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Messaggi - Jacopus

#2911
Tematiche Filosofiche / Re:Tutto bene e niente male
01 Ottobre 2018, 21:55:13 PM
Non ho afferrato bene il senso del discorso di Viator. "Il male non esiste" è la tesi iniziale ma in realtà la tesi è "il male è un deficit di bene", una carenza: come se l'agente malefico debba essere educato a riscoprire il bene. Però in seguito si dice anche che non fare niente (compito in bianco) è il male assoluto...
Sul bene e il male è stato detto tanto, anche in questo forum.
Mi limito ad osservare che sono fra i fautori di un'etica né metafisica né soggettivo/convenzionale. L'etica è a mio parere sempre intersoggettiva e intersoggettivamente variabile. Tizio, ad esempio, può ritenere buono sfruttare gli immigrati perché intersoggettivamente ha condiviso con altri questo principio etico. Se Però c'è un immigrato fra i tifosi della sua squadra, prevarrà un diverso rapporto etico, fondato su valori, che in questa situazione sono confliggenti e che la creatività del singolo cercherà di risolvere.
La complessità della società attuale ci pone spesso di fronte a questi dilemmi etici ai quali talvolta si è tentati di rispondere con soluzioni assolute, che sono però sostanzialmente illusorie.
La mia etica pertanto è connessa al percorso storico dell'uomo, non dissimile a quello teorizzato da Elias e da Freud, con la consapevolezza che esso non procede a senso unico, ma può recedere, prendere altre vie, anche involutive, come già accaduto.
La credenza in un bene onnipresente e assoluto può essere consolatorio oppure un movente per cercare il bene sempre e comunque. Quindi anche questa tesi non sfugge all'ambivalenza della condizione umana.
#2912
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
01 Ottobre 2018, 20:42:26 PM
@ Ox. Il tuo discorso non coglie il bersaglio. Ben lungi da me adottare una prospettiva guelfi-ghibellini. Anzi mi sbraccio in ogni post proprio per denunciare questo vizio italico.
I governi precedenti, come giustamente fai notare, non hanno certo brillato ma almeno, relativamente ai governi di centro-sinistra e tecnici (ad esclusione di Renzi, che equiparo all'attuale canone demagogico), non si esaltavano con questi spettacoli di infimo ordine e con slogan per irretire gli analfabeti funzionali.
Erano un po' grigi, collusi con la finanza internazionale ma competenti.
Gli attuali politici si sono venduti come una ventata di "aria nuova" e quindi ora la tua obiezione: "guarda che i problemi elencati sono piuttosto datati", perde gran parte del suo mordente.
Aria nuova non ne vedo. È solo aumentato il pressapochismo, la furbizia politica, in una linea di perfetta continuità con il passato.
Se volevano davvero incidere politicamente dovevano far piangere qualche milione di italiani. Hanno preferito far contenti tutti per incassare consenso.
È  come se avessero fatto un LBO politico (leverage buy  out): si sono indebitati (promesse politiche) per ottenere il controllo societario (governo). Ma questo è uno schema da vecchia democrazia Cristiana, potenziato in peggio grazie al machismo autoritario di Salvini.
#2913
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
01 Ottobre 2018, 17:59:34 PM
Per essere temerari ben altri dovevano essere i provvedimenti. Con quelli usciti dal cappello gialloverde non noto alcuna temerarietá.
Paghiamo con soldi pubblici, in uno stato formalmente laico, per i cappellani militari e per gli insegnanti di religione scelti ancora dal vescovo, senza bisogno di concorso. Ancora nel 2018, In piena situazione di crisi del debito pubblico, i fondi per le spese militari sono aumentati del 3 per cento.
I dipendenti pubblici della Regione Sicilia sono quasi lo stesso numero di tutti i dipendenti dello stato italiano (escluse Asl e pubblica istruzione)
Per via di un lassismo generalizzato, i dipendenti pubblici del sud che vincono un concorso e vengono assegnati al nord-italia, dopo qualche anno tornano al sud, dove si verifica un eccesso antieconomico di lavoratori mentre al nord si rinnova la mancanza di lavoratori con costi occulti e palesi per tutta la società.
Per via dello stesso lassismo vi sono carriere automatiche per cui in certi uffici pullulano i direttori e mancano i "lavoratori" reali.
Ho lasciato da parte il capitolo "evasione fiscale", ma credo di essere stato sufficientemente chiaro.
