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Messaggi - baylham

#286
Una sentenza delirante.
#287
Citazione di: Alexander il 09 Luglio 2022, 11:47:25 AME chi è più ultimo, in questa società, di un piccolo feto? Non è una scelta razionale, forse neppure solo ragionevole. Ma dato che si deve scegliere, scelgo chi non può piuttosto che chi può.

Un feto o un embrione è ultimo in questa società? Invece per una ampia popolazione è più importante della vita e delle sofferenze di una donna o di un uomo. Guardate qualche documentario sui migranti dalla Libia o dai Balcani, poi ditemi chi è l'ultimo in questa società. 
Un embrione vale più di un uomo, questo è il livello vomitevole cui è giunta questa società con la sua sciagurata cultura della vita. Come si passa da sette, otto miliardi di uomini a uno, due, questo è un problema di fondo contro la povertà. La redistribuzione del reddito, sia pur necessaria, non è affatto risolutiva.
#288
Il matrimonio, monogamo o poligamo, è un istituto giuridico socialmente vantaggioso, intelligente, sia per i partecipanti che per la società. Come tutte le cose, anche questo istituto ha aspetti negativi, ma i positivi sopravanzano nell'insieme. 

Se si osservano con attenzione le relazioni sessuali, amorose si capisce molto bene che l'"instabilità affettiva" è una necessità, su di essa si basa la selezione che sostiene la stabilità delle relazioni. Una volta instauratasi la "stabilità affettiva" dove finisce l'"instabilità affettiva" che ne è alla base?

Dato che le relazioni sessuali ed amorose hanno una dinamica molto simile tra eterosessuali e omosessuali, non vedo motivi di distinzione, per cui l'istituto del matrimonio va bene per entrambi e per la società in generale.
#289
Il matrimonio è un obiettivo posto dagli omosessuali per motivi pratici del tutto condivisibili, un istituto giuridico che favorisce relazioni affettive stabili.

Non vedo significative differenze tra relazioni omosessuali o eterosessuali dal punto di vista affettivo, amoroso, che giustifichi l'asserzione sulla "naturale instabilità affettiva omosessuale". Mi sembra invece che le dinamiche sessuali, amorose siano molto simili, analoghe.

Le teorie di Jung e Adler non sono certo fonti empiriche, statistiche.


#290
Negli antiabortisti vedo una cultura della vita incapace di fare i conti con la cultura della morte, che è parte essenziale della vita. La bellezza, il piacere della vita, ciò che mi interessa per la mia e altrui esistenza, esige una cultura della morte. Il principio malthusiano è il principale collegamento da gestire politicamente tra la cultura della vita e della morte.

Che il feto abbia percezioni in mancanza di un sistema nervoso centrale è una schiocchezza.

A chi sostiene che anche la volontà dell'uomo debba essere determinante, chiedo se vale anche nel caso sia favorevole all'aborto. Per me la scelta spetta unicamente alla donna.

La legislazione italiana in materia di aborto, lo ripeto, è un buon compromesso, da sostenere, eccetto l'obiezione di coscienza dei medici, moralmente ignobile.
#291
Citazione di: Freedom il 03 Luglio 2022, 23:24:53 PMSe la esaminiamo con cura, ne ricaviamo che, uno dei massimi insegnamenti cristiani, è quello di vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo.

In "Stumbling on Happiness" Daniel Gilbert replica ironicamente che gli assertori di questo insegnamento trascorrono l'ultimo giorno a dare sciocchi consigli.
#292
Citazione di: Kephas il 03 Luglio 2022, 16:23:08 PMGesù Cristo: "Io sono la VIA, la VERITA', la VITA"

Questa asserzione è un monumento della menzogna.
Filosoficamene la trovo ignorante, ottusa verso la vita.

"La naturale instabile affettività omosessuale"  è una affermazione infondata. 
#293
Citazione di: niko il 27 Giugno 2022, 11:40:52 AMIn realta' in paesi un minimo ricchi e organizzati come l'Italia, ma penso anche negli usa, e' possibile per una madre o per una famiglia che non voglia un figlio, fare in modo che questo figlio non abbia altro altro trauma che non quello dell'adozione: la richiesra di neonati piccolissimi e sani e' sempre piu' alta dell'offerta, e praticanente quasi ogni iter di adozione a queste condizioni si conclude bene; che l'adozione venga concordata prima della nascita o che il neonato venga lasciato solo pochi giorni in ospedale.

Solo che essendo questa una soluzione tra le meno conformiste, e' anche tra le meno praticate, paradossalmente direi, perche' non comporta il trauma dell'aborto ne' un grosso trauma per il bambino.

Questa soluzione è possibile grazie al fatto che in Italia c'è l'aborto.
Vorrei proprio vedere come sia possibile ogni anno trovare 70.000 (approssimativamente il numero degli aborti attuali) famiglie pronte ad adottare un neonato. Le domande di adozione sono circa 10.000 all'anno in Italia.

Ripeto che tirare in ballo argomenti basati sulla natura, sugli istinti, sulla cultura della vita contrapposta alla cultura della morte è fallace, inconsistente.
La mia natura, i miei istinti, la mia cultura preferiscono una buona qualità della vita a qualunque vita. Se la mia qualità della vita diventasse insopportabile, la mia natura, istinto, cultura vitale mi porterebbero a scegliere il suicidio.
Personalmente non sono stato e non sarei in grado nemmeno di mantenerlo un figlio, per scelta e per fortuna non ho avuto una tale disgrazia.
#294
Citazione di: PhyroSphera il 25 Giugno 2022, 19:39:33 PMLa procreazione è il compimento del piacere sessuale e ne è parte. Per fare completa esperienza sessuale bisogna procreare. Il tuo è solo uno slogan alla moda e la filosofia non può recepirlo acriticamente.

