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Messaggi - InVerno

#2956
Sulla Grecia tre parole
A) Fù la Germania a volerla fortemente in EU, che i conti fossero truccati ho paura fosse il segreto di pulcinella, ma il cancelliere tedesco replicò (a memoria) "E che Europa sarebbe senza la culla della democrazia?". Ma perchè a quel tempo si pensava ancora ad un europa politica in parallello a quella bancaria. I reggenti odierni non hanno aspirazioni così importanti, loro pensano che gli stati da cui provengono sono stati studiati a tavolino dal commercialista e che è così che normalmente nascono le nazioni.
B) Se fosse stata la Germania ad approffittare maggiormente della crisi Greca sarebbe persino una "bella notizia", perchè la brutta notizia è che chi ha approfittato maggiormente delle svendite sono i cinesi. In particolare il porto del Pireo che fungerà da nodo per la via della plastica (seta?) che inonderà i nostri mercati di tanti prodotti a basso prezzo e metterà ancora di più il continente e le condizioni dei lavoratori in concorrenza con le condizioni Cinesi. Forse un europa politica non l'avrebbe permesso, la svendita di beni strategici non è questione di flusso di cassa.
C)Il problema della crisi Greca, al di là dei casi sociali a cui ha dato vita, è il fatto che la soluzione imposta nottetempo dai prestatori.. non sta funzionando, il debito Greco e i fondamentali Greci stanno peggiorando, e le frange estremiste prevedibilmente andranno all'incasso alle prossime elezioni. Dal MES tutti si aspettano una sola cosa: austerity. E nessuno vuole correre il rischio di dover applicare una ricetta, che è frutto di un ideologia politica ed economica, che non tutti condividono, o meglio tutti condividono quando si tratta di altri, e cercando di evitarla quando si tratta di se stessi.
#2957
Tematiche Filosofiche / Re:Il merito. Esiste davvero?
15 Dicembre 2019, 17:45:15 PM
Io non confonderei l'esistenza del merito con il suo riconoscimento sociale. Se fossi un bravo intagliatore a coltello di bambù, probabilmente ho il merito di saperlo fare molto meglio degli altri, ma è altrettanto probabilmente questo merito non mi verrà mai riconosciuto da nessuno, perchè nessuno lo domanda. Qualche tempo fa aveva fatto notizia la storia di un ragazzo che si era messo in strada su una sdraio con un cartello con scritto "pagatemi per non far niente", ed era  stato lautamente ricompensato dalle monetine dei passanti. Si può dire che le abbia meritate? Alcuni hanno ritenuto che la sua provocazione\performance avesse un merito di denuncia sociale, di espressione, altri lo hanno semplicemente bollato come un parassita che non meritava nulla. Ciò che rimane intoso è quello che personalmente si crede dei propri meriti, che è fondamentalmente soggettivo. Tuttavia le comunità valutano con diversi sistemi il merito sociale, e lo ricompensano.
La valutazione del merito è estremamente complessa, così complessa che se bisognasse tener conto di tutto ho paura che finiremmo nell'irrazionale, nell'impossibile. Tuttavia è necessario un contesto di valori che stabilisca i meriti, seppur evidentemente fallace e impreciso, non è vero che data la stessa posizione di partenza tutti possono fare le stesse cose, perchè non è possibile dare stesse posizioni di partenza, a meno che non troviamo un modo "standardizzato\industriale" di fare figli, che mi sembra anche un idea disgustosa. Alcuni nascono ricchi e...si addormentano sul divano e dilapidano il patrimonio, altri nascono poveri e... affamati di conquiste arrivano alla vetta. [Ho evitato giudizi di merito sulla società moderna e la sua capacità di riconoscere il merito]
#2958
Citazione di: anthonyi il 14 Dicembre 2019, 12:07:19 PMIl problema, Inverno, è che queste istituzioni sono necessarie e servono a garantire quelle condizioni di benessere che oggi abbiamo in Europa. Certo finchè i populisti sono liberi di sparare cxxxate su internet magari le elezioni le vincono pure, il problema viene dopo, quando si vedono gli effetti (o meglio i danni) della gestione che mettono in essere. Per come la vedo, la prospettiva è che, progressivamente, i leader populisti prendano coscienza della non fattibilità delle cose che dicono e sfruttino semplicemente la situazione per prendersi la loro fetta di potere, come sta facendo benissimo da noi il M5s, in fondo anche i populisti italiani sono appunto, ahimè, italiani, e alla fin fine guardano alla pagnotta.
