Ciò che secondo me è filosoficamente rilevante nel post iniziale è il rapporto tra logica/razionalità e verità.
L'interrogativo riguarda l'inizio di una visione filosofica. Come può accadere questo inizio? Si tratta di qualcosa che non può avere ulteriore spiegazione/sostegno? Ma solo sviluppo in avanti? Si parte sempre da un "è così e basta!" per poi sviluppare una deduzione dopo l'altra, quindi uno sviluppo deduttivo partendo da qualcosa di infondato?
E perché a un certo punto crolla? Per via di errori, di anomalie nel sistema, per una sua scarsa propensione al confronto con la realtà? O perché c'è stato un mutamento dello sguardo dell'uomo sull'inizio?
Forse è venuta meno la fiducia che la ragione possa condurre ad una visione che salvi, ma lo scetticismo era ben avviato anche nell'antichità e, cosa forse ancora più curiosa, la sua seconda esplosione si pone proprio prima dei grandi sistemi filosofici della modernità.
L'interrogativo riguarda l'inizio di una visione filosofica. Come può accadere questo inizio? Si tratta di qualcosa che non può avere ulteriore spiegazione/sostegno? Ma solo sviluppo in avanti? Si parte sempre da un "è così e basta!" per poi sviluppare una deduzione dopo l'altra, quindi uno sviluppo deduttivo partendo da qualcosa di infondato?
E perché a un certo punto crolla? Per via di errori, di anomalie nel sistema, per una sua scarsa propensione al confronto con la realtà? O perché c'è stato un mutamento dello sguardo dell'uomo sull'inizio?
Forse è venuta meno la fiducia che la ragione possa condurre ad una visione che salvi, ma lo scetticismo era ben avviato anche nell'antichità e, cosa forse ancora più curiosa, la sua seconda esplosione si pone proprio prima dei grandi sistemi filosofici della modernità.