Non si tratta di pregiudizi Angelo, almeno non nel mio caso. Si tratta di conoscere come stanno esattamente le cose. Attribuire tutte le responsabilità all'ambiente è, secondo le più recenti conoscenze, inesatto. Se si vuole affrontare il problema bisogna conoscerlo, come hai detto tu stesso, altrimenti i pregiudizi li abbiamo nei confronti delle discipline che si occupano di questa materia.
Il fatto che una persona abbia una maggiore predisposizione ad atti d'ira e a voler primeggiare non significa doverla reprimere o incatenare. Abbiamo avuto la stessa esperienza con i malati mentali. Dopo la soppressione dei manicomi i malati non sono aumentati e neppure si sono dimostrati così pericolosi, ma i malati mentali sono i portatori di un disagio che ha aspetti organici e aspetti socio-ambientali.
Del resto le due dimensioni sono strettamente interrelate. Non sto dicendo che tutto dipende dal patrimonio genetico, ma dalla connessione fra patrimonio genetico e ambiente.
Il fatto che una persona abbia una maggiore predisposizione ad atti d'ira e a voler primeggiare non significa doverla reprimere o incatenare. Abbiamo avuto la stessa esperienza con i malati mentali. Dopo la soppressione dei manicomi i malati non sono aumentati e neppure si sono dimostrati così pericolosi, ma i malati mentali sono i portatori di un disagio che ha aspetti organici e aspetti socio-ambientali.
Del resto le due dimensioni sono strettamente interrelate. Non sto dicendo che tutto dipende dal patrimonio genetico, ma dalla connessione fra patrimonio genetico e ambiente.