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Messaggi - viator

#2971
Tematiche Spirituali / Re:Ciò che Dio vuole da noi
23 Dicembre 2018, 21:20:52 PM
Salve. Per Sgiombo ed Ipazia. Ho notato qualche segno di cedimento all'irrazionale nei vostri ultimi interventi. Siete giunti persino ad ammetterne l'eesistenza ! Credo che la frequenza della presente sezione del Forum (alla quale comunque Sgiombo ammette di essersi accostato quasi controvoglia) non vi faccia molto bene.
Vigilate, mi raccomando ! Non vorrei ritrovarvi un bel dì a giostrare dentro qualche Forum concorrente che tratta di esoterismo ! Saluti.
#2972
Tematiche Spirituali / Re:Ciò che Dio vuole da noi
23 Dicembre 2018, 21:15:03 PM
Salve ragazzi. Una piccola osservazione rivolta a chi afferma che si nasce credenti e si può diventare eventualmente credenti , perfettamente valida anche per asserisca l'inverso-reciproco :
Non è forse il caso di dire che si nasce AGNOSTICI e quindi si resta tali oppure si diventa credenti oppure atei ?. Vera la predisposizione a credere, che è cosa però ben diversa dal contenere un'impostazione genetico-biologica che privilegi la fede piuttosto che lo scetticismo. Saluti.
#2973
Tematiche Spirituali / Re:Ciò che Dio vuole da noi
23 Dicembre 2018, 19:20:21 PM
Salve Sgiombo : "nel' impossibilità logica (insuperabile anche dal' onnipotenza divina, come ben sapeva un grande razionalista come Spinoza)".

Trovo abbiate torto sia tu che Spinoza. L'affermazione di cui sopra risulta sensasta solo ponendo come presupposto l'esistenza di Dio (ciò deve valere logicamente anche per te e Spinoza).

Che la logica, modalità di raziocinio tipicamente e - credo proprio - esclusivamente umana non possa venir elusa, aggirata, nullificata, trascurata, ridicolizzata da un Dio che - se viene presupposto - è Colui che è, l'Assoluto, il Tutto, l'Uno, Il Verbo, il Mondo, il Creatore, l'Essere (forse ho dimenticato qualcosa !)..... è tesi del tutto bizzarra per non usare espressioni che ridicolizzerebbero chi la sostiene.

La logica è l'imperatrice delle nostre menti (così come l'amore - scusa se la cosa non c'entra - è l'imperatore delle nostre psiche), non l'imperatrice di Dio o del Mondo. Saluti ed auguri bis.
#2974
Tematiche Spirituali / Re:Ciò che Dio vuole da noi
23 Dicembre 2018, 19:05:11 PM
Salve Anthonyi. Circa il tuo intervento nr.8 e secondo quanto ho autonomamente scritto io in proprosito, a Dio non interessa il modo in cui viviamo, ma solamente che si viva contribuendo, ripeto, alla perpetuazione del mondo da noi realizzabile come semplici produttori di effetti del nostro esistere. Tesi estremistica solo perchè estremamente essenziale.
A differenza dei padroni che acquistano un cane o fanno ingravidare la loro cagna unicamente per avere compagnia, trastullo per i propri bimbi od utilità (anche commerciale se ne rivendono icuccioli), Dio ci farebbe per "intenzione" che trascende sia il suo che il nostro egoismo. Saluti.
#2975
Varie / Re:Pranzo di Natale
23 Dicembre 2018, 18:27:20 PM
Salve a tutti. Leggo ricordi e richiami  moto- e -ciclistici. Voglio espormi un poco in proposito.

Ciclisticamente quasi non esisto. Carriera quasi tutta urbana ed utilitaristica, percorrenza attuale non straordinaria (3600 km/anno), percorrenza di carriera sui 100.000 km.

Motociclisticamente sono brevemente esistito (per 100.000 km).

Il grosso (800.000 km) l'ho fatto con vesponi 200 viaggiando le Alpi (circa 160 valichi stradali alpini superiori ad almeno 1500m di quota) con poi una ventina di valichi appenninici oltre i 1000m. Il tutto include i circa 300.000km percorsi per poter effettuare le mie circa 1300 escursioni pedonali alpestri.

