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Messaggi - viator

#2836
Salve DonalDuck. Mi associo a Sgiombo pur precisando la mia versione sul "quid", che diventerebbe :
"Ritengo le domande "esiste il tempo?", "esiste la coscienza?", "esiste il libero arbitrio?" sensatissime, interessantissime e degne di essere indagate attraverso ipotesi razionali". Saluti.
#2837
Tematiche Spirituali / Re:Lo spirito privo di sensi
11 Febbraio 2019, 16:05:49 PM
Salve Socrate78. Anch'io penso che lo spirito e l'anima siano dei software. Cioè sono IL SENSO di una serie di istruzioni, intese come relazioni simboliche - quindi immateriali - che descrivono in qual modo deve funzionare ciò cui esse possono venir applicate.

Le istruzioni, anche in assenza di hardware (supporto materiale, es. sistema nervoso) che permetta di eseguirle, applicarle, possono continuare ad esistere. Se sono scritte su un pezzo di carta, la carta che le ospita sarà il supporto materiale (la memoria) la quale non permetterà da sola di applicarle poichè manca sempre l'hardware.

Se invece manca sia il pezzo di carta (memoria) e l'hardware (sistema nervoso e cervello), della istruzioni (spirito ed anima) resterà solo il loro SENSO astratto.
Ma qual'è il SENSO di una cosa? E' l'attitudine, anche solo potenziale, a permettere lo svolgimento di una FUNZIONE. La quale si concretizza solo attraverso istruzioni (immateriali e spirituali) ospitate in una memoria (materiale) ed agenti su di un cervello (materiale).

Quindi il SENSO dello SPIRITO e dell'ANIMA (ma anche del pensiero concettuale, dei sentimenti, delle emozioni etc. etc.) può svolgere una FUNZIONE (quindi esistere concretamente) solo se applicato alla nostra materialità anatomica e fisioologica.

Svanita la quale le "istruzioni" (da chiunque siano state scritte, dio od uomo) si troveranno a vagare come orfanelle per il cosmo (o "creato") prive di ogni loro SENSO.

Come vedi, il mondo è quindi composto dalla correlazione di enti materiali ed immateriali rigorosamente interdipendenti poichè la mancanza dell'uno provocherebbe automaticamente la perdita di SENSO di entrambi. Saluti.
#2838
Tematiche Spirituali / Re:Lo spirito privo di sensi
10 Febbraio 2019, 23:35:09 PM
Salve Freedom. In verità non hai torto. Ero indeciso tra sezione filosofia e spiritualità, anche perchè ho aperto il quesito basandomi su concetti che concernono la fisiologia psichica. Ma in via filosofica pensavo avrei avuto prese di posizione troppo scontate. Mi interessavano maggiormente le eventuali risposte delle persone di fede.

D'altra parte nulla vieta che un afflato spiritualistico raggiunga qualcuno che possa prendere ispirata posizione.
Staremo a vedere. Saluti.
#2839
Tematiche Spirituali / Lo spirito privo di sensi
10 Febbraio 2019, 19:12:57 PM
Senza i sensi non può esistere un sistema nervoso.
Senza un sistema nervoso non può esistere una psiche.
Senza una psiche non può esistere una memoria.
Senza memoria non può esistere una coscienza.
Senza coscienza non può esistere una mente.
Senza una mente non possono esistere i pensieri.
Senza i pensieri io non posso esistere (vedi Cartesio).
Eppure un sacco di gente afferma che noi siamo altro che tutto ciò che ci permette di esistere.
Ed è convinta di aver ragione solo perchè desidera disperatamente di sopravvivere a tutto ciò che è !

Secondo voi tutta questa gente ha ragione od ha torto nel pensare che il suo spirito un giorno potrà fare a meno dell'elenco che ho steso qui sopra ?
#2840
Tematiche Filosofiche / Re:Teoria sull'immortalità
09 Febbraio 2019, 16:01:37 PM
Salve Daniele75. Ti si legge con una certa fatica, ma credo che ciò sia dovuto alla foga con cui manifesti ciò in cui credi. Citandoti :
Se immaginiamo di suddividere la mente in tre parti cosi composte: codici istintivi primordiali(dove risiede l'io vergine, l'Es), l'inconscio-memoria e il conscio, posso presentare la mia teoria riguardo l'immortalità del Sé o dell'Es che incorpora l'io vergine.
Alla nascita l'io vergine registra tutto, ogni insegnamento, ogni esperienza, ogni influenza verbale e non, sino a crescere e prendere coscienza di se stesso, qui avviene la separazione illusoria con il tutto, nasce l'io cosciente. Ricordiamo però che l'io è uno strumento dei codici istintivi, solo in parte funziona il libero arbitrio, per una buona percentuale il conscio è condizionato dai codici istintivi."


