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Messaggi - iano

#2866
Citazione di: daniele22 il 29 Marzo 2023, 14:17:16 PM
Citazione di: daniele22 il 29 Marzo 2023, 14:17:16 PMArriciao Eutidemo, ti dirò ....; mi ero evidentemente sbagliato tratto in inganno da certe tue espressioni sulle quali è inutili riflettere dato pure che dici: "Ciò non toglie che, secondo me, anche la "realtà fenomenica", a livello "noumenico" (o "metafisico", se preferisci) è una sorta di "allucinazione" e di "sogno"; dal quale ci risveglieremo quando il nostro corpo morirà."
Ecco ... quello che non accetto è proprio questo tuo ricorrere, non è la prima volta, al fatto che ci risveglieremo quando il nostro corpo morirà. Proprio non la digerisco. Perché non prima? Tant'è che mi piacerebbe che tu riflettessi su questa cosa che ti contesto in merito alla tua argomentazione: se è vero che tu consideri la realtà fenomenica ordinaria già come uno stato allucinatorio questo non ti autorizzerebbe a dire come dici in seguito: "Ma si tratta solo di miraggi all'interno di un miraggio!". Sarebbero invece tutti solo miraggi; e noi crediamo di più a quello "ordinario" perché sarebbe quello che meglio si conforma al fatto che, pur immersi nel miraggio, quando ci diamo una martellata in un dito sentiamo male sempre. In altri miraggi può anche non accadere dato che il martello non avrebbe la consistenza materiale ...
A parte l'opinione molto suggestiva del dopo morte di Eutidemo, per il resto concordo pienamente.
Non è il ''martello'' che è fatto della stessa sostanza dei sogni, ma la percezione del martello.
Cioè non è il ''martello'' ad essere una allucinazione, ma la nostra percezione di esso dietro cui sta il ''martello''.
Dove martello è la percezione e ''Martello'' è la causa della percezione.
Equiparare la percezione all'allucinazione o illusione equivale a un cambio di paradigma, laddove a monte della percezione normale e della percezione onirica vi è lo stesso meccanismo, ma un diverso tipo di cause, le une riferibili al mondo esteriore e le altre al mondo interiore.
La normale percezione non è in un rapporto uno a uno con la realtà, e sarebbe secondo me ancora un errore considerarla una approssimazione dovuta ai nostri limiti.
E' una mappa che non cambia la sua natura anche quando aumentiamo i suoi dettagli e le sue indicazioni.
La mappa non sarà mai il territorio , ma a volte si tratta della mappa sbagliata, o meglio di una mappa inutilizzabile.
Inutilizzabile quantomeno per i correnti normali scopi, come dice Eutidemo.
#2867
La filosofia può creare confusione a chiunque in dipendenza dalle aspettative che ha, quindi se vedessi qualcuno in quel relativo stato confusionale gli direi che sta cercando la cosa sbagliata, e che in generale non vi è nulla di particolare da cercare, ma tante cose da trovare lasciandosene sorprendere.
Anche qui nel forum quando capisco che qualcuno vi entra con precise aspettative storco il naso.
Se mi dicessero di prendere Platone al posto del prozac, per mio carattere non prenderei né l'uno né l'altro, scegliendo un autore a caso, immedesimandomi per un pò con esso, se ci riesco, e quando ci riesco non chiedo altro, che di spaziare nella mente altrui nella quale la mia si riflette, viaggiando anche nel tempo se è il caso, o meglio annullandolo.
#2868
Citazione di: anthonyi il 28 Marzo 2023, 20:02:22 PMEvitare che lo psicologo possa condizionare concettualmente il paziente non vuol dire negare una relazione empatica che comunque sussiste ma agisce sui meccanismi psichici profondi. Psicologi e psichiatri, almeno quelli bravi, hanno una profonda titubanza anche a rivelare al paziente la loro diagnosi sul paziente stesso, poi però possono parlare di tutto, e in questo l'interazione empatica é importante soprattutto quando riesce a produrre una sorta di effetto specchio, lo psicologo deve guidare il paziente a tirar fuori quello che ha dentro, a riflettere su questo qualcosa, e quindi a vedere se stesso in maniera più oggettiva, cioè non narcisistica, il piu possibile vicino a come lo vedono gli altri dal di fuori.
Forse sarà capitato anche a te di conoscere persone che  appaiono a te come un libro aperto quanto chiuso a loro stessi, e ti viene da pensare che potresti essere loro di aiuto, con tutte le precauzioni del caso, conducendole per gradi, senza mai forzare, come fossero loro a scoprirsi con sorpresa per quel che sono.
Ciò perchè i simili si riconoscono nel loro percorso comune ma solo temporalmente sfalsato.
A partire da qui immagino si possano costruire metodologie generali, ma il punto di partenza rimane quello, e chi si propone di aiutare, se nell'intento riesce, non riceve meno di quello che dà.
Ma lo psicologo ufficiale in cambio riceve da campare, e il suo dover campare viene prima di te.
Penso che se mi affidasi a uno psicologo non riuscirei ad evitare di psicanalizzarlo, e se non mi fosse possibile, se non fosse un rapporto alla pari, non vedo dove possa portare.
#2869
Citazione di: Ipazia il 28 Marzo 2023, 20:26:37 PMLaddove non arriva la scienza della psiche, arriva la chimica della psiche: farmaco dipendenza.  E chiamano la catalessi, guarigione.