Stando ai luoghi "esotici" per un lombardo, Bocca Trabaria ad esempio la ricordo transitata con una Ducati 450 MarkIII (1971) durante uno dei miei giretti solitari. Partenza da Milano verso le 22 di una serata di dicembre, Via Emilia fino a Rimini (a 50 all'ora a seguito del rimorchio di un autocarro, data la visibilità intorno ai 30m). Sul far dell'alba, tentativo di pisolino a Rimini stando in sella con schiena appoggiata allo zaino sul portapacchi.
Colazione al bar poi via per Forlì, Pesaro, Fano, Fossombrone, Furlo, Urbino, Mercatello, B Trabaria, Sansepolcro.
Verso le 13 giungo a Pieve S.Stefano. Improvvisata per i parenti miei paterni. Ore 16 riparto per Montecoronaro, Premilcuore (il nome geografico che amo più di ogni altro - poesia pura - e state parlando con chi possiede una cultura geografica che......beh,lasciamo stare !), poi inizia il buio con acquerugiola dicembrina. Mi rompo le scatole ed a Forlimpopoli imbocco l'autostrada (che ho sempre odiato assieme al casco ed a qualsiasi tipo di occhiali). Verso le 21 sono di ritorno a casa con gli occhi gonfi come palle da tennis e color del semaforo quando bisogna fermarcisi. E non è stato certo il mio giro più lungo o più "improvvisato".

Non chiamatemi nostalgico perchè io non sono mai stato un masochista.

Ma complessivamente io posso dire di essere colui che ha viaggiato. Eccovi spiegata l'origine del mio "avatar" (Cima del Cavalcorto in Val Masino) e del mio pseudonimo (nickname ?? E che è ??). Saluti ed ancora Buone Feste.
#2976
Tematiche Spirituali / Re:critica all'etica cristiana
22 Dicembre 2018, 21:57:49 PM
Salve. Per Ipazia. Hai fatto benissimo ad arrestarti dopo ".....autocoscienza". La questione è delicatissima. In questo modo comunque ho almeno l'occasione per farti i miei auguri, cinica brutalona antispiritualistica.
#2977
Tematiche Spirituali / Re:Ciò che Dio vuole da noi
22 Dicembre 2018, 21:49:45 PM
Salve Don Quixote. Ottimo intervento. Di taglio filosofico e non spiritualistico. D'altra parte non possono esistere confini netti tra i due ambiti.
Lo scopo dell'esistenza di Dio secondo me è semplicemente la sua persistenza. L'affermazione del proprio esistere. Quindi il sue essere coincide con il suo esistere. Quindi lo scopo di Dio e del Mondo (termine che io considero il sinonimo filosofico di Dio) è l'essere.
Lo scopo del Dio-Mondo e ciò che il Dio-Mondo vuole dalle sue singole parti è la prosecuzione del proprio essere.
Per me la volontà di Dio è semplicemente l'espressione dell'andamento entropico. Saluti ed auguroni.
#2978
Tematiche Spirituali / Re:Ciò che Dio vuole da noi
22 Dicembre 2018, 15:16:39 PM
Salve Socrate78. "infatti Egli è COSTRETTO dalla sua natura buona ad agire solo per amore, non può agire in maniera malvagia, quindi non ha nemmeno la possibilità di errare. Ci hai mai riflettuto?".

No, In effetti una pensata del genere non mi ha mai sfiorato.

Quindi Dio risulterebbe soggetto a qualcosa che lo "costringe". Interessante tesi teologica.

Ciò che lo "costringe" (la sua "natura" !?!?!??) risulterebbe poi contemporaneamente sia incluso in lui (ma perchè si usano sempre i pronomi personali - così "umani" - quando si parla di esso ? Dio è una persona, una "cosa", un ente, una entità, un puro spirito......boh!) sia esterno a lui, visto che riesce a costringere la sua "volontà".

Vabbè che siamo all'interno della sezione "spiritualità" in cui, per presupposto, ciascuno può parlare di ciò che crede e sente senza essere chiamato a dimostrazioni logiche, ma a questo punto trovo che dovremmo essere in due a riflettere. Salutoni ed auguroni.
#2979
Tematiche Spirituali / Re:critica all'etica cristiana
22 Dicembre 2018, 14:58:13 PM
Salve Sileno. Naturalmente è esattamente come dici. Il credente è colui che si crea (o che aderisce alla-) una certa immagine e concetto di Dio per i quali si genera la propria immedesimazione con il Dio stesso.

