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Messaggi - viator

#2986
Varie / Re:Pranzo di Natale
20 Dicembre 2018, 23:05:29 PM
Salve. E bravissimo Sari. Distaccarsi dal distacco secondo me non può che giovare. Anche se io purtroppo non sono un tipo conviviale. Diciamo che la scelta dei convitati, che lo si voglia ammettere o meno, sarà per tutti mossa dalla curiosità circa la loro incarnazione.

Poi naturalmente sono convinto che una simile riunione non avrebbe un andamento molto dottrinale. Anzi, tutt'altro ! Arriverebbero tutti con un pesante bagaglio di interventi alle loro spalle, e non vedrebbero l'ora di deporlo. E poi finirebbero per litigare accusandosi reciprocamente di essersi espressi sotto l'influenza dell'alcool !

Io convocherei da me l'arrembante Ipazia, il sacerdotale Sariputra, l'equilibrata (mi sembra) Lou, il guerresco Sgiombo. Arbitra, Oriana Fallaci. Che ne dici ? Saluti ed auguroni.
#2987
Tematiche Filosofiche / Re:L'altruismo
20 Dicembre 2018, 22:21:51 PM
Salve. Per Baylham (tua risposta nr 7) : "Ogni scelta è positiva o meno negativa, è bene o meno male, è giusta o meno ingiusta per chi la fa. 
La scelta altruistica può essere un bene in sé per chi la fa, senza attesa, calcolo o speranza di effetti positivi o negativi."

Vera la tua considerazione circa la motivazione di fondo di qualsiasi nostro comportamento. Gratificazione attraverso l'acquisizione di un vantaggio oppure autotutela tendente ad evitare o limitare un danno.
Guarda però che calcoli attese, speranze, vantaggi, utilità, soddisfazioni, gratificazioni non sono solo quelli palpabili, evidenti, materiali dei quali sembra tu stia trattando.
Anzi, l'egoismo intrinseco dell'altruismo è proprio costituito dalla gratificazione psichica ottenuta dell'avere fatto ciò in cui crediamo (autostima etica, morale, il placare dei rimorsi, l'adempiere ad un precetto religioso, ilguadagnarsi l'empatia di chi abbiamo aiutato e via con altre più o meno indirette motivazioni pur sempre rivolte all'autogratificazione) Saluti.
#2988
Tematiche Filosofiche / Re:L'altruismo
20 Dicembre 2018, 21:53:42 PM
Salve Anthonyi (tua risposta nr.6) : ad esempio io credo nel comunismo e do un'offerta al partito comunista, non perché penso mi avvantaggerà, ma perché penso che renderà il mondo migliore.

E l'essere convinto di contribuire alla possibilità di un mondo migliore non genera forse la soddisfazione personale di avervi contribuito ? E se poi il mondo da te auspicato si realizzasse, credo pure che ne trarresti delle soddisfazioni anche materiali, no? Esaltate pure dalla consapevolezza di essere stato sia egoista che altruista poichè il nuovo mondo risulterebbe pure vantaggioso per molti altri. Salutoni.
#2989
Tematiche Filosofiche / Re:L'altruismo
20 Dicembre 2018, 21:43:04 PM
Salve. Per Everlost. Hai scritto un pugno di parole magiche : "Per essere generosi e altruisti - indipendentemente dall'essere buoni cristiani - bisogna prima di tutto voler bene a se stessi. 

Questo significa essere egoisti? Non so, non credo."
Ecco il senso dell'esistenza dell'egoismo fuori da ogni biologia e materialismo : io lo riassumo nella massima "solo chi sappia badare a sè stesso potrà riuscire ad essere utile agli altri".

Vedi come è facile far andar d'accordo materialismo evoluzionistico , etica filosofica e morale sociale ?

La supremazia dell'egoismo individuale che non deve generare l'egoismo collettivo bensì l'altruismo collettivo, in quale non potrebbe manifestarsi in assenza del singolo "egoista".

