'orchestra cominciò a battere coi piedi rullando di tamburi, e poi tutta l'arena, "MAESTRO!"  e un nubifragio di applausi scolvolsero la pioggia stessa. Lui, ornato della modestia del suo carattere, accolse umilmente il tutto e ritornò all'esecuzione, e nonostante le condizioni atmosferiche tremendamente avverse, diede almeno una coppia di bis. Chiunque fosse lì sapeva in cuor suo che non l'avrebbe più rivisto, nella speranza che quegli applausi l'abbiano in parte  riscattatato del tanto fango che gli sputatori seriali suoi compatrioti lo riempirono in tempi non sospetti, gli auguro un riposo in pace.
#2831
Storia / Re:Il Carbonifero
05 Luglio 2020, 20:22:28 PM
Il ciclo del carbone è bene o male il responsabile diretto o indiretto delle precedenti estinzioni di massa, l'attivatore dello squilibrio proposto nelle teorie delle estinzioni precedenti può essere diverso e di origine geologica o astronomica, ma per le sue caratteristiche intrinseche il carbone risulta complesso da gestire per l'ecosistema. C'è anche molto metano conservato nel permafrost e nei ghiacciai artici, ma esso anche se rilasciato viene riassorbito  molto più velocemente, catturare il carbone nell'atmosfera è un processo molto lungo che da vita a decine di effetti domino nel frattempo. Non credo che esistano proposte riguardo a organismi, microbiotici o animali, che hanno facilitato eventi di estinzioni di massa (a parte alcune che ritengo "semironiche" come i peti dei dinosauri) ma non è da escludere che il sovrannumero di alcune specie viventi abbia facilitato eventi di questo tipo. Di sicuro non sono mai esistiti organismi che hanno costruito minivulcani faidate per fondere metalli e produrre lettini gonfiabili.

Riguardo agli scenari futuri sono giunto a credere ne esistano fondamentalmente di tue tipi:
a) L'uomo, la co2 e l'atmosfera rimangono i tre elementi fondamentali della questione, con un limite di non-ritorno fissato a circa +4 gradi centigradi e con le predizioni "business as usual" che lo ritengono raggiungibile entro il 2100. Questo ci da quasi un secolo per adattarci, e in maniera molto traumatica e con gravi perdite e squilibri, io sono convinto che dovremmo farcela (quando parlo di "traumi" parlo di metà della popolazione che scompare in qualche maniera, per fame, per guerra, per covid, per qualcosa).
b) Si inserisce nell'equazione precedente un fattore "esterno" che fa precipitare bruscamente la situazione, quale potrebbe essere la perdita di un ecosistema fondamentale (la barriera corallina è a mio avviso l'indagato principale), un evento geologico di larga scala (uno qualsiasi dei vulcani maggiori erutta), o anche solamente una svista nella predizioni (per esempio la quantità di metano contenuta nel permafrost). In questo caso byebye.

Riguardo invece alle "economie pianificate", ammesso e non concesso esse siano la soluzione, bisorrebbe inanzitutto sapere quale è il piano da attuare. Un piano ci sarebbe in effetti, ma non è una terra promessa come piace promettere ai rivoluzionari, è una valle di lacrime e sangue, per quello mi piace parlare di "decrescita infelice", e a prendere il palazzo d'inverno per attuarla, ci sarò io e altri 4 svalvolati, tutti gli altri ci prenderanno a sassate.
#2832
Percorsi ed Esperienze / Re:La Grotta
03 Luglio 2020, 21:51:04 PM
Visto che si è fatto "tanto" parlare di emissioni e lockdown, e che la mia compagna ha fatto una ricerca molto articolata a riguardo, voglio snocciolare qualche dato di risulta, senza andare troppo nei dettagli che sono ancora incerti e precoci.

* In media, le nazioni che hanno adottato un lockdown forte hanno ridotto per il periodo del lockdown le emissioni in un range che va dal 20 al 30% rispetto agli stessi mesi del 2019

* Il pronostico per l'anno 2020, si aggira intorno ad una riduzione globale che va dal 4 al 8%, dove il primo numero indica un secondo semestre senza nessun nuovo lockdown e il secondo dato indica altri lockdown tra i maggiori inquinatori.

