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Messaggi - anthonyi

#2926
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
31 Ottobre 2022, 08:26:26 AM
L'Ucraina ha compiuto un attacco con droni a sebastopoli. La cosa é degna di rilievo perché sarebbe importante capire la strategia Ucraina, qual'era l'obiettivo di detto attacco, e se questo si sia concretizzato.
Di primo acchitto sembra che l'obiettivo principale fossero 2 sommergibili russi che erano in rifornimento, ed effettivamente, vista la difficoltà di colpire i sommergibili in mare, é ragionevole pensare sia stata questa la ragione principale. 
Sembra però che i droni ucraini abbiano anche attaccato strutture del porto molto lontane da Odessa, fino a 300 km, che fanno riparazione navale e che sono di proprietà di lukashenko, il dittatore Bielorusso.
In tal caso la strategia Ucraina potrebbe essere proprio di intimidazione, di rappresentare sia alla Russia, sia alla Bielorussia quale sia il potenziale di azione ucraino, un potenziale magari potenziato dall'azione diretta di intelligence occidentali, perché comunque resta ancora difficile capire come facciano gli ucraini ad agire coi loro droni, aerei e marittimi, a tali distanze, ovviando a tutte le difese russe. 
#2927
Effettivamente l'uso dei droni iraniani si sta rivelando una risposta efficace per i russi. Il vantaggio di tali droni come tu evidenzi, eutidemo, é dato dal basso costo che  impegna risposte antiaerea assai più costose del drone. Pensa che in un caso il drone é stato abbattuto da un missile aria aria su mig, costo circa 100 volte superiore a quello del drone.
In realtà i droni sono facili da abbattere perché lenti, ma il problema é che i russi li direzionano contro obiettivi civili che l'antiaera non riesce a proteggere perché impegnata sugli obiettivi militari. C'é poi un trucchetto utilizzato dai russi, quello di far viaggiare i droni sulle autostrade a bassissima altezza, per cui sono indistinguibili dalle automobili, data anche la bassa velocità. 
Riguardo agli ebrei effettivamente stanno aiutando ufficialmente gli ucraini (perché non é escluso lo abbiano fatto anche prima ma in segreto: ci sono ritrovamenti di armamenti che presentano tracce indiziarie al riguardo), ma é soprattutto una collaborazione perché gli israeliani per primi sono interessati a capire come funzionano. 
Il risultato di questa collaborazione, poi, sembra sia un sistema molto semplice di inattivazione elettronica del drone, che é assai poco schermato rispetto alla guerra elettronica. 
#2928
Un appunto sulle tue argomentazioni, eutidemo, tu dici che gli italiani voterebbero il più trendy, invece del più idoneo. 
Ma scusami, tu come lo definisci il più idoneo? E poi se gli italiani sono così, non vale lo stesso anche per le elezioni del parlamento. Quel 26 % che ha votato fdi, in realtà ha votato per meloni pdc, e quindi lei sarebbe la trendy del momento? 
#2929
Citazione di: Jacopus il 27 Ottobre 2022, 08:25:39 AMPrecisazione: il femminicidio è l'omicidio di una donna in quanto donna e quindi non va confuso con l'omicidio generico. Sono omicidi che si sviluppano all'interno delle relazioni familiari, come ad esempio una figlia che non porta il velo, che non accetta un marito combinato, che vuole divorziare o semplicemente andare a lavorare 
Io direi piuttosto: "il femminicidio é l'omicidio di una donna perché rivendica autonomia rispetto ad un uomo che pretende di avere potere su di lei in quanto uomo" 
#2930
Citazione di: green demetr il 26 Ottobre 2022, 22:13:31 PMTi stai riferendo ai moralisti inglesi (liberali tipo Mill)?
Non lo sapevo, mi puoi consigliare qualcosa, o era una tua considerazione a latere della cosa economica (che ritenevo proponderante e quindi legata ad una dimensione individualista, quest'ultima cosa considerazione mia)


Il pensiero liberale é pieno di posizioni etiche, si parte da mill, o da Locke, fino ad arrivare ad Hayek e a sen. Certamente Amartya sen é quello nel quale la visione sociale é più forte, anche se i testi di Hayek sono considerati classici.
Io comunque loro testi specifici non ne ricordo, quello sul quale mi sono formato titolava "liberalismo è oltre", non ricordo l'autore, comunque era una collezione di testi vari.
#2931
Citazione di: niko il 26 Ottobre 2022, 12:07:50 PMHo capito, il capitalismo..... e' desiderato,