L'egoista immaturo che resterà egoista e quello maturo che si farà altruista.
#2990
Tematiche Spirituali / Re:critica all'etica cristiana
20 Dicembre 2018, 17:50:54 PM
Salve Sileno. Le tue sono verità di prassi. Scegliendo per prassi si diventa responsabili di ciò che si fa, arrogandosi il diritto di applicare la propria etica personale a proposito di principi (PRINCIPI MORALI) che società e religioni hanno voluto darsi.

L'esistenza di tali supremi dettami morali (non uccidere, non dare false testimonianza etc. etc.) ha generato una categoria di divieti che le etiche personali non conoscono : i tabù.

Lo scopo dei tabù è quello di fare in modo che i singoli rinuncino alla propria capacità di giudizio (etico) che potrebbe risultare anarchicamente dannosa per la collettività.

Immaginarsi cosa succederebbe se ciascun omicida invocasse la propria facoltà di uccidere secondo coscienza.

Le scelte che in sè potrebbero risultare utili e giustificate per prassi e per etica personali devono venir sacrificate in nome della convivenza morale. Saluti.
#2991
Tematiche Filosofiche / Re:L'altruismo
20 Dicembre 2018, 17:21:55 PM
Salve Sariputra : in realtà non mi riferivo necessariamente e men che meno esclusivamente a te.

Ne approfitto per aggiungere una piccola ulteriore considerazione sempre di carattere generale: tendo a stupirmi istintivamente (anche se la cosa mi è intellettualmente arcinota) del fatto che, dietro ad affermazioni che non si condividono, ci sia così spesso - da parte del lettore - la loro interpretazione unicamente esistenziale e soggettiva.
Viene tutto letto sulla base della propria sensibilità, esperienza, formazione, cultura, ideologia...........sembra che l'oggettività (cioè il TENTATIVO certo vano di astrarre dal sè e dall'immediato ed il convenzionale che ci circondano) risulti un esercizio di troppo alta acrobazia ! A me un simile TENTATIVO risulta così invitante !!.
Probabilmente sarà perchè io sono poco  sensibile, ha vissuto una vita priva di esperienze importanti, non parliamo - per carità - delle mie carenze (anzi, assenze) formative e culturali, ho sembre aborrito le ideologie "chiuse" (quelle cioè corredate da dogmi).................... Mah !!. Amichevoli saluti.
#2992
Tematiche Filosofiche / Re:L'altruismo
20 Dicembre 2018, 16:58:51 PM
Salve. Per Kobayashi : "Così come il sacrificio della mia singolarità per il bene di una comunità sarebbe un atto egoistico in quanto diretto al benessere della mia identità espansa nel gruppo – cosa che nei casi estremi non impedisce anche la perdita della vita.



In questo modo però mi pare che si perda il senso concreta della parola altruismo".

Certo. Si perde il senso della PRASSI altruistica e del suo senso comune. Ma io non aperto la discussione per cercare di descrivere una prassi od un senso comune, che tutti conosciamo benissimo. Una cosa sono le discussioni teologiche, altro è recitare il Rosario. Saluti.
#2993
Tematiche Filosofiche / Re:L'altruismo
20 Dicembre 2018, 16:49:20 PM
Salve: "E' curioso che in questo forum , ormai da tempo, si cerchi di dare un fondamento logico e filosofico all'egoismo e si cerchi di screditare l'altruismo..............".
Per quanto mi riguarda, mi sento coinvolto a proprosito della prima parte e del tutto estraneo alla seconda. Ho espresso qualche valutazione circa l'altruismo e gli altruisti ? Mi sembra di essermi limitato a citarne l'esistenza.