Ormai anche la psicologia è diventata un mezzo per omologare le anime al modello valoriale dominante, la merce, col valore aggiunto della persuasione, più o meno occulta.

Più difficile ottenere lo stesso risultato con la filosofia, che insegna a cogliere le molteplici prospettive della condizione umana, permettendo a ciascuno di seguire la via che sente più congegnale per sé, al di là di ogni schema dogmaticamente prestabilito dal modello umano che chi detiene il potere vuole imporre.
Far entrare gli psicologi nelle aziende credo sia stato un tragico errore, perchè di fatto gli si è dato il potere.
E' stata mia natura entrare in conflitto con le gerarchie superiori in generale, ma lo sguardo che mi ha lanciato la psicologa aziendale in risposta al mio gesto di sfida mi è rimasto impresso in modo particolare, lo sguardo di una pazza.
La cosa è frustrante perchè quello non è uno psicologo a cui tu hai deciso di affidarti, e se manca il rapporto fiduciario fra paziente e dottore, manca tutto.
#2870
Citazione di: anthonyi il 28 Marzo 2023, 18:21:15 PMEffettivamente questo punto é discutibile, iano. Il compito dello psicologo é ben diverso da quello che fa il filosofo.
Il filosofo presenta delle idee, sue idee, mentre l'attività dello psicologo sta proprio nell'evitare di presentare le sue opinioni al paziente perché i contenuti delle sedute devono uscire dal paziente stesso.
Ma cosa può dare allora in più uno psicologo di una intelligenza artificiale programmata ad hoc, se l'empatia è da evitare?
Io in quanto filosofo posso spaziare fra opposte filosofie, ma immedesimandomi ogni volta.
Si può ovviamente vedere questa capacità come contraddittoria, oppure come la rinuncia a una ricerca coerente che ti consente però di immedesimarti nell'umanità indipendentemente dalle sue contingenti espressioni, e quindi potersi proporre come guida ad ogni uomo qualunque sia il suo portato filosofico.
E' questo portato che bisogna aiutare a tirar fuori, quando si riterrà utile modificarlo, e convengo che il solo portarlo fuori equivalga alla cura, perchè nel momento in cui si prende coscienza di qualcosa quel qualcosa non uscirà indenne dalla sua esposizione.
#2871
Citazione di: anthonyi il 28 Marzo 2023, 14:15:09 PMIl folle agisce senza senso, il filosofo cerca il senso, questo vuol dire che non ne ha uno a priori, proprio come il folle.
Troppi filosofi poi fanno di tutto per demolire quelle poche, fragili certezze, sulle quali tanti di noi fondano il loro equilibrio interiore, magari sono certezze discutibili, ma per costoro sono necessarie per sopravvivere in un mondo tanto complesso.
Si, direi che l'eccentricità accomuna il folle al filosofo, ma cosa li distingue?
E cosa distingue entrambi dagli equilibrati posti al centro?
Credo che folli ed equilibrati siano accomunati da una incapacità di porre in atto una delocalizzazione, che può però accidentalmente realizzarsi, mentre il filosofo, che questa capacità possiede, si guarda bene dal metterla in atto fattivamente, potendone osservare le conseguenze poco attraenti.
Quindi il filosofo resta anch'esso localizzato di fatto, ma per scelta, in quel gioco in cui si può essere tutto senza mai essere niente.
Una posizione quindi di potenziale traghettatore per meteore che si trovano accidentalmente deviate dalla solita orbita.
Il filosofo stesso è lo psicanalista, che quando proibisce al paziente la filosofia, di fatto si impone come unico ''filosofo'' autorizzato.

