Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - viator

#2911
Tematiche Spirituali / Re:coscienza: cos'è ?
12 Gennaio 2019, 12:31:50 PM
Salve Ipazia. Scusami ma non resisto ! A me vengono cosi !!.

La scienza c'azzecca (spesso), la filosofia c'azzeggia (sempre). Salutoni
#2912
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Facoltà e diritti
12 Gennaio 2019, 12:25:49 PM
Salve Freedom. Citandoti : "Immaginiamo una civiltà nella quale ognuno si occupasse degli altri. Solo degli altri. Ciò significherebbe che TUTTI gli altri si occuperebbero di te.".

A che pro? Ribaltamento speculare di una situazione. Mutando l'ordine dei fattori, il risultato non cambia.

Infatti non credo proprio che la somma degli interessamenti altrui verso di me risulti (per me ! Per me ! Per me! - a meno che non si voglia eliminate il soggetto) risulti più vantaggiosa di un mio egoistico esclusivo interesse per me stesso. Saluti.
#2913
Salve Carlo. La misurazione approssimativa delle accelerazioni non tiene conto della interazione tra la molto grande massa del veicolo e quella del tutto trascurabile dell'accendino. Saluti.
#2914
Salve Freedom. La perfezione è l'immodificabilità. Cioè coincide senz'altro con il nulla e con il tutto. Occorrerebbe scrivere un bel dizionario dei sinonimi filosofici. Saluti.
#2915
Salve Carlo. Intendevo che esso deve muoversi da fermo rispetto al cruscotto ed all'auto. Ma ripensandoci non può essere come io ho ipotizzato.

L'accendino, giacendo immobile sulla plancia,  aveva la stessa velocità dell'auto rispetto all'esterno dell'auto (facciamo 20 m/s). Si trovava in condizione solidale-inerziale rispetto all'auto.

Una volta che l'auto acceleri, l'accendino (in mancanza di resistenze) tende a mantenere la stessa velocità di 20m/s rispetto all'ambiente esterno, quindi a retrocedere dal cruscotto. In realtà non risulta soggetto ad alcuna accelerazione poichè risulta a questo punto svincolato dall'auto. Resta nella precedente condizione inerziale.

La sua condizione inerziale cesserà solo quando divenga preda della forza di gravità o vada ad urtare contro ciò che lo costringerà a decelerare da 20m/s (la velocità rispetto all'esterno dell'accendino finchè stava sul cruscotto che è diventata quella dell'accendino (liberato da vincoli) verso l'interno della vettura) a 0m/s (rispetto al resto della vettura).
Tali 0m/s rispetto alla vettura nel frattempo (la vettura era in accelerazione) sono diventati magari 30m/s nei confronti dell'ambiente esterno.

Si tratta a questo punto di precisare i riferimenti rispetto ai quali si devono paragonare l'accelerazione della vettura e quella dell'accendino, visto che i termini sono quattro : l'esterno della vettura, la vettura con l'accendino solidale, la vettura priva di accendino, l'accendino privo di vettura. Saluti.
#2916
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Facoltà e diritti
11 Gennaio 2019, 20:59:25 PM
Salve. Per Baylham : Anzitutto io al '68 imputo la eccessiva proliferazione di rivendicazioni eccessive, anche assurde e/o controproducenti, e non il concepimento di singoli diritti come quella che hai citato.

Per quanto riguarda la Costituzione, citandoti : "...........afferma esplicitamente che la salute è un diritto fondamentale dell'individuo, ripeto individuo non cittadino.
Se ogni uomo ha il diritto alla salute significa che gli altri uomini hanno il dovere di rispettare il suo diritto alla salute.".

Giudico la tua una interpretazione conformistica. Che moltissimi condivideranno sbagliando per superficialità che conduce a conseguenze paradossali.

Se per la Costituzione (Legge Fondamentale dello Stato) la salute rappresenta un diritto non significa che altri hanno il dovere di rispettare il diritto di ciascuno ad essere sano. Questo vorrebbe semplicemente dire che hanno il dovere di non contagliarlo consapevolmente, di non traumatizzarlo fisicamente etc., aspetti che in sè riguardano non il "diritto alla salute" ma il Codice Penale attraverso il diritto a non veder compromessa da altri la propria integrità corporale..

