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Messaggi - viator

#2926
Tematiche Culturali e Sociali / Re:L'istinto paterno.
05 Gennaio 2019, 21:19:24 PM
Salve Freedom. Sì, tutto vero ciò che dici sul comportamento di molti padri. Solo che gli istinti sono ciò che esiste inconsapevolmente in noi dalla nascita, e che resterà soggettivamente ignoto sino a che si producono le condizioni, le circostanze per farli emergere. Nessuno si accorgerà di possedere - eventualmente - l'istinto paterno (la cui esistenza continuo a negare) sino a che esso si manifesterà spontaneamente una volta che si diventi consapevoli della prospettiva, della possibilità o della realtà di una paternità.
Se il maschio possedesse istinto paterno allora (quasi ) tutti loro adotterebbero i comportamenti da te descritti. Invece mi risulta che una larga parte di essi, anche se magari familiarmente responsabili, continuino a nutrire interessi personali ben distanti dalla cura della prole.
In ambito femminile, come mai le bimbe accettano con tanto entusiasmo e coinvolgimento la prospettiva materna sotto forma di bambolotto, trastullo che risulta di utilizzo inconcepibile per i maschietti ? Saluti.
#2927
Tematiche Culturali e Sociali / Re:L'istinto paterno.
05 Gennaio 2019, 17:09:21 PM
Salve Lou. Anzitutto per istinto paterno intendo il manifestarsi di un desiderio - NON INDOTTO DA CULTURE, ETICHE, MORALI, ORGANIZZAZIONI SOCIALI, PROSPETTIVE DI UTILITA' - di avere figli biologicamente propri, accompagnato dalla disponibilità a prendersene cura. Poichè sono questi due aspetti (discendenza e cura della medesima) che secondo me consistono nella paternità o maternità.

Di questi due aspetti (sempre secondo me - sono costretto a ripeterlo poichè verrò sicuramente "assalito" da chi vuole smentire in modo categorico ciò che asserisco), il primo (aspirazione istintiva alla discendenza) nel maschio certo esiste.

E' il secondo aspetto che - quando si presenti - secondo me non è affatto istintuale ma solo eventualmente acquisibile attraverso i condizionamenti che ho sopra riportato in maiuscolo.

E' sempre stato l'uomo - magari perchè cacciatore girovago a imbattersi in femmine sconosciute mentre la donna era costretta alla cura della "casa".

Poichè l'istinto sessuale in natura ha la funzione indiscriminata di creare quante più situazioni possibili che risultino favorevoli alla riproduzione (senza badare ai concetti di famiglia o monogamia), non si capisce cosa dovesse trattenere il maschio dal "un colpo e via", visto che tutti gli oneri conseguenti ad una eventuale fecondazione non sarebbero stati a suo carico e magari neppure a sua conoscenza (e qui il cinico non sono io, ma i meccanismi naturali).
Ed è inutile dirmi che non deve essere così. Stiamo parlando di istinti e così era ed in parte è tuttora. Saluti.
#2928
Salve Anthonyi. Se l'economia telematica presentasse (e presenta o potrà benissimo ospitare) delle vulnerabilità, i danni sarebbero materiali, finanziari, patrimoniali. La politica e la legislazione non possono venir affidate alla disponibilità di corrente elettrica e di reti informatiche (esisterebbe certo una informatizzazione locale delle procedure di ciascun Potere) poichè i danni economici riguarderebbe le risorse delle società, mentre il danno politico consisterebbe nel funzionamento della intera società !

Circa l'isolamento dei Legislatori e dei Rappresentanti credo proprio che il problema del coagulo di interessi particolari non si porrebbe.

Se Caio siede in assemblea e nutre degli interessi personali nel decidere circa il destino di una proposta di Legge, voterà in accordo ad essi e nessuno lo saprà mai.
Impossibile comunque che tutti i 200 Legislatori nutrano proprio interesse personale circa un singolo dato provvedimento.