Nella tua ironia, niko, hai colto un punto essenziale, il libero mercato é desiderato da chi ci sta dentro, e da chi si trova fuori da esso e lo  va a cercare migrando (e creando tanti problemi ai paesi di libero mercato). 
E ti dirò, sotto sotto, anche quei pochi che lo contestano per spirito polemico o semplicemente per moda, alla fine lo scelgono anche loro. 
#2932
Citazione di: niko il 26 Ottobre 2022, 10:42:49 AMAdesso ci illumina dicendo che sono paesi di libero mercato ma che non hanno sviluppato appieno tutte le loro potenzialita

Questa é l'unica affermazione dotata di senso del tuo post, e quindi merita risposta.
Il libero mercato non é un'etichetta che si affibia ad un paese per questioni simboliche, é una forma di organizzazione complessa che segue la storia umana ed é fatta di progressive costruzioni che poi evolvono nel tempo. 
E' nel tempo che i paesi aderiscono a certi meccanismi organizzativi che sono nazionali e sovranazionali. Ho letto nei tuoi post precedenti che tu porti addirittura la Russia come esempio di paese di libero mercato, ed é evidente che con questa libertà di interpretazione si può dire tutto e il contrario di tutto, cioè si possono dire cose prive di senso. 
Nei paesi dove si muore di fame non ci sono sistemi produttivi efficienti, non c'é la capacità da parte degli individui di produrre in maniera efficiente e il solo sistema che si conosca per ovviare a questi problemi é quello del libero mercato che non é una bacchetta magica, ma alla lunga ha dimostrato di funzionare perché gli uomini, lasciati liberi di scegliere entro certi vincoli di compatibilità con gli altri, tendono ad imitare il meglio, e quindi fanno sempre meglio.
Il risultato é che concretamente, quando nel 1848 Marx criticava i sistemi di libero mercato parlando di "libertà di morir di fame", e allora era problematico sfamare il miliardo di individui che c'erano, oggi i sistemi produttivi di quei paesi dove possiamo pienamente dire sia effettivamente sviluppato il libero mercato danno da mangiare a 3-4 miliardi di individui e lasciano che poi gli altri si sfamino da soli imitandone più o meno bene il modello economico. 
Certo ci sono paesi ostinati che seguono altre vie, religiose o ideologiche, ma sono piccola cosa, contano poco, delle riserve antropologiche dimostrative delle molteplici tappe dell'umanità sulla via della civilizzazione. 
#2933
Ma com'é, inverno, che gli iperboli possono rappresentarli solo quelli dall'altra parte? 
C'é ipazia che parla di mondi irreali fatti di schiavitù e fame nel mondo "capitalistico" e va tutto bene, mentre a me si fanno le pulci su affermazioni che poi sono interpretabili in differenti modi, e che comunque, come anche tu ammetti in un minimo di onesta intellettuale, sono fondate sulla realtà. 
Ammettilo dai, che tu ti dichiari liberale, ma in realtà sei una quinta colonna dei comunisti del web. 
#2934
Citazione di: Ipazia il 26 Ottobre 2022, 08:11:03 AMUn capitolo a parte di tale feticcio è la mitologia dello sviluppo, sotto il quale basta scavare poco per trovare tutta la miseria etica di secoli di colonialismo e rapine planetarie per alimentare le risolse necessarie alla crescita economica. Ma è una leva sempre più corrosa che ormai si regge solo sull'industria bellica e gli arsenali nucleari.
La gran parte del commercio cerealicolo mondiale é gestito da poche big company di area Anglo-Americana,  che seguono tutte le fasi produttive e danno da mangiare al mondo intero, poi certo c'é anche l'egemonia nell'industria bellica perché lo sviluppo (che é cosa reale e non l'utopia del social-comunismo) deve essere difeso, soprattutto dai criminali che produce la madre Russia, con o senza l'ideologia comunista.
#2935
Citazione di: InVerno il 25 Ottobre 2022, 22:22:53 PMNon so perchè Anthonyi ha parlato di morti di fame, non è veramente questo la dividente, i morti di fame ci sono ovunque in tutti i sistemi,
E' Marx che dice che nel regime capitalista c'é la libertà di morir di fame. Ed é una delle sue grandi scempiaggini perché il sistema di libero mercato ha garantito un grande sviluppo economico ai paesi che lo hanno adottato nei suoi meccanismi istituzionali e sociali che permette comunque di dar da mangiare a chi é in difficoltà sia in detti paesi, è anche negli altri paesi dove le potenzialità del libero mercato non sono ancora realizzate a pieno.
Non é un caso che nelle definizioni geografico-economiche si parla di paesi sviluppati e di paesi non sviluppati o in via di sviluppo, dove con sviluppo si intende appunto quel potenziale insito nei meccanismi  istituzionali e sociali del libero mercato.
Se oggi é possibile sfamare in maniera adeguata 7 degli 8 miliardi di esseri umani presenti sulla terra questo lo dobbiamo allo sviluppo dei sistemi di libero mercato nazionali ed internazionali.
#2936
Ciao green, non capisco il senso della tua domanda: "se ci sono parametri oggettivi come fa a essere libero mercato?" 
Il pensiero liberale non é libertino, si fonda su un'etica che viene posta a gestire le relazioni tra gli individui. Liberalismo é libertà delle scelte economiche, ma non dei comportamenti morali, nei termini di quella morale che si considera necessaria al funzionamento del sistema. 
#2937
Citazione di: Ipazia il 24 Ottobre 2022, 07:26:22 AMTeologia capitalistica