I diritti (vedere la mia definizione ed eventualmente contestarla) se sanciti dalle Leggi richiedono sempre la contemporanea esistenza di doveri attivi (cioè qualcuno deve fare qualcosa). In questo caso il dovere dello Stato di fare in modo che ciascun cittadino (secondo me tutte le Costituzioni farebbero meglio e con più chiarezza e pertinenza ad occuparsi di cittadini, non di persone od individui - gli individui tra l'altro sono figure presenti anche nel mondo animale !), fare in modo - dicevo - che nessun cittadino perda la salute, cioè lo Stato avrebbe il dovere di impedire ai cittadini di ammalarsi. Questo sarebbe appunto il paradosso ovviamente assurdo. Saluti.
#2917
Salve Carlo. L'accalerazione  cui è sottoposto l'oggetto sul cruscotto risulta di valore diverso poichè esso deve muoversi da fermo. Saluti.
#2918
Tematiche Culturali e Sociali / Facoltà e diritti
10 Gennaio 2019, 15:55:31 PM
Salve. Riflessione sociale. Da molto tempo mi sono accorto di un fenomeno singolare del quale non sento parlare pubblicamente (nella limitatezza con cui seguo appunto le temetiche sociali).

Il fenomeno consiste nel costante restringersi delle facoltà personali a favore della dilatazione dei diritti (o vantati tali) personali che la Legge e la società dovrebbero soddisfare o tutelare.

Mentre in alcuni casi si tratta semplicemente di confusione linguistica ("modi di dire" per i quali l'una cosa viene chiamata con il nome dell'altra), in molti altri assistiamo alla puntigliosa sottolineatura che tende a voler vedere riconosciuto, sancito, un diritto che invece rappresenta unicamente una facoltà.

Anzitutto cercherò (abbastanza vanamente, come al solito) di definire facoltà e diritto.

FACOLTA' : "ciò che ciascuno è libero di cercare di fare e che la legge permette indiscriminatamente a patto che tale fare non leda altrui superiori diritti legali".

DIRITTO : "La facoltà di fare (secondo la definizione soprastante) o di veder fatto - DA CHI NE ABBIA IL DOVERE - ciò che la Legge prescrive". Quindi il diritto consiste nel poter AUTONOMAMENTE fare tutto ciò che è lecito oppure del veder fatto da altri, nei nostri confronti, ciò che essi - per Legge - sono tenuti a fare. Chiaramente, in questo secondo caso, al diritto di veder fatto da altri non può che corrispondere il loro DOVERE di farlo.
Perciò la differenza tra FACOLTA' e DIRITTO semplicemente consiste nel fatto che il secondo dei due termini presuppone sempre l'esistenza di un CORRISPONDENTE DOVERE.

I media però sono pieni di notizie che riportano l'utilizzazione  più caotica che si possa immaginare dei concetti di FACOLTA' e di DIRITTO.

Si sente parlare, ad esempio, di donne che avrebbero il DIRITTO alla maternità. Ovviamente ciascuna donna possiede la facoltà di cercare (auguroni!) di diventare madre, ma non esiste il dovere di alcuno di creare le condizioni perchè ella lo diventi.

Ugualmente per il DIRITTO alla casa. Ma scherziamo ? Costituzioni e Leggi AUSPICANO e intendono (troppo genericamente) FAVORIRE la disponibilità ed il possesso dell'abitazione, mica si impegnano a procurarla !.

Non parliamo poi del cosiddetto DIRITTO alla salute, che è invece diritto alle cure (quali poi, e come...lasciamo perdere), mentre la sicurezza di restare in salute o di recuperarla non è garantibile - a quanto sembra - neppure da Gesù Cristo.

L'elenco potrebbe occupare decine e decine di pagine.......................

Ma come mai una simile confusione, che alle tesi di qualcuno giova tra l'altro abbastanza ?

