Ciao Anthony.
Hai ragione, ma pensa quanti imbrogli (e "brogli") si potrebbero fare se i referendum avessero una formulazione duplice:
- una formulazione "semplice e chiara" nella quale c'é il principio del quesito referendario, che serve per essere stampata sulle schede;
- una formulazione tecnica, che serve per applicare detto principio nel diritto.
Chi è che garantirebbe la reale corrispondenza tra le due formulazioni?
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E poi, se un quesito è complicato in sè, qualora si cerchi di semplificarlo troppo si rischia di chiedere una cosa facile da capire, ma che non ha niente a che vedere col vero quesito.
In Italia l'ufficio complicazione cose semplici funziona anche troppo bene; ma l'ufficio semplificazione cose complicate è di gran lunga meno efficiente!
In Italia l'ufficio complicazione cose semplici funziona anche troppo bene; ma l'ufficio semplificazione cose complicate è di gran lunga meno efficiente!
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Quanto all'art.1 della Costituzione, è vero che esso sancisce che "la sovranità appartiene al popolo"; però precisa pure che esso "la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione", cioè, normalmente, per mezzo dei rappresentati che elegge in parlamento.
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Tuttavia, in effetti, anche secondo me la Costituzione potrebbe stabilire che, così come una legge varata dal parlamento può essere abrogata o modificata solo da un'altra legge del parlamento, così pure una modifica normativa apportata da un referendum potrebbe essere abrogata o modificata solo da un altro referendum sullo stesso tema.
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Un saluto!
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