Citazione di: Eutidemo il 18 Aprile 2022, 07:27:39 AMCiao Sapa.Caro Eutidemo, non mi sogno nemmeno di eccepire qualcosa a quanto dici, giuridicamente è sicuramente tutto a posto. Ma siccome siamo di fronte a un atto di aggressione che contravviene a qualsiasi norma e trattato, il dubbio mi rimane. A rigor di logica, probabilmente sarebbe anche giuridicamene corretto se, su invito del governo ucraino, legittimamente eletto e riconosciuto dalla comunità internazionale, forze armate internazionali di interposizione entrassero su suolo ucraino e si frapponessero ai belligeranti, intimando un cessate il fuoco. Ciò sarebbe, penso, più corretto di quanto non lo sia l'invasione di un paese libero messa in atto da Putin. Eppure nessuno si sogna di farlo, perchè l'aggressore Putin lo considererebbe un atto ostile, che porterebbe alla più volte minacciata terza guerra mondiale.. Il che, però, non è assolutamente detto, perchè tra l'abbaiare e il mordere ce ne corre.![]()
La legge 185 del 9 luglio 1990, sancisce che l'esportazione di materiali di armamento sono vietati "verso i Paesi in stato di conflitto armato, se in contrasto con i principi dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite"; il quale articolo, però, riconosce che "nessuna disposizione del presente Statuto pregiudica il diritto naturale di autotutela individuale o collettiva, nel caso che abbia luogo un attacco armato contro un Membro delle Nazioni Unite".
Pertanto, poichè l'Ucraina, che è un Membro delle Nazioni Unite, è stato soggetto ad un illegittimo "attacco armato" da parte dalla Russia, così come sentenziato Mercoledì 16 marzo 2022 dalla Corte internazionale di giustizia, ai sensi del combinato disposto dell'art.1 della legge 185 del 9 luglio 1990 e dell'art.51 della Carta delle Nazioni Unite l'invio di armi all'Ucraina per difendersi dall'aggressione russa, deve considerarsi assolutamente legittimo sia sotto il profilo del diritto interno, sia sotto il profilo del diritto internazionale.
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Quanto al fatto che procurare armi ad una delle due parti in conflitto -legittimamente come nel nostro caso, o anche illegittimamente in altri casi- costituisca un "atto di guerra" nei confronti dell'altra parte, non esiste nessuna norma di diritto interno o internazionale (e nemmeno "consuetudinaria") che preveda una cosa del genere; tanto è vero che, "da sempre", in tutte le guerre passate e attuali, i Paesi neutrali hanno rifornito di armi i Paesi in conflitto, senza per questo diventare "belligeranti" anche loro.
Potrei farti un lungo elenco, ma lo ritengo superfluo perchè la cosa è arcinota!
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Un saluto!![]()
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P.S.
Nell'inverno 1939/1940 l'Italia stava trattando la vendita di un grosso quantitativo di apparecchi da bombardamento CA. 135 bis alla Gran Bretagna; il che faceva seguito ad altre precedenti cessioni di armi.
Però Hermann Goering, per conto di Hitler, mandò una lettera un po' "incazzata" a Mussolini nella quale gli intimava l'immediata cessazione di forniture di materiale bellico alle potenze occidentali, perchè, pur essendo la cosa perfettamente "legittima", non gli sembrava tuttavia molto "consona" al "Patto d'Acciaio".
E Mussolini, non volendo irritare troppo l'alleato (che stava vincendo), smise subito di rifornire l'Inghilterra di materiale bellico.