Al di là dei tuoi riferimenti fideistici che personalmente non condivido, trovo meditabile la tua teoria. La tua commistione tra concetti spiritualistici e biologico-informatici la trovo solo apparentemente incompatibile. In realtà secondo me riconduce ad una visione universalistica superante ogni confine intellettualistico.

Mi sembra che tu abbia chiara la distinzione tra i diversi ambiti ospitati dall'immateriale cerebrale in cui credo anch'io : un istinto di sopravvivenza geneticamente determinato, una psiche che alla nascita contiene e consiste solo in esso salvo a maturare riempiendosi di contenuti provenienti dall'esterno e gestiti dai due comparti della memoria (quella inconscia e quella consapevole), la coscienza quale funzione intermedia ("ponte") tra psiche e mente, infine la sfera mentale con tutto ciò che può contenere (intelletto, raziocinio, ideatività, concettualità, capacità di astrazione.........secondo me sino ad arrivare alla trascendenza.

Complimenti con riserva (la riserva riguarda i tuoi modi espressivi che condensano eccessivamente tanti concetti forse contigui forse no) e saluti.
#2841
Tematiche Culturali e Sociali / Re:la televisione
08 Febbraio 2019, 21:09:27 PM
Salve Ipazia. Complimenti. Anche in Internet regna il ciarpame. Perdipiù incontrollato.
Ma la sua grande superiorità che farà diventare tra pochi anni obsoleta la tv è che in esso c'è tutto e soprattutto siamo noi a scegliere.

Esso funge e fungerà da filtro planetario delle menti. A differenza della tv che influenza tutti in egual modo (anche se ovviamente con grande differenza di effetti), Internet provvede e provvederà a selezionare le menti capaci di usarlo da quelle che si limiterammo a venir usate. Saluti.
#2842
Salve Ipazia. Devo dissociarmi da una qualsiasi influenza di Hume nei miei confronti. Mai letto o udito nulla di lui tranne che fosse inglese e che sia morto da un paio di secoli.

Naturalmente non perchè rigetti le sue tesi che appunto ignoro, ma solo nel nome del "mai nulla di nuovo sotto il sole", ciòè perchè ciò che io penso e dico la sarà stato anche da numerosi altri prima di me. Impossibile, appunto, risultare originali. Salutoni.
#2843
Tematiche Culturali e Sociali / la televisione
07 Febbraio 2019, 21:49:04 PM
Salve. Non è che decido di parlare di televisione perchè trovi interessante in sè questo strumento di comunicazione. Lo faccio perchè lo trovo importante ed emblematico.
La televisione la conobbi (fortunatamente) ad un'età in cui una persona normale risulta abbastanza matura per potersi sottrarre alle facili suggestioni.

Oggi una persona (nata nel 1974) mi ha chiesto com'era la TV nei decenni precedenti.
Dopo avergli illustrato alcuni dei "costumi" televisi di quell'epoca, gli dissi che la differenza tra la televisione garbata, perbenista, placida e monorete degli inizi risultava assai diversa da quella attuale a causa - sì....certo i tempi cambiano ed anche la comunicazione deve cambiare - soprattutto per via del fatto che allora la TV era pubblica, governativa e monorete, mentre ora esiste un regime misto pubblico+privato multiintrattenitivo e ultrapromozionale.

Naturalmente la persona cui stavo rivolgendomi doveva accontentarsi delle mie spiegazioni (chissà quanto efficaci ed imparziali) e non poteva farsi un'idea precisa delle differenze di ciò, che pure gli illustrai.

La parte meno giovane dei lettori invece certamente ha presente. Ricordate quando si aprirono piano piano gli orizzonti dell'universalismo televisivo ? Che belle prospettive ! Più canali voleva dire maggiore scelta e maggior diffusione dell'intrattenimento, ma anche della cultura ! Che progressi per il popolo ! Arrivò il colore, grazie al quale avemmo la possibilità di verificare che i volti dei nostri politici avevano lo stesso colore (e forse non solo) del loro deretano ! Infine ci fu la definitiva liberazione dal monopolio governativo (anche se la RAI si diceva e si dice tuttora "servizio pubblico", essa è sempre stata solamente "governativa" per il 65% e "confessionale" per il 35%).

Ve li ricordate i Caroselli, i classici letterari sceneggiati, le riunioni familiari domenisali davanti al piccolo schermo ?