Oggi Salvini urla contro il MES ma un anno fa, quando si discuteva e votava la parte più importante di questo documento, e Conte stava con il piattino a mendicare presso la commissione europea per cercare di evitare il ritorno dei tempi oscuri del 2011, con lo spread a 500, Salvini seppe stare zitto per cui immagino che in futuro, se dovesse andare al governo con il compare Berlusconi, si limiterà a fare quello che faceva quest'ultimo, cioè farsi gli affari suoi.
Un saluto
Il MES, l'FMI, la WB, e tutti questi fondi internazionali hanno subito la critica non solo di Salvini, ma anche di economisti e premi nobel e addirittura da banchieri centrali oltre che da banchieri privati,  perciò dismettere le critiche ai fondi internazionali come "fuffa" significa  dare degli incompetenti a persone che generalmente sono molto competenti, un arroganza che io non faccio mia. Le cazzate su internet ci sono su ambo i lati della barricata, perciò ritengo una forma di demagogia anche questa, non è "tutta fuffa". Il punto è che questi sistemi applicano politica economica attraverso l'elargizione di fondi, anche se la parte economica in qualche modo torna, la parte politica deve rispondere ai bisogni delle comunità (in questo caso nazionali) per essere riconosciuta. In una comunità fratturata in decine di nazionalismi non c'è un bene superiore a cui fare riferimento (la cosidetta "Europa") se le persone non si sentono europee non riconoscono nemmeno le istituzioni europee (banalità?). L'elefante nella stanza è questo: si parla di MES, prima di rendere il parlamento europeo funzionante. Ad oggi il parlamento europeo è  un organo consultivo: questo è la vera emergenza per salvare l'Europa, il MES potrà anche essere approvato, ma quando entrerà in funzione per uno stato, tutti ne diranno peste e corna. L'idea di rafforzare l'europa bancaria prima di fare un europa politica è la fonte di tutti i problemi..
#2959
@Eutidemo,
Dei rappresentati scelti dalla prossima maggioranza politica, diffideranno quelli dell'opposizione. Mentre i populisti continueranno a sparare a zero contro l'istituzione, non ha importanza la rappresentanza, perchè il punto focale dei populisti è dare rilevanza ai risultati delle elezioni dirette e diffidare sistematicamente di chiunque venga fuori da un elezione indiretta o cosidette "nomine" e "burocrati". Qui il problema è capire se è davvero così assurdo che vi sia questa reazione da parte degli elettori, oppure è normale. Si tratta di capire la sostenbilità di una governance mondiale scelta indirettamente a migliaia di chilometri dalle urne.

Se si continua a ragionare sull'idea che i sovranisti\populisti sono solo degli ignoranti perchè mettono in piedi argomentazioni traballanti, non si capisce il perchè queste argomentazioni sono lì, ovvero per dare voce alla sfiducia della popolazioni verso istituzioni che per propria costituzione e meccanismi non li rappresentano. Ci sono dei limiti oltre alla quale i parenti smettono di essere parenti, e ci sono dei limiti oltre i quali i rappresentanti smettono di essere avvertiti come rappresentanti. Il problema di fondo della questione non è se il MES abbia delle regolette sbagliate o giuste, ma se così come è impostato possa essere accettato, o si trasformerà nel solito complotto massonico a cui tirare le freccette. Altrimenti continuiamo a fare istituzioni non rappresentative, e lamentiarci che i sovranisti vincono le elezioni, per ora è andata bene ai secondi anche (ammesso e non concesso) ipotizzando le migliori intenzioni dei primi.
#2960
Citazione di: Eutidemo il 13 Dicembre 2019, 11:57:07 AM2)Altra lamentela riguardo al MES, rientra nella solita abusata "tiritera", per la quale a decidere, in Europa, non sarebbero i "popoli", bensì i "burocrati" di Bruxelles.
Mi pare evidente che le persone diffidino fortemente delle elezioni indirette, sopratutto se arrivano al quinto grado , è una cosa normale, stupirsi che qualcuno ci marci sopra politicamente o populisticamente, è ingenuo a mio avviso stupirsi. Il fatto che si dica che è governata da "burocrati" intende questo.
