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Messaggi - iano

#2896
Varie / Re: L'enigma dei collegamenti
22 Marzo 2023, 18:53:05 PM
Citazione di: Eutidemo il 22 Marzo 2023, 16:14:47 PM
Ciao Iano. :)
Non ti preoccupare, i tuoi post non sono affatto noiosi, ma, anzi, sono molto avvincenti e interessanti; è solo la mia insipienza matematica che mi consente di comprenderli soltanto in misura molto ridotta (ma non è certo colpa tua).
Si ma non c'è niente di strano in ciò.
Se io mi arrogo la pretesa di spiegare a te è solo perchè sono passato dalle tue stesse difficoltà, che sono le difficoltà di tutti. 
Poi a modo mio l'ho capita, capendo che non c'è nulla da capire.
Però secondo me si capisce veramente percorrendo ognuno la propria strada di comprensione.
#2897
Varie / Re: L'enigma dei collegamenti
22 Marzo 2023, 18:40:52 PM
Citazione di: Eutidemo il 22 Marzo 2023, 16:14:47 PM
Non ho la più vaga idea di cosa sia le "teoria de grafi", dove ci sono nodi collegati da linee, astraendo il significato dei nodi e delle linee. ???

Io sò aqppena che esiste, ma di solito viene illustrata coi disegnini che hai postato.
Chi conosce la teoria, come ha dimostrato di conoscerla Bobmax, conosce ''già'' la soluzione a un sacco di problemi simili che troverai in rete.

#2898
Uno dei motivi per cui non è facile comprendere la matematica è che essa non ha alcun significato.
Non avere alcun significato ha  però un vantaggio, quello di poterne assumerne uno qualunque in ambito applicativo. Ciò significa che la soluzione di un problema teorico può diventare la soluzione di una miriade di problemi concreti, come pure no.
Dipende dall'abilità di chi tenta le applicazioni.
Lo spazio a 4 dimensioni di Einstein non lo ha inventato Einstein. Lui è stato molto abile a trovarne una mirabile applicazione, attribuendo un preciso significato alle 4 dimensioni , passando dal livello teorico a quello concreto, ed è perciò che Einstein, che era pur molte cose, è passato alla storia come fisico.

A volte riteniamo, a causa della difficoltà a comprendere la matematica, che si possa far comprendere meglio un problema matematico illustrandolo con una sua possibile applicazione.
ma mischiando il piano astratto con quello concreto, ''concreta'' diventa la possibilità di fare errori che da questa confusione possono derivare.
Le dimensioni di uno spazio matematico non sono lunghezza, larghezza, spessore, anche se da queste lo spazio matematico ha trovato ispirazione.
Una volta compreso che il concetto di spazio è indipendente da ciò che lo ha ispirato, ciò che lo ha ispirato si riduce a una delle tante possibili applicazione dello spazio, una per ogni set di ''attribuzioni significative'' che potremo  dargli, come ad esempio il significato di tempo, che non era presente come elemento ispiratore, oppure di temperatura, energia etc...dando una dimensione fisica alle dimensioni matematiche.


''Si inizia a capire la matematica quando si comprende  che  non c'è nulla da capire.''
Il significato del gioco degli scacchi non è che si gioca con un cavallo un re e una regina.
Il significato non c'è proprio, anche se il gioco potrebbe essere stato ispirato da un re un cavallo e una regina.
#2899
Varie / Re: L'enigma dei collegamenti
22 Marzo 2023, 13:08:11 PM
Uno dei motivi per cui non è facile comprendere la matematica è che essa non ha alcun significato.
Non avere alcun significato ha  però un vantaggio, quello di poterne assumerne uno qualunque in ambito applicativo. Ciò significa che la soluzione di un problema teorico può diventare la soluzione di una miriade di problemi concreti, come pure no.
Dipende dall'abilità di chi tenta le applicazioni.
Lo spazio a 4 dimensioni di Einstein non lo ha inventato Einstein. Lui è stato molto abile trovarne una mirabile applicazione, attribuendo un preciso significato alle 4 dimensioni , passando dal livello teorico a quello concreto, ed è perciò che Einstein, che era pur molte cose, è passato alla storia come fisico.