Oggi invece, lasciati gli infantilismi di cui sopra, possiamo goderci centinaia di canali coloratissimi, pieni di arte e cultura, ascoltando i quali si impara pure un italiano impeccabile appena sciacquato in Arno da G.Manzoni.
Inoltre tali canali risultano muniti di guida gratuita agli acquisti, sotto forma di autentica tempesta pubblicitaria.

Ma la cosa più stupefacentente è la totale rilassatezza di tale guida gratuita agli acquisti : Immagini genuine, mai ritoccate, di gente comune giovane, ricca, mai vestita in modo trascurato, sana, sorridente e dalla dentatura abbagliante che, in lieta perfetta spontaneità, ti dice solo la meravigliosa verità circa quello che dovresti acquistare ! Gli sfondi e le ambientazioni attorno a costoro sono ancora meglio. Luoghi fantasticamente attraenti e spesso esotici che vengono esplorati per minuti e minuti dalle telecamere.

Lasciando perdere queste coloriture, secondo voi la televisione come dovrebbe essere ? Un aggiornamento di quella delle origini (gestione governativa, una ventina di canali, si canone no pubblicità) ?.

Va bene così com'è (concorrenza spietata e disastrosa tra RAI e gruppi privati - ovvia ricerca dell'audienza (i provinciali la chiamano "share" per far vedere che sanno l'inglese), centinaia di canali infarciti di pubblicità le cui inquadrature - per ragioni di rapporto costo-efficacia - non durano mai più un secondo l'una ?

Lasciare campo libero ai privati (abolizione della RAI) istituendo leggi e controlli che stabiliscano precisi limiti ed una precisa filosofia fiscale alle tipologie di emittenza da essi trasmessa (es. classificazione in emittenza formativa / deformativa / informativa / intrattenitiva / promozionale, soggette ad aliquote fiscali differenziate riferite ai tempi di emissione di ciascuna tipologia di contenuti) ?. Saluti.
#2844
Salve. Il problema del libero arbitrio consiste nello stabilire se esista un "io" che risulti entità nata senza essere stata generata da ciò che l'ha preceduta e che gli risultava e gli risulta in sè estranea.

Anzitutto stabiliamo che tutto (ciascuna cosa) consista in un effetto di cause a lei esterne ed estranee (poi ovviamente essa cosa diverrà a sua volta causa di altro). Se non siete d'accordo con tale enunciato, terminate pure di leggere.

Prima che nascessi, esisteva il mio "io" ? No.

Perciò esso è stato generato da ciò che gli era esterno ed estraneo.

In che modo il mio "io" si è sviluppato (l'"io" di un neonato sembra più "semplice" e "ridotto" di quello di un adulto, no?).

Incorporando via via ciò che gli risultava esterno, no?.

Quindi se le cose sono andate così, spiegatemi in qual modo si possa sostenere che l'"io" (coscienza, volontà, anima, spirito - tutti aspetti che non possedevamo prima di nascere)
possegga un libero arbitrio che gli permetta una indipendenza dalle cause che l'hanno generato e lo mantengono operante. Saluti.
#2845
Salve. E' ovviamente tutto basato sul cercare di distinguere (impresa vana) la realtà dall'illusione.

Io dico che a noi è lasciata l'illusione di possere il libero arbitro. La quale non verrà mai smentita da nessuno e quindi può continuare benissimo a fungere da verità SODDISFACENTE (se non risultasse soddisfacente la rifiuteremmo sdegnosamente ed opteremmo per la soluzione opposta). Saluti.
#2846
Salve Sgiombo. Purtroppo non posso contraddirti come tu forse attendevi che qualcuno facesse. Il fatto è che finalmente si realizza una completa sintonia tra noi due.

Parlando di diritto, l'individuo ne diventa soggetto ed oggetto solo una volta che sia venuto alla luce, diventando in questo modo cittadino e persona. Spermatozoi, ovuli, embrioni e feti non lo sono.

Che poi l'individuo, prima di vedere la luce, sia un rispettabilissimo essere vivente, questa è questione diversa che concerne la visione del mondo, il sentimento, l'etica, la morale, la fede ma non - ripeto il diritto.

Perciò la legge deve stabilire che - sinchè si veda la luce - si giace sotto la potestà e l'intima responsabilità ETICA del soggetto ospitante il nascituro. Il quale dovrà autonomamente decidere quale destino dare alla vita che ha provveduto ad evocare e che nutre in sè.

Ciò tra l'altro verrebbe ad escludere la possibiltà - da parte del medico il cui ruolo deve rimanere unicamente PROFESSIONALE - di obiettare circa la prestazione PROFESSIONALE che gli viene richiesta e demandata in caso di sceta abortiva da parte della madre.