La world bank ha partecipazioni internazionali di tutti i paesi, Trump ha chiesto che la smetta di finanziare un "piccolo paese in difficoltà" che risulta il maggior beneficiario dei prestiti a basso interesse della World Bank: la Cina. Credi che gli americani si sentano  rappresentati (nonostante abbiano la quota maggiore di voti) nell'avere un istituto che presta soldi al diretto concorrente? Pensi che sapere che hanno molti rappresentati, scelti inderettamente a migliaia di anni luce da un elezione, gli induca fiducia verso questa istuzione, così, solo perchè hanno tutti la cravatta? Evidentemente no, e quindi il "sovranista" americano non ha fatto che dire che questa istituzione non sta tutelando gli interessi americani. Riuscirà a cambiare le politiche della World Bank? Forse, dimostrando se ce ne fosse bisogno, che queste istituzioni tutelano gli interessi degli azionisti di maggioranza, e i piccoli ovviamente non si sentono rappresentati ne per peso politico (numero di voti) ne per i meccanismi che scelgono indirettamente i propri rappresentanti. Penso che la maggior parte delle persone si accontenterebbero persino di un "pochi ma buoni", ma essendo che non conoscono i loro rappresentanti, ne conoscono la materia in cui dovrebbero essere rappresentati, non sanno nemmeno valutare quanto buoni siano, perciò le ritengono istituzioni aliene dai loro interessi (o come dice myfriend "fasciste"). C'è da meravigliarsi?
#2961
Citazione di: myfriend il 13 Dicembre 2019, 12:27:07 PMLe tue chiacchiere sono tutta aria-fritta.
(e altri interventi con toni\battute simili)

Avviso bonario: prossimi post, anche argomentati per diecimila caratteri, se ci infili queste considerazioni inutili e gratuite, vengono cancellati. Lo dico per farti risparmiare tempo!
#2962
Attualità / Re:Un momento di transizione...
13 Dicembre 2019, 09:06:10 AM
Citazione di: anthonyi il 13 Dicembre 2019, 07:02:01 AMCiao Inverno, vorrei capire chi sono questi veri autori delle crisi che tramano nell'ombra, ma poi fammi capire, il Re di Francia si mette in testa di costruire una reggia favolosa e di fare tante altre spese, incarica degli amministratori di procurare i soldi necessari, lo stato va fallito e la colpa è degli amministratori ?
Un saluto
Il budget della corte di Francia era intorno al'1% del Pil (non così diverso dai costi della politica moderna),  gli economisti che fornirono ricette alla corte (tralaltro comicamente uguali a quelle che vengono proposte oggi) cambiavano ogni anno e a loro era dato risolvere la bancarotta, purtroppo erano spesso in combutta con i finanzieri del tempo, e li favorivano convinti la richezza sarebbe percolata verso il basso (la teoria della piramide è un evergreen) ma poi ovviamente nemmeno le brioches...Almeno gli ultimi due Luigi non erano così spendaccioni come si spesso dice, anche se l'ultimo, venne convinto dal proprio ministro dell'economia che spendere e mostrare ricchezza era un modo di  rassicurare i creditori della propria solvibilità, ma era una "teoria economica" più che un vezzo regale. Gli autori di questa crisi non sono per niente occulti, l'accentramento delle ricchezze nelle mani dell'1%, l'esplosione del debito privato, le tasse inesistenti per le multinazionali, hanno tutte nomi e cognomi di legislatori ed economisti.
#2963
Tematiche Filosofiche / Re:Felicità
12 Dicembre 2019, 18:01:41 PM
Manca una distinzione fondamentale del latino, felicitas =\= levitas. Avere album interi di foto a 32 denti e avere 2 appuntamenti dallo psichiatra a settimana è ormai la norma sociale, visto che non si riesce a capire la differenza.
#2964
Attualità / Re:Un momento di transizione...
12 Dicembre 2019, 16:47:51 PM
Citazione di: baylham il 12 Dicembre 2019, 12:09:10 PMOsservo che sulle regole bancarie si fanno proposte contraddittorie, senza tenere conto che ci sono relazioni inverse, ad esempio tra maggiore sicurezza ed accesso al credito e costi del credito. Inoltre ribadisco che malgrado si adottino le migliori regole ogni sistema economico è strutturalmente instabile. Ciò non significa affatto essere contrario alle regole, che invece sostengo e mi piacciono, dipende da quali e in quale momento. Le teorie liberiste e di conseguenza anti liberiste sono inconsistenti perché il liberismo non esiste come non esiste il comunismo, sono due simulacri vuoti.
