Questa è un'epoca particolare. Mai come oggi nel mondo occidentale i minorenni sono stati tutelati. Al punto tale che desideriamo tutti essere e restare minorenni, giovani, belli, spensierati (irresponsabili?), forever young...come recitava una canzone di Dylan. Il mondo adulto, strutturato, monoidentitario, solido, tradizionale non è più apprezzato. Non esiste neppure più un percorso coerente e condiviso di crescita e di appropriazione di ruoli sociali. I riti di passaggio sono solo riti di consumo (l'auto del neo-patentato, ad esempio). Nelle nostre città di intersecano adulti che si reputano tali in quanto "maschi alpha" e adulti che fingono di essere gli amici dei propri figli. E ovviamente c'è la stragrande maggioranza che non si pone il problema e vive all'interno della sua cultura quello che pensa debba rappresentare un adulto.
Ma come si diventa adulti? E' auspicabile diventarlo? Che cosa comporta la maggiore età? E perchè essa viene percepita come negativa se contrapposta all'adolescenza e alla giovinezza?
Ma come si diventa adulti? E' auspicabile diventarlo? Che cosa comporta la maggiore età? E perchè essa viene percepita come negativa se contrapposta all'adolescenza e alla giovinezza?