MAURO PASTORE

 Ha ragione InVerno, la tua è pura propaganda, che dimostra soltanto che di piacere sessuale, sessualità e biologia evolutiva ne conosci ben poco. Come la maggioranza degli uomini, non conosci l'estasi sessuale, altrimenti non scriveresti simili sciocchezze.

Altrettanto ha ragione InVerno, questa sentenza non è un fatto isolato, è l'emblema di questo periodo storico, caratterizzato negli USA e non solo dal successo di Trump e della destra. In Italia è il momento di Meloni. La mia spiegazione a grandi linee è che in tempi di crisi economica ed ecologica, davanti a problemi globali che nessuno è in grado di affrontare efficacemente, la reazione generale non può che essere egoistica, competitiva, conflittuale da una parte, quindi con valori della destra politica, fideistica, provvidenziale, apocalittica dall'altra, quindi con valori religiosi.
In un periodo in cui la vita di un bambino o di un uomo non vale quasi nulla è penoso assistere a questa farneticante difesa dell'embrione.
 
#295
Citazione di: anthonyi il 25 Giugno 2022, 19:01:36 PMC'é una profonda differenza tra l'aborto e la maternità, ipazia. Nell'aborto si rompono tutta una serie di meccanismi ormonali che la natura appositamente predispone per  preparare la donna alla procreazione, è questo genera forti squilibri. A questo si aggiunge il senso di colpa, nel caso di aborto provocato, perché al di là di tutte le giustificazioni sociali, la donna sa quello che ha fatto, e questo gli pesa.
Nella maternità, invece, la donna é protetta grazie a questi meccanismi naturali, da buona parte delle difficoltà fisiche e psicologiche connesse con la stessa.

Cito da un vecchio manuale universitario di Biologia di Solomon, Berg, Martin:

"Almeno il 17% delle gravidanze arrivate ad 8 settimane è destinato a terminare in un aborto spontaneo. Circa la metà di tale embrioni abortiti spontaneamente presenta grosse anomalie cromosomiche, ...
Alcuni studiosi forniscono stime sorprendentemente alte (50% o più) per il tasso di perdita di embrioni molto precoci."

Della depressione post partum soffrono circa il 10% delle donne.

Non mi sembra che la "natura" predisponga molto bene la donna alla procreazione.

#296
Contronatura? Un argomento filosoficamente insignificante.

Nell'uomo il piacere sessuale è separato dalla procreazione. 
L'uomo è in grado di immaginare il suo futuro a lungo termine, a differenza degli altri animali, ben oltre il rapporto sessuale. Per questo sceglie il coito interrotto o gli anticoncezionali o l'aborto.

#297
Citazione di: anthonyi il 25 Giugno 2022, 16:58:12 PMSi possono fare tutti i ragionamenti giuridici e sociali che si vuole, l'aborto, legale o meno, resterà sempre la soppressione di una vita umana.

Della morte di un embrione umano per aborto volontario non mi interessa. 
O meglio mi interessa al fine di favorire e promuovere gli anticoncezionali, la vita umana è in sovrannumero, per questo vale poco.
Mi interessa soprattutto la qualità della vita di un neonato, di un bambino, soprattutto della sua gioia di vivere.

Citazione di: anthonyi il 25 Giugno 2022, 16:58:12 PME poi vorrei capire cosa si intende con "eliminare i medici obiettori", ora un medico che, per professione e per scelta di vita, salva le vite umane, deve essere costretto a rinnegare questi principi a favore della vita, e sopprimere delle vite umane?

Tra i compiti di un ospedale pubblico, finchè non cambierà la legge, c'è quello di garantire il servizio abortivo, fa parte perciò delle mansioni del medico ginecologo. Se il medico ha dei problemi di coscienza non partecipi al concorso di ginecologo; se gli vengono, si dimetta, dubito che avrà particolari difficoltà a trovare un lavoro alternativo. Di nuovo, dei problemi di coscienza del medico non mi interessa.
 
#298
Mi pare che i sostenitori della vita umana siano mal messi in termini di argomenti a favore se devono basarsi sui principi e sulle sentenze giuridiche di uno Stato. Questi principi, valori incapaci di reggersi sulle proprie gambe, hanno bisogno della violenza e della forza dello Stato. La vita come obbligo, dovere.
Davvero la nascita è l'aspirazione, il desiderio dell'embrione o feto, e non invece l'aborto? 
Per me, poichè principalmente la madre si prenderà cura del nascituro, la risposta a questa domanda impossibile spetta prevalentemente a lei.

L'aborto non è affatto una tragedia, la tragedia è la gravidanza indesiderata. 
La legislazione italiana sull'aborto, una volta eliminati i medici obiettori, è un buon compromesso da difendere.
#299
Tematiche Filosofiche / Re: La realtà.
12 Giugno 2022, 10:53:48 AM
Citazione di: iano il 12 Giugno 2022, 03:33:25 AMSe credere che la luna esiste anche quando non la guardo è una innocente quanto utile creduloneria, applicare lo stesso meccanismo agli esseri viventi è il tema di una annunciata tragedia sociale.
In questo caso, per quanto occorra semplificare, la complicazione non è mai abbastanza.

Anche credere che la luna esista solo quando la guardo è una creduloneria.

Non capisco perchè la semplificazione sia una tragedia mentre, suppongo, la complicazione sia una commedia nei rapporti umani. Che la semplificazione sia una tragedia sociale è una semplificazione o una complicazione?
#300

Per puro divertimento,  riguardo alle SIM, si potrebbe anche ipotizzare che i babbei siano i supposti killer.

Comunque mi convincono di più le tue valutazioni sulla messinscena.