Se invece un gruppo esterno volesse corrompere od influenzare un certo qual nucleo di Legislatori.......certo può farlo. Ma dal momento che il voto è sempre segreto come farebbe a verificare che i suoi "amici" hanno eseguito gli ordini ?

Naturalmente il fatto di non poter influenzare in via particolaristica le scelte legislative costituirebbe anche un serio limite alla ricerca di candidati alla carica di Legislatore.
Se ne troverebbero pochi che si rassegnino a servire la Repubblica in cambio di prestigio, privilegi (limitati) e superbo emolumento.

E' infatti proprio questa (il poter influenzare) la molla e lo scopo che, nel sistemi attuali, ha da sempre prodotto generazioni su generazioni di candidati affamati di "politica". Il potere esercitato in nome del popolo ed a beneficio di sè e dei propri amici. Salutoni.
#2929
Tematiche Filosofiche / Re:L'altruismo
05 Gennaio 2019, 00:16:00 AM
Salve Freedom. Citandoti : "Nel mio caso la risposta, ancorché non certa, me la sono data: per me c'è lo spirito che sottende alla manifestazione della reazione chimica. Ma per chi non crede allo spirito cosa c'è".

Boh, io posso credere che sia la stessa cosa che tu chiami spirito ed io chiamo entropia, oppure che qualcun altro chiama Dio ed io chiamo "l'Essere".

Quando si affrontano i fondamenti, l'essenziale, siamo tutti solamente dei bimbi che chiamano il loro giocattolo con il nome delle proprie diverse lingue madri.

Ma il giocattolo esiste per giocarci, mica per venir definito. Saluti.
#2930
Salve Anthonyi. Ho appena risposto alla tua nr.19 ma il tutto si è perso per strada.
Riassumo. Sono contrario a qualsiasi prequalificazione degli aspiranti Candidati. Questione di fondamentale democrazia rappresentativa. Anzitutto ogni cittadino deve potersi iscrivere a tutte le Associazioni Propositive che crede (a titolo assolutamente gratuito e senza poter venir rifiutato od espluso qualsiasi cosa accada, ergastolo incluso).
Poi saranno le As.Pro. stesse le quali, sulla base di propria sovrana discrezione, a decidere di quale dei propri iscritti accettare la richiesta di poter venir candidato alle Elezioni dei Legislatori o dei Rappresentanti.
#2931
Risalve Anthonyi (tua nr. 20).  I Legislatori ed i Rappresentanti non opereranno affatto in reciproco isolamento fisico. Hai voglia essere ottimista sul "basta un clic !" !

Siederanno in distinte (più o meno contigue) Assemblee (le loro votazioni dovranno essere pubbliche, anche se per scrutinio segreto, inoltre avranno precisi vincoli di presenza e di "produttività").

Una loro organizzazione per via telematica hai idea a quali rischi di intrusioni (hackeraggio) potrebbe  esporre il sistema ? E poi affideremmo ad un Gestore magari privato il loro traffico ?. E la discussione assembleare dei temi da votare ? E i rapporti con gli altri Poteri ? (al di là della rigorosa indipendenza e reciproca estraneità tra i poteri - discorso tra l'altro piuttosto lungo - dovrà esistere una cooperazione tra Poteri di carattere squisitamente comunicativo, informativo, consulenziale che permetta - ad esempio ai Legislatori - di ottenere dalle competenti funzioni extralegislative tuttie le informazioni utili a permettere la formazione della propria volontà di voto). Salutoni.
#2932
Salve Oxdeadbeef. Stando a quel che ho scritto io, non ho mai inteso che ci debba essere una selezione di professionalità tra i candidati. Forse ti sei concentrato troppo sul significato corrente di "curriculum" ( precisamente, "curriculum vitae" o "cursus vitae")..... In un curriculum potrebbe star tranquillamente scritto "faccio il coltivatore" oppure "sono autodidatta in sociologia". Se poi il popolo vorrà votare dei professionisti, affar suoi.

Inoltre io non ho previsto nessuna politica da attuarsi, poichè ho parlato solo di quale potrebbe essere la STRUTTURA COSTITUZIONALE di una ipotetica Repubblica.