Tutti corrono comunque il rischio di essere accidentalmente deviati dalla propria posizione, e per il filosofo ciò avviene quando assurge a riferimento modaiolo, attratto pericolosamente al centro, dal quale cercando poi di fuggire rischia di trasformarsi in scheggia impazzita.
#2872
Varie / Re: Il test dello Jedi
28 Marzo 2023, 09:59:43 AM
Citazione di: Claudia K il 28 Marzo 2023, 03:43:39 AMPerò, come già detto, il 7 è proprio il numero che manca per andare da 5 a 12, e quindi che il cervello vada da solo a quel numero, dopo aver fatto pre-riscaldamento in somme elementari...ok ci sta.



Tutto ci può stare ovviamente, ma per mia esperienza se io vado al lavoro ogni giorno facendo la stessa strada (somma), dovendo la domenica cambiare strada per andare al ristorante (sottrazione), tenderò per inerzia mentale a prendere la strada solita, e sommerò ancora.
Se non voglio sbagliare meglio mettere il navigatore immune all'abitudine.
#2873
Varie / Re: Il test dello Jedi
28 Marzo 2023, 09:35:57 AM
Citazione di: Pio il 28 Marzo 2023, 08:13:58 AMNel primo test ho pensato al numero 8 e nel secondo alla rapa. È grave ?
Non credo  :D
Comunque la cosa significativa è che molti fanno la stessa scelta, il che fà pensare che questa scelta non sia veramente libera, compresa la tua.
Viene da chiedersi inoltre, come da spunto dato da Phil,
se  scelte completamente libere comportino la stessa distribuzione di eventi casuali.
Credo che le nostre scelte siano sempre condizionate, ma non avendo coscienza dei condizionamenti le percepiamo come libere, e se siamo in grado di fare scelte immediate, come richiede il test, è perchè si tratta di scelte ''scontate''.
Se ci prendiamo invece tutto il tempo per rispondere immagino le risposte siano meno scontate, come le tue.
#2874
Varie / Re: Il test dello Jedi
28 Marzo 2023, 01:14:38 AM
A ripensarci io non mi sono limitato a dire carota, ma dopo ho pensato sedano e stavo ancora per pensarne un terzo prima di realizzare che stavo andando oltre il compito richiestomi.
Ma col senno di poi l'ordine sarebbe:
1. Il più appariscente
2: Il più grande
Peccato essermi fermato.
Cosa avrei pensato per terzo?
La cipolla per completare il trito? :))
#2875
Varie / Re: Il test dello Jedi
28 Marzo 2023, 01:00:53 AM
Citazione di: Claudia K il 28 Marzo 2023, 00:43:01 AMPer la storia della carota, invece, brancolo nel buio: per quale logica (anche incosapevolmente vissuta) il 98% delle persone dovrebbe pensare ad una carota dopo essersi variamente concentrata sul numero 6 ?  :-[
Non lo sò, però dovendo scegliere un ortaggio, immagino che se mi fossero apparsi una serie di ortaggi avrei notato prima quello arancione.
In effetti non mi sono apparsi, o forse mi sono apparsi senza che ne abbia preso coscienza.
#2876
Varie / Re: Il test dello Jedi
28 Marzo 2023, 00:51:59 AM
Si possono fare ricerche su internet, m a si può provare a immaginare il perchè come hanno fatto Phil e Claudia.
Secondo me nel primo test , dopo aver proposto una serie di coppie di numeri da sommare in sequenza, si propone una coppia da non sommare, ma che noi potremmo essere portati sommare ancora per ''inerzia mentale'', e il risultato è 17.