Il fallimento è una parte cruciale di qualsiasi sistema (anche biologico), al di là della banalità del fatto che tutti i sistemi sono caduci, ve ne sono di iperstatici e di ipostatici, iperstatici sono quelli che non contemplano il fallimento, e tendono all'accumulazione e all'irrigidimento finchè non vengono soverchiati. cit. Alan Greenspan "Se una una cosa è troppo grande per fallire, probabilmente è troppo grande anche per esistere". Non tutti sanno che la rivoluzione francese è nata da un rischio di bancarotta nazionale protratto quasi per un secolo, chi si arroccava al potere assoluto ha visto la testa rotolare, ma con delle differenze. L'intera classe politica, ha visto la testa tagliata, mentre i finanzieri alla causa della bancarotta decapitati sono contati in massimo una trentina. La stessa cosa sta succedendo oggi, la classe politica e la democrazia sta per essere sacrificata per mano dei sovranisti, mentre i veri autori di questa crisi  la passeranno liscia, ancora una volta, protetti da una governance fatta di "forse-nonso-nonaffrettiamoci-consideriamo-tengofamiglia".
#2965
Attualità / Re:Un momento di transizione...
12 Dicembre 2019, 11:27:03 AM
Citazione di: baylham il 12 Dicembre 2019, 11:05:39 AM
Citazione di: InVerno il 12 Dicembre 2019, 10:19:19 AM
Le banche che vengono considerate nodi centrali  dell'economia (sempre che non si voglia spacchettarle) dovrebbero essere tassate in modo tale da pagarsi da sole i propri salvataggi, assicurandosi.

Chi assicura le assicurazioni? Chi assume i costi delle assicurazioni?
Ancora non si comprende che qualunque sistema economico è instabile, che non ci sono assicurazioni, regole che tengano.
Guarda che non è una mia fantasia, è stato proposto da economisti, in particolare dal capo di Citigroup (noto sovversivo). Va bene anche spacchettarle, come praticamente tutti stanno dicendo (ma nessuno fa) dall' FMI, ai banchieri centrali della crisi 2008, ai vari premi nobel. La situazione attuale è ridicola e non si ce la può cavare con il tuo solito richiamo all'anarchismo neodarwinista. Si il sistema è potenzialmente instabile quanto un normale edificio, ma c'è una grossa differenza se un edificio crolla su stesso o su un altro. Se poi le regole sono superflue, possiamo anche abolire quelle che proteggono la proprietà privata e i contratti, il superliberismo, i neoliberisti in confronto sono dei principianiti. Non vedo l'ora di poter rapinare una banca senza essere arrestato, in fondo si tratta di sistemi instabili, non c'è regola che tenga, le rapine ci sono sempre state, perchè arrestare i rapinatori?
#2966
Attualità / Re:Un momento di transizione...
12 Dicembre 2019, 10:19:19 AM
Citazione di: anthonyi il 12 Dicembre 2019, 08:14:32 AMQuindi se c'è una crisi finanziaria grave e le banche cominciano a fallire lo stato non deve intervenire per tutelare la loro funzione economica, neanche negli USA applicano filosofie liberiste di questo livello estremo. C'è stato un tempo, però, nel quale tali filosofie sono state applicate, ai tempi della grande depressione quando l'assenza di interventi di tutela delle banche moltiplicò i danni prodotti da quella crisi.Se ci si preoccupa di tutelare la funzione bancaria non è per la bella faccia dei proprietari di banche, che in questi casi la proprietà la perdono, ma perché le banche sono al centro del funzionamento di quella economia reale della quale tu, giustamente, ti preoccupi tanto.
Il sistema bancario della grande depressione era fortemente più decentralizzato e basato su banche di dimensioni ben più piccole, la maggior parte delle quali non avevano accesso allo status di "too big to fail" ne tantomeno alla novità dell'ultimo decennio "too big to jail", migliaia vennero lasciate fallire, tanto più erano state regolate dal Glass-Steagall mentre oggi sono totalmente deregolate permettendogli leve di debito fuori di ogni grazia. Paragonare quello che accadeva durante il capitalismo temperato (dove peraltro i ricchi americani erano tassati intorno al 70%) non ha realmente senso, sono due mondi completamente diversi. Le banche che vengono considerate nodi centrali  dell'economia (sempre che non si voglia spacchettarle) dovrebbero essere tassate in modo tale da pagarsi da sole i propri salvataggi, assicurandosi. Immaginate un sistema dove le assicurazione sull'auto sono pagate dal pubblico, sai che meraviglia, chissà perchè non lo facciamo?
#2967
Attualità / Re:Un momento di transizione...