Circa le decisioni cruciali, non capisco perchè non dovrebbe prenderle il Presidente del Consiglio dei Ministri. Se non gradite, egli e l'intero Governo risulterebbero in balia del dissenso espresso dai restanti Poteri, la cui maggioranza potrà fare in modo da dirgli di accomodarsi altrove.

Certo ci sono le situazioni eccezionali. Per quelle dovranno mettersi d'accordo il Governatore (=attuale Pres.d.Consiglio) e l'Arbitro della Repubblica (=attuale Pres. della stessa).

L'attività di "certificazione" non sarà certo evento discrezionalistico. Si tratterà di verificare e documentare ufficialmente le informazioni contenute nel curruculum del candidato. Roba da notai.

Naturalmente aspetti, curiosità ed obiezioni circa lo schema di cui sto trattando sarebbero migliaia e migliaia. Chi vorrà parlarne lo farà, anche se bisogna avere presente che si tratta di un gioco. Si chiama "Utopia Proibita". Saluti.
#2933
Salve. Quesito interessante. Circa il quale naturalmente si potrebbero e si dovrebbero innescare discussioni interminabili.

Le quali però andrebbero precedute da una piccola analisi relativa alla soggettività ed alla temporalità del valore artistico.

Se dal punto di vista oggettivo la mia definizione di arte è "il tramite tra l'immanente ed il trascendente" (definizione e concetto che però elude o filosofizza la concretezza della realizzazione artistica umana) dal punto di vista concreto e personale io credo che il nostro riconoscimento dell'arte sia frutto quasi solo della nostra soggettività.

Noi troviamo artistico :
- ciò che rientra nella nostra formazione generale e - se presente - culturale ed artistica.
- ciò che evoca in qualche misura un bene vissuto o desiderato.

Tale secondo aspetto è interessante perchè è quello che ci fa circoscrivere alla nostra stessa vita la percezione artistica appunto soggettiva.

E' ovvio che chi molto ha vissuto trovi deludente l'arte dell'attualità.

La sua maturazione ed educazione interiore si è svolta in un passato del quale gli emblemi sono precisi ricordi sensoriali (musica, immagini, filmati, atteggiamenti) che ci riportano non ad epoca in cui l'arte era migliore o peggiore, ma ad epoca (la medesima) in cui noi eravamo più sensibili al nuovo, al diverso, all'onirico, all'idealistico, all'ignoto.
All'epoca quindi che ha formato i nostri gusti, convinzioni e sensibilità.

Per quale motivo i giovani in genere apprezzano più il rap della musica classica ?
I giovani non hanno passato e possono "apprezzare" solo il contemporaneo, chiamandolo magari arte ma solo perchè non hanno ancora maturato un confronto artistico riguardante il variare delle forme d'arte attraverso le diverse epoche, anche solo quelle brevi di una singola vita.

Ma non basta. La "vera" arte ha bisogno appunto di tempo e di confronto per venir riconosciuta. Il trascorrere del tempo la "purificherà" sfrondando ciò che passerà e verrà dimenticato da ciò che invece resterà. Anche l'arte è soggetta all'evoluzionismo di tipo darwiniano.

Oggi sembra si produca molta più "arte" di un tempo. A parte ancora la mia personale definizione (io vivo mangiando definizioni) di "arte umana contemporanea" :
"la colossale mistificazione autocelebrativa del genere umano"

A parte questa, dicevo, la realtà secondo me è che sarebbero cresciuti gli strumenti e le occasioni con i quali "manifestarsi e comunicare".

Le reali manifestazioni artistiche in realtà non sono aumentate di numero (non parliamo poi di qualità e significato), al limite seguendo solamente l'incremento "demografico" degli eventuali artisti.