A volte riteniamo, a causa della difficoltà a comprendere la matematica, che si possa far comprendere meglio un problema matematico illustrandolo con una sua possibile applicazione.
ma mischiando il piano astratto con quello concreto, ''concreta'' diventa la possibilità di fare errori che da questa confusione possono derivare.
Le dimensioni di uno spazio matematico non sono lunghezza, larghezza, spessore, anche se da queste lo spazio matematico ha trovato ispirazione.
Una volta compreso che il concetto di spazio è indipendente da ciò che lo ha ispirato, ciò che lo ha ispirato si riduce a una delle tante possibili applicazione dello spazio, una per ogni set di ''attribuzioni significative'' che potremo  dargli, come ad esempio il significato di tempo, che non era presente come elemento ispiratore, oppure di temperatura, energia etc...dando una dimensione fisica alle dimensioni matematiche.


''Si inizia a capire la matematica quando si comprende  che  non c'è nulla da capire.''
Il significato del gioco degli scacchi non è che si gioca con un cavallo un re e una regina.
Il significato non c'è proprio, anche se il gioco potrebbe essere stato ispirato da un re un cavallo e una regina.
#2900
Varie / Re: L'enigma dei collegamenti
22 Marzo 2023, 11:45:16 AM
Va beh Eutidemo, se leggi questo post sappi che sarà noioso, io ti ho avvertito.  ;D

In matematica si teorizzano spazi ad n-dimensioni dove n è un numero naturale, 1,2,3,4,5,6,....,n,.....
Questi spazi teorici possono trovare applicazioni in fisica, e la teoria della relatività è un applicazione di uno spazio 4-dimensionale.
Le dimensioni, prima che lo spazio matematico venga applicato, non hanno nessun significato particolare.
L'applicazione consiste proprio nel dargli un significato (perchè non avendo un significato è possibile dargli tutti i possibili significati).
Quindi la quarta dimensione non è temporale, ma siamo noi decidere cosa sarà.
Bisogna fare attenzione però a tenere sempre separata la teoria dalle sue applicazioni, perchè sennò si fà confusione.
E intanto bisognerebbe aver chiaro quale spazio n-dimensionale stiamo applicando nel problema di voler collegare utenze a fornitori di servizio, e che significato vogliamo dare alle dimensioni dello spazio, perchè dare ciò per scontato potrebbe essere fonte di errore.
Tu in effetti lo dici, è uno spazio 2-dimensionale, dal quale ammonisci non è lecito uscire, ma ci lasci solo intuire quale significato occorra dare a quelle dimensioni, e io ho intuito dimensioni spaziali.
Se poi tu aggiungi una terza dimensione (anche se tu l'hai chiamata quarta) indipendentemente dal significato che tu dai a questa terza dimensione, stai uscendo dallo spazio bidimensionale, entrando in uno spazio tridimensionale.
Dico che la tua soluzione è notevole, perchè suggerisce un possibile gioco di magia, ma è chiaro che non hai la consapevolezza del trucco che hai usato.
Ti sei fatto un gioco di magia da solo. :)
La terza dimensione rimane terza indipendentemente dal significato che decidiamo di darle.
Ma per risolvere il nostro problema è richiesta l'applicazione di uno spazio bidimensionale.
Significa che dobbiamo stare dentro al piano.
Quindi dobbiamo prima risolvere il problema in ambito puramente teorico, e se lo risolviamo possiamo applicarlo al caso concreto.
Però il problema non trova soluzione.
Ora se veramente si trattasse di risolvere un problema concreto ( quando invece chissà perchè ci è piaciuto illustrare un problema teorico attraverso una sua possibile applicazione pratica, creando confusione)
diremmo che non essendo andata buon fine l'applicazione di uno spazi 2-dimensionale al nostro problema, proviamo con uno tridimensionale.
Qui la soluzione applicativa si trova, e se ci RIFLEETI BENE HAI FATTO SENZA VOLERE UN CAPOLAVORO, LADDOVE HAI DIMOSTRATO, SE CE NE FOSSE STATO BISOGNO, CHE CON LA TERZA DIMENSIONE RISOLVIAMO IL PROBLEMA APPLICATIVO, INDIEPENDENTEMENTE DAL SIGNIFICATO CHE DIAMO ALLA TERZA DIMENSIONE.
Abbiamo quindi trovato in effetti due soluzioni fra le quali scegliere la più conveniente.
Apparirà allora chiaro che non sarà conveniente dare alla terza dimensione significato temporale, perchè questo non garantirebbe continuità nell'erogazione del servizio.
Quando ho il gas non ho la luce e quando ho la luce non ho il gas.