Il padre non deve avere alcuna voce in capitolo. Nel caso sia anche marito e non condivida la scelta della consorte, potrà solamente fruire del diritto di chiedere ed ottenere il divorzio accompagnato o meno dal disconoscimento del nascituro. Il tutto motivato da "scelta abortiva coniugalmente non condivisa" e con conseguenze legali e patrimoniali a carico della moglie. Saluti.
#2847
Attualità / Re:uno stato binazionale
05 Febbraio 2019, 21:52:47 PM
Salve Davintro. Esposizione quasi convincente, complimenti. Tutta basata sui buoni sentimenti e realizzabilissima a condizione che palestinesi-arabi ed israeliani-ebrei possiedano una maturità socioculturale compatibile. Saprai cosa si intende per maturità sociocultutale, vero ?.

C'è - a dire il vero - un piccolo ostacolo di natura confessionale tra islamismo (poco tollerante) ed ebraismo (per nulla tollerante). Ma per quello useremo il Santo Padre come mediatore.

Io sarei per una soluzione forse altrettanto utopistica ma certo più efficiente anche se mostruosamente costosa (I soldi dovrebbero metterceli Israele (perchè avvantaggiata), gli USA (amici di Israele e pieni zeppi di ebrei facoltosi), la Gran Bretagna (fu essa - quando si comportava da padrona del mondo - a gettare le basi del bordello palestinese). Agli spiccioli per i panini potrà pensare la solidarietà almeno etnica del mondo arabo.

Si convince - a suon di due o trecento miliardi di dollari - la Turchia a rinunciare alla propria sovranità su di una porzione sudorientale del proprio territorio presso il confine con la Siria.
Si convincono - a suon di qualche decina di miliardi di dollari - i palestinesi a trasferirvisi, facendo loro capire che - diversamente - la comunità internazionale li abbandonerebbe al loro destino.

Soluzione quindi poco idealistica ma di radicale efficacia. Altro che sperare nella convivenza tra uomini di "buona volotà" !. Saluti.
#2848
Salve InVerno.  Dici bene con :"Essendo uno dei miei periodi storici preferiti oserei dire che "si stesse meglio" ma capisci quanto può valere tale affermazione."


Infatti non è che allora si stesse meglio. Si stava come si poteva e basta. Siamo noi che possiamo fare paragoni (assai relativi) tra l'allora e l'adesso, trovando che - secondo il noi nelle condizioni attuali - ipotizziamo che noi ci troveremmo meglio al posto di loro allora. Valutazione ovviamente al di fuori della realtà. Vedi bene quali scherzi ci fa la soggettività. Saluti.
#2849
Salve InVerno. Citandoti : "Lo dico perchè mi sembra fondamentale per capire dove vuoi arrivare".

So perfettamente che quasi tutti, dentro e fuori del Forum, si mettono a scrivere per cercare di illustrare qualche propria precostituita convinzione e tesi.

Quindi comprendo la pertinenza - almeno potenziale - della tua affermazione.

Io non sono del tutto convenzionale. Le volte in cui parto per arrivare da qualche parte, nella mia vita, risultano assai minori di quella in cui sono partito per viaggiare. Non per nulla mi son voluto chiamare "viator".
Quindi me ne fotto di destinazioni fisiche, ideologiche od intellettuali, preferendo osservare ciò che i miei occhi incontreranno lungo il percorso.

Io propongo argomenti sotto forma di ipotesi (potrebbe essere così.......voialtri che ne pensate ?), spesso e volentieri in veste ironica o provocatoria. Veda poi chi legge.

Nello specifico, avendo presente l'orientamento generale che emerge dai miei interventi, è chiaro che preferisco il capitalismo e tutte le sue storture all'egualitarismo (per fortuna assai poco diffuso).

Certo, sarebbe stato meglio se chi perfezionò la navigazione marittima avesse poi rinunciato ad utilizzarla per visitare altre terre, od almeno avesse intavolato previe trattative diplomatico-doganali con gli occupanti delle terre ignote che intendeva scoprire. Invece siamo andati a casa degli altri senza essere stati invitati, senza preannunciarci e senza bussare alla porta.

Esattamente ciò che fanno i migranti attuali (nemesi ?). Saluti.
#2850
Salve Socrate78. Siamo sempre alla ostinata confusione tra l'etica naturale (immodificabile), che io qui dentro ho avuto occasione di incarnare nel "Principio Naturale del Bene......... quella umana (sette miliardi di versioni tutte modificabili anche ogni secondo), cioè le scelte e le convinzioni di ciascuno......... e la morale collettiva (poche centinaia di versioni modificabili in tempi quantomeno generazionali). Saluti.