Solo dopo facciamo quello che ci viene veramente chiesto, scegliendo un numero fra 5 e 12.
Ma noi come facciamo scegliere un numero fra 5 e 12?
In effetti non lo sappiamo.
Magari scegliamo 7 perchè c'è assonanza col 17 che abbiamo per inerzia calcolato, e che è ancora in memoria.
A prima vista per noi scegliere liberamente un numero ha lo stesso valore di tirare un dado, ma a pensarci bene non possiamo dare lo stesso valore del lancio di un dado ad una ''scelta libera''.
Inoltre non sapendo come facciamo a fare la scelta come facciamo a garantire che sia davvero libera?
Magari ha invece il valore di un dado truccato il cui lancio fà uscire sempre lo stesso numero.
Ed esce quasi sempre 7 usando quel dato.
La prima parte del test magari equivale a metterti in mano quel dado truccato.
Ecco perchè quasi tutti rispondono 7.
#2877
Varie / Re: Il test dello Jedi
28 Marzo 2023, 00:37:15 AM
Fra il primo e secondo test scrive:
Libertà di scelta o reti di sinapsi? Fai tu. Prova il prossimo esercizio,
garantito che resterai sorpreso. Non c'è trucco né inganno. Segui semplicemente
le istruzioni, e rispondi alle domande una alla volta e il più rapidamente possibile!
#2878
Varie / Re: Il test dello Jedi
28 Marzo 2023, 00:33:02 AM
Citazione di: Claudia K il 28 Marzo 2023, 00:24:54 AMEhm...sì.  :-X


Ma poi si avrà una spiegazione, vero?
Chi ha riportato il test scrive:
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Stai pensando ad una carota, no? Altrimenti, sei tra quel 2% di gente la cui
mente è abbastanza deviata da pensare ad altro. Il 98% delle persone
risponde "carota" qualora le sia dato quest'esercizio.
#2879
Varie / Re: Il test dello Jedi
27 Marzo 2023, 23:02:07 PM

Di nuovo, rapidamente più che puoi, ma non procedere fino a quando non hai
risposto ad ognuna di esse! davvero.
Ora, vai in BASSO (ma non troppo velocemente, potresti perderti qualcosa).
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Quanto fa: 1+5
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2+4
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3+3
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4+2
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5+1
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Ora ripeti nella tua mente il numero 6 più veloce possibile per 15 secondi.
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Poi scorri il foglio.
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PRESTO!!! PENSA AD UN ORTAGGIO! Poi procedi in basso.
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Ancora.
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Stai pensando ad una carota, no? 
#2880
Varie / Re: Il test dello Jedi
27 Marzo 2023, 22:59:39 PM
Citazione di: Phil il 27 Marzo 2023, 22:00:53 PMEbbene si; eppure giurerei che non ho pensato 12 meno 5, ma al primo numero "casuale" maggiore di 5.
Non sò se è questo il motivo.
In effetti non conosco il motivo, ma ho pensato lo stesso tuo numero.