Ovvio che se si volessero fare le cose seriamente si pesterebbero i piedi ai tanti parassiti che i "dipendenti sia pubblici che privati" (e soprattutto privati) sono costretti a subire. Inoltre si tratterebbe di provvedimenti tecnici, ben poco attraenti e mediaticamente utilizzabili.
Inoltre resta fondamentale il discorso di Don. Si vuole combattere la crisi economica dovuta all'uso disinvolto di strumenti finanziari attraverso l'uso disinvolto di strumenti finanziari, la cui vittima principale sarà la generazione dei giovani di oggi.
#2914
Attualità / Re:Coraggio o temerarietà?
29 Settembre 2018, 15:53:13 PM
È una manovra del popolo sì ma del popolo "furbo." La pace fiscale e la flat tax premiano la classe imprenditoriale restia a rispettare regole e leggi. In attesa del prossimo condono le tasse continueranno a non essere pagate con conseguenze gravi sulla fiducia reciproca e sui servizi pubblici.
Il reddito di cittadinanza, ammesso che non sia uno specchietto per le allodole si trasformerà in un sussidio percepito spesso da soggetti che lavoreranno "in nero, integrando le due fonti di reddito.
Le conseguenze sul debito pubblico le pagheranno le generazioni future in un'ottica di peggioramento complessivo della cosa pubblica e in termini di mancanza di nuove opportunità.
Hanno scelto misure generaliste della peggior specie democristiana, invece di sviluppare politiche settoriali strategiche a tutela della famiglia, della formazione, dell'innovazione tecnologica,  tutte cosucce che agli elettori analfabeti funzionali potrebbero apparire come la lettura di un testo in sanscrito.
A coronare la pagliacciata si sono pure affacciati al "balcone", come faceva un primo ministro del passato, tristemente famoso.
#2915
La distinzione saggistica/narrativa e' piuttosto artificiosa. Da un romanzo si possono trarre conclusioni e riflessioni molto piu' fondate che da un saggio. Esempio: con quanta grazia Voltaire si prende gioco di Leibniz in Candido e sicuramente ha raggiunto un numero di persone molto piu' grande di qualsiasi testo filosofico.
Credo che ad un certo punto saggistica e narrativa si rinforzino a vicenda e possano trarre ispirazione l'una dall'altra.
La psicoanalisi non sarebbe mai esistita se Freud non avesse avuto una solidissima conoscenza dei classici greci. Il nome della rosa non sarebbe quel capolavoro che e' se Eco non avesse conosciuto la filosofia scolastica medievale. E gli esempi potrebbero continuare.
#2916
Anch'io preferisco la saggistica e se leggo un romanzo subito inizio a interpretarlo come se lo volessi far diventare l'oggetto di un saggio. Vivere la storia e basta...quella sì che e' una grande arte.
P.s.: c'e' un libro ne' carne ne' pesce, un grande libro, si intitola l'uomo senza qualita' di Robert Musil, un saggio-romanzo epico.
#2917
Uno dei problemi contemporanei e' quello di saper gestire il proprio tempo rispetto alle innumerevoli risorse del cosidetto infotainment e di saper distinguere risorse realmente culturali da risorse "spazzatura". Ad ogni buon conto, la lettura di un buon libro e' un'ottima alternativa.
#2918
Tematiche Filosofiche / Re:L'origine della diseguaglianza
25 Settembre 2018, 16:57:18 PM
Per Socrate. Allo stato dell'arte che vi sia un cervello arcaico, cd rettiliano e un cervello piu' recente detto anche neocorteccia non e' un ipotesi ma un fatto organico che tra l'altro condividiamo con tutti i mammiferi e forse anche con gli uccelli (non ricordo bene e non ho i testi con me).
Quello che ci distingue e' il grande sviluppo della neocorteccia nell'homo sapiens.
Sulle altre osservazioni invece dici delle cose interessanti che mi riprometto di leggere piu' attentamente.
#2919
Tematiche Filosofiche / Re:L'origine della diseguaglianza
25 Settembre 2018, 14:22:08 PM
Pensare all'uomo "originario" come il "buon selvaggio" e' ideologico. Pensarlo come "maschio alfa" che inevitabilmente trasmette questa sua indole all'uomo "per sempre" e' altrettanto ideologico. Il principio uomo egualitario o gerarchico "naturaliter" e' quindi, a mio giudizio, una grossa panzana ad uso e consumo delle piu' svariate ideologie.