"..............Un quesito interessante potrebbe essere: perchè  sentiamo il bisogno di  dimostrare di essere tutti inevitabilmente egoisti? Autogiustificazione? Se lo siam tutti ed è "inevitabile"...posso rimanere egoista?".
Vedete, quando tratto un argomento cerco sempre di escludere riferimenti e giudizi riferibili a me stesso od ad altri specifici soggetti o categorie.
Sono alcuni dei lettori che non riescono a spersonalizzare una qualsiasi tesi attribuendogli invece un coinvolgimento PERSONALE dell'autore.
Costoro non sono in grado di tener separata la logica dalle opinioni e dal (presunto) vissuto di chi scrive le proprie tesi.
Sarebbero certo degli ottimi giornalisti ma si rivelano dei mediocri pensatori. Saluti.
#2994
Tematiche Filosofiche / Re:L'altruismo
19 Dicembre 2018, 23:01:04 PM
Salve Jacopus. Sarà eticamente incomprensibile, arido ed ideologico ma il cercare di applicare la logica impersonale a movenze e fatti umani non mi sembra un futile esercizio, almeno restando in campo filosofico.

L'uomo (la grande maggioranza degli umani) è certamente condizionato ed influenzato dagli aspetti relazionali all'interno delle consociazioni. Resta tutto da verificare quanto tali aspetti risultino cooperativi e quanto antagonistici, cioè egoistici.

Ma il principio, al di là dei diversti atteggiamenti individuali, resta secondo me il seguente :

Agendo d'impulso o per riflesso condizionato (rinunciando o dovendo fare a meno del libero arbitrio) è chiaro che anche il più acclamato eroe o martire potrà operare con effetto altruistico, ma in tal modo avrà operato al di fuori della propria etica e del proprio senso di responsabilità consapevole.

Se il suo atto o scelta altruistici sono invece conseguenza di libero consapevole arbitrio, egli avrà comunque agito in senso logicamente e tecnicamente egoistico. Avrà trovato SECONDO PROPRIE AUTONOME (cioè consone al PROPRIO modo di sentire, quindi intrinsecamente egoistiche) CONVINZIONI che il suo scegliere ed agire altruisticamente meglio lo avrà SODDISFATTO, piuttosto che l'aver scelto ed agito diversamente.

L'altruismo incondizionato ed assoluto implicherebbe la capacità dell'uscire dal sè, non riuscendo più a sentire i propri impulsi, rinunciando ad essi.

Il fatto è che la precedenza, in natura, va sempre ai bisogni del SINGOLO del quale ciascuno di noi è l'espressione fondamentale, non DEGLI ALTRI.

E LA SEMPLICE RAGIONE ARITMETICA E' CHE NESSUNA COLLETTIVITA' PUO' ESISTERE IN ASSENZA DI SINGOLI, MENTRE I SINGOLI (ne restasse anche solo l'ultimo) POSSONO ESISTERE (non importa per quanto poco e quanto precariamente) PRESCINDENDO DA UNA LORO PLURALITA'. Saluti.
#2995
Tematiche Filosofiche / L'altruismo
19 Dicembre 2018, 17:44:48 PM
Salve. Mi incuriosiva conoscere se secondo voi a questo mondo, dalla comparsa dell'uomo, qualcuno ha mai compiuto un atto od una scelta interiore che non rispondessero alla sua intenzione di procurarsi una utilità, un piacere, una tutela o una soddisfazione.
In altre parole, è mai esistito un altruismo deliberato e scevro da conseguenze positive (non importa se solo sperate) per chi lo ha espresso ?
Per chi vorrà intervenire, occorrerà ricordarsi che quello che pongo dovrebbe essere un quesito logico, non un dilemma etico. Saluti.
#2996
Salve Baylham. Perfetto. Naturalmente è più facile vedere quello chè vicino agli occhi (ciò che è stato scritto negli ultimi secoli) che riconoscere l'importanza inesorabile di ciò che esisteva prima della scrittura e della storia e che - illeggible e per alcuni invisibile - tuttora produce i fondamenti del nostro esistere. Salutoni.
#2997
Salve. Etciuuu !!. Salve. Salute !. E ridajje cor finalismo ! (non sono romano ma trovo incisivo e divertente il romanesco).