*Va però detto che gli stimoli economici di cui si tanto si parla, dal recovery found eu ai billioni americani, probabilmente potrebbero negare in parte o totalmente questo dato. Come successe durante la crisi finanziaria del 2009 dove a scapito di una riduzione delle emissioni del 1.5%, gli stimoli alla crescita fecero si che nel periodo immediatamente successivo le emissioni crebbero del 6%. (nel mondo alla rovescia la chiamano "crescita")

*E' ancora incerto che cosa effettivamente la presenza del virus possa significare in termini di abitudini di consumo. Per esempio se è vero che il virus ha stimolato fortemente metodi di lavoro virtuali, è anche vero che ha scoraggiato fortemente l'utilizzo di mezzi pubblici (etc)

*Ironicamente (?) l'8% annuo è circa la cifra conservativa che l'IPCC "consiglia" per appiattire la curva delle emissioni e ritornare in traiettoria pre industriale. E' una stima al ribasso"anti allarmismo", tuttavia si potrebbe dire che se globalmente avvenisse un lockdown severo ogni anno, di almeno due ma meglio quattro\cinque mesi, in una decina di anni, la curva delle emissioni comincerebbe ad appiattirsi. (questo dovrebbe anche dare un idea di quanto siamo lontani da questi obbiettivi)

*E' interessante notare che quasi il 70% delle emissioni risulta come "fisso" e non alterabile attraverso decisioni politiche per quanto restrittive.
E questo è quanto.

Mi viene quasi provocatoriamente da pensare che il coronavirus sia un regalo della natura per aiutarci a ritrovare la strada corretta, non solo abbattendo le emissioni fisse (le persone che abitano sul pianeta) ma anche chiudendo fabbriche di amenicoli non essenziali, in fondo i virus in natura sono ottimi deterrenti alla sovraconcentrazioni di specie. Forse anzichè combatterlo dovremmo lasciarci aiutare, perchè se "vinciamo noi" probabilmente questo pianeta si trasformerà in un forno a micronde molto presto, se "vince lui" e rimane con noi ancora una decina di anni, forse i nostri nipoti avranno ancora un mondo da abitare.
#2833
Il problema è circa questo: si potrebbe anche pensare di investire queste piattaforme di una qualche capacità di censura (già la posseggono, ma se la sono intestate da sole) senza il vaglio di un "vigile" vero (pubblico, non privato) accettando che evidentemente se chiedi a queste società di vagliare i contenuti esse approssimeranno per una censura restrittiva anzichè permissiva, onde evitare di finire resposabili loro stesse. Ma l'unico modo per assicurarsi che esse non calchino troppo la mano, è quello di avere un mercato che le punisca, ovvero che i censurati stufi e vessati, decidano di migrare verso un altra piattaforma simile. Il problema è che non esiste qualcosa di realmente "simile" a ognuna di queste piattaforme, se è simile nelle funzioni, non è nemmeno paragonabile nei numeri, perciò chi volesse abbandonare le spalle del gigante perchè diventato troppo autoritario, si vedrebbe costretto nella migliore delle ipotesi a farsi accompagnare da un nano, oppure andare da solo (e fallire in qualsiasi ritorno avesse premeditato ottenere da questa attività). La questione è vera sui socialnetwork, ma anche per la creazione di contenuti ben più articolati (come su youtube) e in generale su tutto quel sistema di broadcasting che sta lentamente sostituendo la televisione..
#2834
Percorsi ed Esperienze / Re:La Grotta
02 Luglio 2020, 07:26:33 AM
Citazione di: Jacopus il 01 Luglio 2020, 22:50:53 PM
A tutto ciò si aggiunge, in questi ultimi anni, una pavidità che si origina da dati oggettivi ed esterni all'homo burocraticus. La contraddittorietà delle norme spesso blocca le decisioni, si tende a tergiversare perché non si sa se quella decisione può causare una disputa legale, senza che vi siano uffici legali.
A riprova grottesca di ciò vi è la "autocertificazione", sono rimasto allibito quando mi è stato detto che l'agenzia delle entrate non accetta un certificato di morte da parte della anagrafe comunale, ma vuole un autocertificazione, riescono a fare scarica barile persino sulle date di morte, la dichiarazione della quale è diventata appannaggio degli eredi. Io vorrei capire quando mai un funzionario comunale si è inventato una data di morte, per quale motivo, e se non avrebbe più interesse (quale mi sfugge) a falsificare un documento di tal tipo un erede, anzichè un dipendente comunale. Ma vabbè...