Il nostro però in effetti era un problema puramente teorico, che i matematici risolvono nell'ambito della teoria de grafi, dove ci sono nodi collegati da linee, astraendo il significato dei nodi e delle linee.
Successivamente possiamo dare a nodi e linee un significato preciso in ambito applicativo, come ad esempio utenti e fornitori di servizio.
#2901
Varie / Re: L'enigma dei collegamenti
22 Marzo 2023, 11:19:42 AM
Citazione di: Eutidemo il 22 Marzo 2023, 05:47:38 AM
Ciao Iano. :)
Certo che avevo pensato che si poteva usare la terza dimensione!
Ed infatti avevo testualmente scritto:
"Utilizzando la terza dimensione, si possono facilmente collegare i tre punti A, B, C ognuno ai tre punti  D, E e F senza mai intersecare nello spazio le varie linee;  il che è geometricamente facilissimo, come evidenziato dal seguente disegno."
***

Intendevo , perchè non hai usato la terza dimensione come temporale, e sei andato quindi alla quarta saltando la terza, dal che deduco che secondo te solo la quarta può essere temporale?
Intendiamoci, non è che sia proibito farlo, ma è strano che uno usi la quarta dimensione, intendendo quindi che ve ne sia una terza, che però poi non usa.
Ripeto, la tua soluzione è notevole, ma nel senso che è un errore esemplare, cioè istruttivo.
Voglio dire che non si tratta di un errore gratuito, ma che ha dietro un motivo istruttivo.
Io mi fermo qui, perchè risulterei incomprensibile e noioso.
Ma ti dico solo che il motivo che sta dietro al tuo errore non devo spiegartelo io, perchè lo hai già spiegato tu nel tuo post di apertura.
Non ti resta che individuarlo.
Insomma ci hai ammonito di non andare nella terza dimensione, ma poi lo hai fatto, anche se l'hai chiamata quarta.
#2902
Citazione di: Socrate78 il 21 Marzo 2023, 20:25:56 PMChi è sincero quindi finisce spesso per litigare con gli altri, molte amicizie entrano in crisi perché l'amico, proprio per il tuo bene, ha avuto il coraggio di metterti davanti ai tuoi errori anche in modo duro per farti comprendere che sei sulla strada sbagliata, ma non lo si accetta e quindi si litiga proprio per la sincerità dell'altro.

Sincerità è dire quel che si pensa, non ciò che è vero.
Un atteggiamento duro potrebbe essere giustificato solo dalla certezza dell'errore del nostro amico, ma conviene sempre usare un atteggiamento soft che deriva dalla consapevolezza che l'esito di un confronto non è mai predeterminato e può succedere che pensando di insegnare si impari.
Ma sarà tanto più difficile accettare la lezione che riceviamo, quanto più abbiamo usato un atteggiamento duro, dal quale è più difficile recedere, ammettendo il nostro errore.
Si rischia in sostanza di rovinare una amicizia per niente.
#2903
Citazione di: daniele22 il 21 Marzo 2023, 21:31:00 PM
La cospirazione, intesa nel senso di avere la sensazione di essere in un qualche modo perseguitati da un gruppo che si mette in accordo per renderci dura la vita è una realtà. Ora verrebbe da chiedersi in cosa consista questa vita dura. Se però togliessimo la volontà malvagia cosa resterebbe? Resterebbe sempre che c'è qualcosa d'altro che ci rende sempre la vita dura. Allora, o si tratta di fandonie, oppure dovrebbe trattarsi del qualcosa d'altro, e io strizzo l'occhio a Vasco ... "C'è chi dice qua! .. C'è chi dice là! .. Io non mi muovo".