Io sento odore di (nefasta per qualcuno, formidabile per altri) post-influenza di certi "entusiasmi" sessantotteschi, rimasti particolarmente virulenti - mi sembra - nel nostro Paese.

Voi cosa ne pensate ? Salutoni.
#2919
Salve Federico Mey 2 : benvenuto.

Non ho capito la tua critica della complessità.

All'interno del PFO si opera (mi pare) partendo dall'osservazione di ciò che ci circonda e la si confronta con la nostra soggettiva complessità di contenuti mentali.

Se lo fa utilizzando la sintesi allo scopo di riuscire a raggiungere una visione panoramica, totalizzante che ci mostri un senso complessivo, è destinata a fallire (la sintesi prosegue all'infinito senza alcun costrutto poichè affrontera sempre più numerose molteplicità senza mai raggiungere la totalità).

Se invece utilizzarà l'analisi (cercando di riconoscere una radice comune, universale di ciò che analizza), lo scopo sarà quello di risalire all'origine (al monismo), anche qui però senza potervi riuscire. (l'analisi termina davanti alla insuperabile duplicità oggetto/soggetto).

Naturalmente si potrebbe partire non dalla speculazione sullo stato attuale del mondo, ma intraprendere lo stesso percorso partendo da una ipotizzata origine della quale si suppone uno svolgersi fino all'attualità.
Ad esempio, i concetti di Dio e Anima.

Questo è lo stesso percorso della filosofia, solamente invertendo tra loro le località di partenza e di arrivo.
Ed è quello compiuto da miliardi di persone attraverso la fede ed il ripudio della ragione. Si chiama religione. Saluti.
#2920
Tematiche Culturali e Sociali / Re:L'istinto paterno.
09 Gennaio 2019, 21:15:06 PM
Salve Lou. Ma io considero un dovere e poi anche un piacere interiore aiutare, se posso, un qualsiasi vivente in difficoltà. In decenni e decenni di vita all'aria aperta è stato constantemente mia premura l'aiutare a rivoltarsi insetti rovesciati in difficoltà, se mi accorgevo della loro presenza. E guarda che non sto affatto celiando.

Figurati i cuccioli d'uomo, d'altri animali, ciechi, vecchiette, giovani donne indigenti, un qualche caso anche donne di mezza età indigenti........................

Solita confusione tra emozioni-sentimenti da una parte ed i concetti biologici (l'istinto) dall'altra. Se ti avessi risposto che a me dei neonati in difficoltà "me e pò ffreggar de meno" avrei forse dimostrato che l'istinto paterno non esiste, oppure che esiste e Viator è solo un isolato caso di mostruosità ? Saluti.
#2921
Salve Sgiombo. Il Mondo consiste in due sole dimensioni le quali, interagendo, hanno tra l'altro prodotto il livello di complessità del quale noi umani siamo l'espressione.

Quindi abbiamo la materia, l'energia (l'oggettivo) e gli osservatori (il soggettivo).
Spazio e tempo rappresentano le due modalità con cui gli osservatori percepiscono gli effetti su di sè dell'esistenza di materia ed energia.

Così come materia ed energia sono reciprocamente convertibili, così per noi spazio (la dimensione e percezione psichica della materia) e tempo (idem, per l'energia) risultano egualmente convertibili all'interno della loro super-dimensione, cioè la velocità.

Più difficoltoso risulta il poter riconoscere la corrispondente super-dimensione che racchiude appunto congiuntamente la materia e l'energia. Secondo me potrebbe essere la gravità, ma mi (e ci-) mancano tuttora conferme e chiare ipotesi. Se così fosse il monismo fisico sarebbe appunto la forza di gravità. Chissà.

Accettando un modello come quello da me descritto risulterebbe - mi sembra - più vicina la soluzione della questione filosofica relativa al dualismo oggettivo-soggettivo.
Saluti.
#2922
Tematiche Spirituali / Re:coscienza: cos'è ?
07 Gennaio 2019, 21:36:54 PM
Salve Everlost. Citandoti : "Ma come dicono alcuni di voi, esiste una gradazione di facoltà negli esseri viventi, legata come si pensa a un maggiore o minore sviluppo neuronale, oppure a qualche fattore che per ora ci è ignoto."