In quanto divino, il Capitale ha generato una sua religione ed una sua Chiesa laddove si radunano i fedeli. Il verbo capitalistico è trasmesso ai fedeli attraverso i membri consacrati dell'ordine sacerdotale capitalistico, gli Imprenditori, che sono il primo grado di accesso alla santità capitalistica. Ad essi spetta operare la transustanziazione di ogni cosa in Denaro attravero il miracolo eucaristico della mercificazione. Con la mercificazione lo spirito santo capitalistico entra nelle case dei fedeli attraverso la forma fenomenica del Denaro, che uniforma ogni cosa ai voleri del Capitale. Il grado più elevato del culto, i vescovi e cardinali del Capitale, è dato da chi ha accesso ai misteri più elevati della fede capitalistica ed è in contatto diretto con lo spirito santo Denaro: i ministri della Finanza. La Finanza è il concistoro della vera fede. Il suo latinorum, anzi anglicorum, è l'Economics, ovvero il Verbo incarnato nel mondo dei fedeli. Essendo la religione costruita su misura della teologia più evoluta, il Verbo non disdegna, laddove la complessità dei misteri della fede raggiunge proporzioni disumane, di affidarne la gestione alle macchine pensanti, ultima forma in cui lo Spirito del Capitale si è incarnato implementato.

Già Galileo aveva intuito che la mathesis universalis è la lingua in cui si accede a Dio attraverso la Natura. L'Economics è la lingua in cui il dio Capitale si palesa alla mente umana: essa è il Verbo e spetta ad ogni fedele propagare la buona novella attraverso il Mercato, che è il corpo mistico del Capitale. Riscrivendo Spinoza: Deus sive Capitalis, attraverso la consacrazione della Natura che nel Mercato ritorna al Padre, Capitale.

Come ogni religione che si rispetti, anche l'ultima e vincente, ha la sua componente maligna che insidia la diffusione della buona novella tra i fedeli: gli atei miscredenti, denominati genericamente comunisti. Compito di ogni fedele è stare alla larga dal comunismo e convertire il miscredente alla vera fede secondo la dottrina che nella lingua sacra recita: whatever it takes. Ogni peccato sarà perdonato in questa misericordiosa opera di salvezza capitalistica.

Tornando al tema, è qui, nel maligno, la soggettività di una sinistra perduta e ritrovata, condensata nel mantra: nè Dio, nè Padrone; No God, no Master; Ni Dieu ni Maître. Chiaramente tautologica: nè Dio, nè Dio. Al netto di ogni cromatismo ideologico.