L'homo sapiens e' il prodotto della sua cultura e della sua storia culturale. Le caratteristiche che si invocano per giustificare l'egoismo umano sono anche biologicamente relegate nelle parti piu' arcaiche del cervello.
Il cervello orbito-frontale dispone di meccaniche altamente sofisticate che promuovono molto di piu' la solidarieta', l'autocontrollo , l'empatia e il senso di giustizia.
Ma le parti arcaiche del cervello producono una attrazione potente nei momenti di crisi. In questi momenti si riattivano le dinamiche aggressive border-line amico-nemico, ricerca del maschio-alfa protettivo e dominatore, proiezione sul diverso dei nostri stessi difetti, modalita' di riscoperta del clan, del gruppo, dei fedeli, dei fratelli di sangue.
La storia umana in questo modo alterna momenti di prevalenza del funzionamento "'da cervello arcaico" a momenti di prevalenza del funzionamento "da cervello evoluto".
Ma il movimento e' ancora piu' complesso perche' accanto a questo substrato biologico-neuronale esiste appunto la storia culturale dell'uomo, altro elemento che condiziona e manipola l'azione dell'uomo. Solo l'uomo, in natura, puo' modificare il suo comportamento in un modo così vistoso a seguito delle influenze culturali. Basti pensare alla trasmissione delle idee di generazione in generazione. E' molto piu' probabile seguire i pensieri del proprio padre che andargli contro o adeguarsi a quella che il sociologo Athens chiama "comunita' fantasma di riferimento".
In realta' l'uomo e' l'essere vivente piu' adattabile ed infatti ha costruito societa' molto diverse fra di loro, ma tutte in grado di sopravvivere vittoriosamente alle avversita' naturali.
Accanto a questo ragionamento ne vanno fatti pero', almeno altri due, che spostano l'ago della bilancia verso la diseguaglianza.
Il primo e' il gap generazionale: i padri non sono allo stesso livello dei figli. E' dovere dei padri esercitare la giusta "autoritá" nei confronti dei figli proprio per aiutarli a sviluppare quelle forme di autocontrollo e di integrazione che non sarebbero possibili in un mondo dove padri e figli fossero uguali, un mondo che sarebbe ben piu' violento, se privato di questa fondamentale disuguaglianza.
Il secondo argomento, trattato da studiosi ben noti, e' quello relativo alla divisione del lavoro. Piu' una societa' diventa complessa, ricca, culturalmente stimolante, piu' si moltiplicano i compiti da svolgere in modo "specialistico". Durkheim parlava di societa' differenziate, contrapposte alle societa' segmentate.
Inevitabile che si creino fazioni, o come oggi si dice, lobbies. E proprio per questo Marx vagheggiava a proposito di un poetico "panettiere filosofo".
Non ho risposte univoche da dare alla questione ma spero di aver fornito qualche ulteriore elemento di riflessione.
#2920
Attualità / Re:Riforma della"LEGITTIMA DIFESA"
16 Settembre 2018, 18:30:26 PM
Le conseguenze saranno nefaste. Perche' ora un topo d'appartamento avra' motivi sostanziali per entrare armato in casa d'altri e rispondere al fuoco e siccome sono piu' bravi a delinquere, inizieranno a fioccare morti innocenti con relativo can-can mediatico e richieste securitarie ulteriori. Salvini non si smentisce. Il suo disegno di trasformare il sistema politico italiano in soft-fascismo continua (con il consenso degli italiani).
#2921
Tematiche Filosofiche / Re:Homo faber
16 Settembre 2018, 11:04:24 AM
Per Sgiombo: tornare alla mitologia greca credo che sia essenziale, allo stesso modo di come per capire una persona occorre risalire alla sua infanzia. I miti greci sono un deposito inesauribile di conoscenza sull'uomo. E non e' certo la cultura greca ad aver "inventato" la societa' del "no limits".
#2922
Tematiche Filosofiche / Re:Homo faber
16 Settembre 2018, 10:55:33 AM
Scusate se vado un po' per conto mio in questa discussione, anche se credo di essere comunque influenzato da cio' che viene scritto. Le sollecitazioni sono pero' tante e vorrei invece restare centrato sul tema.