Dio per il credente è ciò (anzi, precisamente COLUI) che egli stesso vorrebbe essere.

Sia il credente che il non credente vivono cercando di fidarsi solo di sè stessi. Perchè credere in un ignoto caos di cause che regolano le nostre vite ? Meglio credere in- (od augurarsi che esista) qualcuno o qualcosa che risulti tutto sommato benevolo verso di noi.

Il non credente prenderà a confidare in ciò che potrà comprendere, nella speranza di poter giungere a controllarlo.

Il credente prenderà a sperare che ciò che non può comprendere (la natura intrinseca di un Dio sovrumano ma premuroso degli umani) risulti utile alle proprie attese.

Quindi il credere che Dio sia buono equivale a sostenere che io (che ho generato la mia immagine di Dio ma mi convinco che sia stato Dio a generarmi) - essendo emanazione del Bene posso rivendicare la mia propria bontà, positività, merito spirituale.

Saluti ed auguri.
#2980
Tematiche Culturali e Sociali / Re:L'istinto paterno.
22 Dicembre 2018, 14:23:58 PM
Salve Sariputra. Fenomenale. Il tuo è un intervento da incorniciare !

Credo che la tua domanda sia più esattamente formulabile (confermami o smentiscimi) come :

"Sei padre consapevole di esserlo e - almeno formalmente -responsabile dell'esserlo ?"

Sì, perchè, anche se avessi l'intenzione di risponderti sinceramente...potrebbe uscirne una falsità. Al di là di un mio sincero e convinto "sì" oppure "no" alla tua domanda riformulata come sopra io potrei :

- ritenermi padre di figli che credo biologicamente miei mentre sono frutto di femmina fecondata da altri;
- ritenermi ed essere padre di figli da me adottati, lasciando perdere la distinzione tra paternità biologica, legale, istintuale, parentale, la quale richiederebbe interminabile discussione separata;
- ritenermi privo di discendenza e relativa mia paternità mentre magari nei quattro continenti vivono numerosi miei figli frutto di mie "veloci" relazioni dei cui esisti nessuna delle madri mi ha mai informato;
La casistica potrebbe pure proseguire.

Vedi come tu e molti tendete ad attribuire d'acchito significati chiari ed indiscutibili a domande "conversatorie" (banali) che invece possono rivelare interi mondi di contraddizioni ?
Per queste ragioni non posso risponderti.

Il fatto comunque, al di là della mia impossibilità del rispondere, è che esiste anche la mia volontà di non rispondere ad un quesito in sè innocuo e banalissimo che però inaugurerebbe (come prevedevo nel post di apertura) il festival dell'etica mia, dell'etica altrui, della morale prevalente, dei sentimenti umani.

Naturalmente io ho facoltà di proporre degli argomenti mentre ciascuno avrà quella di replicare secondo i propri modi di credere e sentire.

Ma io chiedevo se all'origine del credere e del sentire maschile relativo alla (attuale o potenziale) paternità......si ritiene esista uno specifico istinto oppure no. Sono troppo esigente e complicato ? Salutoni ed auguroni.
#2981
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Riflessioni italiane
22 Dicembre 2018, 13:11:40 PM
Salve InVerno. Il termine "provinciali" è quello perfetto per descriverci. Con la caduta dell'Impero Romano da centro del mondo occidentale siamo diventati (e siamo tuttora) la periferia dell'Europa. Abbiamo esportato molta arte ma siamo stati costretti ad importare tutto il resto.
Per quanto riguarda il machivallismo, ribadisco che esso funziona solo al nostro interno, non certo nel confronto con visioni del mondo assai più efficienti e robuste.
Salut+Augur (-oni).
#2982
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Riflessioni italiane
22 Dicembre 2018, 13:06:44 PM
Salve Anthonyi. Il machiavellismo di cui parlavo è evidentemente coerente con gli aspetti di cui parlavo, cioè la filosofia politica. Ovvio che non riguardi l'arte, la cucina, il "volemose bene" etc.
Poi io parlavo di "italiani" (collettività vagheggiata da Cavour ma tuttora inesistente) e non di romani imperiali o di cultura latina.
TANTI saluti e di nuovo auguri.
#2983
Tematiche Spirituali / Ciò che Dio vuole da noi
22 Dicembre 2018, 12:54:32 PM
Salve. Tra gli infiniti quesiti sollevati dalla fede, trovo che questo sia dei fondamentali.
In effetti mi sono sempre chiesto cosa mai una entità totalizzante e perfetta come il Dio (parliamo, per più comoda prossimità, del Dio dei cristiani) potrebbe volere da ciascuno di noi.