Se per duecento anni sono state prodotte - ogni anno - un milione di creazioni che i loro artefici chiamavano "arte", di tutte queste oggi restano - poniamo - centomila capolavori.
Nei prossimi duecento anni forse si produrranno forse - ogni anno - cento milioni di esemplari di vera o pretesa arte. Ma di tutte, alla fine, resteranno sempre e comunque centomila capolavori, non di più. Saluti.
#2934
Certo Oxdeadbeef. Infatti i politici non avrebbero più rilievo poichè la politica la farebbe - ovvismente solo all'interno delle leggi vigenti -  il Governo.
Non la farebbero i Legislatori, dediti unicamente a selezionare le Proposte di Legge generate dal  Potere Propositivo, non la farebbero i Rappresentanti (la 2.a delle due Camere, eretta a Potere a sè), dediti a "parametrare" (diciamo "sorvegliare") il funzionamento del Legislativo e dell'Esecutivo, svanirebbe l'influenza di gruppi di interesse estranei ai Poteri Costituzionali (in presenza di voto segreto delle Assmemblee, esse diventerebbero incorruttibili e non direttamente influenzabili). La Politica così come oggi viene PRATICATA (ho detto PRATICATA, non PREDICATA), svanirebbe nel nulla cosmico.
Ci sarebbe solo un "normale" governo composto da tecnici, studiosi, burocrati, specialisti (all'interno di qualsiasi Potere Esecutivo ci sono DECINE o CENTINAIA di MIGLIAIA di tali figure) dedito alla cura ordinaria e straordinaria del Paese ed al rispetto e realizzazione dei dettati costituzionali.
Un Governo il cui comportamento sarebbe controllabilissimo (a posteriori, non a priori) e sloggiabilissimo se si ottenga la coalizione disapprovativa da parte di una "maggioranza" di altri Poteri. Saluti.
#2935
Salve Socrate78. Mi dispiace se ti faccio inquietare. Anche se non capisco il tuo rimprovero circa la mia presunta attribuzione di valori. Ho riletto il mio intervento e non ne ho trovato traccia. Pace, bene e saluti a te.
#2936
Salve Anthonyi. Tizio, il quale vorrebbe CANDIDARSI alla carica di Legislatore (=attuale deputato), dovrà risultare iscritto ad una delle ASSOCIAZIONI PROPOSITIVE (= (circa) attuali Partiti Politici). Presenterà a tale As.Pro. richiesta di venir da essa candidato, accompagnandola con un curriculum da egli stesso stesso (ovviamente tutti i dettagli procedurali vengono qui omessi).
Se l' As.Pro accetta la richiesta dell'aspirante candidato, il suo curriculum viene inviato ad apposita Autorità che ne verifica i contenuti certificandone la correttezza.
A tal punto Tizio diventa CANDIDABILE all'interno delle liste elettorali dell'As.Pro. di sua appartenenza. (potrà tuttavia ritirarsi in qualsiasi momento).
In occasioni di elezioni di un nuovo Potere Legislativo (= una delle due Camere, cioè l'Assemblea dei Legislatori (200 membri) - l'altra Camera sarebbe il Potere Rappresentativo (200 membri), di cui qui ora non parlo), la candidatura di  Tizio viene presentata e supportata dalla "sua" As.Pro. alla opinione pubblica degli Elettori.
I quali decideranno il loro voto sulla base dei contenuti del curriculum del Candidato, accompagnato da una sua libera "dichiarazione di intenti" relativa alle proprie opinioni, convinzioni, intenzioni. Vietato produrre immagine della propria faccia. Che importanza dovrebbe avere il viso di un futuro Legislatore ?.
Una volta eletto, Tizio, entrando a far parte di un nuovo, diverso, distinto e del tutto indipendente Potere dello Stato, verrà cancellato dagli iscritti della As.Pro. grazie alla quale si è candidato. Egli dovrà rispondere solo a sè stesso e resterà in carica con mandato a tempo indeterminato (ometto dettagli sull'Istituto della Censura nei confronti dei singoli Poteri, dei loro membri, della "decadenza" e delle dimissioni). Saluti.
#2937
Salve Ipazia. "«Lo sforzo di capire l'universo è tra le pochissime cose che innalzano la vita umana al di sopra del livello di una farsa, conferendole un po' della dignità di una tragedia.»"