Questa metafora secondo me ha un problema, mentre nelle religioni ordinarie gli atei si tengono ben lontani dai riti religiosi, nel caso della religione capitalistica, i comunisti, pur affermando di non credere nel dio denaro, lo cercano e lo usano quotidianamente, e se qualche volta hanno la sensazione di averne ricevuto meno del dovuto allora strepitano ed urlano allo sfruttamento, invece di ringraziare chi glielo nega perché é solo in questo modo che possono liberarsi dalla patologica dipendenza dal Dio denaro. 
#2938
Citazione di: InVerno il 23 Ottobre 2022, 19:06:05 PMIo invece spero che l'attuale morsa di sanzioni faccia demordere la Cina dai suoi progetti, per il bene innanzitutto dei cinesi, così come era per il bene dei russi. Se nonostante tutto vorranno suicidarsi cercando di invadere uno scoglio presidiato dall'impero militare più forte della storia, avremo l'ennesima conferma che il comandismo autoritario è la formula dei gonzi per i gonzi, e che XiJiPing è un gigantesco allocco elevato a divinità da una gerarchia autoreferenziale e corrotta. 

I cinesi sono più pragmatici dei russi, e la banca centrale cinese detiene alcune migliaia di miliardi di dollari di bond statunitensi. Bloccare tutti questi crediti cinesi sarebbe operazione facilissima per gli stati uniti, e costosissima per la Cina. La finanza é arma assai più potente di qualsiasi atomica. 
#2939
Tematiche Spirituali / Re: Esperienze di eternità
23 Ottobre 2022, 14:53:48 PM
Ma immaginare l'eternità, non é già un'esperienza di eternità? 
Spiego, la nostra coscienza si costruisce sulla base della nostra esperienza, ricomponendo pezzi della nostra esperienza. Se siamo coscienti dell'eternità vuol dire che una parte di questa l'abbiamo già vissuta, è ne immaginiamo la parte restante come proiezione di questa parte. 
#2940
Citazione di: iano il 23 Ottobre 2022, 01:14:43 AMPer capire come evolveranno gli equilibri di potere in Russia, bisognerebbe sapere chi è veramente il popolo russo, e noi non lo sappiamo, e a dirla tutta fino a poco tempo fà non sapevamo neanche chi era il popolo ucraino, ma, a quanto pare, non lo sapeva neanche Putin.
Possiamo però dedurre per esclusione chi sia il popolo russo dal comportamento di Putin, che si guarda bene dal coinvolgerlo in una guerra fino a negarla.
Non è un popolo che capirebbe quella guerra, se guerra fosse.
 ma potremo capire meglio chi è da come reagirà nella misura in cui sarà coinvolto nelle conseguenze della non-guerra.
Di fatto la guerra è stata finora un affare privato di Putin e del suo entourage; è stata la loro guerra, non quella della Russia, e chi sono i seguaci stretti di Putin lo capiamo bene, ma continuiamo a ignorare chi sia il popolo russo.
Azzarderei però che non era e non è nelle sue potenziali evoluzioni tanto diverso da quello ucraino.
Mi chiedo quindi se abbiano ostato davvero fattori culturali ad una integrazione della Russia o il fatto che si tratti di una potenza nucleare.
Per il futuro dovremo chiederci cosa succede se un gruppo di potere dentro una nazione acquisisce il controllo totale sulle armi nucleari?
E chiediamoci se di fatto non è questo che è successo in Russia.
Non é proprio così, iano, il popolo russo lo conosciamo bene, al punto che più di uno stratega ci parla di un Putin che é un risultato prevedibile del popolo russo. La cultura russa é stata caratterizzata dalle ambizioni imperialista, da un forte orgoglio nazionale.
La rivoluzione sovietica si sviluppa il 1905 e il 1917, a seguito di sconfitte militari che avevano indebolito questo orgoglio, e la cosa non é stata perdonata al regime zarista.
Nella cultura russa c'é anche questa idea di supremazia nei confronti dei fratelli minori, ucraini e Bielorussi, per cui anche questa guerra era prevedibile.
Quello non previsto é invece il popolo ucraino, prima del 24 febbraio io avevo un'opinione dei due popoli sostanzialmente coincidente, mentre ora mi sto rendendo conto delle profonde differenze che li caratterizzano, il coraggio e la determinazione degli ucraini nella difesa del loro paese é notevole, e contrasta con la mancanza di coraggio di tutti quei russi che sono scappati dalla coscrizione o dalla linea del fronte.