Certo, noi siamo limitati e mi domando persino se il porci una simile domanda non rappresenti atto di superbia nei confronti di una fede che ci richiama alla sottomissione a Lui e persino atto di presunzione che non ammette appunto la limitatezza delle nostre menti.

Ma l'uomo è incorreggibilmente fallace oltre che ingenuo, e si ostina a porsi domande la cui risposta è racchiusa nell'inviolabile forziere della Verità inconoscibile.

Anzitutto  Dio, nel caso voglia qualcosa da noi, dimostrerebbe con ciò di averci infuso l'umano "libero arbitrio", cioè di averci creati come esseri in qualche modo "scorporabili" e "differenziabili" da lui e quindi dotati di un qualche genere di autonomia.

Interessante poi notare che noi e Dio possiederemmo entrambi la facoltà di volere. Poichè il generante è Dio ed il generato è l'uomo, si avrebbe quindi che il volere è attibuto divino che è stato da Dio stesso almeno parzialmente conferito anche all'uomo.

Ma a quale scopo ? Qualsiasi cosa Dio voglia potrebbe - data la sua onnipotenza - per Egli realizzarsi senza il contributo di alcuno od alcunchè. Anzi, essendo Egli l'Uno, il Tutto e l'Assoluto dovrebbe contenere già in sè anche ciò che, contradditoriamente, potrebbe trovarsi a volere.

Il discorso e le considerazioni su questi aspetti potrebbero da me venir portati a dimensioni ciclopiche. Ma non è il caso.

Ho comunque sollevato il quesito. Che avrebbe potuto anche (anzi, forse meglio) venir trattato all'interno della sezione filosofica, ma il cui eventuale approfondimento trovo più meritevole di approccio fideistico. Saluti ed auguri a tutti.
#2984
Tematiche Culturali e Sociali / Riflessioni italiane
22 Dicembre 2018, 01:01:54 AM
Salve. Voglio parlare di quello che io chiamo "Sistema Italia".

Il "Sistema Italia" sarebbe, in via genericissima, il modo particolare, specifico, in cui si vive nel nostro Paese. Cioè l'andamento delle cose generato dalla combinazione tra aspetti storici ed ambientali da una parte, antropologici e culturali dall'altra.

Un discorso del genere sarebbe però troppo ampio. Quindi mi limiterò agli aspetti del "Sistema Italia" che concernono le nostre specificità sociali e politiche. Ulteriore limite sarà il mio decidere di concentrarmi sul periodo che va dal 1948 ad oggi, ad eccezione della seguente veloce premessa storica :

Gli italiani, la loro mentalità, il loro modo di pensare, sono stati plasmati principalmente da due distinte figure storiche : La prima fu Gesù Cristo (che - per pura convenzione - qui considero essere esistito come personaggio storico) e la seconda fu Nicolò Machiavelli.

Si è sempre trattato di far andare d'accordo una spiritualità ben presto convertitasi in potere temporale con l'abilità strategica necessaria al mantenimento di questo potere. (Poco importa che Machiavelli parlasse di Principi e non di prelati, si trattava sempre di potere temporale).

E' questa la ragione per la quale, nel 1948, vide la luce una Costituzione la quale, al di là della facciata ornata dalle imponenti colonne degli Alti Princìpi, risultava appunto in contenuti compromissori che garantissero il funzionamento dei machiavellismi dei due poteri temporali che l'avevano partorita. Il potere clericale e quello resistenziale (quest'ultimo espresso principalmente dal PCI). Guarda caso proprio i due Titolari di tali due Poteri (Papa Pacelli-Pio XII da una parte e Palmiro Togliatti dall'altra risultavano entrambi personaggi di impronta intellettuale e culturale spiccatamente machiavellica).