Sono d'accordo con te, con Weinberg e quindi presumibilmente anche con Hawking.
Ma noi quattro siamo tutto sommato dei privilegiati. Mica vorrai eleggerci a parametro di base della felicità esistenziale.

C'è un sacco di gente che è costretta vivere senza disporre di tempo e risorse per speculare su ciò che non gli urge affatto, tipo l'universo. Saluti.
#2938
Salve. Per Socrate78. Davanti al tuo entusiasmo teologico-creazionistico sono combattuto tra due reazioni opposte. Non te le dico.
".......perché vuole dare, in maniera incondizionata, ad una persona il dono della vita, traendola dal non essere all'essere per amore: è comunque un dono, perché prima semplicemente non eri nulla, adesso invece SEI e quindi puoi gioire della vita, cosa che prima non potevi fare".

Vallo a raccontare ad un tetraplegico cieco che sta per morire di fame. Saluti.
#2939
Salve Sariputra ed Ipazia. Il primo ha ragione e la seconda ha ragione nel darti ragione. Ora siamo perlomeno in tre ad aver ragione. Un concetto del genere mi era già ben noto e lo avevo personalmente formulato dentro di me in modi poco diversi :

- L'amore è avere per godere e dare per piacere.
- L'amore consiste nel dare senza sentirsi privati di ciò che si sta dando.
- L'unione perfetta tra due persone è quella di due egoismi che riescano a soddisfarsi a vicenda.

Vedete bene che, al di là di certi miei "cinismi", in fondo in fondo io sono solo un gran mollacchione, no ?

Salutoni.
#2940
Salve. Mercatismo no. Idealismo ideologico no. Cos'altro ? Ci sarebbe una terza via.......purtroppo ripugna sia ai capitalisti che al popolo bue che agli idealisti acculturati.

Utopia più, utopia meno, diciamola : Una struttura di potere demomeritocratica avulsa da ogni possibilità personalistica, in cui i "rappresentati del popolo" vengono scelti e candidati da associazioni a base popolare, vengono eletti in democratiche elezioni nel corso delle quali essi non possono presentare la loro faccia ma solo i propri curricula certificati, una volta eletti diventano legislatori sindacando proposte di legge generate al di fuori della loro assemblea e conventicola (separazione dei poteri), lo fanno solamente attraverso votazioni segrete "piombate" per chiunque, rispondono non al territorio, non al partito (che non c'è più), non a chi li ha votati, ma unicamente alla propria coscienza e maturità di giudizio.

Ovviamente anche la restante struttura di una simile Repubblica ne vedrebbe delle belle (ma attualmente non ci sarebbe la divisione dei poteri ? Il Governo è il vertice del Potere esecutivo, come mai non viene espresso dell'interno di tale potere? Che significa l' esistenza di un Ministero della Giustizia, Che deve essere il Governo a stanziare i fondi per la Giustizia ? Ma per piacere ! I soldi li distribuisce chi sta al di fuori dei Poteri "operativi". Ad esempio la Presidenza della Repubblica o chi per essa, ovviamente sulla base delle disponibilità di Bilancio.
Vi assicuro che una simile utopia (della quale vi risparmio ulteriori numerosi e sorprendenti dettagli) è sia non meno seria che non meno ridicola di alcune altre che sono state coltivate (fallimentarmente) anche per decenni in tempi recenti grazie al seguito di centinaia di milioni di persone coinvolte in alcune decine di guerreggiamenti..

Sarebbe, nonostante la propria arida ed inconcepibile, disumana "impersonalità" solo molto mento sanguinaria.......ed oltretutto prontamente modificabile se non dovesse funzionare ammodino.

Ipotesi quest'ultima purtroppo certa, visto che il tallone d'achille di una simile costruzione sarebbe la mancanza di veri garanti, che invece per il mercatismo sono i plutocrati mentre per l'idealismo ideologico lo fu l'apparato militar-poliziesco. Saluti.