Io partirei da quel "mens sana in corpore sano". Intanto vorrei capire cosa si intenda per "sana/sano", dal momento che, per esempio, nel mio caso il corpo "sano" (nel senso di normodotato) è rimasto per 364 giorni e mezzo dalla data di nascita (sono nato la mattina del 30 dicembre 1958 e la sera del 29 dicembre 1959 il mio organismo è stato attaccato da un agente patogeno che non è stato in grado di riconoscere, per cui, dopo una serie di febbri equine che andavano e venivano (evidentemente per cercare di disfarsi dell'intruso), sono partite le crisi convulsive e, di conseguenza la paralisi cerebrale che mi tolse per sempre la gioia di camminare correttamente! Quindi, se questo detto fosse valido, io dovrei essere stupido o giù di lì!
Però non dimentichiamo il proverbio: la difficoltà aguzza l'ingegno, che a me piace molto di più, anche perché la mente è costretta a pensare come superare agevolmente (magari col minimo sforzo) ostacoli pressoché inesistenti per i cosiddetti "normodotati".
Altro punto: la mente che mente. La mente trova tutte le scorciatoie, tutti i metodi per rendere meno difficoltosa la vita: per esempio, la memorizzazione dei percorsi stradali (casa/lavoro): una volta memorizzato il percorso, ci si trova da un punto all'altro senza rendersene conto, perdendo così tutto ciò che riguarda il percorso. La mente fatica molto ad essere nel presente proprio per proteggere il corpo, e spesso ci ricorda i bei tempi che furono o ci fa sognare tempi migliori.
Quindi, è molto difficile riuscire a mettere d'accordo cuore e mente; difficile ma non impossibile. Per farlo, io credo che occorra capire di non essere solamente il corpo, o solamente la mente. Occorre capire che corpo e mente sono due componenti dell'essere umano che è composto anche di anima e spirito. Far dialogare le quattro componenti umane che ho citato, capire che possono e debbono dialogare e collaborare per il bene dell'essere umano stesso, porterà la pace nell'essere umano e in tutta l'umanità (solamente un mondo di persone in pace con sé stesse, può essere in pace con tutti).


Altro punto: la mente che mente. La mente trova tutte le scorciatoie, tutti i metodi per rendere meno difficoltosa la vita: per esempio, la memorizzazione dei percorsi stradali (casa/lavoro): una volta memorizzato il percorso, ci si trova da un punto all'altro senza rendersene conto, perdendo così tutto ciò che riguarda il percorso. La mente fatica molto ad essere nel presente proprio per proteggere il corpo, e spesso ci ricorda i bei tempi che furono o ci fa sognare tempi migliori.
Quindi, è molto difficile riuscire a mettere d'accordo cuore e mente; difficile ma non impossibile. Per farlo, io credo che occorra capire di non essere solamente il corpo, o solamente la mente. Occorre capire che corpo e mente sono due componenti dell'essere umano che è composto anche di anima e spirito. Far dialogare le quattro componenti umane che ho citato, capire che possono e debbono dialogare e collaborare per il bene dell'essere umano stesso, porterà la pace nell'essere umano e in tutta l'umanità (solamente un mondo di persone in pace con sé stesse, può essere in pace con tutti).