Ora, per coerenza politico-geografica, lasciamo da parte il Vaticano (che è sempre stato stato una Potenza straniera, estranea ed indipendente rispetto alla Repubblica Italiana, che si guarda bene dall'intromettersi nella nostra sovranità etc. etc. e via con le favolette).

Diciamo che l'italia del dopoguerra si trovò a "realizzare" la Costituzione che aveva voluto darsi (io direi : dovuto darsi) operando attraverso il confronto tra la celebre DC ed il celeberrimo PCI.
Diciamo anche che, all'interno del compromesso constituzionale, la DC era risultata la parte parzialmente vincente ed il PCI quella parzialmente soccombente. (Gli altri partiti erano il brodo, ma solo questi due erano la carne).

La DC aveva un referente ("sponsor"?) assai vicino (stavano in città assieme !) e localmente potentissimo, il PCI ne aveva un'altro anch'esso potentissimo ma piuttosto lontano. Inoltre, ostacolo gravissimo, l'azione del PCI era condizionata dalla necessaria obbedienza alla strategia planetaria del proprio referente (URSS).

Come giocarsi la partita ? Machiavellicamente. La DC prese a costruire il Sistema Italia. Scopo : costruire un sistema tale che, qualsiasi cosa succedesse (almeno in tempo di pace), nessuno fosse in grado di demolire o modificare sostanzialmente restandone all'interno. Che si potesse combattere soltando uscendone (se già vi si era dentro) o restandone fuori, come avveniva per i suoi avversari, PCI in testa.

Il sistema prese forma stabilendo un machiavellico giro di equilibri. Chi stava dentro poteva anche soccombere agli attacchi interni ma doveva venir tutelato da tutto ciò che era estraneo al Partito. Inoltre tale meccanismo doveva venir esteso anche agli eventuali alleati politici che potessero tornare utili alla politica interna DC (che era semplicissima : tanta demagogia, un pizzico di bonarietà, privilegi per gli amici e assoluta tutela del clero).
Il tutto era basato su una formuletta sempre machiavellica (Machiavelli non era un genio : è stato solo un saggio) ma peraltro semplice : a tutti (gli amici) dei benefici, a molti (degli amici) un poco di potere ed a nessuno (degli amici) un briciolo di responsabilità.

Naturalmente voi direte : ed il popolo ? Non si era forse in democrazia ? Gli umori popolari erano sempre pacifici, ad esso popolo andava bene così ?
Ecco, vedete, queste sarebbero obiezioni logiche da parte di chi viva in Paesi normali e minimamente unitari.
Ma io qui mi sto rivolgendo a valdostani, sardi, pugliesi, friulani, emiliani, siculi, lombardi, altoatesini........cioè a persone adulte che sanno benissimo che gli italiani esistono allo stesso modo della loro Costituzione, cioè solo sulla carta !!.

Ora, amici, ditemi : partiti e simboli passano, ma le loro scuole restano.

Ditemi il nome di un solo esponente politico attuale che secondo voi abbia o potrebbe maturare la capacità e/o la volontà di mutare in modo significativo il Sistema Italia !

Neppure con duecento legislature (intere od incomplete) si riuscirà ad influire su questi andazzi ! Veramente possiamo solo sperare che qualche altra Potenza straniera riesca a sottrarci dalla tutela del Vaticano ! Saluti ed auguri.
#2985
Tematiche Culturali e Sociali / L'istinto paterno.
21 Dicembre 2018, 22:48:57 PM
Salve. Argomento di taglio sociobiopsicologico. Vediamo di inserirlo qui.

Che l'istinto materno costituisca pulsione reale inestirpabile (almeno per qualche centinaio di migliaia di anni a venire), io lo credo convintamente.

Sono invece altrettanto convinto che non esista affatto il suo corrispondente maschile.

Naturalmente assisteremo all'ingolfamento di esempi di dedizione, di responsabilità, di orgoglio, di sacrificio etc. da parte di padri, nel tentativo di mettere in dubbio o falsificare una simile tesi.

Attraverso la vostra opinione spero però di poter leggere anche qualche analisi un poco più distaccata dalle casistiche particolari generate da fattori poco o per nulla istintuali quali i sentimenti, l'etica, la morale.

In attesa di repliche costruttive, essendo avaro ed egoista non vi regalo nulla per Natale, limitandomi a farvi avere poco dispendiosi ma veramente sinceri auguri sia di circostanza che di extra circostanza.