Grande Vasco.
Ma nel caso in cui si percepisce un complotto ai nostri danni, non muoversi, non reagire, equivale a controllare l'emotività che la sensazione provoca. e questa capacità di controllo credo sia proporzionale all'autostima posseduta.
Se si tratta di un complotto verso noi, saranno i complottsti, che non ottenendo la reazione attesa, reagiranno indispettiti, manifestando il loro intento.
Diversamente la causa che ci rende la vita dura sarà impersonale, e più passa il tempo più sarà probabile scoprirla.
Le cose in effetti possono essere più complicate di così, perchè potremmo scoprire un complotto non complotto, nel senso che in certi frangenti la gente si comporta sempre allo stesso modo, senza neanche sapere di farlo.
#2904
Varie / Re: L'enigma dei collegamenti
21 Marzo 2023, 19:32:53 PM
Ciao Eutidemo.
Apparentemente è una soluzione geniale, e secondo me lo sarebbe anche se fosse errata.
Ma intanto....
non pensi che si poteva usare la terza dimensione come temporale?
Perchè quindi hai sentito il bisogno di andare alla quarta?
Immagino perchè tu credi che  lo spazio-tempo di Einstein, con le sue 4 dimensioni delle quali la quarta temporale, sia qualcosa di concreto e non astratto, ma avevi già notato che uscendo dal caso astratto e andando a un caso concreto la soluzione si trovava, escludendo fosse valido farlo.
Ma poi in effetti lo hai fatto.
#2905
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
20 Marzo 2023, 12:24:30 PM
Vi chiedo perdono, ho frainteso cosa si intendesse per ''gruppo di controllo''.
#2906
Ciao Eutidemo.
Volevo dire, forse confondendo vero con esistente, che è il niente a dare senso a qualcosa, e viceversa.
Parlando strettamente di verità questa risiede nella relazione fra cose la cui esistenza non è necessariamente richiesta.
Però mi pare ci sia una qualche confusione fra vero ed esistente, ed un uso comunque ridondante dei termini, ad uso magari rafforzativo.
Se è vero questo allora è vero quello.
Ma sarebbe sufficiente , se questo allora quello.

#2907
Tematiche Spirituali / Re: La Voce di Dio
20 Marzo 2023, 04:58:24 AM
Citazione di: Kephas il 19 Marzo 2023, 13:26:46 PMHa poca attinenza con la discussione in oggetto, però volevo chiedere: quale è la vostra opinione sui versetti 14/15/16/17 cap.33 del Libro di Giobbe?:

"Dio parla in un modo
o in un altro, ma non si fa attenzione.
Parla nel sogno, visione notturna,
quando cade il sopore sugli uomini
e si addormentano sul loro giaciglio;
apre allora l'orecchio degli uomini
e con apparizioni li spaventa,
per distogliere l'uomo dal male
e tenerlo lontano dall'orgoglio."

Chi può dire di aver sentito la voce di Dio nel sogno? penso poche persone!
Però sono convinto che tutti abbiamo questa possibilità!
Ma come si manifesta? "Dio parla in un modo o in un altro" forse è quello che dobbiamo capire.



''Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire'',

finché vigilia volontà, e dopo, una volta svegli,

''capisca chi vuol capire''

Una volta che il sogno parla a noi, aggirando la nostra volontà di non udire, incomprensibile resta ancora il suo linguaggio, ma ancora l'incomprensione deriva dalla volontà di non capire, perchè quando sono gli altri a raccontarci i loro sogni, se noi li conosciamo bene, e non ostando la nostra volontà, linguaggio e significato possono giungerci ovvi.
E il motivo per cui tali non appaiono a chi li fà, è lo stesso motivo per cui ci facciamo scrupolo di spiegarglielo.
Infatti:
'' Perchè dovremmo spiegare a chi non vuol sapere?''


#2908
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
20 Marzo 2023, 00:31:26 AM
Citazione di: Claudia K il 20 Marzo 2023, 00:08:17 AME come fai ad aver fiducia in questa capacità di autocensura ?
E ci vorrei credere anch'io, ci sono cresciuta avendola come priorità e nella pia illusione che fosse autolimite generalmente condiviso!
Ma proprio il web, con licenza a chiunque di demenzializzare in pubblico, mi convince del contrario!
Non è questione di fiducia, ma semplicemente non ho motivo di credere che quando il gruppo era ristretto le cose andassero sostanzialmente in modo diverso, solo perchè magari meno appariva.
Quindi considero l'allargamento del gruppo come un bene in sè, nella misura in cui considero la scienza come un impresa umana.
L'eventualità di autocensurarmi è un problema che mi si pone adesso, nel momento in cui il media ha deciso che io facessi parte del gruppo.
E da quanto ho partecipato a questa discussione e simili, potrai avere misura di quanto mi censuri.
#2909
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
19 Marzo 2023, 23:35:13 PM
Citazione di: Claudia K il 19 Marzo 2023, 23:19:09 PMIn attesa che emergano (o anche no) i paventati danni non previsti dalle stesse case produttrici, il controllo è parte integrante nel percorso della comunità scientifica , ma da sempre proprio.