Giopap, se non vuoi partecipare fai come vuoi, in ogni caso mi preme farti notare che questo topic non ha un tema a cui tornare, come puoi vedere spazio gli interventi tra geopolitica, linguistica, ecologia e chi ne ha più ne metta a seconda di come mi sveglio la mattina o vado a dormire alla sera, perciò lascia perdere la moderazione. Comunque ci sono dei segnali che potrebbero farmi abbandonare i "miei pregiudizi", per esempio se i cinesi cominciassero a sviluppare un mercato interno anzichè esportare tutto a noi, ma quello richiederebbe aumentare il potere di acquisto dei propri concittadini, che comincerebbero perciò a chiedere più diritti e benefit (magari persino dei sindacati!), e sarebbero quindi meno facilmente exploitabili, e diminuirebbe l'efficienza del modello cinese.  Ma finchè siamo noi a comprare le loro merci (tralaltro universalmente sinonimi di "infima qualità") possono continuare a farci vedere i miracoli che vogliono. Tralaltro la questione non è tanto diversa dalla Russia, altra nazione dove è praticamente assente una "middle-class" perchè intanto i soldi li fanno vendendo petrolio\gas alle altre nazioni, mica producendo merci per se stessi. E non tanto diversa dall'Italia "della moda e del lusso", che mica si è illusa che tutti gli Italiani possono girare in Ferrari con una borsa di Gucci. E la lista di questi tipi di economie non ha fine, è un tema ampliamente discutibile nell'ambito della globalizzazione, ma non ha realmente a che fare con "pregiudizi anticinesi". Mi dispiaccio comunque di sapere che per te anche il Lancet è una pubblicazione goebellsiana, mi chiedo allora cosa non lo sia, forse dovrai imparare il cinese per accedere a fonti finalmente obbiettive (!), in attesa di ciò ti posso consigliare alcune riviste pagate direttamente dal PCC come il GlobalTimes (https://www.globaltimes.cn/) io ogni tanto ci passo a leggere le battute del giorno, c'è sempre da ridere, anche nelle giornate più uggiose..
#2835
Percorsi ed Esperienze / Re:La Grotta
01 Luglio 2020, 22:13:45 PM
Cara Giopap, vedi, io non ho alcun dubbio che .. il "modo di produzione asiatico" per usare un termine a te forse risonante, sia molto più efficiente in molti aspetti cari anche agli occidentali, o che sia molto più efficiente nel debellare un virus (seppur ultimamente uno studio pubblicato su Lancet, non pinco pallino, indichi in 2 milioni i possibili contagiati cinesi secondo gli ingressi nella non-più-indipendente HongKong da parte di abitanti di Hubei - non ho dubbio che le forze dell'ordine cinesi siano "più efficienti") il problema che ho io è "a quale prezzo" questi risultati sono resi possibili,  e se davvero siamo disposti a pagarli, in nome della di crescita (verso dove?). Sono praticamente certo che per i prossimi anni dovrò sorbirmi i soloni dell'efficienza cinese, che dati alla mano mostreranno quanto bravi sono a produrre tante cose in poco tempo, il problema è che non me ne frega niente, con me l'argomento "efficienza" non attacca. Da una parte il baffuto-panciuto della provincia mi ha davvero esaurito, anche perchè due lustri per un timbro sono effettivamente troppi, dall'altra lo capisco. Vivendo in campagna ho assorbito tempi diversi, se chiamo l'idraulico e arriva dopo un mese mi faccio una risata, e quando l'idraulico chiamerà me, magari lo farò aspettare un altro mese, non per ripicca, ma perchè darò la priorità ad altre cose, se potrò permettermi il lusso di farlo, e sarò contento se l'idraulico anzichè venire da me immediatamente, si farà una grigliata coi suoi figli e gli insegnerà qualcosa di bello, il mio rubinetto può aspettare, il PIL pure. Dove vogliono andare i cinesi con tutta questa fretta? Su marte? Sono finite le risorse, lo spazio vitale, l'aria da respirare.. Io auguro ai cinesi di avere tempo di fare una grigliata con i bambini, di non farsi irretire da qualche bene di finto-lusso a forma di carota per asini, di pretendere magari il part-time (ahahahahahahaha) ma mi pare  che ci stanno cascando con tutte e due le scarpe, nel "modo di suicidio occidentale".