11 Dicembre 2019, 14:12:29 PM
Citazione di: Jacopus il 11 Dicembre 2019, 09:56:24 AMSu questo argomento sono completamente d'accordo con Anthony. La nostra italica resistenza all'Europa è la resistenza nei confronti delle regole, sic e simpliciter. Non possiamo usare tutti i trucchetti che vorremmo, perché c'è un controllo esterno.
Eppure è la stessa insofferenza alle regole che stanno mostrando tutti i paesi europei, che siano diventati tutti italiani? L'emigrazione italiana in UK è in crescita, ma non credo gli Italiani abbiano deciso la Brexit. La democrazia ha un punto di forza (o di resilienza) chi viene votato è responsabile  verso i propri elettori, perciò quegli stessi saranno impossibilitati a prendersela con una grossa fetta dello spettro politico, a fasi alterne lo spettro politico è sempre protetto dagli elettori. Chi è che protegge la classe politica EU, essendo essa espressione di nessuno o addirittura di avversari economici? E' un miracolo che un sistema pensato così stupidamente sia ancora in piedi..
#2968
Attualità / Re:Un momento di transizione...
11 Dicembre 2019, 07:34:16 AM
Citazione di: anthonyi il 10 Dicembre 2019, 17:03:46 PM
Inverno, ma come fai ad essere così sicuro della superiorità militare degli USA rispetto alla Cina ? Probabilmente la crescita bellica della Cina è in linea con la sua crescita economica e tecnologica, anche se noi non lo possiamo sapere perché a loro conviene tenerle segrete certe informazioni. Gli USA hanno fatto della loro potenza bellica uno strumento di propaganda, per queste le loro dotazioni sono pubblicizzate, la Cina di questo non ha bisogno.
E' inutile fare opinioni personali su un conflitto difficilmente immaginabile per mancanza di precedenti, io mi riferisco agli analisti militari che ho letto a riguardo, e a parte il numero di uomini a disposizione (che non hanno mai partecipato ad un conflitto ma solo a parate) i cinesi non hanno un solo parametro a loro vantaggio.E' un conflitto difficile in ogni caso difficile da immaginare, suppongo non si tratterebbe di un invasione a terra (a proposito di Vietnam e Viator) ma molto più probabilmente una serie di conflitti minori sul confine in modo tale da forzare un embargo, il vecchio assedio al castello per sfinimento. La propaganda americana non ha niente a che fare con il fatto che hanno 13 superportaerei nucleari e la Cina zero, nascondere una portaerei non è facile come falsificare i dati sul PIL. Gli americani sono assolutamente convinti di essere superiori militarmente e di poter ingaggiare per primi, potrebbe essere una valutazione sbagliata, ma è quella che serve. La cosa ironica è che l'uomo che ha iniziato a scaldare questa nuova guerra fredda (Trump) non ha alcuna credibilità con l'esercito, e quindi è impossibilitato a iniziare operazioni militari di questa portata. In ogni caso se venisse rieletto sicuramente non farà altro che rendere sempre più visibile questo conflitto economico, e sarà poi il suo successore (se avrà credibilità coi generali) a prendere la patata bollente. Per quanto l'EU potrà tenere il piede in due scarpe?
#2969
Attualità / Re:Un momento di transizione...
10 Dicembre 2019, 14:44:52 PM
Citazione di: anthonyi il 10 Dicembre 2019, 13:36:10 PMCiao inverno, ho l'impressione che la "guerra" Cina-USA sarà profondamente differente dalle guerre del passato, sarà guerra tecnologica ed economica, ma assai poco bellica, anche perché il primato militare degli USA sulla Cina non so quanto sia consistente.
Saluti
In tal caso, non diversamente dalla scorsa guerra fredda .La differenza sta che mentre l'USSR poteva competere militarmente ma non economicamente, con la Cina si tratta dell'esatto contrario. La Cina non ha i limiti economici strutturali dell'USSR, perciò non vedo perchè gli USA dovrebbero combattere una guerra economica che hanno già perso, quando hanno a disposizione una guerra militare che sicuramente possono vincere.
#2970
Attualità / Re:Un momento di transizione...
10 Dicembre 2019, 12:54:26 PM
La direzione della transizione è verso una nuova guerra fredda, questa volta tra Usa e Cina , con Russia ed Eu a fare da cuscinetti, ma già schierati economicamente con la Cina.  Quanto resisteranno gli Usa senza il loro primato economico ma ancora con un primato militare, prima di intervenire sul pacifico ? La trappola di Tucidide ..