Infatti. Quasi tutti trascurano questo aspetto nel valutare la struttura della vita.
No confini tra i suoi contenuti, le definizioni tenetevele pure per voi umani che tanto, a me Natura, mi fate tanto ridere nella vostra rozzezza, ignoranza, supponenza, attaccamento alla vostra autosupposta superiorità !.
Tutti presi come bambini a dirsi "io ce l'ho" "lui non ce l'ha" "ma ti sembra possibile che quello là ce l'abbia ?" "la mia è più lunga" "non è vero, la mia è più lunga della tua" e via dicendo.

Brava e saggia. Saluti.
#2923
Salve Sgiombo. Citandoti : "almeno fintanto che qualcuno mi dimostri che può darsi mutamento senza tempo; o meglio, poiché questo é impossibile per definizione, che cosa intenda con tale locuzione"

Ovvio che non possa esistere (per la nostra percezione psichica) mutamento senza tempo.

Ugualmente ovvio che non possa esistere tempo privo di (mutamenti=eventi).

All'interno della coppia di termini data, se al mancare dell'uno risulta impossibile verificare, sperimentare,

percepire, concepire l'altro ...... la conseguenza sarà che i due termini sono rigorosi sinonimi.

Infatti il mutamento rappresenta un evento dal punto di vista fisico, il tempo ne è la veste psichica.

Il mutamento-evento è l'oggettività, il tempo la soggettiva "velocità temporale" con la quale noi interpretiano l'evento. Se dei giudici stanno discutendo in Camera di Consiglio la condanna di Tizio impiegheranno magari tre ore. Ma se al posto di Tizio ci fossi tu, ti assicuro che a te sembrerà passare l'eternità.


E non mi si dica che esistano gli orologi, i quali misurano solamente il proprio tempo interiore (la regolarità dei loro meccanismi). Se gli orologi fossere la sede del tempo oggettivo, allora se si fermassero vorrebbe forse dire che il tempo si ferna?

Ritenere che il tempo, al di là dei modi dire, sia una dimensione fisica, è una palese assurdità.


Per il fisico, il tempo è semplicemente il bagaglio dell'osservatore contenente quanto necessario per compiere l'osservazione. Saluti.
#2924
Tematiche Spirituali / Re:coscienza: cos'è ?
06 Gennaio 2019, 16:57:41 PM
Salve Everlost. La difficoltà che troviamo nel definire la coscienza (e un sacco di altre cosucce) nascono secondo me da due aspetti :

- si tratta di definire un nostro attributo, quindi la cosa ci risulta del tutto tautologica ed autoreferenziale impedendoci, se mai ci fosse concesso, di avvicinarci all'obiettività.

- la realtà naturale del mondo non conosce confini e catalogazione dei propri contenuti; siamo noi - costretti dalla nostra limitatezza, a attribuire una limitatezza e quindi poi un confine a ciò che esaminiamo.

Tutte le manifestazioni della vita si trasfigurano più o meno passando da una specie all'altra e persino da un'epoca (evolutiva) all'altra, ma sono in sè presenti - non importa se da noi irriconoscibili o conosciute come diverse - in tutto ciò che appartiene alla vita. Saluti.
#2925
Tematiche Spirituali / Re:coscienza: cos'è ?
05 Gennaio 2019, 21:50:03 PM
Salve. Secondo me la coscienza è posseduta solo dai viventi che siano in grado di malmenare altri viventi. Consiste nella capacità di distinguere il diverso effetto di due morsi : uno dato alle proprie membra e l'altro dedicato ad un altro vivente. Il primo mi fa male, quindi sono io (sono autocosciente); l'altro non mi fa male, quindi p suoi effetti riguarderanno un altro (eterocoscienza). Ma credo che la mia interpretazione verrà vivacemente contestata. Saluti.