Dicevamo che Prometeo ha donato la tecne' ma anche la "elpis", la speranza e fra le due e' quest'ultima, sorprendentemente a donare l'immortalita'.
Eppure l'uomo contemporaneo si e' completamente affidato alla tecne' per restare immortale o per prolungare la sua permanenza, oppure si e' alienato dalla sua condizione terrena attraverso le religioni.
La speranza e' in un certo senso il contrario della certezza. E' la phronesis, la prudentia contrapposta alla legge.
La speranza e' il legame che ci unisce come specie o che ci dovrebbe unire e che dovrebbe contemporaneamente unirci al resto del pianeta.
Tutto questo che scrivo ha delle conseguenze ben precise. Il predominio della tecnica, ad esempio, ha fatto prendere il sopravvento in campo psichiatrico di tutti gli studi che portano alle innovazioni farmacologiche, mentre tutto cio' che potrebbe essere sperimentato e studiato in campo psicologico-relazionale viene considerato alla stregua di "giochi per bambini".
La tecne' unita all'avidita',determina questo sbilanciamento che, fra le altre cose, sottintende un altro messaggio: la sostanziale neutralita' dei sistemi sociali rispetto alla malattia mentale, cancellando cosi una tradizione medica che invece faceva risalire proprio alle distorsioni sociali, la malattia mentale.
E' solo uno fra i tanti esempi delle conseguenze del predominio della tecne' sulla elpis.
#2923
Tematiche Filosofiche / Re:Homo faber
15 Settembre 2018, 22:12:11 PM
Prometeo dono' agli uomini il fuoco. Il controllo del fuoco. Arte primordiale, genitrice della techne'. Se anche fosse che una razionalita' e' nella materia, quella razionalita' agisce implicitamente. Nessuno orienta la propria azione su di essa. Il moto dei pianeti ubbidisce a ferree leggi ad esempio, ma lascia indifferenti gli uccelli in volo. La techne' invece fa una promessa che non abbandonera' piu' gli uomini: "voi potete forgiare il vostro destino!". E da quella forgia la razionalita' ne uscira' modificata. Non sara' piu' possibile accettare il proprio destino, individuale e collettivo, perche' ora abbiamo degli strumenti che possono piegarlo ai nostri voleri, o almeno così crediamo.
Ma un altro dono fa Prometeo, ancora piu' grande, Nel "prometeo incatenato", dice il Titano: "spensi all'uomo la vista della morte", domanda la corifea "che farmaco trovasti?" e risponde Prometeo "seminai la speranza che non vede". La speranza e' il percorso che l'uomo fa con i suoi strumenti e con il suo sapere. Anziche' indugiare sul destino mortale dell'uomo (cfr. Ecclesiaste) gli uomini recuperano la possibilita' di una vita limitata ma attiva, operosa, creativa.
In cio' Prometeo e' il diretto antagonista di  Zeus, portatore di una diversa immortalita', sacra.
La techne' allora nasconde la sua vera anima nella speranza. E' essa il vero dono ed in essa e' sottesa l'immortalita' dell'uomo.
La techne' e  quindi connessa con l'immortalita', come ci tramanda un altro mito.
Chirone, un centauro, maestro di Asclepio, e' ferito e soffre ma non puo' morire, essendo immortale, ma dona la sua immortalita' a Prometeo, condannato a morire proprio da Zeus, per aver rubato il fuoco.
La techne' e' cio' che ci condanna ad essere dei?
#2924
Tematiche Filosofiche / Homo faber
15 Settembre 2018, 00:13:16 AM
Il risentimento si origina dalla techne'. Senza techne' non potremmo illuderci di cambiare il nostro destino. E neppure  dirci "sarebbe potuto essere altrimenti". Senza techne' saremmo come uccelli che vivono volando senza sapere nulla e domandarsi nulla, accettando il  fatto di essere uccelli, scritto una volta per tutte. E allora e' possibile una sapienza senza techne', e al contrario una techne' senza sapienza?
E' concepibile una storia dell'uomo senza Prometeo?
#2925
Socrate il tuo ragionamento e' fazioso. E' come se dicessi che il capitalismo e' terrribile perche' il nazismo operava attraverso un sistema formalmente capitalistico. Il capitalismo reale si e' sviluppato in molte forme come il socialismo reale. Contrapporre un sistema ad un altro con logica bianco/nero o bene/male e' astorico e demagogico. E te lo dico come fautore di un capitalismo intelligente.