Fini, scopi, progetti risultano concepibili e stendibili solo da umani o da enti-entità in possesso di- e esercitanti- delle caratterstiche umane.

Affermando che l'evoluzione - includente ovviamente l'uomo - realizzi fine o scopo risultante da un progetto significa semplicemente affermare che la comparsa dell'uomo sia stata effetto cercato da qualche volontà umana od umanizzata.

Quindi l'uomo e/o la capacità umana di volere e progettare sarebbero state le cause che avrebbero prodotto - alla fine (magari provvisoria) di un certo progetto - la comparsa dell'uomo.

Ma come si fa a scrivere centinaia o migliaia di righe attorno a questo argomento senza inciampare in una simile incongruenza ?

Ennesima dimostrazione del come sia facile - anzi per alcuni addirittura logico - capovolgere gli effetti rispetto alle loro cause (cioè, fisicamente, capovolgere l'andamento entropico).

La volontà ed il progetto, cioè due degli effetti dell'esistenza dell'umano, sarebbero le cause dell'andamento evolutivo che avrebbe prodotto l'umano !! Saluti ed auguri per quelli che secondo me sono stati ragionamenti prodotti dai postumi di un raffreddore, il quale purtroppo è patologia non grave ma altamente contagiosa per la quale il Viatorol risulterà inefficace.
#2998
Salve Jacopur. Il tuo è un interrogativo solo apparentemente superficiale. Condivido la tua interpretazione. Mi permetto anzi di sintetizzarla ulteriormente : la voga dell'applauso a tutti i costi rappresenta un rito il cui senso secondo me è il seguente : "Siamo qui tutti riuniti a celebrare un gioco sociale. Se il gioco è questo, siamo d'accordo !"......e giù ad applaudire alla meritorietà sociale del defunto o dell'evento. Saluti.
#2999
Salve Ox. "In nessun popolo nomade infatti notiamo tendenze spiccate all'accumulo di ricchezza privata (come da studi antropologici - Levi Strauss; Malinowski - o storici - Liverani; Musti e altri)".
Scusa,  in passato ho già detto di non amare le citazioni altrui, per quanto pertinenti ed autorevoli. ma ciò riguarda evidentemente la mia personale angolazione mentale o -se si preferisce - un mio personale alibi per occultare la mia invidia verso chi ha studiato o letto più di me.

Sono comunque colpito dal fatto che risulti necessario citare degli studi per evidenziare un aspetto così lapalissiano : Se un nomade acquisisce un accumulo di ricchezza privata (ad esempio un gregge di 135000 capi od una jurta del diametro di 8o metri) come farebbe a conservarla trascinandosela per la steppa mongola priva dell'avvento degli autocarri con rimorchio ?. Via, prendila come una mezza battuta !

Poi : "Ma ciò di cui non sono assolutamente convinto è che, lo dicevo, il capitalismo elevato a "sistema" (il Mercatismo) possieda una sua intrinseca ed assoluta "razionalità economica".
Appunto. E chi è arrivato mai a sostenere ciò ? Il capitalismo-mercatismo è il palcoscenico economico dell'intrecciarsi dei meccanismi naturali agenti prima e fuori di esso, cioè appunto al di fuori di qualsiasi razionalità immaginata o desiderata dall'uomo.

Infine : "Chi o cosa dice FIN DOVE l'accumulo è lecito?".
Nessuno è autorizzato a stabilirlo. Il problema etico-moral-sociopolitico consiste nell'utilizzo dell'accumulo, non nella sua quantificazione.

Scusa se mi sono limitato alla critica (non certo verso di te, ma puramente astratta). Saluti.
#3000
Salve Ipazia. Meraviglioso fulgore di una risposta chiara. Grazie e salutoni.