Milioni di errori o sottovalutazioni in ambito medico e farmacologico sono stati rilevati e corretti da sempre, e certamente da molto prima che i no-pax si autocandidassero a "gruppo di controllo".

Nè mi risulta che un "gruppo di controllo" possa ammantarsi di qualsivoglia credibilità...quando parte dalla pregiudiziale (pure convinta!)  che anche un 84enne palesemente malmesso da anni (come Costanzo) "potrebbe essere morto causa vaccino"...  :o
Concordo.
Diciamo che il gruppo di controllo si è allargato nel momento in cui i media lo hanno consentito, e se consideriamo ogni controllore come un evento, ferma restando la probabilità, la possibilità che uscissero i pareri più improbabili c'era da aspettarsi che aumentasse.
Ma il fatto che il gruppo di controllo si sia allargato è un fatto positivo, magari in attesa di ritrovare un equilibrio che già era difficile nel gruppo ristretto, e non è detto che si trovi.
Non si può fare una selezione per competenza, e ognuno saprà censurarsi da solo.
Forse però c'è da precisare il concetto di autorità,  e del come la si attribuisca.
Fino a un certo punto sembrava essere sparito dall'orizzonte della scienza, erroneamente, mentre adesso sembra non ci sia chi non la invochi per sè o per altri.
Perchè se credere nella scienza si riduce nel credere in Pinco piuttosto che in Pallino allora siamo al disastro.
Dopo tanta fatica per mettere a processo il principio di autorità, siamo tornati alla casella di partenza.
A tutto ciò c'è da aggiungere che il mondo virtuale della rete sembri sopperire alla mancanza della terra patria estremizzando le polarizzazioni.
Quali effetti hanno avuto su noi naviganti della rete la sparizione dei diritti per nascita?
#2910
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
19 Marzo 2023, 22:40:31 PM
Ipazia, lo prendo come un complimento. :)
Sono convinto che chi è sopravvissuto al covid senza vaccinarsi è più immunizzato di qualunque vaccinato, ma non credo che questo possa convincere l'uomo a non praticare la manipolazione genetica.
La scienza crea dipendenza è vero, se inizi a manipolare poi non puoi più smettere, ma si tratta di capire che tipo di dipendenza sia.
Si tratta di capire se stiamo assumendo una droga o se la produciamo in loco.
Se la scienza è fuori di noi o dentro di noi.
Se la scienza siamo noi oppure non lo siamo.
Io credo che la scienza siamo noi, e quindi a cosa mi servirebbe non credere nella scienza, anche quando ci fossero buoni motivi per farlo?
La scienza è l'agire dell'uomo in definitiva, e non si può distinguere a priori la buona scienza dalla cattiva, perchè le azioni possono giudicarsi solo a posteriori, imparando dall'esperienza.
non credere nella scienza sarebbe come riuscire a scampare al disastro annullandomi.
Mi conforta solo sapere che per quanti disastri potremo fare, provocando la nostra fine, ciò non sarà la fine della vita, e non mi sento così distante dal resto degli esseri viventi da non sentirmi da ciò rassicurato.
Sia quel che sia, saremo quel che siamo, perchè non vi sono alternative al percorso naturale che la coscienza possa dettare.
E' solo un modo fra tanti di fare quel che la natura fà da sempre.
E' sbagliato esaltare la coscienza quanto colpevolizzarla.
Mi sono da tempo vaccinato dall' umana autoesaltazione o il suo contrario, manipolando filosoficamente per tempo i miei pregiudizi ego ed antropocentrici, e vivo perciò con relativa tranquillità quel che mi resta da vivere per quel che sono.